venezia in 3 giorni

Visitare Venezia in 3 giorni

Visitare Venezia in 3 giorni vi permetterà di godere delle principali attrazioni di questo  museo a cielo aperto che tutto il mondo ci invidia.
Con un buon itinerario, infatti, potrete scoprire tutto ciò che c'è da fare e da vedere a Venezia, sfruttando al meglio il tempo che avete a disposizione per la vostra vacanza.

Visto l'enorme numero di visitatori che ogni giorno invade la città, vi consigliamo di partire da casa sapendo già quello che volete visitare. Inoltre, acquistando in anticipo  i biglietti per le attrazioni scelte, salterete le lunghe code, risparmiando tempo e fatica.
Con gli accessi prioritari potrete iniziare subito la visita!

 

Per aiutarvi a organizzare il vostro tour, vi proponiamo qui di seguito il nostro itinerario. Sentitevi liberi di seguirlo così com'è o di trarre invece solo alcuni spunti.
Vi consigliamo di cominciare a scoprire Venezia al mattino presto.
Eviterete la folla per una parte della giornata, e, nel caso visitiate d'estate, anche il caldo.

Cosa vedere a Venezia in 3 giorni

A seconda che arriviate a Venezia in bus o in treno vi fermerete in Piazzale Roma o alla stazione di Santa Lucia.
Nel caso invece che arriviate con la vostra auto, vi suggeriamo di non lasciare la macchina nei parcheggi di Piazzale Roma, molto cari.
Scegliete invece un parcheggio fuori Venezia, come quello di Porto Marghera o Mestre.
Di lì prenderete poi il treno o l’autobus che vi porterà a destinazione.

I° GIORNO

COSA VEDRETE

  1. Ghetto ebraico
  2. Ponte di Rialto
  3. Palazzo Ducale
  4. Basilica di San Marco
  5. Campanile di San Marco

 

1. GHETTO

Il nostro itinerario alla scoperta di Venezia in 3 giorni parte dalla stazione di Santa Lucia per andare alla volta del Ghetto Ebraico . Si trova nel sestiere Cannaregio ed è il più antico d'Europa.
Una volta usciti dalla stazione proseguite per  Lista di Spagna e poi per campo S. Geremia. Attraversate il Ponte delle Guglie (passa sopra il canale di Cannaregio).
Girate subito a sinistra e andate avanti fino al sottoportico che trovate sulla sulla destra e che fa entrare nel ghetto. C'è un cartello giallo con scritta in ebraico che lo segnala.
Questo luogo, fuori dai soliti itinerari turistici, ha ospitato gli ebrei a partire dal 1300, fino alla Seconda Guerra Mondiale.

Passeggiando per il Ghetto sarete immersi in un'atmosfera tranquilla e rilassata che vi affascinerà.
Nel 2016 ha festeggiato il 500 anniversario della sua fondazione.
Per l'occasione le 5 sinagoghe e il Museo Ebraico sono state restaurati.
Oggi rimangono ancora vive tradizioni ebraiche che caratterizzavano la zona.
Le potrete conoscere facendo uno spuntino con i dolci tipici ebraici (le “recie di Aman”, ovvero fagottini di pasta frolla, con un ripieno di marmellata, mandorle, semi di papavero o cioccolato, creati per la festa del Purim). Oppure, se volete, andando al Ristorante Gam Gam, per sperimentare i sapori della cucina Kosher.

2. PONTE DI RIALTO

Usciti dal Ghetto dirigetevi verso il Ponte di Rialto (percorrete Calesele, girate a destra Rio Terà dei Farsetti, poi ancora a destra in Calle del Pistor, proseguite per Campiello de l'Anconeta, Calle de l'Anconeta, Rio Terà de la Maddalena, Fondamenta della Maddalena, Strada Nova, Campo S.S. Apostoli, Calle Dolfin, Salizada S. Giovanni Crisostomo e girate a destra in Calle del Fontego).

Venezia in 3 giorni: il Ponte di Rialto
Il Ponte di Rialto a Venezia

Il ponte collega i sestieri di San Polo e di San Marco.
Realizzato nel 1592 e riportato al suo antico splendore nel settembre 2021, fu per secoli l'unico collegamento tra le due sponde del Canal Grande.

Su questa via d'acqua offre un suggestivo scorcio sul lato sud, quello che guarda verso la Basilica di San Marco, la principale tra le cose da vedere a Venezia.
Questa opera d'arte é sempre assediata dai turisti che si fermano nei negozi di souvenir e che si disperdono solo verso fine giornata.

Nel caso siate amanti dello shopping, la zona intorno a Rialto è caratterizzata da tanti negozi a grandi firme.
Perciò, se non avete problemi di portafoglio, non ci sarà che l'imbarazzo della scelta. Ovviamente é d'obbligo salire in cima al ponte, da dove potrete fare le fotografie a ricordo del vostro viaggio a Venezia in 3 giorni.
Immortalate la spettacolare vista sulla laguna!

3.CAMPO DE LA PESCARIA

Attraversate poi il ponte e arrivate fino al Campo de La Pescaria per andare a vedere il mercato del pesce.
Aperto solo di mattina, si trova a 150 m di distanza, solo 3 minuti a piedi!

Visitare Venezia in 3 giorni: il mercato del pesce di Rialto

È un luogo vivace, multietnico e colorato, dove le grida dei venditori di pesce riportano ad un'atmosfera autentica e immutabile.
Vicino si trovano anche bancarelle di frutta e verdura del mercato di Rialto.
Nei dintorni ci sono diverse osterie, i bacari, dove potrete fare un aperitivo o assaggiare qualche cicheto.
Il cicheto è lo spuntino tipico della tradizione locale.
É costituito da tartine col baccalà o con le sarde, gamberi fritti, polpette.
Oltre a crostini di pane farciti nei modi più gustosi ed altre prelibatezze.

4. PIAZZA SAN MARCO

Riattraversate di nuovo il ponte e dirigetevi con una breve passeggiata verso Piazza San Marco.
É da sempre considerato il salotto di Venezia su cui su affacciano la bellissima Basilica, che fa da sfondo alla piazza, il campanile di San Marco, la Torre dell'orologio e Palazzo Ducale.

VPiazza San Marco a Venezia, una delle attrazioni principali
Piazza San Marco, il salotto della città

Fermatevi ad ammirare la bellezza abbagliante della piazza e a fare le immancabili foto di rito. Poi prendetevi una pausa per il pranzo.
A meno che il vostro portafogli non ve lo consenta, non è molto conveniente mangiare nella zona di piazza San Marco.
Se vi allontanate in qualsiasi direzione dalla piazza per pochi minuti, troverete senz'altro trattorie e osterie abbordabili.

5. PALAZZO DUCALE

Dopo il pranzo e un po' di riposo, continuate il vostro tour all'insegna di cosa vedere a Venezia in 3 giorni andando a visitare Palazzo Ducale.
Uno dei simboli della città lagunare, rappresenta l'emblema del gotico fiorito, che potete ritrovare in moltissimi altri palazzi.

Palazzo Ducale a Venezia . Bilglietti salta coda
Palazzo Ducale

L'edificio venne costruito subito dopo l'810 d.c per proteggere la nuova sede del Governo. Dopo diverse modifiche, fu molto trasformato  nel 1340, quando la Repubblica decise di far costruire una sala per il Maggior Consiglio.
Per finirei lavori ci vollero ben 50 anni. Palazzo Ducale divenne il quartier generale di tutte le attività politiche ed economiche della Serenissima.
Sicuramente vi conviene acquistare il biglietto on line se volete evitare di farvi la fila e cominciare subito la visita.

6. BASILICA DI SAN MARCO

Usciti da Palazzo Ducale dedicatevi all'attrazione di Venezia più famosa: la Basilica di San Marco.
Alla sua sua costruzione parteciparono tantissimi artigiani, provenienti dall'intero bacino del Mediterraneo per un periodo di quasi otto secoli!

La meravigliosa basilica di San Marco. Biglietti prioritari
La Basilica di San Marco, imperdibile attrazione di Venezia

La basilica è il monumento che più rappresentala città e il suo antico potere politico e commerciale.
Superbo esempio di stile romanico-bizantino, fu  costruita per custodire il corpo dell'evangelista Marco.
Con un'architettura a cavallo tra oriente e occidente, accosta alla pianta a croce greca, cupole a cipolla, archi gotici e pareti in porfido egiziano.
Procuratevi il biglietto di ingresso on line per poter accedere subito senza fare la coda.
Di solito i tempi di attesa sono di circa 45 minuti.

7. CAMPANILE DI SAN MARCO

Terminata la visita, se volete, salite sul campanile di San Marco, da dove si ammira una bella vista della città.
Se siete all'ora del tramonto può essere un'ottima occasione per godervi lo spettacolo di Venezia al calar del sole.

Il Campanile di San Marco, tra le cose da visitare a Venezia.
Il Campanile di San Marco

Alto circa 90 metri, il campanile venne costruito nell'888.
Dopo due crolli venne ricostruito altrettante volte (l'ultima all'inizio del '900).
La sua funzione, per molto tempo, fu quella di  faro della città.
Si accede attraverso la Loggetta e si arriva in cima tramite un ascensore.

BIGLIETTI PRIMO GIORNO

 

SECONDO GIORNO

COSA VEDRETE

  1. Ponte dei Sospiri
  2. Burano
  3. Murano
  4. Torcello

Il secondo giorno del vostro tour per visitare Venezia in 3 giorni dedicatelo alla visita delle isole della laguna Murano, Burano e Torcello.

Come prima cosa andate sul ponte della Paglia ad ammirare il famosissimo Ponte dei sospiri. Costruito nel 1600, collega i piani superiori di Palazzo Ducale con le Prigioni Nuove.
Il nome ponte dei sospiri, gli è stato dato da Lord Byron.
Allude al fatto che i prigionieri, attraversando il ponte prima di entrare nelle celle, sospiravano, perché quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbero visto Venezia.

1. MURANO

A pochi passi dal Ponte della Paglia, sulla Riva degli schiavoni, troverete l'imbarcadero S. Zaccaria, da dove potrete prendere il traghetto per le isole (linea LN).

Visitare Venezia - Murano e la lavorazione del vetro
Lavorazione del vetro a Murano

Su quest'isola verso la fine del Duecento si trasferì la maggior parte dei laboratori in cui avveniva la lavorazione del vetro.
Questo per allontanare da Venezia le fornaci e con esse il pericolo di incendi.
Se volete conoscere la storia del vetro e le sue tecniche di lavorazione potete visitare il Museo del Vetro.
Se invece volete osservare gli artigiani all'opera nei loro laboratori, fate una visita in una delle diverse fornaci.
Si concentrano soprattutto lungo le fondamenta dei vetrai.
Un'altra cosa da vedere sono la Chiesa dei santi Maria e Donato e i suoi splendidi mosaici.

 

2. BURANO

Arrivati su quest'isola farete un tuffo nel colore.
Burano è infatti caratterizzata da case colorate con colori pastello vivacissimi. Questi furono scelti dai pescatori che desideravano vederle spuntare il prima possibile sull'orizzonte.

Venezia in 3 giorni: una gita a Burano
Burano. Foto di Sara Dalmasso

Da secoli Burano è famosa per i suoi merletti. Oggi è difficile trovare dove ancora li fanno a mano.
Però se ne siete amanti potrete trovarli al Museo del Merletto, che si trova nella Piazzetta dell'isola.
Riempita la vista di colori, riempitevi la pancia con i buranelli, i dolci a forma di ciambella tipici dell'isola.

3. TORCELLO

Si trova a cinque minuti di vaporetto da Burano e oggi è abitata da pochissime persone.
Arrivati sull'isola seguite le Fondamenta Borgognoni che costeggiano il canale e che portano al cuore dell'isola in 10 minuti. Verrete immersi in un'atmosfera decadente e rurale.

Santa Maria dell'Assunta a Torcelloo
L'isola di Torcello, nella laguna di Venezia

Vagando tra gli edifici e i monumenti sparsi e circondati da vegetazione vi farete un'idea come doveva essere l'isola al suo massimo splendore.
Non perdetevi la Basilica di Santa Maria dell'Assunta, l'edificio più antico dell'isola, con i bellissimi mosaici. 
E ancora, il trono di Attila, situato al centro della piazza, il museo di Torcello e il ponte del diavolo.
Quest'ultimo secondo la leggenda venne costruito dal diavolo in una sola notte e, a causa di questo, rimase incompiuto.

BIGLIETTI SECONDO GIORNO

 

TERZO GIORNO

COSA VEDRETE

  1. Teatro La Fenice
  2. Sestiere Castello
  3. Arsenale
  4. Biennale

1. TEATRO LA FENICE

Se state scoprendo Venezia in 3 giorni, una tappa da non perdere, specialmente se siete appassionati di teatro, è La Fenice.
Renderà unico il vostro soggiorno in questa meravigliosa città.
Un giro tra gli stucchi e gli ori delle sale di questo importante teatro vi farà scoprire retroscena e segreti.
Ne ripercorrerete così tutta la storia.
Il teatro (apre alle 9,30 del mattino) si trova nel sestiere San Marco, a cinque minuti a piedi dalla omonima piazza.

Rappresenta uno dei teatri più importanti d'Italia, costruito a partire dal 1790.
Nell'arco di 200 anni venne distrutto due volte (1836 e 1996).
Però, come l'uccello di cui porta il nome, per due volte è risorto dalle sue ceneri.
In questo meraviglioso teatro hanno eseguito le loro opere maestri come Gioacchino Rossini, Vincenzo Bellini e Giuseppe Verdi.

2. PALAZZO CONTARINI DEL BOVOLO

In alternativa, potete andare a visitare Palazzo Contarini del Bovolo con la sua imponente scala a chiocciola (bovolo in veneziano).
É alta 26 metri, ed ha 80 gradini monolitici. Dalla sua cima si gode una vista strepitosa sulla città.
Trovate questo bel palazzo rinascimentale in pieno centro storico, nascosto lungo calle della Vida.
Equidistante dal Ponte di Rialto e dalla Basilica di San Marco, è un gioiello di architettura!

3. SESTIERE CASTELLO

Una volta terminata la visita andate ad esplorare il sestiere Castello, nella parte orientale della città.
Qui troverete la Venezia più autentica, dove i veneziani riescono meglio a riappropriarsi della loro città.
In via Giuseppe Garibaldi e nelle vie limitrofe troverete infatti piccoli negozi, semplici osterie e il chiacchiericcio di persone che parlano il dialetto veneziano.

Andando verso i Giardini Pubblici invece, verrete accolti da un'atmosfera di grande tranquillità.
Le cose ovviamente cambiano nel periodo di svolgimento della Biennale. Potete arrivarci tramite la Riva degli Schiavoni e Riva dei 7 Martiri, se volete godervi la vista sul canale di San Marco.
Sarà una piacevolissima passeggiata.

4. ARSENALE

In questo sestiere si trova anche l'Arsenale. Si tratta l'antico complesso di cantieri navali e officine che costruivano le navi della Serenissima, per secoli una delle potenze navali più importanti al mondo.

L'arsenale di Venezia. Cosa visitare
Il Bucintoro nell'Arsenale di Venezia. Foto di Mario Vigna

Era il cantiere navale più grande d'Europa, ospitava fino a 300 compagnie di navigazione e impiegava 16.000 persone. Dal 2013 la maggior parte dell'Arsenale è di proprietà del comune di Venezia.
Quello che rimane è custodito dalla Marina Militare Italiana.
Qui si trovano l'istituto di Studi Militari e il Museo Storico Navale.
Quest'ultimo, nato nel nel 1921, ha sede nel palazzo del XV secolo, vicino l'Arsenale. All’interno del museo ci sono centinaia di modelli, cimeli, modelli, attrezzature, carte e armi.

5. BIENNALE

Un quarto del complesso dell'arsenale è usato dalla Biennale di Venezia per le sue mostre di Arte Contemporanea.
Dal 1999 è in atto un programma di valorizzazione dell’area.
Questo ha permesso di aprire al pubblico, tra gli altri luoghi, il Teatro alle Tese e il Teatro Piccolo Arsenale (2000), il Giardino delle Vergini (2009) e le Sale d’Armi (2015).
Le aree dell'arsenale visitabili sono l'Arsenale nord tutto l'anno (dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.00), e l'Arsenale sud durante le aperture delle Biennali d'Arte e di Architettura.
Per visite o informazioni sulla porzione di Arsenale di proprietà della Marina Militare è possibile rivolgersi all'Istituto di Studi Militari Marittimi. https://www.difesa.it/Protocollo/AOO_Difesa/Marina/Pagine/MSTUDI.aspx.

Un consiglio che vi diamo, se ne avete il tempo e volete godervi la città dall'acqua, e quello di fare un giro in gondola.
Se scegliete il tour con la gondola condivisa non spenderete una fortuna e vivrete una bellissima esperienza!

BIGLIETTI TERZO GIORNO

 

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VENEZIA PIAZZA SAN MARCO

Senza dubbio al primo posto nella lista delle cose da vedere a Venezia, Piazza San Marco è annoverata tra le piazze più belle del mondo, e non a torto.
Chi viene a visitare Venezia, infatti, rimane estasiato dalla bellezza e dalla magnificenza di questo luogo, che racchiude in sé la maggior parte delle attrazioni principali della città. Oltre alla strepitosa Basilica di San Marco, che fa da sfondo a questa che è l’unica area che viene chiamata piazza (le altre prendono il nome di “Campi”), potrete trovare infatti il Campanile di San Marco, la Torre dell’Orologio, Palazzo Ducale, il museo Carrer e altre meraviglie. La piazza di trova nel sestiere di San Marco.

La piazza è quotidianamente invasa da migliaia di turisti e sono note le interminabili code per accedere alle attrazioni. Il consiglio che vi diamo è di arrivare già con i biglietti ad ingresso prioritario (li potete prenotare on line).
Salterete la fila e potrete iniziare subito a visitare!

Come arrivare

1. Con il Vaporetto: dalla stazione o da Piazzale Roma prendete la linea 1 e 2 scendendo alla fermata Vallaresso

2. Dal Tronchetto: prendete la linea 2 del vaporetto

3. Da aeroporto Marco Polo: utilizzatele imbarcazioni di Alilaguna linea Blu, Rossa e arancione (solo da aprile a ottobre).


Attrazioni nelle vicinanze: Ponte di Rialto, Teatro La Fenice

Piazza San Marco – Storia

Visitare Venezia in 3 giorni - Piazza San Marco
Piazza San Marco a Venezia. Foto di Nadia Borello

Considerata il salotto più elegante del mondo, ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi il cuore della città, il luogo dove ci si incontra e dove si svolgono gli eventi più importanti.
Qui storia, cultura e bellezza si fondono in un unico luogo magico.

Inizialmente era un orto, tagliato nel mezzo dal rio Botario, con la chiesa di S. Marco da un lato e quella di S. Geminiano dall’altro. Il doge Sebastiano Ziani (1172-78) lo allargò fino alle dimensioni attuali, interrando il canale e riedificando la chiesa di S. Geminiano sul fondo.
In seguito venne circondata dalle case dei cappellani di S. Marco e dai palazzi dei Procuratori, magistrati di Stato con funzioni rappresentative, da cui presero il nome le Procuratie.
Venne poi eretto un ospedale e fu pavimentata. Il campanile, inizialmente faro o torre di difesa, venne portato all’altezza attuale all’inizio del XVI secolo.
Nel 1496 la piazza è completa (come dimostra il quadro di Gentile Bellini conservato all’Accademia).

Durante il Rinascimento vengono realizzate sul lato destro le Procuratie Vecchie e la Torre dell’Orologio, nel XVI secolo le Procuratie Nuove sul lato sinistro.
Nel XIX secolo, su ordine di Napoleone venne abbattuta la chiesa di S. Geminiano e fu edificata la parte di fronte alla Basilica, le Procuratie Nuovissime.

STRUTTURA

Piazza San Marco è strutturata in 3 zone:

  1. la piazza, che è la zona compresa tra le Procuratie Vecchie, le Procuratie Procuratie Nuove e le Procuratie Nuovissime;
  2. la piazzetta San Marco al cui ingresso ci sono le colonne con le due statue di San Marco e San Teodoro. Questa zona é il prolungamento dell’area davanti a Palazzo Ducale e ospita la Libreria Sansoviniana, dove si trovano le rarità della Biblioteca Nazionale Marciana.
  3. la piazzetta dei Leoncini, cioè l’area a sinistra della Basilica di San Marco.

Affacciato sulla piazza c’è il Museo Correr. Occupa, dal 1922, gli spazi dell’Ala Napoleonica e di parte delle Procuratie Nuove ed é un museo a cui val la pena dedicare del tempo.
Deve il suo nome al collezionista Teodoro Correr (1750-1830), che alla sua morte donò a Venezia la sua raccolta di opere d’arte e le risorse per conservarla e farla crescere. Visitandolo potrete farvi un’idea dell’arte, della civiltà e della storia della Serenissima.

Da dove fotografarla

Partendo dal presupposto che ogni angolo è buono per scattare una foto, ci sono prospettive che più di altre vi consentiranno di fare fotografie meravigliose.
Noi vi suggeriamo queste:

  • Dal lato opposto alla Basilica, vicino al Museo Correr. Se vi munite di grand’angolo si possono fotografare San Marco, il Campanile e tutta la piazza in una sola inquadratura.
  • Dal lampione in Piazzetta San Marco per fotografare Palazzo Ducale visto di Spigolo
  • Dalla Torre dell’Orologio: da qui avrete una vista a 360 gradi sulla piazza e sulla città.
  • Dalla Basilica di San Marco: questa posizione offre una vista ravvicinata sulla piazza e sul suo famoso campanile.

Per ottenere foto al top vi conviene scattarle con le luci dell’alba o del tramonto che le caricheranno di pathos!

Se volete godere dell’accesso più scenografico a piazza San Marco dovete arrivare dal mare.
L’impatto è veramente da togliere il fiato.
Nel caso il vostro budget sia alto potete godervi la piazza seduti ad un tavolino dello storico Caffè Florian o del Caffé Quadri.

A pochi passi da Piazza San Marco, con una passeggiata di circa 5 minuti potete raggiungere un piccolo gioiello nascosto che vale la pena visitare: la Scala Contarini del Bovolo.
La trovate vicino Campo Manin e ci arriverete attraverso una stretta stradina.

Le leggende

Ci sono diverse leggende che aggiungono un tocco di mistero e di fascino alla già ricca storia di questa famosa piazza.
Eccone alcune:

  1. Il Leone Alato
    Una delle leggende più conosciute riguarda il leone alato, simbolo di Venezia, che si trova sulla colonna di San Marco.
    Si narra che il leone protegga la città e che se dovesse mai lasciare Venezia, la città cadrà.
    Questa leggenda ha contribuito a rafforzare il legame emotivo dei veneziani con il loro simbolo cittadino.
  2. La leggenda della Fenice
    Si racconta che nel 976, durante la dedica della nuova basilica di San Marco, un piccolo uccello simile a una fenice sia apparso volando dentro la chiesa e abbia deposto un uovo sull’altare.
    Questo venne interpretato come un segno di buon auspicio per la città e diede origine alla leggenda che Venezia sarebbe rinata dalle sue ceneri come una fenice, ogni volta che sembrava essere sulla via del declino.
  3. Il tesoro nascosto del Doge:
    Secondo la leggenda, il Doge di Venezia avrebbe nascosto un tesoro in un luogo segreto di Piazza San Marco prima della sua morte.
    Si dice che il tesoro sia ancora nascosto da qualche parte nei dintorni della piazza e che chiunque lo trovi avrà la ricchezza eterna.
    Questa leggenda ha ispirato molte ricerche e speculazioni nel corso dei secoli, ma finora nessuno ha mai trovato il tesoro.

I film

Piazza San Marco a Venezia è stata la location di numerosi film che hanno sfruttato la sua bellezza e atmosfera unica.
Alcuni dei film più famosi girati in questa piazza includono:

  1. Summertime (1955)
    Diretto da David Lean, questo film romantico vede Katharine Hepburn nel ruolo di una turista americana che si innamora di un affascinante locale, interpretato da Rossano Brazzi, durante una visita a Venezia.
    La piazza è una delle location principali del film.
  2. The Italian Job (1969)
    In questa commedia d’azione diretta da Peter Collinson, una scena cruciale si svolge nella piazza San Marco, con i personaggi che fuggono attraverso le strette strade di Venezia inseguiti dalla polizia.
  3. Moonraker – Operazione spazio (1979)
    Questo film di James Bond, diretto da Lewis Gilbert e interpretato da Roger Moore, presenta una scena mozzafiato in cui Bond combatte i cattivi su una gondola che passa attraverso la piazza.
  4. Casino Royale (2006)
    Nel reboot della serie di James Bond con Daniel Craig nel ruolo di 007, una scena chiave del film si svolge proprio a Venezia, con l’iconica piazza come sfondo.
  5. The Tourist (2010)
    Questo film romantico/thriller con Johnny Depp e Angelina Jolie vede la piazza come sfondo di molte scene, catturando la bellezza e l’atmosfera magica di Venezia.


Avete deciso di visitare Venezia in 3 giorni, oppure potete fare solo una toccata e fuga in città? Non potete andare via senza aver visto piazza San Marco!

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L’acqua alta a Venezia

L’acqua alta a Venezia è un fenomeno che rende la città, già unica al mondo, ancora più particolare. È un evento che affascina molti turisti, ma che sicuramente crea qualche disagio.
Perciò vi consigliamo di arrivare preparati. Specialmente se decidete di visitare Venezia nei mesi da ottobre a dicembre, quando l’acqua alta è più frequente.
Per aiutarvi, vi forniamo alcune informazioni su cosa è e come affrontare il fenomeno dell’acqua alta Venezia.

COS’É L’ACQUA ALTA A VENEZIA

È un fenomeno che si presenta nei casi di alta marea straordinaria.
Acqua alta è un termine usato dai veneziani fin dal Medio Evo. Indica quando la marea supera gli 80 cm, allagando il punto più basso della città ovvero Piazza San Marco.
Segue il ciclo della marea, che per 6 ore cresce e nelle successive 6 diminuisce. Quando c’è l’acqua alta, dura solo per le ore centrali della fase crescente, cioè 3-4 ore.
Dopo di che, una volta scesa l’acqua, tutto torna normale.
Le previsioni di marea Venezia e i livelli registrati sono riferiti allo zero mareografico di Punta della Salute, Questo corrisponde al livello medio mare del 1897.

Esistono tre livelli di marea:

1. marea sostenuta: il livello di marea varia tra +80 cm e +109 cm (sullo zero mareografico). Il disagio è lieve
2. marea molto sostenuta: il livello varia tra +110 cm e +139 cm. Le sirene ne annunciano l’arrivo 3-4 ore prima. Vengono allestite le passerelle
3. marea eccezionale: il livello raggiunge o supera i +140 cm. Si parla di emergenza, ma è raro.

Perchè si verifichi il fenomeno dell’acqua alta a Venezia devono esserci determinate circostanze meteorologiche, tutte insieme o singolarmente:

1. Il forte vento di scirocco (più di 25 km all’ora) : soffia da sud- est e spinge le acque dell’Adriatico verso nord e quindi verso le bocche sabbiose della laguna di Venezia.
2. L’influenza della luna: provocando le maree innalza il livello dell’Adriatico. Il massimo dell’acqua alta si ha con l’alta marea
3. Il fenomeno della sessa in Adriatico. (oscillazioni trasversali e longitudinali del livello marino che, nel mare Adriatico, vengono generate a seguito del passaggio di perturbazioni ).


1. LE PASSERELLE

Quando la marea supera i 110 cm vengono allestite delle passerelle lungo le vie principali della città, nella zona intorno piazza San Marco, a piazzale Roma, in zona Tolentini, e in collegamento con alcuni pontili dei vaporetti (ad ex quelli di Ca’ D’Oro e Rialto).
Si cammina a doppio senso di marcia. Bisogna seguire il proprio e non fermarsi per fare fotografie per non paralizzare il traffico.
NB: siccome Venezia si estende su  diverse quote topografiche nel cento storico, è possibile stabilire dei percorsi che permettono di rimanere all’asciutto anche a quote di marea di 120 cm

2. LE SIRENE

Nel caso che la marea si alzi oltre i 110 cm, 18 potenti sirene avvisano 3-4 ore prima . Le sirene sono affiancate da un sistema messo in atto nel 2007, che dà un’informazione precisa del livello di marea che interesserà il centro storico.
I segnali acustici sono emessi dai campanili e vengono ripetuti più volte.
Si possono quindi sentire:
110 cm: un suono prolungato
120 cm: due suoni in scala crescente
130 cm: tre suoni in scala crescente
140 cm e oltre: quattro suoni in scala crescente

3. GLI STIVALI

Se non volete utilizzare le passerelle, quello che dovete fare è munirvi di un paio di stivali di gomma all’altezza del ginocchio (o ancora più alti se si verifica che la marea superi i 140 cm).
Nel caso che ne foste sprovvisti, potrete acquistarli in uno dei tanti negozi o nelle bancarelle sparse per la città. Ad esempio appena fuori dalla Stazione FS o anche alle bancarelle di Piazzale Roma.
Qui potrete trovare anche gli stivali pocket, decisamente più economici, simili a sacchetti di plastica ma con la suola, che è possibile tenere in borsa.
Vi consigliamo vivamente di NON camminare a piedi nudi o con le ciabatte. Questo per una questione igienica, perchè l’acqua è molto inquinata.

3. MONITORARE L’ACQUA ALTA VENEZIA

Se volete rimanere sempre aggiornati sull’andamento della marea, potete consultare il sito del Centro Maree della città di Venezia.
Oppure scaricare le due app Hi!Tide Venezia, disponibile sia per iPhone che per dispositivi Android e Venice Tide per Windows Phone.

NB: Non tutte le zone di Venezia vengono inondate. Dipende infatti dall’altezza a cui si trovano. Ovviamente piazza San Marco e dintorni e il sestriere di Dorsoduro vengono sempre interessate.
Se volete evitare disagi, tenetene conto e progettate di visitare i sestieri meno esposti al fenomeno. Questo finché la situazione non sarà tornata normale.

Fate poi attenzione se decidete di prendere i mezzi pubblici!
I percorsi di alcune linee di vaporetti vengono modificati o anche sospesi. In questi casi trovate in piazzale Roma o agli imbarcaderi le segnalazioni dei cambiamenti del servizio.

Ora siete preparati su tutto quello che c’è da sapere su questo evento così caratteristico della città.
Perciò, se mentre siete a visitare Venezia, si verifica il fenomeno dell’acqua alta, non scoraggiatevi, perchè potrete godervi lo stesso il vostro tour. Anzi, vivrete un’esperienza molto particolare!

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Il campanile di San Marco

I veneziani lo chiamano affettuosamente “el paron de casa”: é il Campanile di San Marco, che con i suoi quasi 100 metri di altezza domina Venezia.
Si trova in Piazza San Marco nel cuore della città, davanti alla Basilica.
Rappresenta uno dei simboli della Serenissima e sicuramente é una delle cose da vedere, qualsiasi sia la durata del vostro soggiorno.
Non mancate di prendere l’ascensore e salire fino alla cella campanaria!
Potrete godere di una fantastica vista della città a 360 gradi e ammirare la laguna, le isole Giudecca e San Giorgio Maggiore.

Il campanile venne costruito nel IX secolo come torre di avvistamento e faro per la città.
Anche oggi, a chi arriva dal mare, annuncia che è quasi arrivato a Venezia.
Nel corso della su storia ha subito molti rimaneggiamenti:

  • XII secolo: viene restaurato in stile romanico e si costruisce la cella campanaria
  • XIV secolo: viene ancora modificato, con l’aggiunta del tetto a piramide e della terrazza panoramica
  • 1511-14: viene di nuovo ristrutturato, questa volta in stile rinascimentale. Si colloca in cima la statua di legno dorato dell’arcangelo Gabriele

Il 14 luglio 1902 crollò su se stesso improvvisamente. La medesima sera del crollo si decise di ricostruirlo “com’era dov’era”.
Per la ricostruzione si utilizzarono i materiali originali, dove possibile.

Campanile di San Marco – Com’è fatto

La struttura è un parallelepipedo quadrato realizzato interamente in mattoni, con delle parti rivestite di marmo. La sua base misura 12,7 metri per lato ed è alto 98.6 metri.
Sulla parte superiore termina con una cella campanaria. Realizzata in pietra bianca è aperta da una quadrifora. Sul tamburo poggia un’altissima cuspide piramidale su cui è posta la statua dorata dell’arcangelo Gabriele, collocata su una piattaforma girevole che gli permette di servire come segnavento.
In origine aveva cinque campane, ognuna con un suono e uno scopo particolari. Quando il campanile crollò, nel 1902 se n’è salvò solo una, chiamata la Marangona.
Non era però quella originaria del Cinquecento, ma era la più grande tra quelle quella realizzate sotto la seconda dominazione austriaca.
Nel 1908 Papa Pio X decise di ricostruire le altre 4 campane che si erano distrutte.

Itinerari per visitare Venezia in 3 giorni - Il campanile di San Marco

Al basamento del lato che guarda la Basilica di San Marco è appoggiata la celebre loggetta, molto ricca di decorazioni. Da qui parte la scala di marmo che porta fino in cima.
Progettata da Jacopo Sansovino nel XVI secolo, in un primo tempo fu sede dei Nobili e poi del Corpo degli Arsenalotti.
Sulla fronte ci sono 3 arcate e nicchie con statue in bronzo. La terrazza con balaustra che è davanti, è invece stata realizzata nel ‘700.
Durante il crollo del campanile del 1902 la loggetta venne anch’essa danneggiata, ma fu ricostruita esattamente com’era con i frammenti originali.

Le campane

Hanno da sempre avuto una ruolo molto importante per la vita di Venezia.
Nel scandivano infatti i tempi e le ricorrenze ed erano un richiamo per i politici e le funzioni pubbliche.
Fino al 1722 le campane erano sei. Dopo che una di queste, detto il Campanone di Candia, cadde e andò in pezzi, ne rimasero solo cinque.
Nel 1908, dopo sei anni dal crollo del campanile, che aveva visto la distruzione di ben quatto campane, Pio X le volle far ricostruire.

Vennero perciò fatti i calchi sulla base dei pezzi ricomposti delle campane, per permettere di ricostruirle con le stesse dimensioni e con le stesse decorazioni.
Per stabilire le tonalità nelle nuove campane, una commissione di esperti studiò la tonalità (il La) di quella che si era salvata. Questo per avere un equilibrio armonico dei suoni. Per ottenerlo le altre campane devono suonare perciò il si, il do diesis, il re e il mi.
Si fusero quindi le campane. La fusione, che richiese otto tonnellate di bronzo, si fece a Sant’Elena, nel forno di una fabbrica ferroviaria ormai inutilizzata.

Vennero portate sul campanile 22 giugno 1910, ma iniziarono a suonare solo il 25 aprile 1912, dopo l’inaugurazione del nuovo campanile.

In nomi e le funzioni

La Marangona

Chiamata Campanon, è la maggiore. Annunciava l’inizio e la fine dell’orario di lavoro dei carpentieri dell’arsenale, i marangoni, e le sedute del Maggior Consiglio.
Oggi: segna l’inizio e la fine della giornata lavorativa a Venezia.
Diametro: 1,80m
Peso: 3.625 kg
Nota: LA

La nona

Chiamata anche mezzana, segnava e segna ancora oggi il mezzogiorno e indicava il termone massimo per la spedizione della posta a Rialto.
Oggi: suona per segnalare la nona ora del giorno
Diametro: 1,56m
Peso: 2.556 kg
Nota: SI

La Trottiera

Suonava per dare il secondo segnale ai nobili che dovevano partecipare alle riunioni del Maggior Consiglio, i quali al suo suono mettevano al trotto i cavalli fino a quando ne venne vietato l’uso in città.
Oggi: suona quando si svolgono le gare in Piazza San Marco.
Diametro: 138,5 m
Peso: 1.807 kg
Nota: DO DIESIS

La Pregadi

Chiamata mezza terza, annunciava le riunioni del Senato, i cui membri erano detti Pregadi.
Richiamava inoltre i fedeli alle funzioni religiose.
Oggi: viene suonata alla terza ora del giorno
Diametro: 1,29 m
Peso: 1.366 kg
Nota: RE

La Renghiera

Deve il suo nome a “renga”, cioè arringa, da “renga”, il discorso che veniva tenuto a difesa dell’imputato prima della sentenza. Era detta anche campana del Maleficio o dei Giustiziati
Oggi: il suo suono convoca i membri del consiglio comunale
Diametro: 138,5 m
Peso: 1.807 kg
Nota: DO DIESIS.

Il suono a distesa di tutte e 5 cinque le campane contemporaneamente, chiamato Plenum, avviene solo per le maggiori solennità dell’anno liturgico e ricorrenze.

Curiosità

  • Nel 1609 Galileo Galilei salì in cima al campanile per compiere una serie di osservazioni con la sua ultima invenzione, il cannocchiale, chiamato dai veneziani “cannon”.
  • Nel 1807, anno in cui la basilica di San Marco divenne cattedrale il Patriarca volle dotare il campanile di nuove campane, grandissime.
    Per realizzarle, venne usato il bronzo delle campane esistenti cui venne aggiunto il bronzo di oltre 6.000 campane provenienti da monasteri, conventi e chiese.
    Queste però si rivelarono troppo pesanti e perciò non vennero mai usate.
    Gli Asburgo quindi fecero fondere delle nuove campane, tra cui la Marangona, visibile ancora oggi.
  • Gli ebrei confinati nel Ghetto potevano uscire solo dopo il suono della Marangona.

Attrazioni nelle vicinanze: Basilica di San Marco, Palazzo Ducale, Torre dell’Orologio, Ponte dei Sospiri, Teatro La Fenice.

Come Raggiungerlo

1. Con il Vaporetto: dalla stazione o da Piazzale Roma prendete la linea 1 e 2 scendendo alla fermata Vallaresso

2. Dal Tronchetto: prendete la linea 2 del vaporetto

3. Da aeroporto Marco Polo: utilizzatele imbarcazioni di Alilaguna linea Blu, Rossa e arancione (solo da aprile a ottobre).

ORARI

Dal lunedì alla domenica 9.45-19.00

Sia che decidiate di Visitare Venezia in 3 giorni, sia possiate rimanere in città un weekend o solo un giorno, questa attrazione sarà senz’altro una tappa fondamentale del vostro itinerario!

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Il ghetto

Una delle tappe dell’itinerario per visitare Venezia in 3 giorni è il Ghetto Ebraico. Si trova nel sestiere Cannaregio a pochi minuti a piedi dalla stazione ferroviaria e da piazzale Roma. È una zona tranquilla e rilassata che non mancherà di affascinarvi .

COME RAGGIUNGERE IL GHETTO DI VENEZIA

1. A piedi
Da Piazzale Roma percorrete il Ponte della Costituzione che attraversa il Canal Grande. Passate il piazzale della stazione e proseguite per Lista di Spagna. Andate avanti per Campo San Geremia e attraversate il Ponte delle Guglie. Girate subito a sinistra ed entrate nel sottoportico che si trova di fronte all’imbarcadero (Guglie).
Se partite dal piazzale della stazione l’itinerario è lo stesso a partire da Lista di Spagna.
Se invece ci volete arrivare da Piazza San Marco percorrete la strada delle Mercerie. Dirigetevi poi verso la Strada Nuova. Una volta giunti in Rio Terà San Leonardo, girate a destra seguendo poi le indicazioni.

2. Col vaporetto
Da Piazzale Roma o dalla stazione prendete la linea 4.2 o 5.2 dei vaporetti Actv e scendete alla fermata Guglie.
Da piazza San Marco prendete la linea 1 e scendete alla fermata S. Marcuola. Andate poi verso Rio Terà San Leonardo e seguite le indicazioni.

Storia del Ghetto ebraico

Le più antiche testimonianze della presenza ebraica a Venezia risalgono al X secolo. Sarà solo però verso la fine del Trecento che che l’insediamento della comunità ebraica si rivela stabile e consistente.
A causa, tra le altre cose, dell’afflusso di esuli dalla penisola Iberica, con il passare del tempo gli ebrei diventarono sempre più numerosi. Questo nonostante i permessi e i divieti di abitare in città,
Proprio per questo il Maggior Consiglio della repubblica di Venezia, il 29 marzo 1516, ordinò per decreto che gli ebrei abitassero in un unico quartiere.

La scelta del luogo

Venne scelta l’area di Cannaregio corrispondente al Ghetto Nuovo. Era una zona ideale, perchè distante dai centri di potere e interamente circondata dall’acqua e perciò raggiungibile solo tramite ponti. Qui in origine c’erano delle fonderie. Probabilmente il termine ghetto deriva dal veneziano “géto”, che indicava la colata del metallo.

Durante il giorno potevano uscire e aggirarsi per la città attendendo alle loro occupazioni, ma dovevano usare un copricapo o un distintivo di colore giallo. I lavori potevano essere solo il commercio degli stracci, la medicina e il prestito di denaro.
All’interno del ghetto vennero istituiti tre Banchi di Pegno, il Rosso, il Verde e il Nero, si pensa per via del colore delle ricevute che venivano consegnate ai clienti.
L’antica insegna del Banco Rosso la potete vedere ancora oggi.
La tradizione vuole che le espressioni “essere in rosso” o “essere al verde”, col significato di non avere soldi sia nata proprio in questo contesto.
Dovevano tuttavia usare un copricapo o un distintivo di colore giallo.
Durante la notte invece non potevano uscire. A mezzanotte infatti i cancelli venivano chiusi fino all’alba.
Potevano professare la propria religione.

Abitanti e costruzioni

Nel Ghetto ebraico di Venezia arrivarono ad abitare circa 5.000 ebrei veneziani, perciò si rese necessario edificare le case in altezza. Sorsero così palazzi vicini e alti anche 7/8 piani. In cima a 3 di essi vennero costruite tre sinagoghe o scole: La Scola Grande Tedesca, la Scola Canton e la Scola Italiana.
Quando iniziarono ad arrivare gli ebrei levantini (che provenivano dalla Grecia) le autorità cittadine concessero alla comunità un’altra zona: il Ghetto Vecchio. Qui gli Ebrei portoghesi e spagnoli edificarono la Scola Levantina e la Scola Spagnola.
Un’ultima concessione territoriale fu una via ad est del Ghetto Nuovo, che prese il nome di Ghetto Nuovissimo.

Le restrizioni durarono fino al 1797, quando Napoleone le abolì. Più tardi, sotto l’impero austriaco sparirono anche buona parte dei pregiudizi sociali.
Con l’ascesa di Mussolini, con le leggi raziali iniziò un periodo terribile per la comunità ebraica. Nel 1943 gli ebrei vennero dichiarati nemici dello Stato.
Moltissimi di loro vennero rastrellati e portati ai campi di concentramento.

Le sinagoghe

Il ghetto ospita cinque sinagoghe che potrebbero sfuggire a chi non presta molta attenzione. Sono infatti costruite all’interno di palazzi preesistenti. Sono riconoscibili dalle scritte in ebraico sui muri e per la presenza di 5 grandi finestre. Cinque infatti sono i libri della Torah.
La sinagoga più antica è quella Tedesca. Si trova nello stesso palazzo del Museo Ebraico di Venezia, che illustra l’arte ebraica nel corso dei secoli XVII-XIX. All’angolo del campo del Ghetto nuovo si trova la sinagoga Canton ( in veneziano significa angolo). Vicino c’è la sinagoga Italiana.
Nel Ghetto Vecchio ci sono invece le due scole più recenti, quella Spagnola e quella Levantina.

Le sinagoghe a Venezia: La Scola Levantina
La Scola Levantina

La Cucina ebraica

Nonostante siano ormai pochissimi gli ebrei che vivono nel ghetto, le tradizioni della cultura ebraica rimangono vive.
Potrete conoscerle attraverso la cucina, comprando qualche dolce tipico, come le orecchie di aman. Sono biscotti ripieni di marmellata, mandorle, semi di papavero o cioccolata. Oppure attraverso gli impàde, biscotti lunghi a base di zucchero, uova e paste di mandorla.
Potete anche assaggiare la cucina kosher al Ristorante Gam Gam.

Curiosità

  • La Lingua Ladina
    Nel Ghetto, gli ebrei parlavano un dialetto chiamato “ladino veneziano”. Era un mix di ebraico, italiano, spagnolo e altre lingue. Questa lingua ha subito una lenta scomparsa nel corso dei secoli, ma ancora oggi si possono sentire alcune espressioni tra i residenti più anziani.
  • Le Storie di Salvataggio durante l’Olocausto
    Durante l’Olocausto, molte famiglie ebree vennero nascoste e protette da cittadini veneziani non ebrei. Tra questi, si distinse la figura di Giorgio Perlasca, un italiano che si pose come console spagnolo e salvò migliaia di ebrei dall’arresto.
  • Il Ponte delle Guglie
    Questo ponte che attraversa il Canale di Cannaregio vicino al Ghetto, era originariamente conosciuto come il Ponte dei Tedeschi, poiché collegava il Ghetto con l’area dove abitavano gli ebrei tedeschi.

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