Il campanile di San Marco

I veneziani lo chiamano affettuosamente “el paron de casa”: é il Campanile di San Marco, che con i suoi quasi 100 metri di altezza domina Venezia.
Si trova in Piazza San Marco nel cuore della città, davanti alla Basilica.
Rappresenta uno dei simboli della Serenissima e sicuramente é una delle cose da vedere, qualsiasi sia la durata del vostro soggiorno.
Non mancate di prendere l’ascensore e salire fino alla cella campanaria!
Potrete godere di una fantastica vista della città a 360 gradi e ammirare la laguna, le isole Giudecca e San Giorgio Maggiore.

Il campanile venne costruito nel IX secolo come torre di avvistamento e faro per la città.
Anche oggi, a chi arriva dal mare, annuncia che è quasi arrivato a Venezia.
Nel corso della su storia ha subito molti rimaneggiamenti:

  • XII secolo: viene restaurato in stile romanico e si costruisce la cella campanaria
  • XIV secolo: viene ancora modificato, con l’aggiunta del tetto a piramide e della terrazza panoramica
  • 1511-14: viene di nuovo ristrutturato, questa volta in stile rinascimentale. Si colloca in cima la statua di legno dorato dell’arcangelo Gabriele

Il 14 luglio 1902 crollò su se stesso improvvisamente. La medesima sera del crollo si decise di ricostruirlo “com’era dov’era”.
Per la ricostruzione si utilizzarono i materiali originali, dove possibile.

Campanile di San Marco – Com’è fatto

La struttura è un parallelepipedo quadrato realizzato interamente in mattoni, con delle parti rivestite di marmo. La sua base misura 12,7 metri per lato ed è alto 98.6 metri.
Sulla parte superiore termina con una cella campanaria. Realizzata in pietra bianca è aperta da una quadrifora. Sul tamburo poggia un’altissima cuspide piramidale su cui è posta la statua dorata dell’arcangelo Gabriele, collocata su una piattaforma girevole che gli permette di servire come segnavento.
In origine aveva cinque campane, ognuna con un suono e uno scopo particolari. Quando il campanile crollò, nel 1902 se n’è salvò solo una, chiamata la Marangona.
Non era però quella originaria del Cinquecento, ma era la più grande tra quelle quella realizzate sotto la seconda dominazione austriaca.
Nel 1908 Papa Pio X decise di ricostruire le altre 4 campane che si erano distrutte.

Itinerari per visitare Venezia in 3 giorni - Il campanile di San Marco

Al basamento del lato che guarda la Basilica di San Marco è appoggiata la celebre loggetta, molto ricca di decorazioni. Da qui parte la scala di marmo che porta fino in cima.
Progettata da Jacopo Sansovino nel XVI secolo, in un primo tempo fu sede dei Nobili e poi del Corpo degli Arsenalotti.
Sulla fronte ci sono 3 arcate e nicchie con statue in bronzo. La terrazza con balaustra che è davanti, è invece stata realizzata nel ‘700.
Durante il crollo del campanile del 1902 la loggetta venne anch’essa danneggiata, ma fu ricostruita esattamente com’era con i frammenti originali.

Le campane

Hanno da sempre avuto una ruolo molto importante per la vita di Venezia.
Nel scandivano infatti i tempi e le ricorrenze ed erano un richiamo per i politici e le funzioni pubbliche.
Fino al 1722 le campane erano sei. Dopo che una di queste, detto il Campanone di Candia, cadde e andò in pezzi, ne rimasero solo cinque.
Nel 1908, dopo sei anni dal crollo del campanile, che aveva visto la distruzione di ben quatto campane, Pio X le volle far ricostruire.

Vennero perciò fatti i calchi sulla base dei pezzi ricomposti delle campane, per permettere di ricostruirle con le stesse dimensioni e con le stesse decorazioni.
Per stabilire le tonalità nelle nuove campane, una commissione di esperti studiò la tonalità (il La) di quella che si era salvata. Questo per avere un equilibrio armonico dei suoni. Per ottenerlo le altre campane devono suonare perciò il si, il do diesis, il re e il mi.
Si fusero quindi le campane. La fusione, che richiese otto tonnellate di bronzo, si fece a Sant’Elena, nel forno di una fabbrica ferroviaria ormai inutilizzata.

Vennero portate sul campanile 22 giugno 1910, ma iniziarono a suonare solo il 25 aprile 1912, dopo l’inaugurazione del nuovo campanile.

In nomi e le funzioni

La Marangona

Chiamata Campanon, è la maggiore. Annunciava l’inizio e la fine dell’orario di lavoro dei carpentieri dell’arsenale, i marangoni, e le sedute del Maggior Consiglio.
Oggi: segna l’inizio e la fine della giornata lavorativa a Venezia.
Diametro: 1,80m
Peso: 3.625 kg
Nota: LA

La nona

Chiamata anche mezzana, segnava e segna ancora oggi il mezzogiorno e indicava il termone massimo per la spedizione della posta a Rialto.
Oggi: suona per segnalare la nona ora del giorno
Diametro: 1,56m
Peso: 2.556 kg
Nota: SI

La Trottiera

Suonava per dare il secondo segnale ai nobili che dovevano partecipare alle riunioni del Maggior Consiglio, i quali al suo suono mettevano al trotto i cavalli fino a quando ne venne vietato l’uso in città.
Oggi: suona quando si svolgono le gare in Piazza San Marco.
Diametro: 138,5 m
Peso: 1.807 kg
Nota: DO DIESIS

La Pregadi

Chiamata mezza terza, annunciava le riunioni del Senato, i cui membri erano detti Pregadi.
Richiamava inoltre i fedeli alle funzioni religiose.
Oggi: viene suonata alla terza ora del giorno
Diametro: 1,29 m
Peso: 1.366 kg
Nota: RE

La Renghiera

Deve il suo nome a “renga”, cioè arringa, da “renga”, il discorso che veniva tenuto a difesa dell’imputato prima della sentenza. Era detta anche campana del Maleficio o dei Giustiziati
Oggi: il suo suono convoca i membri del consiglio comunale
Diametro: 138,5 m
Peso: 1.807 kg
Nota: DO DIESIS.

Il suono a distesa di tutte e 5 cinque le campane contemporaneamente, chiamato Plenum, avviene solo per le maggiori solennità dell’anno liturgico e ricorrenze.

Curiosità

  • Nel 1609 Galileo Galilei salì in cima al campanile per compiere una serie di osservazioni con la sua ultima invenzione, il cannocchiale, chiamato dai veneziani “cannon”.
  • Nel 1807, anno in cui la basilica di San Marco divenne cattedrale il Patriarca volle dotare il campanile di nuove campane, grandissime.
    Per realizzarle, venne usato il bronzo delle campane esistenti cui venne aggiunto il bronzo di oltre 6.000 campane provenienti da monasteri, conventi e chiese.
    Queste però si rivelarono troppo pesanti e perciò non vennero mai usate.
    Gli Asburgo quindi fecero fondere delle nuove campane, tra cui la Marangona, visibile ancora oggi.
  • Gli ebrei confinati nel Ghetto potevano uscire solo dopo il suono della Marangona.

Attrazioni nelle vicinanze: Basilica di San Marco, Palazzo Ducale, Torre dell’Orologio, Ponte dei Sospiri, Teatro La Fenice.

Come Raggiungerlo

1. Con il Vaporetto: dalla stazione o da Piazzale Roma prendete la linea 1 e 2 scendendo alla fermata Vallaresso

2. Dal Tronchetto: prendete la linea 2 del vaporetto

3. Da aeroporto Marco Polo: utilizzatele imbarcazioni di Alilaguna linea Blu, Rossa e arancione (solo da aprile a ottobre).

ORARI

Dal lunedì alla domenica 9.45-19.00

Sia che decidiate di Visitare Venezia in 3 giorni, sia possiate rimanere in città un weekend o solo un giorno, questa attrazione sarà senz’altro una tappa fondamentale del vostro itinerario!

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