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Lo Squero di San Trovaso

Se siete curiosi di capire come vengono costruite le gondole fate una visita allo Squero di San Trovaso.
Si trova nel sestriere di Dorsoduro (Fondamenta Bonlini, 1097), a pochi passi dalla Collezione Peggy Guggenheim, ed è uno dei pochi cantieri rimasti dove si costruiscono e si riparano le imbarcazioni tipiche della laguna di Venezia.
Oltre alle gondole, infatti, in questo posto, attivo dal 1600, prendono vita non solo gondole, ma anche pupparini, sandoli, sciopòni.
É ben visibile dalle Fondamenta Priuli, dall’altra parte del Rio Trovaso su cui si affaccia.

Il nome San Trovaso è una contrazione dialettale di due santi patroni, san Gervasio e san Protasio.

Il termine squero invece deriva dalla parola squara, che in dialetto veneziano indica la squadra di persone (i maestri d’ascia, o anche squerarioli) che collaborano alla realizzazione delle imbarcazioni.
Un’altra ipotesi collega la parola squero al greco eschárion ovvero cantiere.

Ma come è fatto lo Squero di San Trovaso?

Visitare Venezia - Lo Squero di San Trovaso
Lo Squero di San Trovaso. Foto di Matthia Suessen – Wikipedia

L’edificio che lo ospita non ha nulla a che fare con l’architettura tipica veneziana. Come gli altri squeri ha la forma caratteristica delle case di montagna, cosa eccezionale per la città lagunare. Come mai?
La risposta è da ricercare nella provenienza dei maestri artigiani .
Arrivavano infatti dalle zone del Cadore, a nord del Veneto, da cui giungeva il legname per la costruzione delle imbarcazioni.
Caratteristiche di queste costruzioni erano il piazzale inclinato verso il canale per l’accesso delle imbarcazioni e una tettoia di legno, chiamata tesa, usata per lavorare al riparo dalla pioggia e come deposito degli strumenti di lavoro.
Nello Squero di San Trovaso le gondole vengono lavorate interamente a mano, con le tecniche di una volta.
Anche la loro movimentazione viene fatta esclusivamente grazie alla forza delle braccia.
Per la sua posizione è molto facile fotografarlo. Non mancate di fare qualche scatto!

Come raggiungerlo

A piedi: seguite le indicazioni che dalla Stazione di Santa Lucia portano a Piazza San Marco attraverso il Ponte dell’Accademia

In vaporetto: dalla stazione ferroviaria Venezia Santa Lucia prendete la linea 2 e scendete alla fermata Zattere. Da qui arriverete con una passeggiata di soli 3 minuti.

Come visitarlo

Lo squero organizza visite guidate che durano circa mezz’ora che permettono di capire le caratteristiche delle gondole e le tecniche di lavorazione. Per tutto il percorso verrete accompagnati da un maestro d’ascia.

Essendo un luogo di lavoro, per accedere alle visite dovrete accordarvi via mail: info@squerosantrovaso.com.
Per info visitate il sito web ufficiale dello squero.

Come si costruisce una gondola

Ancora al giorno d’oggi queste particolari imbarcazioni sono completamente realizzate da artigiani ancora in attività. Per costruirla possono volerci fino a tre mesi.
Il cosiddetto squerarolo lavora a mano, senza l’aiuto di un progetto scritto e soprattutto personalizzando l’imbarcazioni in base alle richieste dell’acquirente.
La gondola è il vero gioiello dell’arte nautica veneziana. Nel corso del tempo ha subito modifiche e miglioramenti.
É realizzata con ben 8 diversi tipi di legno, con proprietà diverse, che vengono essiccati in modo naturale (1 o 2 anni) Consta di 280 pezzi, è lunga di 11 metri, ed il suo peso varia tra i 350 e i 400 chili.
Ha una forma asimmetrica, con il lato sinistro più largo del destro. É caratterizzata da un lungo remo, manovrato appoggiandolo ad una sorta di scalmo libero chiamato fórcola. Questo si inserisce nel suo apposito alloggiamento e viene sfilato dopo l’uso.

La gondola ha bisogno di una costante manutenzione, perciò viene ridipinta ogni due anni.
Il colore della gondola è nero. Inizialmente era dovuto al colore della pece, usata per impermeabilizzare lo scafo. Poi venne esteso a tutta la barca a seguito dei decreti del Senato veneziano e dei Provveditori alle Pompe (dal 1609) finalizzati a limitare l’eccessivo sfarzo nella decorazione delle imbarcazioni, anticamente coperte di stoffe preziose e dorature.

Per costruire le gondole vengono usati legni di larice e abete per le parti che andranno in acqua, ciliegio, rovere, mogano, tiglio, olmo e noce invece per le parti portanti.

La costruzione della gondola passa per diverse fasi:

  1. COSTOLATURA: viene realizzato lo scheletro dell’imbarcazione usando costole maestre, disposte su un apposito letto di legno
  2. FISSATURA DELLE FIANCATE DI LEGNO: prima queste vengono preparate per renderle più malleabili bagnandone una parte e scaldandone l’altra utilizzando canne di palude. Dopo di ciò ogni pezzo viene fissato
  3. CAPOVOLGIMENTO DELLA GONDOLA: in questa fase viene accentuata la su forma a mezzaluna. Ogni gondola deve essere realizzata a seconda del peso del suo gondoliere, ovvero la persona che la ha commissionata.
  4. REALIZZARIONE DEL FONDO PIATTO: viene costruito il fondo piatto in abete e si realizza il ferro di prua. una volta quest’ultimo serviva ad appesantire la gondola e facilitare così la navigazione. Oggi ci sono altri accorgimenti e il ferro di prua, che rimane come simbolo di Venezia, è fatto di alluminio.

Una curiosità: dal momento che è storta verso destra, come mai la gondola non si rovescia?
Perché il gondoliere, rimanendo in piedi fa si che si raddrizzi. In pratica la stabilizza.

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Libreria Acqua Alta

Sia che siate amanti dei libri, sia che siate semplicemente curiosi, la Libreria Acqua Alta è senza dubbio uno dei posti da visitare a Venezia.
Inserita dalla BBC, e da Condé Nast Traveller nell’elenco delle 10 librerie più belle del mondo, la trovate vicino a Piazza san Marco, alle spalle della Basilica e poco distante dalla Fondazione Querini Stampalia.
Vi potete accedere da una calle tranquilla nei pressi di Campo Santa Maria Formosa ( Calle lunga Santa Maria Formosa 5176/B nel sestiere Castello), fuori dai grandi flussi di turisti che caratterizzano la Serenissima.
Si tratta di una libreria indipendente, non legata a grandi editori e questo è uno dei diversi motivi che la rendono unica nel suo genere.

Se vi trovate a visitare Venezia con bambini può essere una delle tappe del vostro itinerario.

Libreria Acqua Alta  – Cosa Vedrete

Una volta varcata la soglia vi troverete letteralmente sommersi dai libri, a migliaia, collocati in ogni dove.
Non solo su mensole e scaffali, ma anche in canoe, barche, in una gondola, posizionata all’ingresso e in cui si trovano i libri su Venezia, in una vasca da bagno dallo stile retrò. 
Questa idea originale di sistemare i libri ha anche una funzione molto pratica.
Quando si verifica il fenomeno dell’acqua alta a Venezia e questa supera i 140 cm, l’acqua entra dalla porta che dà sul canale e non solo da quella.
In queste occasioni, i particolari contenitori galleggiano, proteggendo così i libri dall’acqua e impedendo  che si bagnino.
Durante l’alta marea la libreria rimane comunque aperta. Indossando stivali di gomma si può tranquillamente girare per il locale alla ricerca del volume che vi interessa di più.

1) I libri

Dei libri che troverete nella Libreria Acqua Alta alcuni sono nuovi, altri di seconda mano o fuori catalogo. Sono ordinati per tematiche che vanno dai gialli ai fumetti, dai classici alla fantascienza. E ancora dai best seller ai libri di avventura, dalla letteratura italiana a quella straniera.

In particolare, nel primo ambiente potrete trovare libri dedicati a Venezia, alla sua storia e alle sue tradizioni, ma anche volumi che parlano di argomenti che vanno dall’arte e al cinema, allo sport e alla musica. Nel secondo, invece, ci sono i fumetti e i best seller. 

Non esiste un catalogo digitale ma il proprietario ha ben presente dove si trova ogni cosa.
Perciò basterà chiedere a lui di cosa avrete bisogno, saprà senz’altro aiutarvi. Così come suo figlio Lino, che segue la libreria insieme a lui.

Visitare Venezia : la libreria Acqua Alta
Foto: Sara Dalmasso

2) Il cortile

Un’altra cosa caratteristica di questa libreria è il piccolo cortile che ospita una scala del tutto particolare. Centinaia di volumi di vecchie enciclopedie, ormai destinate al macero, sono state sistemate per formarne i gradini, saliti i quali (c’è anche una freccia  con la scritta “follow the book”, segui il libri) potrete guardare dal muro che si affaccia sul canale e ammirare la Corte Sconta detta Arcana (in realtà Corte Botera), in cui Hugo Pratt ambientò le avventure di Corto Maltese.
La scala di libri è tra i posti più fotografati di Venezia e luogo molto popolare su Instagram, che le ha dato fama in tutto il mondo.

Foto: Sara Dalmasso

3) L’uscita di sicurezza

Molto curiosa è anche l’uscita di sicurezza, anch’essa affacciata su un canale. É dotata di una poltrona e una sedia per chi si vuole fermare a sfogliare un libro, o osservare la marea che sale o le gondole che passano.

4) I gatti

Non stupitevi se troverete dei simpatici gattoni accoccolati sui libri o che gironzolano per la libreria.
Sono di proprietà del padrone e abitano qui, dormendo placidi sui volumi o aggirandosi per i locali “accompagnando” i turisti nella loro ricerca di libri.
Per aiutare nella ricerca sono posti dei cartelli scritti a mano, sulle mensole o attaccate alle imbarcazioni.

I gatti della libreria Acqua Alta
Foto: Sara Dalmasso

Come nasce la Libreria Acqua alta?

Questo posto così speciale prende vita nel 2004 grazie a Luigi Frizzo, vicentino di origine ma veneziano di adozione, con una grande passione per i viaggi e l’avventura, che lo portano a girare il mondo, dalla Polinesia all’Egitto.  
Viaggi grazie ai quali comincia a conoscere i testi del passato, la filosofia, e si appassiona sempre di più alla letteratura.
L’amore lo fa fermare in Valle d’Aosta. Qui, aiutando la sua compagna ad allestire una libreria, viene a contatto con un medico valdostano che gli fa conoscere l’antroposofia, disciplina fondata dall’esoterista Rudolf Steiner.
Inizia perciò a leggere sempre più libri, e si immerge nella filosofia, nella letteratura e nella teologia.

La parentesi in Val d’Aosta si chiude e Luigi allora si sposta a Venezia, dove decide di aprire la sua particolarissima libreria che rimane aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00.
Per essere aggiornati su eventuali variazioni potete consultare la sua pagina Facebook ufficiale della libreria.

Come raggiungerla

Arrivate a Campo Santa Maria Formosa e prendete Calle Lunga Santa Maria Formosa.
Giungete fino quasi alla fine della strada, dove a sinistra si apre una corte con l’ingresso della libreria (civico 5176/B).

Da Piazza san Marco: dalla Piazzetta dei Leoncini percorrete Calle Canonica e arrivate in campo san Filippo e Giacomo. Girate a sinistra in Calle Castagna e raggiungete Ruga Giuffa e poi Campo Santa Maria Formosa. Imboccate Calle Santa Maria Formosa e arriverete a destinazione. A fare tutto il percorso ci vorranno circa 5 minuti.
Da Rialto: da Campo San Bartolomio prendete Sotoportego della Bissa e andate dritti fino a Salizada san Lio. Dopo averla percorsa tutta girate a sinistra in Calle del Mondo Novo che vi porterà in Campo Santa Maria Formosa. Da lì prendete la calle omonima e raggiungerete la libreria.
Tutta la passeggiata dura circa 10 minuti.

parole chiave: libreria acqua alta venezia

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Scala Contarini del Bovolo

A soli cinque minuti a piedi da Piazza San Marco, la Scala Contarini del Bovolo è una tesoro nascosto che vale la pena inserire nel vostro itinerario per visitare Venezia, qualunque sia la durata del soggiorno. 

Si trova nelle vicinanze di Campo Manin e ci si arriva da una stretta stradina che non fa sospettare l’esistenza una gemma così bella.
La scala a chiocciola, bovolo in veneziano, è un bellissimo esempio di stile tardo gotico.
La si può visitare (QUI per i biglietti!) e salire fino in cima, da dove si può godere di una splendida vista sui tetti di della città.
E’ sicuramente uno degli infiniti posti instagrammabili a Venezia, da dove potrete scattare le vostre foto social.

L’elegante Palazzo Contarini del Bovolo venne edificato a fine Quattrocento in stile tardo gotico (ben evidente nella facciata che dà sul Rio di San Luca), nella zona più centrale e più richiesta di Venezia.
Si trova infatti equidistante da Piazza San Marco, luogo politico e culturale della città, ma anche da Rialto, luogo economico per eccellenza.
Inizialmente aveva la funzione di “casa fontego”, cioè un edificio che serviva sia da dimora che da luogo per immagazzinare le merci.
La residenza della famiglia, era tutt’uno con l’impresa, un luogo dove si viveva e si conducevano i propri affari. Risultava perciò comoda con il canale che si trovava da un lato del palazzo.


Dal 1444 divenne la dimora dei Contarini, una delle famiglie più potenti della Serenissima.
Nel 1499 Pietro Contarini, rampollo della potente famiglia Contarini del ramo di San Paternian, fece aggiungere una scala addossata all’edificio. Dello stesso periodo è anche il loggiato del cortile interno, che fa da raccordo stilistico fra il preesistente palazzo e la scala.
Oltre alla funzione di unificare le due ali del palazzo, la scala ne aveva un’altra, la più importante, che era quella di accrescere il prestigio della famiglia.

Il progetto della scala venne affidato probabilmente all’architetto Giovanni Candi, che realizzò un’incredibile costruzione a spirale.
In realtà, questo tipo di architettura era stata piuttosto usuale nei secoli a Venezia, ma mai ne era stata realizzata una così grande e così riccamente decorata.
I veneziani rimasero così colpiti dalla sua originalità, che rendeva unico il palazzo, che ben presto l’appellativo ‘bovolo’ andò ad indicare un ramo della stessa famiglia Contarini.

1. Scala Contarini del Bovolo. Come è fatta

La scala presenta un mix di stili diversi che si integrano perfettamente: quello rinascimentale, quello gotico e quello veneto-bizantino.
Si erge per ben 26 metri, è larga 9.80 metri ed ha il diametro del cilindro murario entro cui si snoda di ben 4,7 metri.
80 sono gli scalini trapezoidali e monolitici da salire in senso antiorario per arrivare fino alla cima, dove c’è un belvedere a cupola.
Questa ha una copertura in legno che risale al 1874. Da qui si ammira il panorama a 360 gradi su Venezia.
E ancora da qui l’astronomo tedesco Tempel, conducendo le sue osservazioni col telescopio sulla cima della torre, scoprì la cometa C/1859 e la nebulosa di Merope delle Pleiadi (rispettivamente il 2 aprile 1859 e il 19 ottobre dello stesso anno)

La scala è costituita dalla fusione di una torre cilindrica e un loggiato che si sviluppa su cinque livelli. Questi ultimi vedono la presenza di cinque ordini di archi rampanti innestati su colonne.
Gli archi sono tre per piano e decrescono in altezza in modo tale che quelli all’ultimo piano siano la metà di quelli del piano terra.
Questo trucco prospettico regala alla struttura l’idea di una maggiore altezza.

Lo slanciato movimento a chiocciola, inoltre, è accentuato dal gioco di vuoti e pieni realizzato con l’alternanza del bianco abbagliante della pietra d’Istria e il rosso-bruno dei mattoni.

Cosa vedere a Venezia: Scala Contarini del Bovolo

2. La scala nel corso dei secoli

Col passare del tempo Palazzo Contarini è stato oggetto di vari passaggi di proprietà:

  • nel 1717 il palazzo venne affidato nella mani di Giovanni Minelli, marito di Elisabetta di Pietro Maria Contarini, ultimo rappresentante della famiglia.
  • All’inizio dell’Ottocento la ditta Emery acquistò l’edificio e lo diede in affitto ad Arnaux Marseille. Questi nel 1803 lo fece diventare albergo, noto come “albergo del Maltese”, dal nome della corte verso la quale si affaccia il palazzo.
    Si racconta che il personaggio dei fumetti Corto Maltese, ideato da Hugo Pratt, sia stato ispirato proprio dalle esperienze personali di Marseille.
  • Nel 1852 il Palazzo Contarini cambia ancora proprietà venendo ceduto alla parrocchia di San Luca, perchè diventasse la sede per la propria Congregazione di carità.
  • Attualmente, la struttura è di proprietà dell’IRE (Istituzioni di ricovero e di educazione) di Venezia.

3. Come arrivare

La Scala, considerata uno dei gioielli nascosti di Venezia, si trova nel sestiere di San Marco a Campo Manin, 4303.
Se arrivate con

  • il treno: dalla Stazione di Santa Lucia a piedi ci vanno circa 25 minuti.
  • l’autobus o con la macchina: da Piazzale Roma a piedi ci vanno circa 20 minuti.
  • il vaporetto: prendete la linea 1 da Piazzale Roma o la linea 2 dalla Stazione. Scendete a Rialto. Dalla fermata impiegherete solo 5 minuti a piedi.

4. Orari

Tutti i giorni, dalle ore 9.30 alle17.30 (orario di ingresso invernale, fino al 28 febbraio)
Tutti i giorni,dalle 10.00 alle 18.00 (orario di ingresso estivo, dal al 28 febbraio)
Chiuso il 15 agosto, 25 dicembre e 1 gennaio.

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Posti instagrammabili a Venezia

Siete in cerca di posti instagrammabili a Venezia? Niente di più facile: ovunque vi giriate trovate scorci incantevoli, palazzi bellissimi, monumenti da immortalare.
Non basterebbe un articolo intero per elencarvi tutto ciò che potreste fotografare, perciò ci limitiamo a indicarvi 5 luoghi simbolo di questa meravigliosa città che vale la pena siano oggetto dei vostri scatti.

A seconda del periodo in cui visiterete la città, del meteo, (ci sarà pioggia, sole, nebbia, neve?) o del momento della giornata in cui deciderete di fare le foto, le condizioni di luce e l’atmosfera saranno diverse e di conseguenza anche il risultato.
Va da sè che il momento migliore è al tramonto, quando la luce calda del sole dona alla città tonalità magnifiche e i canali si riempiono dei colori dei palazzi riflessi sull’acqua.
Se siete mattinieri e non soffrite le levatacce, riuscirete ad ottenere foto strepitose anche all’alba.

5 posti instagrammabili a Venezia

Quando si va sul classico non si sbaglia mai. Perciò, se postate su Instagram o altri social i vostri scatti delle principali attrazioni di Venezia il successo è garantito.
Ma come realizzare delle foto ben fatte? Da quale prospettiva si hanno i risultati migliori?
Seguite i consigli che vi diamo qui sotto!

1. PONTE DI RIALTO

Posti instagrammabili a Venezia: ponte di Rialto
Il ponte di Rialto a Venezia

Partiamo da un classicone: come si fa ad andare via Venezia senza immortalare questo simbolo della città in tutto il mondo?
E’ il più antico e più monumentale della città e si trova nel sestiere di San Polo, ossia la zona che è sempre stata, ed è tutt’ora, dedicata al commercio. E’ stato il primo a unire le rive del Canal Grande e collega San Polo al sestiere di San Marco.
Era un ponte in legno che si poteva sollevare, permettendo così il passaggio delle imbarcazioni. Venne chiamato del Quartarolo, o ponte della Moneta, dal nome della moneta che si doveva dare per attraversarlo.

Venne restaurato e abbellito diverse volte, finchè, vecchio e malandato, nel 1444 cadde sotto il peso delle troppe persone, accorse per vedere sfilare il corteo che accompagnava la Marchesa di Ferrara.
Così, nel XVI secolo si prese la decisione di costruirlo in muratura e, al concorso indetto (a cui  (avevano partecipato anche alcuni dei maggiori architetti del tempo come Andrea Palladio e Vincenzo Scamozzi) venne approvato il progetto di Antonio da Ponte che terminò di costruirlo nel 1588, sotto il Dogado di P. Cicogna. Per realizzarlo si spesero più di 250.000 ducati, una somma altissima per l’epoca.
Il Ponte, ad un’unica arcata con la corda di oltre 28 metri, ha due file di negozi, collegate tra loro al centro da due archi. 
É un’attrazione di Venezia perennemente affollata di turisti che lo attraversano o si fermano per comprare souvenir.
Nel 2021 si è finalmente conclusa la campagna di restauro del costo di 5 milioni di euro avviata nel 2012 dal gruppo OTB di Renzo Rosso, a cui fanno capo i marchi di moda Diesel, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf.

Potete realizzare i vostri scatti da queste prospettive:

  • Dalla riva sinistra del Canal Grande, vicino all’ingresso del mercato di Rialto, per avere una vista panoramica del ponte e delle case sulle due sponde
  • Dalla piattaforma in pietra lungo il lato destro scendendo dal ponte sul lato verso San Polo. Questo è un posto più tranquillo
  • Dalla Pescaria San Bortolomio o dalla Fondamenta Vin Castello, nel Sestiere di San Polo. Questa è l’ultima calle a sinistra prima di salire sul ponte. Da questo punto tranquillo avrete una vista semi laterale sul ponte, e, se ne avrete bisogno, potrete posizionare anche il cavalletto.
  • In entrambi i casi avrete una bella inquadratura del ponte con le gondole e i vaporetti che passano davanti.
  • Da una gondola, navigando lungo il Canal Grande, per catturare una vista unica e originale del ponte e della città circostante

In ogni caso, è importante scegliere il momento giusto per scattare la foto, come durante il tramonto o di sera, quando le luci creano un’atmosfera romantica e suggestiva.

COME RAGGIUNGERLO

Con il vaporetto:  potrete arrivare dal Ponte di Rialto facilmente con la line a 1 e 2 del vaporetto. La fermata è Rialto
A piedi da piazzale Roma: con una passeggiata di circa 20 minuti.

2. PIAZZA SAN MARCO

Tra i posti instagrammabili a Venezia c’è senza dubbio la bellissima piazza San Marco, il salotto della città.
La bellezza e la magnificenza di questo luogo, che racchiude in sé la maggior parte delle attrazioni principali lascia davvero senza respiro. La Basilica, il Campanile, Palazzo Ducale, la Torre dell’orologio la rendono una delle piazze più belle del mondo.
La piazza rappresenta da sempre il cuore della città, il luogo dove ci si incontra e dove si svolgono gli eventi più importanti.

É strutturata in 3 zone: la piazza, che è la zona compresa tra le Procuratie Vecchie, le Procuratie Procuratie Nuove e le Procuratie Nuovissime; la piazzetta San Marco, ossia il prolungamento dell’area davanti a Palazzo Ducale (qui è edificata la Libreria, dove ci sono le rarità della Biblioteca Marciana e la piazzetta dei Leoncini, cioè la zona a sinistra della Basilica di San Marco.

Le foto migliori sicuramente le otterrete con le luci dell’alba o del tramonto perchè queste riempiranno maggiormente la scena, caricandola di pathos.
In piazza san Marco ogni angolo è buono per scattare una foto, ma noi ti suggeriamo queste prospettive:

  • Dal lato opposto alla Basilica, vicino al Museo Correr. Se vi munite di grand’angolo si possono fotografare San Marco, il Campanile e tutta la piazza in una sola inquadratura.
  • Dal lampione in Piazzetta San Marco per fotografare Palazzo Ducale visto di Spigolo
  • Dalla Torre dell’Orologio: da qui avrete una vista a 360 gradi sulla piazza e sulla città.
  • Dalla Basilica di San Marco: questa posizione offre una vista ravvicinata sulla piazza e sul suo famoso campanile.

Ovviamente piazza San Marco è sempre piena di turisti, perciò dovrete avere tanta pazienza prima di scattare. 
Se volete avere questo posto meraviglioso tutto per voi dovrete alzarvi molto presto per andare a fare le vostre foto all’alba. A parte il fatto che sarà deserto, la luce sarà perfetta.
Se andate al tramonto in una giornata di sole potrete fotografare i mosaici dorati della basilica in tutto il loro splendore.

COME RAGGIUNGERLA

Con il Vaporetto: dalla stazione o da Piazzale Roma prendete la linea 1 e 2 scendendo alla fermata Vallaresso
Dal Tronchetto: prendete la linea 2 del vaporetto 
Da aeroporto Marco Polo: utilizzatele imbarcazioni di Alilaguna linea Blu, Rossa e arancione (solo da aprile a ottobre).
A piedi da Piazzale Roma: con una passeggiata di circa mezz’ora

 

3. SANTA MARIA DELLA SALUTE

Un altro bel soggetto per i vostri scatti social può essere l’imponente chiesa di Santa Maria della Salute, uno dei punti di riferimento più noti di Venezia. Proprio per la su enorme mole, questo gioiello barocco lo si può ammirare molto meglio in lontananza che da vicino.
Ed con questo intento lo costruì Baldassarre Longhena nel 1630 su commissione del Senato di Venezia come ex voto alla Madonna per la fine della peste.
Una statua di Maria con il bastone di Capitana de mar, infatti, è posta in cima alla grossa cupola che sovrasta la chiesa.
Dal 681 l’edificio divenne il punto di arrivo della processione in onore della presentazione di Maria, che partiva da San Marco e che, dopo aver scavalcato il Canal Grande con un ponte di barche gettato per l’occasione dalla chiesa di Santa Maria del Giglio, qui terminava. La processione si svolge tutt’ora durante la Festa della Salute che si tiene il 21 novembre.

Vi consigliamo di fotografare la chiesa di Santa Maria della salute da questi punti:

  • Lungo Canal Grande: fotografare la chiesa da questa prospettiva offre una visuale interessante, con la possibilità di includere alcune gondole nella vostra immagine.
  • Dal Ponte della Salute, per una vista mozzafiato sulla chiesa e sul Canal Grande.
  • Dal Ponte dell’Accademia: da qui si può catturare un’immagine suggestiva della chiesa e dei suoi dintorni, con il Canal Grande come sfondo
  • Dalla Punta della Dogana, questa posizione offre una vista panoramica della chiesa e della Piazza San Marco.
  • Alla fine del Ponte dei Sospiri o lungo il Canal Grande dalla parte di San Giorgio Maggiore. Questi punti offrono viste spettacolari sulla basilica e sulla sua posizione sul Canal Grande.

Suggeriamo inoltre di scattare al tramonto o di sera, quando la luce è più soffusa e le tonalità più calde creano un’atmosfera più suggestiva.

COME RAGGIUNGERLA

La soluzione più economica per arrivare da Basilica di Santa Maria della Salute a Stazione di Venezia Santa Lucia è linea 6 del traghetto che  impiega 32 min.

A piedi è raggiungibile in 30 minuti partendo dalla Stazione Santa Lucia e attraversando il Ponte della Costituzione. Da Piazza San Marco è necessario prendere il vaporetto n.1 che passa ogni 8 minuti.

4. PONTE DEI SOSPIRI

Visitare Venezia: il ponte dei sospiri
Il Ponte dei Sospiri visto da Palazzo Ducale

Nella top five dei posti instagrammabili a Venezia non può mancare il Ponte dei sospiri, uno dei più bei ponti della città e simbolo indiscusso della Serenissima.Si trova nel Sestiere di San Marco, in piazza San Marco, perciò nel pieno centro della città.

Costruito su progetto di Antonio Contin, venne edificato nel 1602 per collegare Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove.
Perciò, a dispetto del nome romantico, questo ponte pensile e chiuso, che attraversa Rio di Palazzo, aveva la funzione di trasferire in massima sicurezza i detenuti dalle prigioni agli uffici del Tribunale. È composto da due stretti corridoi, uno per chi entrava e uno per chi usciva dalle carceri.
Il suo nome deriva dalla tradizione romantica che voleva che i condannati sospirassero nel passarvi sopra, perchè non avrebbero più rivisto la città.

Il punto più famoso dove scattare una foto al ponte è senza dubbio dal Ponte della Paglia, che collega Piazza San Marco con Riva degli Schiavoni. Sono migliaia le persone che lo immortalano da qui perché è il modo più veloce. Per questo però è anche il punto da cui è difficile fotografarlo senza avere gente che vi passa davanti. Perciò dovrete armarvi di santa pazienza.

Potete fare foto al ponte anche 

  • Da una gondola, per avere una prospettiva diversa
  • Dal Ponte della Canonica, dietro Piazzetta dei Leoncini
  • Da sotto le arcate del Palazzo delle Prigioni. C’è una stretta banchina che si affaccia sul Rio di Palazzo da dove potrete ottenere uno scatto perfetto. Prestare attenzione per non cadere in acqua!
  • Da San Giorgio Maggiore, se volete avere una prospettiva più ardita che inquadri il ponte, Palazzo Ducale e il palazzo delle Prigioni Nuove e il Ponte della Paglia.
COME RAGGIUNGERLO

A piedi dalla stazione di Santa Lucia: usciti dalla stazione dirigetevi verso il Canale della Giudecca. Proseguite poi ungo il canale mantenendovi sulla sinistra fino ad arrivare al ponte di Calatrava. Attraversatelo e proseguite dritto fino ad arrivare al ponte dei sospiri.
Il percorso è di circa 15-20 minuti e vi offrirà un’opportunità per ammirare alcune delle bellezze di Venezia lungo la strada.
Con il vaporetto: prendete la linea 1 o 2 e scendete alla fermata fino alla fermata San Zaccaria

5. LIBRERIA ACQUA ALTA

la Libreria Acqua alta a Venezia
L’originale Libreria Acqua Alta a Venezia

Si trova nel cuore di Venezia (Calle lunga Santa Maria Formosa 5176/B) nel sestiere Castello, alle spalle della Basilica di San Marco ed è poco distante dalla Fondazione Querini Stampalia.
Per entrare si accede da due ingressi: quello principale è in Calle Lunga Santa Maria Formosa, quello secondario, più affascinante, si trova in un vicolo stretto, Calle Bragadin o Pinelli.
Per la sua particolarità è senza dubbio uno dei posti instagrammabili a Venezia.

Infatti ciò che la rende veramente speciale è la sua selezione di libri: troverai volumi di ogni genere, dai classici ai libri d’arte, tutti ammassati in modo creativo e accatastati in posti inaspettati, come ad esempio in vecchie vasche da bagno e in una gondola al centro del negozio. Sono originali arresi galleggianti per preservarli in caso di acqua alta
Il proprietario è un vero appassionato di libri e la sua passione si respira in ogni angolo della libreria.
Per la sua atmosfera unica e accogliente la libreria è diventata una popolare attrazione turistica.
La BBC l’ha inserita fra le 10 librerie più belle del mondo.

Un altro elemento iconico di questa libreria è senz’altro la scala fatta con vecchie enciclopedie destinate al macero che si trova nel cortile che si affaccia sui canali e i palazzi di Venezia.
E’ un posticino molto originale sicuramente instagrammabile. Visto che il posto è piuttosto piccolo. consigliamo l’uso del grand’angolo.
Non mancate di foptografare anche i veri padroni di questo luogo, i fantastici gatti che sia aggirano tranquillamente per il locale.
Un altro consiglio: per fotografare la libreria scegliete un’ora di luce adatta, magari durante le prime ore del giorno o alla fine del pomeriggio, quando questa è più morbida e dorata.

Se andate presto (apre tutti i giorni alle 9.00), eviterete la ressa di persone che la visitano quotidianamente e che rendono un po’ più complicato fare delle belle foto.

COME RAGGIUNGERLA

A piedi: da piazza San Marco arriverete con una passeggiata di 7 minuti. Lo stesso tempo ci va se partite dal ponte di Rialto.
Ci va decisamente di più se partite dalla stazione Santa Lucia. In questo caso contate 35-40 minuti.
In vaporetto: prendete la linea 1 o 2 e scendete alla fermata San Tomà. Dalla fermata, la libreria si trova a pochi minuti a piedi.

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