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PIAZZA SAN MARCO

Senza dubbio al primo posto nella lista delle cose da vedere a Venezia, Piazza San Marco è annoverata tra le piazze più belle del mondo, e non a torto.
Chi viene a visitare Venezia, infatti, rimane estasiato dalla bellezza e dalla magnificenza di questo luogo, che racchiude in sé la maggior parte delle attrazioni principali della città. Oltre alla strepitosa Basilica di San Marco, che fa da sfondo a questa che è l’unica area che viene chiamata piazza (le altre prendono il nome di “Campi”), potrete trovare infatti il Campanile di San Marco, la Torre dell’Orologio, Palazzo Ducale, il museo Carrer e altre meraviglie. La piazza di trova nel sestiere di San Marco.

Piazza San Marco è quotidianamente invasa da migliaia di turisti e sono note le interminabili code per accedere alle attrazioni. Il consiglio che vi diamo è di arrivare già con i biglietti ad ingresso prioritario (li potete prenotare on line).
Salterete la fila e potrete iniziare subito a visitare!

struttura


Attrazioni nelle vicinanze: Ponte di Rialto, Teatro La Fenice

PIAZZA SAN MARCO – STORIA

Visitare Venezia in 3 giorni - Piazza San Marco
Piazza San Marco a Venezia. Foto di Nadia Borello

Considerata il salotto più elegante del mondo, ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi il cuore della città, il luogo dove ci si incontra e dove si svolgono gli eventi più importanti.
Inizialmente era un orto, tagliato nel mezzo dal rio Botario, con la chiesa di S. Marco da un lato e quella di S. Geminiano dall’altro. Il doge Sebastiano Ziani (1172-78) lo allargò fino alle dimensioni attuali, interrando il canale e riedificando la chiesa di S. Geminiano sul fondo. In seguito venne circondata dalle case dei cappellani di S. Marco e dai palazzi dei Procuratori, magistrati di Stato con funzioni rappresentative, da cui presero il nome le Procuratie. Venne poi eretto un ospedale e fu pavimentata. Il campanile, inizialmente faro o torre di difesa, venne portato all’altezza attuale all’inizio del XVI secolo.
Nel 1496 la piazza è completa (come dimostra il quadro di Gentile Bellini conservato all’Accademia).
Durante il Rinascimento vengono realizzate sul lato destro le Procuratie Vecchie e la Torre dell’Orologio, nel XVI secolo le Procuratie Nuove sul lato sinistro. Nel XIX secolo, su ordine di Napoleone venne abbattuta la chiesa di S. Geminiano e fu edificata la parte di fronte alla Basilica, le Procuratie Nuovissime.

STRUTTURA

Piazza San Marco è strutturata in 3 zone: la piazza, che è la zona compresa tra le Procuratie Vecchie, le Procuratie Procuratie Nuove e le Procuratie Nuovissime; la piazzetta San Marco, ossia il prolungamento dell’area davanti a Palazzo Ducale (qui è edificata la Libreria, dove ci sono le rarità della Biblioteca Marciana e la piazzetta dei Leoncini, cioè la zona a sinistra della Basilica di San Marco.

Se volete godere dell’accesso più scenografico a piazza San Marco dovete arrivare dal mare. L’impatto è veramente da togliere il fiato.

A pochi passi dalla piazza, con una passeggiata di circa 5 minuti potete raggiungere un piccolo gioiello nascosto che vale la pena visitare: la Scala Contarini del Bovolo. La trovate vicinanze di Campo Manin e ci arriverete attraverso una stretta stradina.

ARRIVARE IN PIAZZA SAN MARCO

1. Con il Vaporetto: dalla stazione o da Piazzale Roma prendete la linea 1 e 2 scendendo alla fermata Vallaresso

2. Dal Tronchetto: prendete la linea 2 del vaporetto

3. Da aeroporto Marco Polo: utilizzatele imbarcazioni di Alilaguna linea Blu, Rossa e arancione (solo da aprile a ottobre).

Avete deciso di visitare Venezia in 3 giorni, oppure potete fare solo una toccata e fuga in città? Non potete andare via senza aver visto piazza San Marco!

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LA BASILICA DI SAN MARCO

Attrazione che da sola vale il viaggio, la Basilica di San Marco è tra i più celebri edifici della città, suo emblema in tutto il mondo. Tappa immancabile nell’itinerario per visitare Venezia, è al tempo stesso uno splendido luogo di culto e incomparabile simbolo di prestigio e potere mercantile.
Si trova nel sestiere di San Marco, nel cuore della città e fa da sfondo alla famosissima piazza omonima. Questo capolavoro straordinario, che combina stili architettonici e decorativi diversi, attira ogni anno milioni di visitatori da ogni dove.
La code all’ingresso, come si sa, sono infinite, perciò i tempi d’attesa sono lunghi. Proprio per questo vi consigliamo di acquistare i biglietti on line.
Avrete diritto all’accesso prioritario e potrete iniziare subito la visita


COME RAGGIUNGERE LA BASILICA

La cosa migliore è andarci a piedi, con una bella passeggiata con cui potrete già iniziare a conoscere la città. Ci si impiegano più o meno 30-40 minuti. Se optate invece per il vaporetto:

  • Da Piazzale Roma prendete le linea 1 (circa 40 min), 2 (circa 30 min) o 5.1 (circa 20 min). Le ultime due linee sono dirette.
  • Dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia prendete le linea 1 (circa 35 min), 2 (circa 25 min) o 5.1 (circa 25 min).

ALCUNE INDICAZIONI UTILI

  1. Per visitare la basilica bisogna portare un abbigliamento consono ad entrare in una chiesa, quindi ricordatevi di non indossare pantaloncini corti o minigonne o avere le spalle scoperte. Se non vi siete ricordati di vestirvi in modo appropriato potrete ovviare alla cosa comprando dei coprispalle prima di entrare.

  2. Non si possono fare foto o video all’interno della Basilica di San Marco

  3. Non si può entrare in chiesa con borse grandi o bagagli. Non dimenticate questo particolare altrimenti c’è il rischio di fare la fila a vuoto.
    Potete lasciare i bagagli all’Ateneo San Basso in piazzetta dei Leoncini, che si trova non lontano dalla basilica

Attrazioni nelle vicinanze: Palazzo Ducale, Campanile di San Marco, Torre dell’Orologio, Ponte di Rialto, Teatro La Fenice

BASILICA DI SAN MARCO – STORIA

La costruzione della cappella destinata ad accogliere le spoglie di San Marco venne iniziata nell’825 d.c., ma venne danneggiata durante un incendio nel corso del X secolo. Dal 1060 il Doge Domenico Contarini ne ordinò la ristrutturazione che prevedeva però il mantenimento dell’impianto originale.
La nuova struttura aveva evidenti prestiti dall’architettura orientale. Venne infatti costruita sul modello della Basilica dei Santi Apostoli di Costantinopoli. Eretta su una pianta a croce è sormontata da 5 cupole rotonde a loro volta coronate da cupolette a cipolla.
Per più di 500 anni i dogi proseguirono ad ingrandire e abbellire la basilica arricchendola con una grande quantità di tesori, frutto delle razzie perpetrate durante le Crociate nel vicino Medio Oriente, soprattutto a Costantinopoli.

LA FACCIATA

La Basilica di San Marco a Venezia. Foto di Nadia Borello

La facciata è strepitosa: presenta due livelli di 5 arcate con coronamento gotico ed è decorata con splendidi mosaici (colpiti dalla luce del tramonto lasciano davvero a bocca aperta!).
Nell’arcata di sinistra si trova il mosaico più antico raffigurante la traslazione del corpo di San Marco. In quella successiva è rappresentato il doge e i magistrati veneti che venerano il corpo del santo.
Nei mosaici delle arcate a destra del portone centrale invece sono realizzati il trafugamento della salma e il corpo accolto dai veneziani.

Sopra il portone c’è una loggia su cui sono collocate le copie dei quattro cavalli (gli originali sono nel Museo di San Marco). Si tratta forse di statue greche del III-IV secolo rubate a Costantinopoli.
E’ possibile salire sulla loggia (si accede dal museo). Da qui i dogi si affacciavano durante le cerimonie di Stato.
Altri mosaici, alcuni rifatti, risalgono al 1200-1300 e ricoprono le superfici murarie superiori e le cupole all’interno. I mosaici si estendono per una superficie totale di circa 4.000 metri quadrati!

L’INTERNO

Una volta entrati l’effetto è stupefacente: oltre ai mosaici d’oro che coprono pareti è soffitti, è notevole il pavimento realizzato in mosaico policromo (in alcuni punti è ondulato per l’assestamento del terreno), realizzato nel XII secolo.
Il presbiterio, il luogo x le celebrazioni liturgiche, è separato dallo spazio per i fedeli da una magnifica iconostasi (una cortina di marmo) in marmi policromi, divisa in due da una grande croce in bronzo e argento. Ai lati dell’altare c’è una splendida pala d’oro, capolavoro in oro, smalti e pietre preziose.
In fondo ad una piccola navata del transetto destro si trova invece il tesoro di San Marco, che racchiude molti pezzi preziosi, frutto del saccheggio di Costantinopoli risalente alla IV Crociata.

ORARI

Da novembre a marzo/aprile (Pasqua): 9.45-17.00, domenica e festivi 14.00-16.00
Da marzo/aprile (Pasqua) a novembre: 9.45-17.00, domenica e festivi 14.00-17.00 (salvo variazioni per celebrazioni liturgiche).

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PALAZZO DUCALE

Capolavoro dell’arte gotica, Palazzo Ducale è tra le principali attrazioni della Serenissima e sicuramente da inserire nella vostra lista di cosa vedere a Venezia. Si trova nel Sestiere di San Marco, perciò proprio nel cuore della città.

Insieme alla Basilica di San Marco, al Campanile e alla Torre dell’Orologio, è tra i monumenti che fanno di Piazza San Marco uno dei luoghi più visitati al mondo. Perciò, una tappa per ammirare questa meraviglia anche solo da fuori, non può assolutamente mancare nel vostro itinerario per visitare Venezia
Come è noto, sono lunghissime le file per entrare a vedere qualsiasi attrazione, soprattutto quelle del calibro di Palazzo Ducale. Per saltare la coda e dedicare tutte le vostre energie alla visita, vi consigliamo perciò di acquistare i biglietti on line.


Attrazioni nelle vicinanze: Basilica di San Marco, Campanile, Torre dell’Orologio, Ponte di Rialto, Teatro La Fenice.

PALAZZO DUCALE – STORIA

Posizionato nella piazza più importante di Venezia, Palazzo Ducale ha sempre rappresentato il cuore della Serenissima.
All’epoca della sua fondazione, risalente al IX secolo d.c., sotto il doge Agnello Partecipazio, era una fortezza e mantenne il suo aspetto fortificato fino al primo terzo del XII secolo.
A partire da questo periodo, ci furono una serie di interventi che portarono al trionfo del gotico. Il palazzo venne diviso in 3 parti che inglobarono le strutture precedenti: la parte verso il Bacino di San Marco, che è la più antica ed ospita la Sala del Maggior Consiglio, la parte verso la piazza , dove si trova la Sala dello Scrutinio e la parte sul lato opposto, dove invece risiedeva il doge e si trovavano gli uffici del Governo.

Palazzo Ducale a Venezia -La porta della carta
La porta della carta. Foto di Nadia Borello

Queste parti sono state realizzate in momenti diversi nel corso dei secoli, ma fondendo sapientemente ed armonicamente stili ed elementi architettonici, che hanno dato come risultato un tesoro unico al mondo.
A Palazzo Ducale hanno lavorato grandissimi artisti come Tiepolo, Tiziano, Tintoretto solo per citarne alcuni.
La sala più importante del palazzo è la Sala del Maggior Consiglio, una delle più grandi d’Europa. Qui si riunivano le più alte magistrature della repubblica di Venezia. Tra i vari tesori conservati in questa sala c’è la tela del Tintoretto, realizzata per la parete di fondo. E’ la più grande tela al mondo.


LA VISITA

Al palazzo si accede dall’entrata sul lato mare. Oltre la biglietteria sulla sinistra, si trova il Museo dell’Opera di Palazzo che conserva 42 capitelli che in passato decoravano i portici del palazzo, poi sostituiti per preservarli dal deterioramento.

Usciti dal museo si entra nel cortile principale. nell’angolo nord est c’è la splendida Scala dei giganti di Antonio Rizzo. Non ci si può salire, ma è ben visibile dal cortile. In cima alla scala ci sono due statue del Sansovino, alle cui spalle si teneva la cerimonia d’incoronazione dei dogi.
Salendo la Scala dei Censori invece arriverete al piano delle Logge. Percorrendo questo corridoio si può raggiungere la loggia che dà sulla piazzetta di San Marco. Una volta scesi andate avanti fino all’imponente Scala d’Oro. A metà della prima rampa girate a destra e giungete all’appartamento del Doge, composto da numerose stanze. Quella degna di nota è la Sala delle Mappe.


Attraversando una serie di locali più piccoli passerete nell’ala sinistra da dove si accede alla lunga Sala dei Filosofi . L’itinerario di visita a Palazzo Ducale procede nelle sale successive dell’ala destra, riattraversa la Sala delle Mappe e sale alsecondo piano. Qui venivano ospitate le sale del Governo: vedrete la Sala delle Quattro Porte, con il soffitto ideato dal Palladio e dipinto dal Tintoretto e la parete d’ingresso opera di Tiziano.

Passate poi nell’Anticollegio, nella Sala del Senato, nella Sala del Consiglio e nella Sala della Bussola.
Risalite poi la rampa di scale sulla destra per andare a visitare l’Armeria. Girate poi a sinistra e scendete una rampa della scala dei Censori. Svoltate a destra e imboccate l‘Andito del Maggior Consiglio, uno stretto corridoio a forma di L.

Visitare Palazzo Ducale a Venezia
La Sala del Senato in Palazzo Ducale a Venezia

Sia che decidiate di visitare Venezia in 3 giorni, sia che il vostro soggiorno sia più breve o più lungo, Palazzo Ducale è una delle attrazioni della città che non potete omettere nel vostro itinerario!

ORARI

Dal 1 aprile al 31 ottobre: da domenica a giovedì 8.30 – 21.00 (ultimo ingresso ore 20.30), venerdì e sabato 8.30 – 23.00 (ultimo ingresso ore 22.30)
Dal 1 novembre al 31 marzo: 8.30 – 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30). 

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Come muoversi a Venezia

Una volta arrivati a Venezia, dovrete pensare a come spostarvi all’interno della città per raggiungere tutte le sue attrazioni e i luoghi meravigliosi che la caratterizzano. Dovrete quindi capire come muoversi a Venezia.
Bisogna dire che il modo migliore per visitare Venezia è senz’altro girarla a piedi, passeggiando per le sue calli, perdendosi nelle sue stradine alla scoperta dei suoi inestimabili tesori.
Perciò vi consigliamo di indossare un bel paio di scarpe comode, munirvi di una bella cartina e di iniziare a camminare!
Tenete però conto che la lontananza delle attrazioni tra loro e valutate bene le distanze che a volte sembrano, sulla mappa, più vicine di quelle che in realtà sono


Se invece non siete proprio dei gran camminatori, potete visitare Venezia sfruttando i mezzi pubblici che la città mette a disposizione.

COME MUOVERSI A VENEZIA

1. Bus

Sulla terraferma sono in circolazione autobus e tram. Le linee 2,4,5 arrivano fino al capolinea di Piazzale Roma e Santa Croce. Sono gestiti da ACTV e viaggiano anche al Lido.

2. Tram

Come i bus circolano solo sulla terraferma e sono dotati di due linee (T1 e T2). La prima arriva a Piazzale Roma. I biglietti, così come gli abbonamenti sono gli stessi dei bus perciò li potete usare su entrambi i mezzi.

3. Traghetto

Se volete passare dall’altra sponda ma siete lontani da un ponte, oppure se volete provare l’esperienza di trovarvi in mezzo al Canal Grande, potete utilizzare le gondole traghetto. Sono utilizzate solitamente dagli abitanti di Venezia e non tutti i turisti le conoscono.
Su questo mezzo di trasporto tutti i passeggeri devono stare in piedi. Può capitare che non prestino servizio, come ad esempio quando fa brutto. Le principali traversate sono segnate sulla cartina dei sestieri di Venezia.
Gli approdi sono: San Tomà, Santa Maria del Giglio, Carbon, Santa Sofia, San Marcuola e San Barnaba.


4. Vaporetto

E’ il mezzo di trasporto più diffuso per muoversi a Venezia ed il servizio è gestito da ACTV. I vaporetti collegano tutti i punti della città e quelli che danno accesso a monumenti e musei.
Per i turisti le linee fondamentali sono la 1 e la 2 che passano dal Canal Grande alla Giudecca.

5. Taxi d’acqua

Sono sufficienti e più veloci degli altri mezzi, ma non costano poco. La tariffa può essere stabilita con il tassametro oppure la si può negoziare in anticipo. Le corse notturne ovviamente soo più care, così come se si prenotano telefonicamente.

6. Gondola

Un giro in gondola offre una visione di Venezia che è molto diversa da quella che si gode camminando, con scorci dei cortili dei palazzi attraverso i cancelli posti sui canali. Sono in molti i turisti che non rinunciano a questa attrazione, nonostante i prezzi non siano propriamente economici.


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I ponti di Venezia

In pietra, in ferro, in legno, i ponti di Venezia sono più di 400 e permettono di spostarsi per la città agevolmente, attraversando gli oltre 150 canali che la percorrono in ogni direzione.

Di questo gran numero però, solo 4 ponti collegano le due sponde del Canal Grande. Ecco quali sono:

1. PONTE DI RIALTO

Visitare I ponti di  Venezia - Il bellissimo ponte di Rialto
Il Ponte di Rialto

Il più antico e famoso tra i ponti di Venezia, è stato il primo a unire le rive del Canal Grande. Collega il sestiere di San Polo, fin dalle origini il centro del potere commerciale di Venezia al sestiere di San Marco.
In origine (XII secolo), era costituito da un ponte di barche unito da un asse di legno e si chiamava Ponte della Moneta, con allusione al pedaggio che veniva pagato da chi lo voleva attraversare.
Crollato nel 1444, fu ricostruito in legno, con botteghe ai lati. Era un ponte mobile, così da permettere anche alle imbarcazioni di passare. Crollato nuovamente nel 1523 venne ricostruito in pietra su progetto di Antonio da Ponte.
Nel settembre 2021 si è concluso un imponente lavoro di restauro che ha coinvolto tutta la struttura ed ha riportato il ponte alla sue antica, strepitosa bellezza.
Non mancate di salire in cima a fare qualche immancabile scatto!

2. PONTE DELL’ACCADEMIA

Venezia in 3 giorni - Il ponte dell'Accademia
Il Ponte dell’Accademia

Situato nel sestiere di Dorsoduro, è nato dall’esigenza di accrescere i collegamenti tra le due sponde del Canal Grande, a seguito dell’aumento della circolazione delle persone in città.
Costruito nel 1854 dall’architetto Nelville totalmente in ferro, si deteriorò in breve tempo a causa della sua vicinanza all’acqua e all’esposizione all’umidità. Venne ricostruito nel 1933 dall’ingegnere Eugenio Miozzi in legno. Doveva essere un ponte provvisorio, ma a distanza di più di 80 anni, è ancora là. Il ponte ha una particolarità: la manutenzione delle sue assi può essere fatta senza interrompere la viabilità al di sopra e al di sotto delle assi.


3. PONTE DI CALATRAVA

Conosciuto anche come ponte della Costituzione, si tratta dell’ultimo ponte che attraversa il Canal Grande ad essere stato costruito. Il suo nome deriva dall’omonimo architetto spagnolo che lo ha progettato. Collega Piazzale Roma alla stazione ferroviari di Santa Lucia. Progettato nel 1998 e concluso nel 2008, dei quattro ponti è quello più moderno, costruito in acciaio e vetro temperato, in netto contrasto con lo stile architettonico della città. Proprio per questo è stato fortemente criticato dai veneziani.

4. PONTE DEGLI SCALZI

Si trova molto vicino alla stazione di treni di Santa Lucia ed unisce i sestieri di Cannaregio e Santa Croce. si chiama così perchè si affaccia sulla chiesa di Santa Maria di Nazareth, appartenuta per oltre 300 anni all’ordine dei Carmelitani scalzi.
Chiamato anche Ponte di Ferro, venne edificato nel 1858, nell’ottica di rendere più facile il collegamento con la stazione dei treni, voluta dagli Asburgo e inaugurata nel 1846.
Venne restaurato nel 1934, quando la sua struttura fu sostituita completamente con una in pietra d’Istria.

GLI ALTRI PONTI DI VENEZIA

ltre ai 4 ponti che attraversano il Canal Grande, non potrete fare a meno di utilizzare diversi altri ponti che vi permetteranno di visitare Venezia ammirando i canali e le meravigliose costruzioni che su di essi si affacciano.Ve ne citiamo alcuni, che riflettono la storia della città e le sue trasformazioni nei secoli:

1. PONTE DELLA LIBERTÀ – Collega Venezia alla terraferma. Venne progettato dal Miozzi nel 1931 e inaugurato da Benito Mussolini nel 1933 con il nome di Ponte Littorio. Fu ribattezzato ponte della Libertà alla fine della II Guerra Mondiale, per celebrare la liberazione dell’Italia dai nazisti.

2. PONTE DEI PUGNI – Tra i ponti di Venezia più famosi, fu il luogo dove per anni si affrontarono, combattendo a pugni, le due bande dei Nicolotti e dei Castellani. Per tradizione, chi vinceva buttava in acqua i perdenti. Era facile farlo perchè il ponte non aveva parapetto. Sul pavimento del ponte si possono ancora vedere i segni dove dovevano mettersi i due rivali. Si trova nelle vicinanze di Campo San Barnaba


3. PONTE DELLE TETTE – Al confine tra i sestieri di San Polo e Santa Croce, deve il suo nome al fatto che si trova vicino a dove un tempo si trovavano diversi bordelli. Spesso le prostitute si affacciavano alle finestre mostrando il seno nudo per attirare i clienti.

4. PONTE DELLE GUGLIE- E’ situato nel sestiere Cannaregio ed è l’unico ponte adornato con guglie in corrispondenza della base dei corrimani. Le guglie sono un’aggiunta del restauro del 1823. Il ponte, in pietra, venne restaurato ancora nel 1987 quando è stato aggiunto un percorso per disabili dotato di corrimano in metallo e gradini, prima in asfalto ed ora in pietra.

5. PONTE DEI SOSPIRISenza dubbio uno dei ponti più conosciuti della Serenissima, fu costruito su progetto di Antonio Contin, venne edificato nel 1602 per collegare Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove. È composto da due stretti corridoi, uno per chi entrava e uno per chi usciva dalle carceri.
Il suo nome deriva dalla tradizione romantica che voleva che i condannati sospirassero nel passarvi sopra, perchè non avrebbero più rivisto la città.

Curiosità: lo sapevate che all’incirca fino il 1500 i ponti di Venezia non avevano i gradini? Questo per far si che i cavalli potessero attraversarli agevolmente.

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L’acqua alta a Venezia

L’acqua alta a Venezia è un fenomeno che rende la città, già unica al mondo, ancora più particolare. È un evento che affascina molti turisti, ma che sicuramente crea qualche disagio.
Perciò vi consigliamo di arrivare preparati, specialmente se decidete di visitare Venezia nei mesi da ottobre a dicembre, quando l’acqua alta è più frequente.
Per aiutarvi, qui di seguito vi forniamo alcune informazioni su cosa è e come affrontare il fenomeno dell’acqua alta Venezia.

COS’É L’ACQUA ALTA A VENEZIA

È un fenomeno che si presenta nei casi di alta marea straordinaria. Acqua alta è un termine coniato dai veneziani fin dal Medio Evo e indica quando la marea supera gli 80 cm, allagando il punto più basso della città ovvero Piazza San Marco.
Segue il ciclo della marea, che per 6 ore cresce e nelle successive 6 diminuisce. Quando c’è l’acqua alta, dura solo per le ore centrali della fase crescente, cioè 3-4 ore. Dopo di che, una volta scesa l’acqua tutto torna normale.
Le previsioni di marea e i livelli registrati sono riferiti allo zero mareografico di Punta della Salute, corrispondente al livello medio mare del 1897

Esistono tre livelli di marea:

1. marea sostenuta: il livello di marea varia tra +80 cm e +109 cm (sullo zero mareografico). Il disagio è lieve
2. marea molto sostenuta: il livello varia tra +110 cm e +139 cm. Le sirene ne annunciano l’arrivo 3-4 ore prima. Vengono allestite le passerelle
3. marea eccezionale: il livello raggiunge o supera i +140 cm. Si parla di emergenza, ma è raro.

Perchè si verifichi il fenomeno dell’acqua alta a Venezia devono esserci determinate circostanze meteorologiche tutte insieme o singolarmente:

1. Il forte vento di scirocco (più di 25 km all’ora) : soffia da sud- est e spinge le acque dell’adriatico verso nord e quindi verso le bocche sabbiose della laguna di Venezia.
2. L’influenza della luna: provocando le maree innalza il livello dell’adriatico. Il massimo dell’acqua alta si ha con l’alta marea
3. Il fenomeno della sessa in Adriatico. (oscillazioni trasversali e longitudinali del livello marino che, nel mare Adriatico, vengono generate a seguito del passaggio di perturbazioni ).


1. LE PASSERELLE

Quando la marea supera i 110 cm vengono allestite delle passerelle lungo le vie principali della città, nella zona intorno piazza San Marco, a piazzale Roma, in zona Tolentini, e  in collegamento con alcuni pontili dei vaporetti (ad ex quelli di Ca’ D’Oro e Rialto). Si cammina a doppio senso di marcia: bisogna seguire il proprio e non fermarsi per fare fotografie, in modo da non paralizzare il traffico.
NB: siccome Venezia si estende su  diverse quote topografiche nel cento storico, è possibile stabilire dei percorsi che permettono di rimanere all’asciutto anche a quote di marea di 120 cm

2. LE SIRENE

Nel caso che la marea si alzi oltre i 110 cm, 18 potenti sirene avvisano 3-4 ore prima . Le sirene sono affiancate da un sistema messo in atto nel 2007 che dà un’informazione precisa del livello di marea che interesserà il centro storico. I segnali acustici sono emessi dai campanili e vengono ripetute più volte.
Si possono quindi sentire:
110 cm: un suono prolungato
120 cm: due suoni in scala crescente
130 cm: tre suoni in scala crescente
140 cm e oltre: quattro suoni in scala crescente

3. STIVALI

Se non volete utilizzare le passerelle, quello che dovete fare è munirvi di un paio di stivali di gomma all’altezza del ginocchio (o ancora più alti nel caso la marea superi i 140 cm). Nel caso ne foste sprovvisti, potrete acquistarli in uno dei tanti negozi o nelle bancarelle sparse per la città, ad esempio appena fuori dalla Stazione FS o anche alle bancarelle di Piazzale Roma. Qui potrete trovare anche gli stivali pocket, decisamente più economici, simili a sacchetti di plastica ma con la suola, che è possibile tenere in borsa.
Vi consigliamo vivamente di NON camminare a piedi nudi. Questo per una questione igienica, perchè l’acqua è molto inquinata.

3. MONITORARE L’ACQUA ALTA VENEZIA

Se volete rimanere sempre aggiornati sull’andamento della marea, potete il sito del Centro Maree della città di Venezia, oppure scaricare le due app Hi!Tide Venezia, disponibile sia per iPhone che per dispositivi Android e Venice Tide per Windows Phone.

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Visitare Venezia in 2 giorni

Pur non permettendo una conoscenza approfondita della città, visitare Venezia in 2 giorni vi darà senz’altro l’opportunità di farvi un’idea delle meraviglie che la Serenissima offre. Con un buon itinerario avrete il tempo di visitare le principali attrazioni che hanno reso famosa Venezia in tutto il mondo, attirando ogni anno milioni di visitatori.
Date le infinite code all’ingresso, per risparmiare tempo vi consigliamo di arrivare già in possesso dei biglietti ad accesso prioritario che è possibile acquistare on line. Salterete la fila e comincerete subito la visita!

Qui di seguito vi suggeriamo un itinerario di massima per visitare Venezia in 2 giorni. Decidete voi, a seconda del tempo, dell’interesse e della voglia di camminare che avrete, se seguirlo così com’è o prenderne solo spunto.

Venezia in 2 giorni, cosa vedere

PRIMO GIORNO

  1. Basilica di San Marco
  2. Palazzo Ducale
  3. Scala Contarini del Bovolo
  4. Ponte di Rialto
  5. Ghetto Ebraico

Il vostro itinerario per vedere Venezia in 2 giorni comincia da quel luogo meraviglioso che è Piazza San Marco, considerato da tutti il più bel salotto del mondo. Qui si concentrano alcune delle principali attrazioni della città: la Basilica di San Marco, Palazzo Ducale, il Campanile, la Torre dell’Orologio.

Cosa visitare a Venezia in 2 giorni:  Palazzo Ducale
Il Palazzo Ducale

1. PALAZZO DUCALE

Il primo consiglio che vi diamo e di iniziare il vostro giro di prima mattina, in modo da evitare il più possibile la gran folla.
Cominciate la con la visita a Palazzo Ducale, grandioso esempio di gotico veneziano uno dei luoghi più visitati al mondo.Fu la residenza del doge e la sede di tutti gli organismi di controllo e potere della Serenissima fino alla caduta della Repubblica nel 1797.


2. BASILICA DI SAN MARCO

Basilica di San Marco a Venezia. Informazioni
La Basilica di San Marco

Una volta conclusa la visita e con ancora negli occhi la bellezza di quello che avete visto, recatevi alla Basilica di San Marco, attrazione che da sola vale il viaggio. Rimarrete estasiati dai suoi incredibili mosaici dorati e dalla sua particolare architettura, che mescola elementi bizantini, romanici e gotici.


Usciti dalla basilica fermatevi ad ammirare il maestoso Campanile di San Marco e la bellissima Torre dell’Orologio. Scattate le vostre immancabili foto ricordo e fate una pausa.

Uscite poi dalla parte sud-ovest della piazza per recarvi a visitare la particolarissima Scala Contarini del Bovolo,  una torre cilindrica attorno alla quale si snodano archetti su colonne che ricordano quelle del vicino loggiato. Si può salire sulla scala che si può perfettamente vedere dall’esterno. Una volta in cima potrete godere di un magnifico panorama di Venezia.

Ponte di Rialto, tappa della visita a venezia in 2 giorni
Il Ponte di Rialto

3. PONTE DI RIALTO

Dirigetevi poi a visitare un’ altro dei simboli indiscussi di Venezia: il Ponte di Rialto. Si trova nel sestiere di San Polo, ossia la zona che è sempre stata, e lo è tutt’ora , dedicata al commercio. Il ponte è il più antico e monumentale ponte della città. Sempre affollato, presenta un’unica arcata con la corda di oltre 28 metri e due file di negozi, collegate tra loro al centro da due archi.
Grazie all’imponente lavoro di restauro che si è concluso nel settembre 2021 il ponte è tornato al suo antico splendore. Non mancate di fotografarlo e farvi fotografare!
Se lo desiderate potete fermarvi in questa zona per pranzare in uno dei tanti locali.

Una volta rifocillati e riposati, dedicate il resto del pomeriggio alla scoperta del sestiere Cannaregio e del Ghetto ebraico, il più più antico d’Europa, che potrete raggiungere con una passeggiata di circa 30 minuti. Sarete immersi in un’atmosfera tranquilla e rilassata. Non mancate di ammirare le 5 sinagoghe. Queste potrebbero sfuggire a chi non presta molta attenzione. Sono infatti costruite all’interno di palazzi preesistenti. Sono riconoscibili per la presenza di 5 grandi finestre (5 sono i libri della Torah) e dalle scritte in ebraico sui muri.

SECONDO GIORNO

  1. Teatro La Fenice
  2. Sestiere Castello
  3. Arsenale
  4. Biennale

1. LA FENICE

Se siete appassionati di teatro, o solamente curiosi di ammirare uno principale teatri lirici italiani, sicuramente La Fenice può essere una tappa del secondo giorno del vostro itinerario per visitare Venezia in 2 giorni. Un giro tra gli stucchi e gli ori delle sale di questo importante teatro vi permetterà di scoprirne retroscena e segreti, ripercorrendone tutta la storia. Il teatro ( apre alle 9,30 del mattino) si trova nel sestiere San Marco, a cinque minuti a piedi dalla omonima piazza. Rappresenta uno dei teatri più importanti d’Italia, costruito a partire dal 1790.

2. SESTIERE CASTELLO

Conclusa la visita potete recarvi ad esplorare il sestiere Castello, tra i sestieri più grandi di Venezia. Si estende ai margini orientali della città e alterna viali eleganti ed esclusivi, molto vivaci, a zone residenziali e aree verdi molto belle (Giardini della Biennale).
Potete arrivarci tramite la Riva degli Schiavoni Riva dei 7 Martiri godendovi la vista sul canale di San Marco. Sarà una piacevolissima passeggiata.

Cosa visitare a Venezia in due giorni: l'Arsenale
L’Arsenale

3. L’ARSENALE

Una delle cose da visitare in questo sestiere è  l‘Arsenale, l’antico complesso di cantieri navali e officine che costruivano le navi della Serenissima, per secoli una delle potenze navali più importanti al mondo. Qui c’erano 300 compagnie di navigazione e lavoravano ben 16.000 persone.
Parte dell’arsenale è custodito dalla Marina Militare Italiana, che lo occupa con l’istituto di Studi Militari e il Museo Storico Navale.

4. BIENNALE

Un quarto dell’arsenale ospita poi la Biennale di Venezia per le sue mostre di Arte Contemporanea. Le aree dell’arsenale che si possono visitare sono l’Arsenale nord tutto l’anno ( dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.00). Per visite o informazioni sulla porzione di Arsenale di proprietà della Marina Militare è possibile rivolgersi all’Istituto di Studi Militari Marittimi: www.difesa.it/Protocollo/AOO_Difesa/Marina/Pagine/MSTUDI.aspx  e l’Arsenale sud durante le aperture delle Biennali d’Arte e di Architettura.

In alternativa a questo itinerario potete dedicare il vostro secondo giorno di permanenza Venezia alle isole più famose della laguna: Burano, Murano e Torcello. Per tutte le indicazioni potete consultare la nostra pagina Weekend a Venezia.

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Dove dormire a Venezia

Trovare una soluzione alla domanda dove dormire a Venezia sarà semplicissimo. La città più romantica del mondo offre infatti infinite valide soluzioni per il pernottamento, adatte per ogni esigenza e, soprattutto, per ogni tasca. Per darvi una mano per orientarvi nel mare delle opportunità e scegliere l'opzione che fa per voi, vi proponiamo una carrellata dei diversi sestieri in cui è divisa la città, delle loro caratteristiche e delle attrazioni che ciascuno di loro ospita. Ecco dunque i nostri consigli!

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DOVE DORMIRE A VENEZIA

1. SAN MARCO

È il fulcro di Venezia, in pieno centro storico. È la zona più prestigiosa, dove si concentrano molte principali attrazioni della città, costantemente invasa dai turisti. Rappresenta la parte più rumorosa, ma anche quella che offre atmosfere e paesaggi magnifici: la Basilica di San Marco, che domina la piazza omonima, il Campanile di San Marco, la Torre dell'orologio e Palazzo Ducale sono davvero uno spettacolo. In questo sestiere non sarà difficile trovare dove dormire a Venezia. Potete scegliere tra hotel di lusso con vista mozzafiato sulla laguna, B&B e pensioni nascoste nelle calli. C'è quindi una grande variazione di prezzi, anche se dovete tenere in conto che, comunque, siete sempre nel cuore di Venezia quindi la parola economico qui non ha molto valore!

Attrazioni del sestiere: Basilica di San Marco , Campanile di San Marco , Torre dell'orologio e Palazzo Ducale, Teatro La Fenice

 

2. DORSODURO

Si trova a sud est della città ed è il sestiere di Venezia che manda in estasi gli appassionati d'arte. Qui, nelle le acque dei canali si riflette la luce delle case imbiancate a calce e la facciata candida della chiesa di Santa Maria della Salute. In questa zona potrete dedicarvi a visitare le straordinarie opere d'arte, passeggiare sulle lunghe Zattere e prendere un aperitivo nei tanti locali dei vivaci campi. Sicuramente uno dei sestieri più esclusivi e pittoreschi, è collegato al sestiere di San Marco tramite il Ponte dell'Accademia che attraversa il Canal Grande. Siete perciò a due passi dal centro e dalle sue attrazioni, ma potete godervi una maggiore tranquillità. Cercare qui un hotel a Venezia può essere un'ottima soluzione. Nella parte nord est, tra i musei di arte moderna ci sono alberghi caratterizzati da design, mentre nella parte delle Zattere si possono trovare modeste pensioni con vista sul canale della Giudecca. Attrazioni del sestiere: Galleria dell'Accademia, Collezione Peggy Guggenheim, Basilica di Santa Maria della Salute

3. SAN POLO E SANTA CROCE

C'è un confine labile tra questi due sestieri che quasi si confondono. Formano un'unica area compresa tra Piazzale Roma e il Ponte di Rialto e delimitata dalla sponda meridionale del Canal Grande. Santa. Croce si estende a ovest, San Polo a est. Pur trattandosi di zone non frequentatissime dai turisti, questi sestieri sono entrambi centralissimi. Tra i due S. Polo è il più estroverso e animato, pieno di bacari raggruppati intorno al mercato di Rialto e alla Pescaria. È un piacere passeggiare curiosando nelle piccole botteghe artigianali e nei negozietti. Se non sapete dove dormire a Venezia, ma cercate una zona tranquilla, questa può essere una buona scelta. L'offerta delle sistemazioni è molto varia. Si va da quelle economiche per studenti ad alberghi di categoria elevata, con prezzi però mediamente più bassi rispetto a San Marco e Dorsoduro. La maggio parte degli hotel si trova nel sestiere Santa Croce, verso la stazione ferroviaria e intorno a Rialto.

Attrazioni del sestiere: Ponte di Rialto , Basilica S. Maria Gloriosa dei Frari, Scuola Grande di San Rocco, Museo di Palazzo Mocenigo.

 

4. CANNAREGIO

Si trova a nord del sestiere di Santa Croce ed è una delle zone dove potrete trovare il lato più genuino della città. È perfetto se volete cercare un hotel a Venezia. È tranquillo e residenziale e nelle sue calli si possono scoprire alberghetti e B&B di design. Ce ne sono per tutti i gusti, da strutture semplici a quelle di lusso. La maggior attrazione di Cannaregio è il Ghetto Ebraico, che è caratterizzato da 5 bellissime sinagoghe e dal Museo Ebraico. Nel Ghetto potrete assaggiare la cucina ebraica nei diversi ristoranti e rosticcerie, e fare acquisti nei tanti negozietti presenti.

5. CASTELLO

È tra i sestieri più grandi di Venezia e si estende ai margini orientali della città. Alterna viali eleganti ed esclusivi, molto vivaci, a zone residenziali e aree verdi molto belle (Giardini della Biennale). Pur essendo defilato rispetto al cuore della città, ciònon costituisce un problema perchè potrete raggiungere facilmente il cuore di Venezia con i vaporetti. In questo sestiere potrete troverete piccoli negozi, semplici trattorie, persone che parlano il dialetto ...la vera Venezia insomma. A castello l'offerta per il pernottamento offre B&B e hotel semplici a prezzi contenuti nascosti tra le piccole piazzette e le calli. Spesso sono ospitati all'interno di edifici storici.

Attrazioni del sestiere: Arsenale, Riva degli Schiavoni, Scuola Grande di San Marco

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Le cose da non fare a Venezia

Cosa non fare a Venezia? Questa è una delle domande che dovrete porvi quando verrete a visitare Venezia in 3 giorni, o qualunque sia la durata del vostro soggiorno.
La Serenissima è un luogo unico. La Basilica di San Marco, Palazzo Ducale, le altre attrazioni e i suoi splendidi palazzi attirano ogni anno milioni di visitatori da ogni parte del mondo.
Ma tanta folla purtroppo crea non pochi problemi, perchè spesso i turisti non si comportano, nei confronti della città e di chi la abita, con l’attenzione che meritano.

Vi mettiamo perciò a disposizione un piccolo elenco delle principali regole da seguire, per vivere al meglio e più facilmente la vostra vacanza a Venezia nel segno del rispetto di questo luogo meraviglioso.

COSA NON FARE A VENEZIA

1) Non date da mangiare ai piccioni, è vietato (con sanzioni fino a 500 euro). Rovinano i monumenti con le loro deiezioni e portano malattie. Se date del cibo ad uno di loro, in men che non si dica verrete “assaliti” da una moltitudine di colombi fastidiosi e per nulla puliti.

2) Non fermatevi mentre camminate per le calli di venezia occupando l’intera strada. Sono strette e si intasano subito. Voi siete in vacanza, ma chi abita a Venezia no e ha bisogno di potersi muovere agilmente. Perciò camminate pure con calma ma tenete la destra e camminate in fila indiana per occupare meno spazio possibile.

3) Non sedetevi su gradini delle chiese, sulla riva dei canali o sulle scale delle abitazioni private per mangiare. E’ vietato, specie nell’area tra piazza San Marco, piazzetta dei Leoncini e il Molo (multa fino a 200 euro).
Se volete mangiare al sacco, andate nelle apposite aree pic nic, allestite nei giardini pubblici, dotati di panchine, servizi igienici e cestini per i rifiuti (qui la mappa delle aree verdi).

4) Non tenete lo zaino in spalla quando salite sui vaporetti, che sono sempre affollati. Togliete spazio agli altri e potete dare fastidio. Tenetelo sul davanti, è anche più sicuro dagli scippi.

5) Non sostate davanti alla porta dei vaporetti o negli imbarcaderi mentre aspettate di salire. Lasciate che le persone scendano e poi salite voi. Ricordate che per Venezia girano non solo turisti, ma anche i cittadini che devono andare a lavorare o alle proprie occupazioni.
Quando siete sui vaporetti non state davanti alla porta d’uscita per dare la possibilità a chi deve scendere di farlo.

6) Non camminare scalzi o con le ciabatte in caso di acqua alta a Venezia. Questo per una questione igienica, perchè l’acqua è molto inquinata e vi scorrazzano anche diverse pantegane. Usate le apposite passerelle o munitevi degli stivali usa e getta (li trovate anche nelle tabaccherie). Sulle passerelle ricordatevi di non fermarvi per non intralciare il traffico.

7) Non indossare indumenti indecorosi. Niente costume da bagno o torso nudo quindi, pena una multa di 250 euro. Mettete in conto che tra le diverse cose da vedere a Venezia ci sono tante chiese, a cui non si può accedere se non vestiti in modo consono al luogo. D’altronde non siete mica in spiaggia no?

8) Non gettare la spazzatura per terra o nei canali (coppette di gelato e mozziconi di sigarette in primis). Tratta la città come se fosse casa tua. Usa i quasi 1.000 cestini sparsi per ogni angolo della città (multa: 350 euro)

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Il carnevale di Venezia

Il Carnevale di Venezia è l’evento più atteso dell’anno, che attira in Laguna migliaia di persone dall’Italia e dall’estero. I festeggiamenti culminano nei giorni compresi tra giovedì e martedì grasso, quando fiumi di maschere si riversano nelle calli e nei campielli per ritrovarsi in Piazza San Marco (tenetene conto se decidete di visitare Venezia in questo periodo!). Qui si svolgono spettacoli e musica che si protraggono fino a notte fonda. L’atmosfera che si crea è veramente straordinaria, ma bisogna armarsi di pazienza per sopportare le lunghe attese e farsi spazio tra la folla.
Quest’anno i festeggiamenti iniziano sabato 4 febbraio per terminare martedì 21 febbraio e il titolo della kermesse sarà “Take your time for the Original signs”. L’ispirazione è quella dei segni delle costellazioni, che lasceranno libero sfogo e spazio alle visioni creative legate allo Zodiaco.
Potete consultare  tutto il programma QUI.

Per trovare dove dormire a Venezia attivatevi con largo anticipo, perchè gli hotel, soprattutto quelli con il miglior rapporto qualità – prezzo prendono prenotazioni anche da un anno all’altro.

Il carnevale di Venezia e il Volo dell’Angelo

N.B: Quest’anno, vista la presenza di numerosi cantieri in Piazza San Marco il Volo dell’Angelo non si terrà.

Il Carnevale di Venezia si apre con il Volo dell’Angelo (vi conviene andare in Piazza San Marco con largo anticipo se non volete rischiare di non vedere niente!), evento che ha una lunga storia. Risale infatti alla metà del ‘500, quando un acrobata turco attraversò Piazza San Marco camminando su una corda sospesa aiutandosi solo con un bilancere. All’andata , partendo da una barca ancorata al molo della Piazzetta di San Marco raggiunse la cella campanaria del Campanile di San Marco. Tornando andò fino alla balconata di Palazzo Ducale dove porse i saluti al Doge.
Quest’evento venne chiamato subito lo “svolo del turco“. Dopo il successo di quest’impresa che di solito si svolgeva il Giovedì Grasso, si decise di ripetere l’iniziativa come cerimonia ufficiale anche per le successive edizioni . La tradizione cambiò diverse volte nel corso del tempo.
Lo “svolo del turco” venne infatti chiamato Volo dell’Angelo perchè un uomo, vestito con delle ali e legato ad una fune con anelli metallici, veniva fatto scendere dal campanile a grande velocità fino alla loggia del Palazzo Ducale. Qui l’uomo riceveva dal Doge dei doni o delle somme di denaro.
La tradizione si interruppe nel 1759 dopo che l’acrobata prescelto morì tragicamente, schiantandosi al suolo. Per circa tre secoli il volo dell’angelo perciò venne sostituito con il Volo della Colombina, in cui una colombina di legno sostituiva il funambolo distribuendo sulla folla di Piazza San Marco  coriandoli e fiori.

Con la fine della Repubblica della Serenissima, nel 1797, con l’avvento di Napoleone e la successiva occupazione austriaca, la tradizione venne sospesa per paura di disordini. Venne ripresa solo nel 1979 e il Carnevale di Venezia ritornò in auge. Fino al 2001 venne sempre eseguito il volo della Colombina. A partire da quella data si optò per la formula del Volo dell’angelo che fu affidato a personaggi famosi nel campo dello sport) o dello spettacolo.
Dal 2010 invece, le acrobate del carnevale veneziano divennero le vincitrici del concorso della Festa delle Marie, la maschera più bella dell’edizione in corso del Carnevale di Venezia.

Festa delle Marie

Era una celebrazione che si svolgeva con cadenza annuale a partire molto probabilmente dal IX secolo. Soppressa nel 1379, in anni recenti la festa è tornata alla ribalta come rievocazione storica.

LA STORIA DELLA FESTA
A Venezia, a partire dal IX secolo d.c. era in uso benedire, nel secondo giorno di febbraio, in occasione della festa della Purificazione di Maria, tutte le coppie che si sarebbero sposate entro l’anno.
Tra le donne che prendevano parte alla benedizione (che si svolgeva nella chiesa di San Pietro di Castello) venivano scelte le dodici più povere.
Venivano vestite con abiti sfarzosi e ingioiellate con monili preziosissimi, tutti oggetti prestati dalle principali chiese della città.

Durante una di queste celebrazioni, nel 973 d.c., i pirati assaltarono Venezia e le spose vennero rapite con i loro gioielli. La popolazione si ribellò e riuscì a salvare le fanciulle.
Per rendere grazie alla Madonna della sua intercessione, si istituì la Festa delle Marie.
Oltre alla benedizione delle coppie, durante la festa era previsto anche il sorteggio delle dodici fanciulle più belle tra le famiglie povere della città. Ognuna di loro era assegnata ad una famiglia ricca, che doveva farsi carico di donarle vestiti, gioielli e una dote perché si potesse sposare.
Nei giorni seguenti si svolgeva poi una serie di cerimonie civili e religiose che terminavano con una processione di barche per tutto il Canal Grande, nel corso della quale le “Marie” (così erano chiamate le ragazze sorteggiate) sfoggiavano la loro bellezza e i loro gioielli.
Le cerimonie erano accompagnate da feste danzanti, banchetti e altri festeggiamenti.
La festa andava avanti per molti giorni (anche due settimane) e attirava molte persone provenienti da altri paesi.

Poichè accadeva di frequente che le ragazze venissero corteggiate e in tanti casi violentate dagli uomini venute a vederle, e che il sorteggio delle Marie causasse attriti sia tra le famiglie ricche che tra quelle povere, le ragazze vennero pian piano vennero sostituite da statue di legno, vestite e ingioiellate (i gioelli venivano restituiti a fine festa). questo tipo di festa portò a malcontento e nel 1379 la festa venne abolita.

In anni recenti la festa è stata riproposta, ma solo come rievocazione storica, durante la quale dodici fanciulle veneziane sfilano in abiti medievali e rinascimentali in Piazza San Marco. L’ultimo giorno della manifestazione la più bella riceve il titolo di Maria dell’anno.
Quest’anno la festa delle Marie si terrà il 21 febbraio.

LE MASCHERE DEL CARNEVALE DI VENEZIA

Durante il carnevale di Venezia l’usanza di indossare la maschera si era diffusa soprattutto tra la nobità per poi propagarsi tra il popolo. La maschera divenne quindi uno strumento per nascondere le differenze sociali. Al giorno d’oggi le maschere sono entrate a far parte del folcklore veneziano
Ma quali erano le maschere tipiche del carnevale?

1. BAUTA

Era la maschera tra le più usate. Una mantellina di seta incorniciava il volto e la classica maschera bianca, chiamata Larva, nascondeva il viso. Completava il tutto il Tabarro e un cappello, il Tricorno.

2. LA MORETTA

È destinata esclusivamente alle donne. Rotonda e di velluto nero, doveva poter essere tolta e rimessa con un movimento veloce senza intoppi. Perciò era dotata di un bottone all’interno da tenere in bocca. Chiamata per questo motivo anche Muta.
Veniva utilizzata soprattutto quando andavano in visita alle monache.

3. IL MEDICO DELLA PESTE

Dalle fattezze di un uccello, ha le sue origini nel 1600, periodo per l’appunto della peste. La maschera veniva indossata dal dottore che faceva visita al lazzaretto, e deve la sua forma al fatto che il “becco” conteneva delle erbe per purificare l’aria infetta che si respirava.

4. LA GNAGA

La usavano gli uomini per travestirsi da donne. Indossavano infatti panni femminili e una maschera da gatta. Andavano in giro simulando miagolii, spesso portando un cestino con all’interno un gattino. Era frequente anche che impersonificassero la balia, dacendosi quindi accompagnare da dei bambini. Spesso a vestirsi da gnaga erano coloro che volevano nascondere la loro omosessualità.

Potrete acquistare una maschera tipica del Carnevale di Venezia in uno degli innumerevoli negozi della città. Possono fungere da oggetto decorativo o da travestimento.

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