cosa vedere a Venezia

Cosa vedere a Venezia in 3 giorni. Itinerario, attrazioni e consigli

Una vacanza a Venezia di 3 giorni ti permetterà di godere delle principali attrazioni di questo museo a cielo aperto che tutto il mondo ci invidia.
Con un buon itinerario, infatti, potrai scoprire tutto ciò che c'è da fare e da vedere a Venezia, sfruttando al meglio il tempo che hai a disposizione per il tuo soggiorno.

Il numero di visitatori  che ogni giorno invade la città é davvero enorme. Secondo i dati del Ministero del turismo, nel 2023 sono stati più di 13 milioni!

Perciò, ti consiglio di partire da casa sapendo già quello che vuoi visitare e avendo con te  i biglietti per le attrazioni scelte.
Salterai le lunghe code, risparmiando tempo e fatica.
Con gli accessi prioritari potrai iniziare subito la visita!

 

Per aiutarti a organizzare il tuo tour, ti propongo qui di seguito il mio itinerario, costruito sulla base delle mie diverse visite alla città.
Sentiti libero di seguirlo così com'è o di prenderne solo alcuni spunti.
Ti consiglio di cominciare a scoprire Venezia al mattino presto.
Eviterai la folla per una parte della giornata, e, nel caso tu stia visitando d'estate, anche il caldo.

N.B: Ricordati di chiedere l'esenzione dal pagamento della tassa di 5 euro introdotta dal Comune di Venezia dal 24 aprile 2024 come contributo di accesso per chi visita la città in giornata (perciò senza pernottamento).
Dovrai richiedere l'esenzione a questa pagina, su cui sono riportate anche le informazioni riguardo chi ne ha diritto.
Questa particolare tassa sarà da pagare solo in determinati giorni dell’anno.
Potrai scoprire quali sono guardando il calendario presente sulla pagina del portale del Comune di Venezia.

Cosa vedere a Venezia in 3 giorni

A seconda che tu arrivi in bus o in treno, ti fermerai in Piazzale Roma o alla stazione di Santa Lucia.
Nel caso invece che arrivi con la tua auto, ti suggerisco di non lasciare la macchina nei parcheggi di Piazzale Roma perché molto cari.
Scegli invece uno dei tanti parcheggi fuori città, come quello di Porto Marghera o Mestre.
Di lì prenderai poi il treno o l’autobus che ti porterà a destinazione.

I° GIORNO

COSA VEDRAI

  1. Ghetto ebraico
  2. Ponte di Rialto
  3. Palazzo Ducale
  4. Basilica di San Marco
  5. Campanile di San Marco

1. GHETTO

Il ghetto di Venezia, tra le cose da vedere

Il Ghetto

Il mio itinerario alla scoperta della Serenissima parte dalla stazione di Santa Lucia per andare alla volta del Ghetto Ebraico. Si trova nel sestiere Cannaregio ed è il più antico d'Europa.
Una volta uscito dalla stazione proseguie per  Lista di Spagna e poi per campo S. Geremia. Attraversae il Ponte delle Guglie (passa sopra il canale di Cannaregio).
Gira subito a sinistra e vai avanti fino al sottoportico che trovi sulla sulla destra e che fa entrare nel ghetto.
C'è un cartello giallo con una scritta in ebraico che lo segnala.
Questo luogo, fuori dai soliti itinerari turistici, ha ospitato gli ebrei a partire dal 1300, fino alla Seconda Guerra Mondiale.
Passeggiando per il Ghetto sarai immerso in un'atmosfera tranquilla e rilassata che ti affascinerà.
Nel 2016 ha festeggiato il 500 anniversario della sua fondazione.
Per l'occasione le 5 sinagoghe e il Museo Ebraico sono state restaurati.
Oggi rimangono ancora vive tradizioni ebraiche che caratterizzavano la zona.
Le potrai conoscere facendo uno spuntino con i dolci tipici ebraici (le “recie di Aman”, ovvero fagottini di pasta frolla, con un ripieno di marmellata, mandorle, semi di papavero o cioccolato, creati per la festa del Purim). Oppure, se vuoi, andando al Ristorante Gam Gam per sperimentare i sapori della cucina Kosher.

2. PONTE DI RIALTO

Uscito dal Ghetto dirigiti verso il Ponte di Rialto (percorri Calesele, gira a destra in Rio Terà dei Farsetti, poi ancora a destra in Calle del Pistor, prosegui per Campiello de l'Anconeta, Calle de l'Anconeta, Rio Terà de la Maddalena, Fondamenta della Maddalena, Strada Nova, Campo S.S. Apostoli, Calle Dolfin, Salizada S. Giovanni Crisostomo e gira a destra in Calle del Fontego).

Venezia in 3 giorni: il Ponte di Rialto
Il Ponte di Rialto a Venezia

Il ponte collega i sestieri di San Polo e di San Marco.
Realizzato nel 1592 e riportato al suo antico splendore nel settembre 2021, fino al 1854 è stato l'unico collegamento tra le due sponde del Canal Grande.
Il primo ad essere edificato in questo luogo nel 1181 fu un ponte di barche, chiamato "Ponte della moneta", perché era in prossimità di una zecca.
Nel 1255 venne sostituito da un ponte di legno chiamato "Ponte di Rialto" per via del mercato di Rialto che si trova vicinanze. La parte  centrale del ponte era mobile e veniva sollevata al passaggio delle navi.
Nel 1444, cadde sotto il peso delle troppe persone, accorse per vedere sfilare il corteo che accompagnava la Marchesa di Ferrara.
Nel 1524 fu nuovamente ricostruito in legno, ma dopo aver subito vari danni nel corso del tempo si decise di sostituirlo con una struttura in pietra d'Istria.
Ad un'unica arcata con la corda di oltre 28 metri, ha due file di negozi, collegate tra loro, nella parte centrale, da due archi.

Il ponte offre sul Canal Grande uno scorcio suggestivo sul lato sud, quello che guarda verso la Basilica di San Marco, la principale tra le cose da vedere a Venezia.
Questa opera d'arte é sempre assediata dai turisti che si fermano nei negozi di souvenir e che si disperdono solo verso fine giornata.

Nel caso tu sia amante dello shopping, la zona intorno a Rialto è caratterizzata da tanti negozi a grandi firme.
Perciò, se non hai problemi di portafoglio, non ci sarà che l'imbarazzo della scelta. Ovviamente é d'obbligo salire in cima al ponte, da dove potrai fare le fotografie a ricordo del tuo viaggio a Venezia in 3 giorni.
Immortala la spettacolare vista sulla laguna!

3. CAMPO DE LA PESCARIA

Attraversa poi il ponte e arriva fino al Campo de La Pescaria per andare a vedere il mercato del pesce.
Aperto solo di mattina, si trova a 150 m di distanza, solo 3 minuti a piedi!

Visitare Venezia in 3 giorni: il mercato del pesce di Rialto

Il mercato del pesce

È un luogo vivace, multietnico e colorato, dove le grida dei venditori di pesce riportano ad un'atmosfera autentica e immutabile.
Vicino si trovano anche bancarelle di frutta e verdura del mercato di Rialto.
Nei dintorni ci sono diverse osterie, i bacari, dove potrai fare un aperitivo o assaggiare qualche cicheto.
Il cicheto è lo spuntino tipico della tradizione locale.
É costituito da tartine col baccalà o con le sarde, gamberi fritti, polpette.
Oltre a crostini di pane farciti nei modi più gustosi ed altre prelibatezze.

4. PIAZZA SAN MARCO

Riattraversa di nuovo il ponte e dirigiti con una breve passeggiata verso Piazza San Marco.
É da sempre considerato il salotto della città, su cui su affacciano la bellissima Basilica, che fa da sfondo alla piazza, il campanile di San Marco, la Torre dell'orologio e Palazzo Ducale.

VPiazza San Marco a Venezia, una delle attrazioni principali
Piazza San Marco, il salotto della città

Fermati ad ammirare la bellezza abbagliante della piazza e a fare le immancabili foto di rito.

Questo luogo è composto da tre zone:

  • la piazza,  compresa tra le Procuratie Vecchie, le Procuratie Nuove e le Procuratie Nuovissime
  • la piazzetta San Marco  con le colonne con le due statue di San Marco e San Teodoro all'ingresso.
    Si tratta del prolungamento dell’area davanti a Palazzo Ducale.
    Qui c'è la Libreria Sansoviniana, che ospita le rarità della Biblioteca Nazionale Marciana.
  • la piazzetta dei Leoncini, ovvero l’area a sinistra della Basilica di San Marco.

Sulla piazza si affaccia anche il Museo Correr, punto da cui puoi ottenere ottimi scatti, specie se hai un grand'angolo. 
Dopo aver fatto le tue fotografie, prenditi una pausa per il pranzo.
A meno che il tuo portafogli non te lo consenta, non è molto conveniente mangiare nella zona di piazza San Marco.
Se ti allontani in qualsiasi direzione dalla piazza per pochi minuti, troverai senz'altro trattorie e osterie abbordabili.

5. PALAZZO DUCALE

Dopo il pranzo e un po' di riposo, continu il tuo tour andando a visitare Palazzo Ducale.
Uno dei simboli della città lagunare, rappresenta l'emblema del gotico fiorito, che puoi ritrovare in moltissimi altri palazzi.

Palazzo Ducale a Venezia . Bilglietti salta coda
Palazzo Ducale

L'edificio venne costruito subito dopo l'810 d.c per proteggere la nuova sede del Governo. Dopo diverse modifiche, fu trasformato molto a partire dal 1340, quando la Repubblica decise di far costruire una sala per il Maggior Consiglio.
Si tratta di una delle sale più grandi e maestose (53 per 25 metri) che ha giocato un ruolo centrale nella storia della Repubblica veneziana.
Qui si riunivano tutti i membri maschi della nobiltà veneziana di età superiore ai 25 anni che costituivano il Maggior Consiglio, che deliberava su questioni legislative, decisioni politiche e questioni di stato. 
Oggi la sala é una delle principali attrazioni dell'edificio, i cui lavori di trasformazione richiesero ben 50 anni.
A Palazzo Ducale hanno lavorato grandissimi artisti come TiepoloTizianoTintoretto solo per citarne alcuni.

Sicuramente ti conviene acquistare il biglietto on line se vuoi evitare di farti la fila e cominciare subito la visita.

6. BASILICA DI SAN MARCO

Uscito da Palazzo Ducale dedicati all'attrazione di Venezia più famosa: la Basilica di San Marco.
Alla sua sua costruzione parteciparono tantissimi artigiani, provenienti dall'intero bacino del Mediterraneo per un periodo di quasi otto secoli!

Basilica di San Marco a Venezia - Biglietti on line
La Basilica di San Marco

La basilica è il monumento che più rappresentala città e il suo antico potere politico e commerciale.
Superbo esempio di stile romanico-bizantino, fu  costruita per custodire il corpo dell'evangelista Marco.
Con un'architettura a cavallo tra oriente e occidente, accosta alla pianta a croce greca, cupole a cipolla, archi gotici e pareti in porfido egiziano.
La sua costruzione durò più di 500 anni, durante i quali i diversi dogi la ingrandirono e l'abbellirono con una grande quantità di tesori.
I tesori provenivano delle razzie fatte durante le Crociate nel vicino Medio Oriente, soprattutto a Costantinopoli.
Lo sapevie che la superficie totale dei mosaici all'interno della basilica è di circa 8.000 metri quadrati?

Se vuoi entrare ad ammirarli subito senza fare la coda,ti suggerisco di procurarti il biglietto di ingresso on line.
Altrimenti di solito i tempi di attesa sono di circa 45 minuti.

7. CAMPANILE DI SAN MARCO

Terminata la visita, se vuoi, sali sul Campanile di San Marco, da dove si ammira una bella vista della città.
Se ti trovi lì all'ora del tramonto può essere un'ottima occasione per goderti lo spettacolo di Venezia al calar del sole.

Il Campanile di San Marco, tra le cose da visitare a Venezia.

Il Campanile di San Marco

Alto circa 90 metri, il campanile venne costruito nell'888.
Dopo due crolli venne ricostruito altrettante volte (l'ultima all'inizio del '900).
La sua funzione, per molto tempo, fu quella di  faro della città.
Si accede attraverso la Loggetta e si arriva in cima tramite un ascensore. QUI per i biglietti!
Il campanile ha 5 campane, ognuna delle quali  aveva, ed ha tutt'ora, un ruolo specifico nella vita della città.
Si chiamano Marangona, Nona, Trottiera, Mezza terza, Renghiera.

SECONDO GIORNO

COSA VEDRAI

  1. Ponte dei Sospiri
  2. Burano
  3. Murano
  4. Torcello

Il secondo giorno del tour della città dedicalo alla visita delle isole della laguna Murano, Burano e Torcello (QUI peri biglietti!)

Come prima cosa vai sul ponte della Paglia ad ammirare il famosissimo Ponte dei sospiri. Costruito nel 1600, collega i piani superiori di Palazzo Ducale con le Prigioni Nuove.
Il nome ponte dei sospiri, gli è stato dato da Lord Byron.
Allude al fatto che i prigionieri, attraversando il ponte prima di entrare nelle celle, sospiravano, perché quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbero visto Venezia.

1. MURANO

A pochi passi dal Ponte della Paglia, sulla Riva degli schiavoni, troverai l'imbarcadero S. Zaccaria, da dove potrai prendere il traghetto per le isole (linea LN).

Visitare Venezia - Murano e la lavorazione del vetro
Lavorazione del vetro a Murano

Su quest'isola verso la fine del Duecento si trasferì la maggior parte dei laboratori in cui avveniva la lavorazione del vetro.
Questo per allontanare da Venezia le fornaci e con esse il pericolo di incendi.
Se vuoi conoscere la storia del vetro e le sue tecniche di lavorazione puoi visitare il Museo del Vetro.
Se invece vuoi osservare gli artigiani all'opera nei loro laboratori, fai una visita in una delle diverse fornaci.
Si concentrano soprattutto lungo le fondamenta dei vetrai.
Un'altra cosa da vedere sono la Chiesa dei santi Maria e Donato e i suoi splendidi mosaici.

2. BURANO

Arrivato su quest'isola farai un tuffo nel colore.
Burano è infatti caratterizzata da case colorate con colori pastello vivacissimi. Questi furono scelti dai pescatori che desideravano vederle spuntare il prima possibile sull'orizzonte.

Venezia in 3 giorni: una gita a Burano
Burano. Foto di Sara Dalmasso

Da secoli Burano è famosa per i suoi merletti. Oggi è difficile trovare dove ancora li fanno a mano.
Però se ne sei amante potrai trovarli al Museo del Merletto, situato nella Piazzetta dell'isola.
Riempita la vista di colori, riempiti la pancia con i buranelli, i dolci a forma di ciambella tipici dell'isola.

3. TORCELLO

Si trova a cinque minuti di vaporetto da Burano e oggi è abitata da pochissime persone.
Arrivatio sull'isola segui le Fondamenta Borgognoni che costeggiano il canale e che portano al cuore dell'isola in 10 minuti. Verrai immerso in un'atmosfera decadente e rurale.

Santa Maria dell'Assunta a Torcelloo
L'isola di Torcello, nella laguna di Venezia

Vagando tra gli edifici e i monumenti sparsi e circondati da vegetazione ti farai un'idea come doveva essere l'isola al suo massimo splendore.
Non perderti la Basilica di Santa Maria dell'Assunta, l'edificio più antico dell'isola, con i bellissimi mosaici. 
E ancora, il trono di Attila, situato al centro della piazza, il museo di Torcello e il ponte del diavolo.
Quest'ultimo secondo la leggenda venne costruito dal diavolo in una sola notte e, a causa di questo, rimase incompiuto.

BIGLIETTI SECONDO GIORNO

TERZO GIORNO

COSA VEDRAI

  1. Teatro La Fenice
  2. Scala Contarini del Bovolo
  3. Sestiere Castello
  4. Arsenale
  5. Biennale

1. TEATRO LA FENICE

Una tappa da non perdere, specialmente se sei appassionato o appassionata di teatro, è La Fenice.
Renderà unico il tuo soggiorno in questa meravigliosa città.
Un giro tra gli stucchi e gli ori delle sale di questo importante teatro ti farà scoprire retroscena e segreti.
Ne ripercorrerai così tutta la storia.
Il teatro (apre alle 9,30 del mattino) si trova nel sestiere San Marco, a cinque minuti a piedi dalla omonima piazza.

Rappresenta uno dei teatri più importanti d'Italia, costruito a partire dal 1790.
Nell'arco di 200 anni venne distrutto due volte (1836 e 1996).
Però, come l'uccello di cui porta il nome, per due volte è risorto dalle sue ceneri.
In questo meraviglioso teatro hanno eseguito le loro opere maestri come Gioacchino Rossini, Vincenzo Bellini e Giuseppe Verdi.

2. PALAZZO CONTARINI DEL BOVOLO

In alternativa, puoi andare a visitare Palazzo Contarini del Bovolo con la sua imponente scala a chiocciola (bovolo in veneziano).
La Scala Contarini del Bovolo a Venezia
É alta 26 metri, larga 9.80 ed ha 80 gradini monolitici. Il diametro del cilindro murario entro cui si snoda misura invece  ben 4,7 metri.
Visitabile (QUI per i biglietti!), puoi salire fino in cima, dove c’è un belvedere a cupola, da dove la vista sui tetti della città è davvero splendida.
Da questo belvedere l’astronomo tedesco Tempel, conducendo le sue osservazioni col telescopio sulla cima della torre, scoprì la cometa C/1859 e la nebulosa di Merope delle Pleiadi (rispettivamente il 2 aprile 1859 e il 19 ottobre dello stesso anno).

Trovi questo bel palazzo rinascimentale in pieno centro storico,  in Campo Manin, 4303.
Equidistante dal Ponte di Rialto e dalla Basilica di San Marco, è un vero gioiello di architettura!

 

3. SESTIERE CASTELLO

Una volta terminata la visita vai ad esplorare il sestiere Castello, nella parte orientale della città.
Qui troverai la Venezia più autentica, dove i veneziani riescono meglio a riappropriarsi della loro città.
In via Giuseppe Garibaldi e nelle vie limitrofe ci sono infatti piccoli negozi, semplici osterie e il chiacchiericcio di persone che parlano il dialetto veneziano.

Andando verso i Giardini Pubblici invece, verrai accolto da un'atmosfera di grande tranquillità.
Le cose ovviamente cambiano nel periodo di svolgimento della Biennale. Puoi arrivarci tramite la Riva degli Schiavoni e Riva dei 7 Martiri, se vuoi goderti la vista sul canale di San Marco.
Sarà una piacevolissima passeggiata.

4. ARSENALE

In questo sestiere si trova anche l'Arsenale. Si tratta l'antico complesso di cantieri navali e officine che costruivano le navi della Serenissima, per secoli una delle potenze navali più importanti al mondo.

L'arsenale di Venezia. Cosa visitare
Il Bucintoro nell'Arsenale di Venezia. Foto di Mario Vigna

Era il cantiere navale più grande d'Europa, ospitava fino a 300 compagnie di navigazione e impiegava 16.000 persone. Dal 2013 la maggior parte dell'Arsenale è di proprietà del comune di Venezia.
Quello che rimane è custodito dalla Marina Militare Italiana.
Qui si trovano l'istituto di Studi Militari e il Museo Storico Navale.
Quest'ultimo, nato nel nel 1921, ha sede nel palazzo del XV secolo, vicino l'Arsenale. All’interno del museo ci sono centinaia di modelli, cimeli, modelli, attrezzature, carte e armi.

5. BIENNALE

Un quarto del complesso dell'arsenale è usato dalla Biennale di Venezia per le sue mostre di Arte Contemporanea.
Dal 1999 è in atto un programma di valorizzazione dell’area.
Questo ha permesso di aprire al pubblico, tra gli altri luoghi, il Teatro alle Tese e il Teatro Piccolo Arsenale (2000), il Giardino delle Vergini (2009) e le Sale d’Armi (2015).
Le aree dell'arsenale visitabili sono l'Arsenale nord tutto l'anno (dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.00), e l'Arsenale sud durante le aperture delle Biennali d'Arte e di Architettura.
Per visite o informazioni sulla porzione di Arsenale di proprietà della Marina Militare è possibile rivolgersi all'Istituto di Studi Militari Marittimi.

Un consiglio che ti do, se hai tempo e vuoi goderti la città dall'acqua, e quello di fare un giro in gondola.
Se scegli il tour con la gondola condivisa non spenderai una fortuna e vivrai una bellissima esperienza!

L'itinerario che ho pensato per te finisce qui.
Sia che tu decida di seguirlo così com'è, sia che tu lo trovi troppo impegnativo e voglia saltarne alcune parti, sicuramente non ne rimarrai deluso.
Venezia è una delle città più belle al mondo, sicuramente la più particolare!
Io non mi stanco mai di tornarci e scoprire sempre nuovi tesori. 
Se ti va di saperne di più sulle attrazioni che ti ho proposto di vedere, clicca sui link dei loro nomi. Ne scoprirai la storia, come sono fatte, le indicazioni per visitarle.
Qui sotto, inoltre, troverai informazioni pratiche su come raggiungere Venezia e muoversi in città. 
Non mi resta che augurarti una visita fantastica e spero che i miei consigli ti siano stati di aiuto.

BIGLIETTI TERZO GIORNO

 

Come arrivare

Raggiungere Venezia è semplice. E' una destinazione ben collegata con ogni mezzo di trasporto. Perciò non hai che da decidere se vuoi arrivare in questa splendida città in aereo, in macchina, in treno oppure in bus.

1. IN TRENO

Questa é la soluzione migliore.
Alla stazione di Santa Lucia infatti  arrivano i treni ad alta velocità di Trenitalia e Italo. Oltre a tutti gli altri treni regionali e nazionali.
Di qui  potrai visitare Venezia raggiungendo ogni sua zona a piedi. In alternativa puoi utilizzare i vaporetti.

2. IN AEREO

Si può arrivare a Venezia sia atterrando all'aeroporto Marco Polo, sia all'aeroporto Canova di Treviso (30 km da Venezia).

Se arrivi all'aeroporto Marco Polo Ci sono diversi modi per raggiungere la città:

  1. Con i taxi stradali: si fermano a Piazzale Roma in circa 15 minuti. Poi è possibile proseguire a piedi o con il vaporetto)
  2. Con i taxi acquei, cioè dei motoscafi privati che trasportano al massimo 12 persone. In questo caso devi camminare una decina di minuti a piedi dall'area arrivi per raggiungere il molo dell'aeroporto.
  3. Con gli Air Terminal ATVO che fanno la tratta aeroporto/ Venezia Mestre e viceversa in circa 20 minuti
  4. Con l'autobus urbano ACTV linea numero 5 (si ferma a Piazzale Roma)
  5. Con i motoscafi della linea Alilaguna Blu, Rossa e Aracione che portano dall'aeroporto a Venezia. Questi fanno scalo nei punti nevralgici della città (San Marco, Rialto, Fondamenta nuove, Le Guglie.

Se invece arrivi all'aeroporto di Treviso: si può raggiungere Venezia e il suo centro storico con le navette ATVO (Euro bus service) da e per l'aeroporto che effettuano il servizio di collegamento giornaliero via autostrada.
Il capolinea è alla stazione ferroviaria di Mestre e a Venezia/Piazzale Roma.

3. IN MACCHINA

  • 1. Autostrade: A4 Torino – Trieste (uscita Venezia), A22 Brenner – Modena (uscita Verona da cui si prende la A4), la A13 Bologna-Padova (uscita Padova) e la A27 Belluno Venezia
  •  Strade statali: la SS13 Pontebbana, la SS14 della Venezia Giulia, la SS Romea. 3. Strade regionali: SR11 Padova-Venezia (Padana superiore)

Ti suggerisco di evitare il parcheggio di Piazzale Roma, molto caro. Scegli invece di andare in quelli di Mestre o Marghera e prendi poi il treno o l'autobus.

Ad esempio potete utilizzare il Venice City Park o il Parcheggio Terminal di Mestre.

4. IN AUTOBUS

E' un'altra opzione per raggiungere la città lagunare.
Tutti glia autobus fanno capolinea in Piazzale Roma, ma circolano bus pubblici. anche al Lido. 
Le principali autolinee sono:

  • ACTV: gestisce autobus diurni e notturni da Piazzale Roma a Mestre e alla zona immediatamente circostante Venezia, oltre agli autobus che percorrono le strade del Lido.
    I biglietti sono disponibili alla stazione degli autobus in Piazzale Roma, ma anche in molte edicole e tabaccherie.
  •  ATVO: effettua corse con destinazioni in tutto il Veneto orientale.
    Trovi i biglietti nelle biglietterie della stazione ferroviaria di Mestre a negli aeroporti Marco Polo di Venezia e Canova di Treviso.

Come muoversi

Il modo migliore per girare la città è a piedi (indossate scarpe comode!!), mettendo in conto che le distanze sulla mappa sembrano più vicine di quel che sono. 
Camminando potrai goderti tutte le calli e i campielli e scoprire tesori che diversamente rimarrebbero nascosti.

Se invece,  non ti piace camminare più di tanto, puoi tranquillamente utilizzare i mezzi pubblici presenti.
Scegli tu quali fanno al caso tuo.

1. BUS

Circolano sulla terraferma. Le linee 2,4,5 arrivano fino al capolinea di Piazzale Roma e Santa Croce. Sono gestiti da ACTV e viaggiano anche al Lido.

2. TRAM

Anche questi viaggiano solo sulla terraferma e sono dotati di due linee (T1 e T2). La prima arriva a Piazzale Roma. I biglietti e  gli abbonamenti sono gli stessi dei bus perciò li puoi usare su entrambi i mezzi.

3. TRAGHETTO

Se vuoi passare dall’altra sponda ma sei lontano da un ponte, oppure se vuoi provare l’esperienza di trovarti in mezzo al Canal Grande, puoi utilizzare le gondole traghetto.
Di solito le usano i veneziani, e molti turisti non sanno che esistono.
Quando si prendono questo tipo di gondola bisogna stare in piedi.
In alcuni momenti non prestano servizio, come nel caso di meteo avverso.

Le principali traversate sono segnate sulla cartina dei sestieri di Venezia.
Gli approdi sono: San Tomà, Santa Maria del Giglio, Carbon, Santa Sofia, San Marcuola e San Barnaba.

4. VAPORETTO

Gestiti da ACTV, i vaporetti mezzo di trasporto più diffuso per muoversi a Venezia.
Collegano tutti i punti della città e quelli che danno accesso a monumenti e musei.
Per chi viene a visitare la città le linee fondamentali sono la 1 e la 2 che passano dal Canal Grande alla Giudecca.

5. TAXI D’ACQUA

Sono efficienti e più veloci degli altri mezzi, ma sono un'opzione costosa.
La tariffa può essere stabilita con il tassametro oppure la si può negoziare in anticipo.
Se si utilizzano le corse notturne ovviamente il prezzo sale. Il costo è più alto anche se le corse si prenotano telefonicamente.

6. Gondola

Un giro in gondola permette di godersi  Venezia da una prospettiva diversa da quando si cammina. Permette inoltre di vedere scorci dei cortili dei palazzi attraverso i cancelli posti sui canali. Sono in molti i turisti che non rinunciano a questa attrazione, anche se i prezzi non sono del tutto economici.

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Il ghetto

Una delle tappe dell’itinerario per visitare Venezia in 3 giorni è il Ghetto Ebraico.
Si trova nel sestiere Cannaregio a pochi minuti a piedi dalla stazione ferroviaria e da piazzale Roma. È una zona tranquilla e rilassata che non mancherà di affascinarvi (QUI per fare un tour autogestito con app).
Un luogo ideale perciò, per famiglie con bambini e per chi é alla ricerca di un tour lontano dalla confusione della città.

COME RAGGIUNGERE IL GHETTO DI VENEZIA

1. A piedi
Da Piazzale Roma percorrete il Ponte della Costituzione che attraversa il Canal Grande. Passate il piazzale della stazione e proseguite per Lista di Spagna. Andate avanti per Campo San Geremia e attraversate il Ponte delle Guglie. Girate subito a sinistra ed entrate nel sottoportico che si trova di fronte all’imbarcadero (Guglie).
Se partite dal piazzale della stazione l’itinerario è lo stesso a partire da Lista di Spagna.
Se invece ci volete arrivare da Piazza San Marco percorrete la strada delle Mercerie. Dirigetevi poi verso la Strada Nuova. Una volta giunti in Rio Terà San Leonardo, girate a destra seguendo poi le indicazioni.

2. Col vaporetto
Da Piazzale Roma o dalla stazione prendete la linea 4.2 o 5.2 dei vaporetti Actv e scendete alla fermata Guglie.
Da piazza San Marco prendete la linea 1 e scendete alla fermata S. Marcuola. Andate poi verso Rio Terà San Leonardo e seguite le indicazioni.

Storia del Ghetto ebraico

Le più antiche testimonianze della presenza ebraica a Venezia risalgono al X secolo. Sarà solo però verso la fine del Trecento che che l’insediamento della comunità ebraica si rivela stabile e consistente.
A causa, tra le altre cose, dell’afflusso di esuli dalla penisola Iberica, con il passare del tempo gli ebrei diventarono sempre più numerosi. Questo nonostante i permessi e i divieti di abitare in città,
Proprio per questo il Maggior Consiglio della repubblica di Venezia, il 29 marzo 1516, ordinò per decreto che gli ebrei abitassero in un unico quartiere.

La scelta del luogo

Venne scelta l’area di Cannaregio corrispondente al Ghetto Nuovo. Era una zona ideale, perchè distante dai centri di potere e interamente circondata dall’acqua e perciò raggiungibile solo tramite ponti. Qui in origine c’erano delle fonderie. Probabilmente la parola ghetto deriva dal veneziano “géto”, che indicava la colata del metallo.

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Durante il giorno potevano uscire e aggirarsi per la città attendendo alle loro occupazioni, ma dovevano usare un copricapo o un distintivo di colore giallo. I lavori potevano essere solo il commercio degli stracci, la medicina e il prestito di denaro.
All’interno del ghetto vennero istituiti tre Banchi di Pegno, il Rosso, il Verde e il Nero, si pensa per via del colore delle ricevute che venivano consegnate ai clienti.
L’antica insegna del Banco Rosso la potete vedere ancora oggi.
La tradizione vuole che le espressioni “essere in rosso” o “essere al verde”, col significato di non avere soldi sia nata proprio in questo contesto.
Dovevano tuttavia usare un copricapo o un distintivo di colore giallo.
Durante la notte invece non potevano uscire. A mezzanotte infatti i cancelli venivano chiusi fino all’alba.
Potevano professare la propria religione.

Abitanti e costruzioni

Nel Ghetto ebraico di Venezia arrivarono ad abitare circa 5.000 ebrei veneziani, perciò si rese necessario edificare le case in altezza. Sorsero così palazzi vicini e alti anche 7/8 piani. In cima a 3 di essi vennero costruite tre sinagoghe o scole: La Scola Grande Tedesca, la Scola Canton e la Scola Italiana.
Quando iniziarono ad arrivare gli ebrei levantini (che provenivano dalla Grecia) le autorità cittadine concessero alla comunità un’altra zona: il Ghetto Vecchio. Qui gli Ebrei portoghesi e spagnoli edificarono la Scola Levantina e la Scola Spagnola.
Un’ultima concessione territoriale fu una via ad est del Ghetto Nuovo, che prese il nome di Ghetto Nuovissimo.

Le restrizioni durarono fino al 1797, quando Napoleone le abolì. Più tardi, sotto l’impero austriaco sparirono anche buona parte dei pregiudizi sociali.
Con l’ascesa di Mussolini, con le leggi raziali iniziò un periodo terribile per la comunità ebraica. Nel 1943 gli ebrei vennero dichiarati nemici dello Stato.
Moltissimi di loro vennero rastrellati e portati ai campi di concentramento.

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Le sinagoghe

Il ghetto ospita cinque sinagoghe che potrebbero sfuggire a chi non presta molta attenzione. Sono infatti costruite all’interno di palazzi preesistenti. Sono riconoscibili dalle scritte in ebraico sui muri e per la presenza di 5 grandi finestre. Cinque infatti sono i libri della Torah.
L’esterno appare sobrio ma all’interno sono dei veri tesori nascosti. Sono infatti ricche e decorate, tra le più belle d’Europa, e ancora oggi punto di riferimento per la comunità.
La sinagoga più antica è quella Tedesca. Si trova nello stesso palazzo del Museo Ebraico di Venezia, che illustra l’arte ebraica nel corso dei secoli XVII-XIX. All’angolo del campo del Ghetto nuovo si trova la sinagoga Canton ( in veneziano significa angolo). Vicino c’è la sinagoga Italiana.
Nel Ghetto Vecchio ci sono invece le due scole più recenti, quella Spagnola e quella Levantina.
Le sinagoghe e il Museo sono visitabili tutti i giorni eccetto il sabato e le festività ebraiche.

Le sinagoghe a Venezia: La Scola Levantina
La Scola Levantina

La Cucina ebraica

Nonostante siano ormai pochissimi gli ebrei che vivono nel ghetto, le tradizioni della cultura ebraica rimangono vive.
Potrete conoscerle attraverso la cucina, comprando qualche dolce tipico, come le orecchie di aman. Sono biscotti ripieni di marmellata, mandorle, semi di papavero o cioccolata. Oppure attraverso gli impàde, biscotti lunghi a base di zucchero, uova e paste di mandorla.
Potete anche assaggiare la cucina kosher al Ristorante Gam Gam.

Curiosità

  • La Lingua Ladina
    Nel Ghetto, gli ebrei parlavano un dialetto chiamato “ladino veneziano”. Era un mix di ebraico, italiano, spagnolo e altre lingue. Questa lingua ha subito una lenta scomparsa nel corso dei secoli, ma ancora oggi si possono sentire alcune espressioni tra i residenti più anziani.
  • Le Storie di Salvataggio durante l’Olocausto
    Durante l’Olocausto, molte famiglie ebree vennero nascoste e protette da cittadini veneziani non ebrei. Tra questi, si distinse la figura di Giorgio Perlasca, un italiano che si pose come console spagnolo e salvò migliaia di ebrei dall’arresto.
  • Il Ponte delle Guglie
    Questo ponte che attraversa il Canale di Cannaregio vicino al Ghetto, era originariamente conosciuto come il Ponte dei Tedeschi, poiché collegava quartiere ebraico con l’area dove abitavano gli ebrei tedeschi.

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Tramonto a Venezia – 4 posti ideali per goderselo

Lasciarti affascinare dal tramonto a Venezia è senza dubbio una delle cose da fare quando soggiornerai in questa meravigliosa città. Tempo permettendo naturalmente.
Vedere i mosaici dorati della Basilica di San Marco risplendere colpiti dalla calda luce del sole, rimanere incantato o incantata davanti ai palazzi che si riflettono sul Canal Grande invadendo l’acqua di mille colori, ti faranno provare emozioni che ricorderai per sempre.
Ma dove andare per immortalare il tramonto a Venezia?

Eccoti la mia piccola lista dei 4 posti migliori da cui vivere un’esperienza indimenticabile:

1. PONTE DELL’ACCADEMIA

Si trova a pochi minuti a piedi sia da Piazza San Marco che da Punta della Dogana ed è sempre molto affollato. La vista da qui è unica: la luce calda che si riflette sull’acqua e sui palazzi e l’incredibile spettacolo, guardando verso il bacino di San Marco, della bellissima Basilica di Santa Maria della Salute che alla luce del tramonto si accende di rosa.

Tramonto a Venezia: la vista dal Ponte dell'Accademia
Il tramonto a Venezia dal Ponte dell’Accademia


2. FONDAMENTA DELLE ZATTERE

Sono situate di fronte all’isola della Giudecca con le Chiesa del Redentore e San Giorgio. Da questo punto panoramico potrai goderti un’ampia vista sulla laguna di Venezia. A sinistra il bacino di San Marco, a destra parte della laguna. Imperdibile una passeggiata ad ammirare i colori del tramonto.

3. PONTE DI RIALTO

Uno dei ponti più famosi di Venezia, il Ponte di Rialto è simbolo della città stessa.
Sostando sul ponte godrai di una delle viste più suggestive della città e del Canal Grande. Non si vede tramontare direttamente il sole perchè scende oltre la curva del canale. Però da qui potrai ammirare lo strepitoso spettacolo dei colori di cui si tingono i palazzi, il cielo e l’acqua.


4. ISOLA DELLA GIUDECCA

Puoi andarci prendendo un vaporetto da Fondamenta delle zattere. Da qui si ha una delle viste più belle della laguna. La tua vista arriverà da una parte fino a San Marco, dall’altra rimarrai affascinati dal riflesso rosso fuoco del sole che si butta nel mare.

Se sei curioso o curiosa di scoprire tutti gli altri miei consigli per goderti il soggiorno nella Serenissima consulta la pagina Le risposte alle vostre domande per visitare Venezia


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Le Zattere di Venezia: itinerario

Le zattere di Venezia sono la passeggiata più piacevole della città. Soprattutto d’estate, al tramonto, quando tutti escono a fare due passi nella brezza serale.
Ma già in primavera, quando il sole comincia ad essere tiepido, è bellissimo starsene seduti a godersi il tepore e il panorama meraviglioso.
Ci sono infatti molte panchine posizionate lungo la riva, che diventano spesso il punto di ritrovo per gli studenti universitari che studiano nelle le biblioteche dell’Università di Ca’ Foscari.

L'Università Ca' Foscari a Venezia
Ca’ Foscari

Le Fondamenta delle Zattere di Venezia si trovano nel sestriere di Dorsoduro.
Partono da San Basilio e arrivano fino a Punta della Dogana, costeggiando per circa un chilometro e mezzo il Canale della Giudecca. L’isola infatti si trova proprio di fronte.

Come indica la parola zattere, qui arrivavano enormi tronchi d’albero provenienti dalle foreste alpine o dalle rive della Dalmazia.
I tronchi venivano poi usati per costruire imbarcazioni (tra cui le zattere che li trasportavano appunto), edifici e mobili.
Le Zattere erano il luogo dove si trovavano non solo magazzini, fornaci, squeri ma anche monasteri, ospedali e ospizi. 
Vennero costruite in base al decreto dell’8 febbraio 1519. Questo stabiliva di lastricare in pietra le fondamenta che da Santa Marta arrivavano a Punta della Dogana.
Si dividono in quattro zone: Zattere ai Saloni (partendo dalla Punta della Dogana), allo Spirito Santo, ai Gesuiti, al Ponte Lungo.

 

Passeggiata per le Zattere di Venezia

1. Comincia dalla punta ad ovest, da San Basilio, che prende il suo nome dal monastero oggi scomparso. Andando più avanti, al civico 1473 trovi un palazzo giallo chiaro.
Qui sorgeva la Scuola dei Luganegheri, come si capisce dalle due lapidi poste ai lati della statua di Sant’Antonio Abate.
Era la gilda (corporazione di artigiani e mercanti con fini di mutua assistenza) dei salumai. Questa era protetta dal santo legato all’agricoltura e, soprattutto, alla lavorazione del maiale.

A Venezia infatti un tempo c’erano molti artigiani che arrivavano dalle montagne e che producevano salami, prosciutti e altri insaccati. Oggi però tutti questi prodotti non vengono più fatti qui e il palazzo è sede del ristorante Riviera.
Tanti degli edifici della zona sono state sedi di uffici.
Il quattrocentesco Palazzo Molin ad esempio era sede, come recita ancora l’iscrizione a lei dedicata, dell’Adriatica di Navigazione, la storica società che portava lo stemma della marina della Serenissima.

2. Andando più avanti, nel cinquecentesco Palazzo Priuli Bon era invece ospitato il Consolato Francese. La porta di ingresso sulla destra ospita un batacchio in bronzo elaborato che raffigura Nettuno con due cavalli alati.
3. Passando oltre, poco dopo Ponte Longo, trovi la Chiesa di Santa Maria della Visitazione.
Spogliata per ordine di Napoleone, conserva solo il prezioso soffitto a cassettoni con dipinti di 58 profeti e santi, opera di un artista umbro sconosciuto.

4. Sulla sinistra della chiesa c’è l’ingresso ad un ex monastero. Ora é sede di una struttura di ospitalità religiosa e centro Congressi Don Orione Artigianelli.
Sempre sulla sinistra c’è un raro esemplare di testa di leone in pietra con le fauci spalancate, che serviva per raccogliere le denunce anonime. Troverai anche un’iscrizione che fa riferimento alle denunce sulla salute pubblica a Dorsoduro.

5. Nell’angolo si trova la chiesa dei Gesuati (Chiesa di Santa Maria del Rosario). L’edificio che vediamo ora venne costruito nel 1743 da Giorgio Massari ed é decorato in stile barocco e rococò.
Il soffitto invece è affrescato dal Tiepolo e rappresenta il ritorno dell’affresco a Venezia dopo due secoli di dipinti su tela.

6. Andando ancora avanti, alla tua sinistra si apre Campo Sant’Agnese, dove se vuoi ti puoi fermare un po’. Si tratta di un luogo tranquillo e ombreggiato, con delle panchine.
Lungo le pareti della chiesa di Sant’Agnese e oltre, c’è una serie di grandi semiarchi che partono dal suolo.
Stanno ad indicare che un tempo qui esistevano delle rimesse per le barche che divennero inutili quando il rio su cui si affacciavano fu interrato. In questo campo avvenne uno degli incidenti più particolari della storia di Venezia.
Nel 1866 alcuni uomini stavano scavando un nuovo pozzo nel giardino di una birreria, quando colpirono per sbaglio un pozzo artesiano. Una colonna d’acqua alta ben 36 metri si alzò in aria e coprì di fango e terra la chiesa e gli edifici intorno.
Inoltre, ancor prima, successe un altro fatto: sempre qui un carpentiere, tal Giovanni Maria Tirinello, fu la causa della peste del 1630 che portò  alla costruzione della chiesa di Santa Maria della Salute.

7. Continua la tua passeggiata lungo le Zattere di Venezia, attraversando i due ponti successivi, e arrivi all’ex Ospedale degli incurabili.
Oggi é la sede dell’Accademia delle Belle Arti.
L’ospedale si chiamava così perché qui venivano ricoverati i malati di sifilide e altre malattie incurabili.
Venne fondato da due nobildonne e poi usato come edificio per l’infanzia abbandonata e per ragazze povere.
Fu poi destinato a tribunale dei minori. Prima di essere quello che è oggi ha subito un completo restauro.

8. Prosegui e arriva fino alla chiesa di Santo Spirito. Fondata insieme al convento agostiniano nel 1483, oggi appartiene alla Parrocchia dei Gesuati.
Le monache del convento erano ancora più famose delle consorelle di Ognissanti per tenere un comportamento poco decoroso.
Il santuario ha un’atmosfera serena e solitaria. Se alzi la testa al soffitto vedrai una decorazione a trompe l’oleil che ti farà vedere ornamenti tridimensionali di stucco invece che dipinti.

9. Attraversa ora il ponte successivo. Trovi sulla sinistra gli antichi Magazzini del Sale, che costeggiano il rio della Fornace.
Questa zona, nel XVI secolo ospitava diversi empori per il sale.
In uno dei magazzini, ristrutturato su progetto di Renzo Piano c’è la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova. Il suo scopo é valorizzare le opere di Emilio Vedova, tra i maggiori esponenti dell’Astrattismo informale.
Negli ambienti che non vengono utilizzati come sale mostra, ha sede la Reale Società Canottieri del Bucintoro, il più importante circolo di canottaggio della città.

10. Vai ancora avanti per raggiungere la tappa finale della passeggiata: Punta della Dogana.
Si tratta dell’ex porto monumentale di Venezia.
Dal 2009 i suoi edifici, rimessi a nuovo dall’architetto Tadao Ando, ospitano opere della Collezione Fransçois Pinault.

Da Punta della Dogana si può ammirare l’intero bacino di San Marco fino a Piazza San Marco, l’isola di San Giorgio, la Giudecca con le sue chiese Palladiane e il Canal Grande.

Punta della Dogana, dove terminano le Zattere
Punta della Dogana e San Giorgio Maggiore

Non mancare di esplorare questa zona della città di Venezia: non te ne pentirai!

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Il carnevale di Venezia

Il Carnevale di Venezia è l’evento più atteso dell’anno, che attira in Laguna migliaia di persone dall’Italia e dall’estero. I festeggiamenti culminano nei giorni compresi tra giovedì e martedì grasso, quando fiumi di maschere si riversano nelle calli e nei campielli per ritrovarsi in Piazza San Marco (tienine conto se decidi di visitare Venezia in questo periodo!). Qui si svolgono spettacoli e musica che si protraggono fino a notte fonda. L’atmosfera che si crea è veramente straordinaria, ma bisogna armarsi di pazienza per sopportare le lunghe attese e farsi spazio tra la folla.
Quest’anno i festeggiamenti iniziano venerdì 14 febbraio per terminare martedì 4 marzo e il titolo della kermesse sarà “Il tempo di Casanova”. L’evento celebra i 300 anni dalla nascitta di Giacomo Casanova, intramontabile figura del seduttore veneziano.
Potete consultare  tutto il programma QUI.

Per trovare dove dormire a Venezia attivatevi con largo anticipo, perchè gli hotel, soprattutto quelli con il miglior rapporto qualità – prezzo prendono prenotazioni anche da un anno all’altro.

Il carnevale di Venezia e il Volo dell’Angelo

Il Carnevale di Venezia si apre con il Volo dell’Angelo (ti conviene andare in Piazza San Marco con largo anticipo se non vuoi rischiare di non vedere niente!), evento che ha una lunga storia.
Risale infatti alla metà del ‘500, quando un acrobata turco attraversò Piazza San Marco camminando su una corda sospesa aiutandosi solo con un bilancere. All’andata , partendo da una barca ancorata al molo della Piazzetta di San Marco raggiunse la cella campanaria del Campanile di San Marco. Tornando andò fino alla balconata di Palazzo Ducale dove porse i saluti al Doge.
Quest’evento venne chiamato subito lo “svolo del turco“. Dopo il successo di quest’impresa che di solito si svolgeva il Giovedì Grasso, si decise di ripetere l’iniziativa come cerimonia ufficiale anche per le successive edizioni . La tradizione cambiò diverse volte nel corso del tempo.
Lo “svolo del turco” venne infatti chiamato Volo dell’Angelo perchè un uomo, vestito con delle ali e legato ad una fune con anelli metallici, veniva fatto scendere dal campanile a grande velocità fino alla loggia del Palazzo Ducale. Qui l’uomo riceveva dal Doge dei doni o delle somme di denaro.
La tradizione si interruppe nel 1759 dopo che l’acrobata prescelto morì tragicamente, schiantandosi al suolo. Per circa tre secoli il volo dell’angelo perciò venne sostituito con il Volo della Colombina, in cui una colombina di legno sostituiva il funambolo distribuendo sulla folla di Piazza San Marco  coriandoli e fiori.


Con la fine della Repubblica della Serenissima, nel 1797, con l’avvento di Napoleone e la successiva occupazione austriaca, la tradizione venne sospesa per paura di disordini. Venne ripresa solo nel 1979 e il Carnevale di Venezia ritornò in auge. Fino al 2001 venne sempre eseguito il volo della Colombina. A partire da quella data si optò per la formula del Volo dell’angelo che fu affidato a personaggi famosi nel campo dello sport) o dello spettacolo.
Dal 2010 invece, le acrobate del carnevale veneziano divennero le vincitrici del concorso della Festa delle Marie, la maschera più bella dell’edizione in corso del Carnevale di Venezia.

Festa delle Marie

Era una celebrazione che si svolgeva con cadenza annuale a partire molto probabilmente dal IX secolo. Soppressa nel 1379, in anni recenti la festa è tornata alla ribalta come rievocazione storica.

LA STORIA DELLA FESTA
A Venezia, a partire dal IX secolo d.c. era in uso benedire, nel secondo giorno di febbraio, in occasione della festa della Purificazione di Maria, tutte le coppie che si sarebbero sposate entro l’anno.
Tra le donne che prendevano parte alla benedizione (che si svolgeva nella chiesa di San Pietro di Castello) venivano scelte le dodici più povere.
Venivano vestite con abiti sfarzosi e ingioiellate con monili preziosissimi, tutti oggetti prestati dalle principali chiese della città.

Durante una di queste celebrazioni, nel 973 d.c., i pirati assaltarono Venezia e le spose vennero rapite con i loro gioielli. La popolazione si ribellò e riuscì a salvare le fanciulle.
Per rendere grazie alla Madonna della sua intercessione, si istituì la Festa delle Marie.
Oltre alla benedizione delle coppie, durante la festa era previsto anche il sorteggio delle dodici fanciulle più belle tra le famiglie povere della città. Ognuna di loro era assegnata ad una famiglia ricca, che doveva farsi carico di donarle vestiti, gioielli e una dote perché si potesse sposare.
Nei giorni seguenti si svolgeva poi una serie di cerimonie civili e religiose che terminavano con una processione di barche per tutto il Canal Grande, nel corso della quale le “Marie” (così erano chiamate le ragazze sorteggiate) sfoggiavano la loro bellezza e i loro gioielli.
Le cerimonie erano accompagnate da feste danzanti, banchetti e altri festeggiamenti.
La festa andava avanti per molti giorni (anche due settimane) e attirava molte persone provenienti da altri paesi.

Poichè accadeva di frequente che le ragazze venissero corteggiate e in tanti casi violentate dagli uomini venute a vederle, e che il sorteggio delle Marie causasse attriti sia tra le famiglie ricche che tra quelle povere, le ragazze vennero pian piano vennero sostituite da statue di legno, vestite e ingioiellate (i gioelli venivano restituiti a fine festa). questo tipo di festa portò a malcontento e nel 1379 la festa venne abolita.

In anni recenti la festa è stata riproposta, ma solo come rievocazione storica, durante la quale dodici fanciulle veneziane sfilano in abiti medievali e rinascimentali in Piazza San Marco. L’ultimo giorno della manifestazione la più bella riceve il titolo di Maria dell’anno.
Quest’anno la festa delle Marie si terrà il 21 febbraio.

LE MASCHERE DEL CARNEVALE DI VENEZIA

Durante il carnevale di Venezia l’usanza di indossare la maschera si era diffusa soprattutto tra la nobità per poi propagarsi tra il popolo. La maschera divenne quindi uno strumento per nascondere le differenze sociali. Al giorno d’oggi le maschere sono entrate a far parte del folcklore veneziano
Ma quali erano le maschere tipiche del carnevale?

1. BAUTA

Era la maschera tra le più usate. Una mantellina di seta incorniciava il volto e la classica maschera bianca, chiamata Larva, nascondeva il viso. Completava il tutto il Tabarro e un cappello, il Tricorno.

2. LA MORETTA

È destinata esclusivamente alle donne. Rotonda e di velluto nero, doveva poter essere tolta e rimessa con un movimento veloce senza intoppi. Perciò era dotata di un bottone all’interno da tenere in bocca. Chiamata per questo motivo anche Muta.
Veniva utilizzata soprattutto quando andavano in visita alle monache.


3. IL MEDICO DELLA PESTE

Dalle fattezze di un uccello, ha le sue origini nel 1600, periodo per l’appunto della peste. La maschera veniva indossata dal dottore che faceva visita al lazzaretto, e deve la sua forma al fatto che il “becco” conteneva delle erbe per purificare l’aria infetta che si respirava.

4. LA GNAGA

La usavano gli uomini per travestirsi da donne. Indossavano infatti panni femminili e una maschera da gatta. Andavano in giro simulando miagolii, spesso portando un cestino con all’interno un gattino. Era frequente anche che impersonificassero la balia, dacendosi quindi accompagnare da dei bambini. Spesso a vestirsi da gnaga erano coloro che volevano nascondere la loro omosessualità.

Potrai acquistare una maschera tipica del Carnevale di Venezia in uno degli innumerevoli negozi della città. Possono fungere da oggetto decorativo o da travestimento.

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VENEZIA PIAZZA SAN MARCO

Senza dubbio al primo posto nella lista delle cose da vedere a Venezia, Piazza San Marco è annoverata tra le piazze più belle del mondo, e non a torto.
Chi viene a visitare Venezia, infatti, rimane estasiato dalla bellezza e dalla magnificenza di questo luogo, che racchiude in sé la maggior parte delle attrazioni principali della città.
Oltre alla strepitosa Basilica di San Marco, che fa da sfondo a questa che è l’unica area che viene chiamata piazza (le altre prendono il nome di “Campi”), potrai trovare infatti il Campanile di San Marco, la Torre dell’Orologio, Palazzo Ducale, il museo Carrer e altre meraviglie. La piazza di trova nel sestiere di San Marco.

La piazza è quotidianamente invasa da migliaia di turisti e sono note le interminabili code per accedere alle attrazioni. Il consiglio cheti do è di arrivare già con i biglietti ad ingresso prioritario (li puoi prenotare on line).
Salterai la fila e potrai iniziare subito a visitare!

Come arrivare

1. Con il Vaporetto: dalla stazione o da Piazzale Roma prendete la linea 1 e 2 scendendo alla fermata Vallaresso

2. Dal Tronchetto: prendete la linea 2 del vaporetto

3. Da aeroporto Marco Polo: utilizzatele imbarcazioni di Alilaguna linea Blu, Rossa e arancione (solo da aprile a ottobre).


Attrazioni nelle vicinanze: Ponte di Rialto, Teatro La Fenice

Piazza San Marco – Storia

Considerata il salotto più elegante del mondo, ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi il cuore della città, il luogo dove ci si incontra e dove si svolgono gli eventi più importanti.
Qui storia, cultura e bellezza si fondono in un unico luogo magico.

Inizialmente era un orto, tagliato nel mezzo dal rio Botario, con la chiesa di S. Marco da un lato e quella di S. Geminiano dall’altro. Il doge Sebastiano Ziani (1172-78) lo allargò fino alle dimensioni attuali, interrando il canale e riedificando la chiesa di S. Geminiano sul fondo.
In seguito venne circondata dalle case dei cappellani di S. Marco e dai palazzi dei Procuratori, magistrati di Stato con funzioni rappresentative, da cui presero il nome le Procuratie.
Venne poi eretto un ospedale e fu pavimentata. Il campanile, inizialmente faro o torre di difesa, venne portato all’altezza attuale all’inizio del XVI secolo.
Nel 1496 la piazza è completa (come dimostra il quadro di Gentile Bellini conservato all’Accademia).

Durante il Rinascimento vengono realizzate sul lato destro le Procuratie Vecchie e la Torre dell’Orologio, nel XVI secolo le Procuratie Nuove sul lato sinistro.
Nel XIX secolo, su ordine di Napoleone venne abbattuta la chiesa di S. Geminiano e fu edificata la parte di fronte alla Basilica, le Procuratie Nuovissime.

Visitare Venezia in 3 giorni - Piazza San Marco
Piazza San Marco a Venezia. Foto di Nadia Borello

STRUTTURA

Piazza San Marco è strutturata in 3 zone:

  1. la piazza, che è la zona compresa tra le Procuratie Vecchie, le Procuratie Procuratie Nuove e le Procuratie Nuovissime;
  2. la piazzetta San Marco al cui ingresso ci sono le colonne con le due statue di San Marco e San Teodoro. Questa zona é il prolungamento dell’area davanti a Palazzo Ducale e ospita la Libreria Sansoviniana, dove si trovano le rarità della Biblioteca Nazionale Marciana.
  3. la piazzetta dei Leoncini, cioè l’area a sinistra della Basilica di San Marco.

Affacciato sulla piazza c’è il Museo Correr. Occupa, dal 1922, gli spazi dell’Ala Napoleonica e di parte delle Procuratie Nuove ed é un museo a cui val la pena dedicare del tempo.
Deve il suo nome al collezionista Teodoro Correr (1750-1830), che alla sua morte donò a Venezia la sua raccolta di opere d’arte e le risorse per conservarla e farla crescere. Visitandolo potrai farti un’idea dell’arte, della civiltà e della storia della Serenissima.

Da dove fotografarla

Partendo dal presupposto che ogni angolo è buono per scattare una foto, ci sono prospettive che più di altre ti consentiranno di fare fotografie meravigliose.
Io ti suggeriamo queste:

  • Dal lato opposto alla Basilica, vicino al Museo Correr. Se ti munisci di grand’angolo si possono fotografare San Marco, il Campanile e tutta la piazza in una sola inquadratura.
  • Dal lampione in Piazzetta San Marco per fotografare Palazzo Ducale visto di Spigolo
  • Dalla Torre dell’Orologio: da qui avrai una vista a 360 gradi sulla piazza e sulla città.
  • Dalla Basilica di San Marco: questa posizione offre una vista ravvicinata sulla piazza e sul suo famoso campanile.

Per ottenere foto al top ti conviene scattarle con le luci dell’alba o del tramonto che le caricheranno di pathos!

Se vuoi godere dell’accesso più scenografico a piazza San Marco devi arrivare dal mare.
L’impatto è veramente da togliere il fiato.
Nel caso il tuo budget sia alto, puoi goderti la piazza seduto ad un tavolino dello storico Caffè Florian o del Caffé Quadri.

A pochi passi da Piazza San Marco, con una passeggiata di circa 5 minuti puoi raggiungere un piccolo gioiello nascosto che vale la pena visitare: la Scala Contarini del Bovolo.
La trovi vicino Campo Manin e ci arriverai attraverso una stretta stradina.

Le leggende

Ci sono diverse leggende che aggiungono un tocco di mistero e di fascino alla già ricca storia di questa famosa piazza.
Eccone alcune:

  1. Il Leone Alato
    Una delle leggende più conosciute riguarda il leone alato, simbolo di Venezia, che si trova sulla colonna di San Marco.
    Si narra che il leone protegga la città e che se dovesse mai lasciare Venezia, la città cadrà.
    Questa leggenda ha contribuito a rafforzare il legame emotivo dei veneziani con il loro simbolo cittadino.
    Recenti studi hanno messo in luce che non si tratterebbe di un leone ma di una creatura mitologica cinese, uno zhènmùshòu (“guardiano di tombe”), posta a protezione delle tombe reali della dinastia Tang ( 609-907 d.C). Leggi QUI per saperne di più!
  2. La leggenda della Fenice
    Si racconta che nel 976, durante la dedica della nuova basilica di San Marco, un piccolo uccello simile a una fenice sia apparso volando dentro la chiesa e abbia deposto un uovo sull’altare.
    Questo venne interpretato come un segno di buon auspicio per la città e diede origine alla leggenda che Venezia sarebbe rinata dalle sue ceneri come una fenice, ogni volta che sembrava essere sulla via del declino.
  3. Il tesoro nascosto del Doge:
    Secondo la leggenda, il Doge di Venezia avrebbe nascosto un tesoro in un luogo segreto di Piazza San Marco prima della sua morte.
    Si dice che il tesoro sia ancora nascosto da qualche parte nei dintorni della piazza e che chiunque lo trovi avrà la ricchezza eterna.
    Questa leggenda ha ispirato molte ricerche e speculazioni nel corso dei secoli, ma finora nessuno ha mai trovato il tesoro.

I film

Piazza San Marco a Venezia è stata la location di numerosi film che hanno sfruttato la sua bellezza e atmosfera unica.
Alcuni dei film più famosi girati in questa piazza includono:

  1. Summertime (1955)
    Diretto da David Lean, questo film romantico vede Katharine Hepburn nel ruolo di una turista americana che si innamora di un affascinante locale, interpretato da Rossano Brazzi, durante una visita a Venezia.
    La piazza è una delle location principali del film.
  2. The Italian Job (1969)
    In questa commedia d’azione diretta da Peter Collinson, una scena cruciale si svolge nella piazza San Marco, con i personaggi che fuggono attraverso le strette strade di Venezia inseguiti dalla polizia.
  3. Moonraker – Operazione spazio (1979)
    Questo film di James Bond, diretto da Lewis Gilbert e interpretato da Roger Moore, presenta una scena mozzafiato in cui Bond combatte i cattivi su una gondola che passa attraverso la piazza.
  4. Casino Royale (2006)
    Nel reboot della serie di James Bond con Daniel Craig nel ruolo di 007, una scena chiave del film si svolge proprio a Venezia, con l’iconica piazza come sfondo.
  5. The Tourist (2010)
    Questo film romantico/thriller con Johnny Depp e Angelina Jolie vede la piazza come sfondo di molte scene, catturando la bellezza e l’atmosfera magica di Venezia.


Hai deciso di visitare Venezia in 3 giorni, oppure puoi fare solo una toccata e fuga in città? Non puoi andare via senza aver visto piazza San Marco!

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Il campanile di San Marco

I veneziani lo chiamano affettuosamente “el paron de casa”: é il Campanile di San Marco, che con i suoi quasi 100 metri di altezza domina Venezia.
Si trova in Piazza San Marco nel cuore della città, davanti alla Basilica.


Rappresenta uno dei simboli della Serenissima e sicuramente é una delle cose da vedere, qualsiasi sia la durata del tuo soggiorno (QUI per i biglietti!)
Non mancare di prendere l’ascensore e salire fino alla cella campanaria!
Potrai godere di una fantastica vista della città a 360 gradi e ammirare la laguna, le isole Giudecca e San Giorgio Maggiore.
Il campanile venne costruito nel IX secolo come torre di avvistamento e faro per la città.
Anche oggi, a chi arriva dal mare, annuncia che è quasi arrivato a Venezia.
Nel corso della su storia ha subito molti rimaneggiamenti:

  • XII secolo: viene restaurato in stile romanico e si costruisce la cella campanaria
  • XIV secolo: viene ancora modificato, con l’aggiunta del tetto a piramide e della terrazza panoramica
  • 1511-14: viene di nuovo ristrutturato, questa volta in stile rinascimentale. Si colloca in cima la statua di legno dorato dell’arcangelo Gabriele

Il 14 luglio 1902 crollò su se stesso improvvisamente. La medesima sera del crollo si decise di ricostruirlo “com’era dov’era”.
La prima pietra venne posata il 25 aprile 1903 e venne inaugurato nove anni dopo, nella stessa data.
Per la ricostruzione si utilizzarono i materiali originali, dove possibile.

Com’è fatto

La struttura è un parallelepipedo quadrato realizzato interamente in mattoni, con delle parti rivestite di marmo. La base misura 12,7 metri per lato, mentre la sua altezza é di 98.6 metri.
Sulla parte superiore termina con una cella campanaria. Realizzata in pietra bianca è aperta da una quadrifora. Sul tamburo poggia un’altissima cuspide piramidale su cui è posta la statua dorata dell’arcangelo Gabriele, collocata su una piattaforma girevole che gli permette di servire come segnavento.
In origine aveva cinque campane, ognuna con un suono e uno scopo particolari. Quando il campanile crollò, nel 1902 se n’è salvò solo una, chiamata la Marangona.
Non era però quella originaria del Cinquecento, ma era la più grande tra quelle quella realizzate sotto la seconda dominazione austriaca.
Nel 1908 Papa Pio X decise di ricostruire le altre 4 campane che si erano distrutte.

Itinerari per visitare Venezia in 3 giorni - Il campanile di San Marco

Sul lato della base del campanile che guarda la Basilica di San Marco è appoggiata la celebre loggetta, molto ricca di decorazioni. Da qui parte la scala di marmo che porta fino in cima.
Progettata da Jacopo Sansovino nel XVI secolo, in un primo tempo fu sede dei Nobili e poi del Corpo degli Arsenalotti.
Sulla fronte ci sono 3 arcate e nicchie con statue in bronzo. La terrazza con balaustra che è davanti, è invece stata realizzata nel ‘700.
Durante il crollo del campanile del 1902 la loggetta venne anch’essa danneggiata, ma fu ricostruita esattamente com’era con i frammenti originali.

Le campane

Hanno da sempre avuto una ruolo molto importante per la vita di Venezia.
Nel scandivano infatti i tempi e le ricorrenze ed erano un richiamo per i politici e le funzioni pubbliche.
Fino al 1722 le campane erano sei. Dopo che una di queste, detto il Campanone di Candia, cadde e andò in pezzi, ne rimasero solo cinque.
Nel 1908, dopo sei anni dal crollo del campanile, che aveva visto la distruzione di ben quatto campane, Pio X le volle far ricostruire.

Vennero perciò fatti i calchi sulla base dei pezzi ricomposti delle campane, per permettere di ricostruirle con le stesse dimensioni e con le stesse decorazioni.
Per stabilire le tonalità nelle nuove campane, una commissione di esperti studiò la tonalità (il La) di quella che si era salvata. Questo per avere un equilibrio armonico dei suoni. Per ottenerlo le altre campane devono suonare perciò il si, il do diesis, il re e il mi.
Si fusero quindi le campane. La fusione, che richiese otto tonnellate di bronzo, si fece a Sant’Elena, nel forno di una fabbrica ferroviaria ormai inutilizzata.

Vennero portate sul campanile 22 giugno 1910, ma iniziarono a suonare solo il 25 aprile 1912, dopo l’inaugurazione del nuovo campanile.

In nomi e le funzioni

La Marangona

Chiamata Campanon, è la maggiore. Annunciava l’inizio e la fine dell’orario di lavoro dei carpentieri dell’arsenale, i marangoni, e le sedute del Maggior Consiglio.
Oggi: segna l’inizio e la fine della giornata lavorativa a Venezia.
Diametro: 1,80m
Peso: 3.625 kg
Nota: LA

La nona

Chiamata anche mezzana, segnava e segna ancora oggi il mezzogiorno e indicava il termone massimo per la spedizione della posta a Rialto.
Oggi: suona per segnalare la nona ora del giorno
Diametro: 1,56m
Peso: 2.556 kg
Nota: SI

La Trottiera

Suonava per dare il secondo segnale ai nobili che dovevano partecipare alle riunioni del Maggior Consiglio, i quali al suo suono mettevano al trotto i cavalli fino a quando ne venne vietato l’uso in città.
Oggi: suona quando si svolgono le gare in Piazza San Marco.
Diametro: 138,5 m
Peso: 1.807 kg
Nota: DO DIESIS

La Pregadi

Chiamata mezza terza, annunciava le riunioni del Senato, i cui membri erano detti Pregadi.
Richiamava inoltre i fedeli alle funzioni religiose.
Oggi: viene suonata alla terza ora del giorno
Diametro: 1,29 m
Peso: 1.366 kg
Nota: RE

La Renghiera

Deve il suo nome a “renga”, cioè arringa, da “renga”, il discorso che veniva tenuto a difesa dell’imputato prima della sentenza. Era detta anche campana del Maleficio o dei Giustiziati
Oggi: il suo suono convoca i membri del consiglio comunale
Diametro: 138,5 m
Peso: 1.807 kg
Nota: DO DIESIS.

Il suono a distesa di tutte e 5 cinque le campane contemporaneamente, chiamato Plenum, avviene solo per le maggiori solennità dell’anno liturgico e ricorrenze.

Curiosità

  • Nel 1609 Galileo Galilei salì in cima al campanile per compiere una serie di osservazioni con la sua ultima invenzione, il cannocchiale, chiamato dai veneziani “cannon”.
  • Nel 1807, anno in cui la basilica di San Marco divenne cattedrale il Patriarca volle dotare il campanile di nuove campane, grandissime.
    Per realizzarle, venne usato il bronzo delle campane esistenti cui venne aggiunto il bronzo di oltre 6.000 campane provenienti da monasteri, conventi e chiese.
    Queste però si rivelarono troppo pesanti e perciò non vennero mai usate.
    Gli Asburgo quindi fecero fondere delle nuove campane, tra cui la Marangona, visibile ancora oggi.
  • Gli ebrei confinati nel Ghetto potevano uscire solo dopo il suono della Marangona.

Attrazioni nelle vicinanze: Basilica di San Marco, Palazzo Ducale, Torre dell’Orologio, Ponte dei Sospiri, Teatro La Fenice.

Da dove fotografarlo

Ci sono diversi punti strategici da cui potrete fotografare il Campanile di San Marco per ottenere foto suggestive e uniche.
Ricorda che il momento migliore i tuoi scatti può cambiare in base alla luce e alle condizioni atmosferiche.
Cerca perciò di pianificare la visita a seconda di quello che vuoi ottenere dalle tue fotografie.

  1. Piazza San Marco: da qui puoi ottenere una vista frontale del campanile con la Basilica sullo sfondo. Questo è uno dei punti più iconici per fotografarlo.
  2. Palazzo Ducale: se entri a visitarlo, salendo ai piani superiori avrai una vista panoramica del campanile e della città.
  3. Ponte dei Sospiri: questo ponte offre una vista unica del campanile con il Canale di Palazzo e il Palazzo Ducale sullo sfondo.
  4. Dall’Isola di San Giorgio Maggiore: prendi un vaporetto per raggiungere l’isola di San Giorgio Maggiore e sali sul campanile della chiesa.
    Avrai una vista mozzafiato di Piazza San Marco e del campanile.
  5. Dall’Acqua: prendere una gondola o un vaporetto può offrire prospettive uniche del campanile dall’acqua, specialmente al tramonto o durante le ore blu.

Come Raggiungerlo

1. Con il Vaporetto: dalla stazione o da Piazzale Roma prendi la linea 1 e 2 scendendo alla fermata Vallaresso

2. Dal Tronchetto: prendi la linea 2 del vaporetto

3. Da aeroporto Marco Polo: utilizza le imbarcazioni di Alilaguna linea Blu, Rossa e arancione (solo da aprile a ottobre).

ORARI

Dal lunedì alla domenica 9.45-19.00

Sia che tu decida di Visitare Venezia in 3 giorni, sia che tu possa rimanere in città un weekend o solo un giorno, questa attrazione sarà senz’altro una tappa fondamentale del tuo itinerario!

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Teatro La Fenice

PALAZZO DUCALE

Capolavoro dell’arte gotica, Palazzo Ducale è tra le principali attrazioni della Serenissima e sicuramente da inserire nella vostra lista di cosa vedere a Venezia.
Si trova nel Sestiere di San Marco, perciò proprio nel cuore della città.

Insieme alla Basilica di San Marco, al Campanile e alla Torre dell’Orologio, è tra i monumenti che fanno di Piazza San Marco uno dei luoghi più visitati al mondo.
Perciò, nel vostro itinerario per visitare Venezia una tappa per ammirare questa meraviglia, anche solo da fuori, non può assolutamente mancare.
Come è noto, sono lunghissime le file per entrare a vedere qualsiasi attrazione, soprattutto quelle del calibro di Palazzo Ducale. Per saltare la coda e dedicare tutte le tue energie alla visita, ti consiglio perciò di acquistare i biglietti on line.


Attrazioni nelle vicinanze: Basilica di San Marco, Campanile, Torre dell’Orologio, Ponte di Rialto, Teatro La Fenice.

STORIA

Posizionato nella piazza più importante di Venezia, Palazzo Ducale ha sempre rappresentato il cuore della Serenissima.
All’epoca della sua fondazione, risalente al IX secolo d.c., sotto il doge Agnello Partecipazio, era una fortezza e mantenne il suo aspetto fortificato fino al primo terzo del XII secolo.
A partire da questo periodo, ci furono una serie di interventi che portarono al trionfo del gotico. Il palazzo venne diviso in 3 parti che inglobarono le strutture precedenti: la parte verso il Bacino di San Marco, che è la più antica ed ospita la Sala del Maggior Consiglio, la parte verso la piazza , dove si trova la Sala dello Scrutinio e la parte sul lato opposto, dove invece risiedeva il doge e si trovavano gli uffici del Governo.

Palazzo Ducale a Venezia -La porta della carta
La porta della carta. Foto di Nadia Borello

Queste parti sono state realizzate in momenti diversi nel corso dei secoli, ma fondendo sapientemente ed armonicamente stili ed elementi architettonici, che hanno dato come risultato un tesoro unico al mondo.
A Palazzo Ducale hanno lavorato grandissimi artisti come Tiepolo, Tiziano, Tintoretto solo per citarne alcuni.
La sala più importante del palazzo è la Sala del Maggior Consiglio, una delle più grandi d’Europa.
Qui si riunivano le più alte magistrature della repubblica di Venezia. Tra i vari tesori conservati in questa sala c’è la tela del Tintoretto, realizzata per la parete di fondo. E’ la più grande tela al mondo.


LA VISITA

Al palazzo si accede dall’entrata sul lato mare. Oltre la biglietteria sulla sinistra, si trova il Museo dell’Opera di Palazzo che conserva 42 capitelli che in passato decoravano i portici del palazzo, poi sostituiti per preservarli dal deterioramento.

Usciti dal museo si entra nel cortile principale. Nell’angolo nord est c’è la splendida Scala dei giganti di Antonio Rizzo. Non ci si può salire, ma è ben visibile dal cortile. In cima alla scala ci sono due statue del Sansovino, alle cui spalle si teneva la cerimonia d’incoronazione dei dogi.
Salendo la Scala dei Censori invece arriverai al piano delle Logge. Percorrendo questo corridoio si può raggiungere la loggia che dà sulla piazzetta di San Marco. Una volta sceso vai avanti fino all’imponente Scala d’Oro.
A metà della prima rampa gira a destra e raggiungi l’appartamento del Doge, composto da numerose stanze. Quella degna di nota è la Sala delle Mappe.


Attraversando una serie di locali più piccoli passerai nell’ala sinistra da dove si accede alla lunga Sala dei Filosofi . L’itinerario di visita a Palazzo Ducale procede nelle sale successive dell’ala destra, riattraversa la Sala delle Mappe e sale alsecondo piano. Qui venivano ospitate le sale del Governo: vedrai la Sala delle Quattro Porte, con il soffitto ideato dal Palladio e dipinto dal Tintoretto e la parete d’ingresso opera di Tiziano.

Passa poi nell’Anticollegio, nella Sala del Senato, nella Sala del Consiglio e nella Sala della Bussola.
Risali poi la rampa di scale sulla destra per andare a visitare l’Armeria. Gira poi a sinistra e scendi una rampa della scala dei Censori.
Svolta a destra e imbocca l‘Andito del Maggior Consiglio, uno stretto corridoio a forma di L.

Visitare Palazzo Ducale a Venezia
La Sala del Senato

Sia che decidi di visitare Venezia in 3 giorni, sia che il tuo soggiorno sia più breve o più lungo, Palazzo Ducale è una delle attrazioni della città che non puoi omettere dal tuo itinerario!

ORARI

Dal 1 aprile al 31 ottobre: da domenica a giovedì 8.30 – 21.00 (ultimo ingresso ore 20.30), venerdì e sabato 8.30 – 23.00 (ultimo ingresso ore 22.30)
Dal 1 novembre al 31 marzo: 8.30 – 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30). 

Dove si trova

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I sestieri di Venezia

Per visitare Venezia, è importante sapere come è organizzata.
Potrai così orientarti e sapere  come programmare i tuoi spostamenti alla ricerca di tutte le meraviglie che città offre. Contrariamente alle altre città, di solito divise in quartieri, la Serenissima ha suddiviso la sua superficie in 6 aree.
Sono i famosi sestieri di Venezia.
Questa ripartizione risale alle sue origini.
Ogni sestiere aveva il proprio consigliere ducale, eletto nel Minor Consiglio ed era sorvegliato da un caposestiere.
Questi era incaricato di riferire al Governo l'identità e il comportamento dei cittadini che lo abitavano.
Il modello di organizzazione di Venezia spesso veniva riportato nelle città che erano sotto il suo controllo.
Una curiosità: a livello simbolico i sestieri sono rappresentati dai 6 denti anteriori del ferro della Gondola.

Durante il tuo soggiorno per visitare Venezia in 3 giorni, avrai modo di scoprirli tutti.
Apprezzerai le loro caratteristiche e ammirerai le diverse attrazioni che si trovano in ciascuno di essi.
Visto che per vederle è sempre presente una gran folla di turisti in coda i, ti consiglio di procurarti i biglietti on line.
Salterai la fila e risparmierai tempo ed energia da dedicare alla visita.

I SESTIERI DI VENEZIA

N.B: La numerazione civica non segue un ordine lineare come nelle città moderne, ma spesso riflette l'ordine in cui sono stati costruiti gli edifici lungo i canali e le calle (le strade strette di Venezia).
Ad esempio, potresti trovare numeri civici che vanno da 1 a 100 in una calle, seguiti da numeri completamente diversi nella calle successiva.

1. SAN MARCO

È il cuore della città. Pur essendo uno dei quartieri più piccoli, è sicuramente il più affascinante (e il più affollato!).
Il Sestiere di San Marco prende il nome dalla omonima Basilica. Racchiude le principali attrazioni di Venezia che attirano milioni di visitatori ogni anno da tutto il mondo: Basilica di San Marco, il maestoso Palazzo Ducale, il Campanile, la Torre dell'Orologio, il museo Carrer.
Numerazione civica: i numeri si estendono dalla zona centrale, intorno a Piazza San Marco, verso le periferie.

2. SAN POLO

Situato nel pieno centro storico, è il sestiere più piccolo e il più antico.
Da sempre sede del mercato di Rialto, il mercato centrale della città, è una zona molto vivace.
Ci sono tanti negozi, mercati, luoghi da vedere e attrazioni da visitare, primo fra tutti il Ponte di Rialto
È diviso in due parti. Quella a est ospita bellissimi palazzi, quella ad ovest è famosa per le sue chiese.
Come ad esempio quella di Santa Maria Gloriosa dei Frari e la Scuola Grande di San Rocco.
Numerazione civica: può seguire un ordine progressivo dall'area centrale verso l'esterno

3. DORSODURO

Si trova ad est del Canal Grande.
Il suo nome richiama le compatte dune di sabbia che in passato lo caratterizzavano.
Ospita la maggior parte degli edifici universitari ed è perciò la zona più gettonata dagli studenti.
È il quartiere "artistico". Qui si trovano infatti due dei musei d'arte contemporanea più importanti della città:  il Museo dell'Accademia e la Collezione Peggy Guggenheim.
Vicino al Canal Grande si trova inoltre uno dei più splendidi palazzi di Venezia Ca' Rezzonico.
Numerazione civica: può seguire un ordine dalla zona centrale verso l'esterno.


4. CANNAREGIO

A nord del Canal Grande, è una zona molto tranquilla, quasi immersa in un'atmosfera malinconica.
È qui che si trova il Ghetto Ebraico, con le sue Sinagoghe e il Museo.
È il più grande ed il più popolato tra i sestieri  e si divide in due parti.
Una più antica che si affaccia sul Canal Grande con i suoi palazzi, e l’altra più recente e più popolare.
Se ami fare shopping vai sulla famosa Strada Nova, mentre se ti piace l'artigianato e i prodotti vintage passeggia per le stradine secondarie.
Numerazione civica: inizia solitamente da nord-ovest e procede verso sud-est.

5. CASTELLO

Si tratta del sestiere dove si trova la Venezia più autentica. Una gran parte è occupata dall'Arsenale, il cantiere navale che rese grandissima la marina della Serenissima.
Per secoli fu il fulcro dell'Industria Navale, oggi invece è la sede della Marina Militare Italiana.
Questa zona ospita anche la chiesa di San Zaccaria e ampie zone di verde, come i Giardini della Biennale.
Numerazione civica: inizia generalmente dall'area centrale e si estende verso le periferie

Visitare Venezia - San  Zaccaria nel quartiere Castello.
Foto di Mario Vigna

6. SANTA CROCE

Si estende a nord est della Serenissima e qui, anche se solo per un breve tratto, possono circolare le auto.
È la zona meno turistica della città, dove si trova Piazzale Roma. Può essere quindi un itinerario molto interessante per chi vuole scoprire la vera Venezia.
Confina con San Polo, con il quale quasi si fonde. In questa parte della città sono presenti due dei quatto ponti che attraversano il Canal Grande, cioè il Ponte di Calatrava e il Ponte degli Scalzi.
Numerazione civica: procede dall'area centrale verso l'esterno o seguendo un ordine che dipende dalla struttura urbana dell'area.

 

Conoscere i diversi sestieri di Venezia ti tornerà sicuramente utile per scegliere l'hotel dove soggiornare. 
Consulta la mia pagina dedicata a dove dormire a Venezia per scegliere quello che fa per te!

LA BASILICA DI SAN MARCO

Attrazione che da sola vale il viaggio e simbolo della città, la Basilica di San Marco è tra i più famosi edifici della Serenissima.
Rappresenta perciò una tappa immancabile nell’itinerario per visitare Venezia!
Si trova nel sestiere di San Marco, nel cuore della città e fa da sfondo alla famosissima piazza omonima, accanto a Palazzo Ducale.
Questo capolavoro straordinario, che combina stili architettonici e decorativi diversi, attira ogni anno milioni di visitatori da tutte le parti del mondo.
La code all’ingresso, come si sa, sono infinite, perciò i tempi d’attesa sono lunghi.
Proprio per questo ti consiglio di acquistare i biglietti on line.
Avrai diritto all’accesso prioritario e potrai iniziare subito la visita!

COME RAGGIUNGERE LA BASILICA

La cosa migliore è andarci a piedi, con una bella passeggiata. Ci vogliono più o meno 30-40 minuti e avrai modo di iniziare a scoprire la città.
Se opti invece per il vaporetto:

  • Da Piazzale Roma prendi le linea 1 (circa 40 min), 2 (circa 30 min) o 5.1 (circa 20 min).
    Le ultime due linee sono dirette.
  • Dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia prendi le linea 1 (circa 35 min), 2 (circa 25 min) o 5.1 (circa 25 min).

ALCUNE INDICAZIONI UTILI

  1. Per visitare la basilica bisogna indossare un abbigliamento adatto ad entrare in una chiesa. Quindi ricordati di non mettere pantaloncini corti o minigonne o avere le spalle scoperte.
    Se non ti sei ricordato di vestirti in modo appropriato potrai risolvere la cosa comprando dei coprispalle prima di entrare.
  2. Non si possono fare foto o video all’interno della Basilica di San Marco
  3. É vietato entrare in chiesa con borse grandi o bagagli.
    Non dimenticare questo particolare altrimenti c’è il rischio di fare la fila a vuoto.
    Puoi lasciare i bagagli all’Ateneo San Basso in piazzetta dei Leoncini, che si trova non lontano dalla basilica

Attrazioni nelle vicinanze: Palazzo Ducale, Campanile di San Marco, Torre dell’Orologio, Ponte di Rialto, Teatro La Fenice

BASILICA DI SAN MARCO – STORIA

La storia della basilica, chiamata anche Chiesa d’oro, inizia nel IX sec. d.c.
La costruzione della cappella destinata ad accogliere le reliquie di San Marco, provenienti da Alessandria d’Egitto, iniziò infatti nell’828 d.c., ma già nel 976 questa venne danneggiata da un incendio durante una rivolta.
Dal 1060 il Doge Domenico Contarini ne ordinò la ristrutturazione che prevedeva però il mantenimento dell’impianto originale.
La nuova struttura aveva evidenti prestiti dall’architettura orientale.
Venne infatti costruita sul modello della Basilica dei Santi Apostoli di Costantinopoli. Eretta su una pianta a croce greca è sormontata da cinque cupole rotonde a loro volta coronate da cupolette a cipolla.
Per più di 500 anni i dogi proseguirono ad ingrandire e abbellire la basilica, arricchendola con una grande quantità di tesori, frutto delle razzie fatte durante le Crociate nel vicino Medio Oriente, soprattutto a Costantinopoli.

LA FACCIATA

La Basilica di San Marco a Venezia. Foto di Nadia Borello

La facciata è strepitosa: presenta due livelli di 5 arcate con coronamento gotico ed è decorata con splendidi mosaici. Colpiti dalla luce del tramonto ti lasceranno a bocca aperta!
Nell’arcata di sinistra si trova il mosaico più antico, raffigurante lo spostamento del corpo di San Marco, patrono di Venezia, da Alessandria d’Egitto.
In quella successiva è rappresentato il doge e i magistrati veneti che venerano il corpo del santo.
Nei mosaici delle arcate a destra del portone centrale invece sono realizzati il furto della salma e il corpo accolto dai veneziani.

Sopra il portone c’è una loggia su cui sono collocate le copie dei quattro cavalli di San Marco (gli originali sono nel Museo della Basilica). Si tratta forse di statue greche del III-IV secolo rubate a Costantinopoli.
É possibile salire sulla loggia (si accede dal museo). Da qui i dogi si affacciavano durante le cerimonie di Stato.
Altri mosaici, alcuni rifatti, risalgono al 1200-1300 e ricoprono i muri superiori e le cupole all’interno.
I mosaici si estendono su una superficie totale di circa 4.000 metri quadrati!

L’INTERNO

Una volta entrati l’effetto è stupefacente: oltre ai mosaici d’oro che coprono pareti è soffitti, è notevole il pavimento realizzato in mosaico policromo nel XII secolo. In alcuni punti è ondulato per l’assestamento del terreno.
Il presbiterio, il luogo per le celebrazioni liturgiche, e separato dallo spazio per i fedeli da una magnifica iconostasi in marmi policromi, divisa in due da una grande croce in bronzo e argento.
Ai lati dell’altare c’è una splendida pala, capolavoro in oro, smalti e pietre preziose.
In fondo ad una piccola navata del transetto destro si trova invece il tesoro di San Marco, che racchiude molti pezzi preziosi, frutto del saccheggio di Costantinopoli risalente alla IV Crociata.

CURIOSITÀ

  • Sulle tre aste che si trovano davanti alla basilica adesso sventolano le bandiere di Venezia, dell’Italia e dell’Europa.
    In verità sono i simboli dei tre regni conquistati dalla Repubblica di Venezia, quindi Cipro, Candia (la Creta di oggi) e la Morea (l’odierno Peloponneso).
  • I mosaici all’interno della basilica potrebbero coprire 1,5 campi di Football americano
  • La Pala d’oro in cui sono custodite le spoglie di San Marco è decorata da 1.300 perle, 300 smeraldi, 300 zaffiri, 400 granati, 100 ametiste, rubini e topazi.
  • Si racconta che Napoleone non portò via la Pala d’oro, per un fraintendimento.
    Il termine “vero” in veneziano significa anche “vetro”. Perciò, quando i veneziani, per affermare che era autentica gli dissero “xe vero” (è vero), lui capì che dicessero che era fatta di vetro e che quindi non avesse valore.
  • Le cinque cupole che coprono la basilica sono solo una struttura in legno ricoperta da un sottile strato di piombo. Sono quindi completamente vuote.
    Le cupole in mattoni con i mosaici che si vedono all’interno della chiesa sono molto più basse.
  • Dentro la Basilica c’è un bassorilievo del XIII sec. che rappresenta la Vergine Maria, con un fucile di fianco. L’arma venne messa lì nel 1849 come ex voto dai marinai veneziani sopravvissuti ad una bomba austriaca esplosa a Marghera, vicino Mestre.

DA DOVE FOTOGRAFARE LA BASILICA

Questa attrazione di Venezia offre molte prospettive interessanti.
Ti consiglio di tener presente che che il momento della giornata e le condizioni del meteo possono influenzare molto la qualità delle tue fotografie. Cerca perciò di pianificare i tuoi tempi per ottenere gli scatti migliori possibili.
Detto questo ecco la mia lista dei luoghi da cui realizzare i tuoi scatti:

1. Piazza San Marco: avrai una vista classica, ma sempre affascinante.
Puoi scattare foto da qui per catturare la grandiosità della basilica con la sua facciata riccamente decorata e i dettagli dei mosaici.

2. Dall’acqua: prendi una gondola o un vaporetto e scatta foto della basilica dal Canal Grande o dai canali circostanti.
Questa prospettiva offre una vista unica, con la San Marco che si riflette sull’acqua.

3. Dal Campanile di San Marco: salire in cima al campanile ti darà una vista panoramica mozzafiato di Venezia, compresa la sua attrazione più famosa.
Puoi catturare l’intera piazza e i suoi dintorni.

4. Dai ponti circostanti: ci sono molti ponti che attraversano i canali intorno alla basilica. Da qui, puoi ottenere prospettive più ravvicinate o insolite.

ORARI

Da novembre a marzo/aprile (Pasqua): 9.45-17.00, domenica e festivi 14.00-16.00
Da marzo/aprile (Pasqua) a novembre: 9.45-17.00, domenica e festivi 14.00-17.00 (salvo variazioni per celebrazioni liturgiche).

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