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IL PONTE DI RIALTO

Nel vostro itinerario per visitare Venezia in 3 giorni (ma anche se siete in città per un giorno o per un weekend), non può mancare una tappa dedicata al bellissimo Ponte di Rialto.
Simbolo di Venezia in tutto il mondo, insieme alla Basilica di San Marco e all’omonimo campanile, fino al 1854 è stato l’unico ponte che collegava le due sponde della via principale di Venezia.
Oggi invece rappresenta uno dei 4 ponti che attraversano il Canal Grande. Gli altri tre sono: il Ponte della Costituzione, il Ponte dell’Accademia, e il Ponte degli Scalzi.
L’attrazione si trova nel sestiere di San Polo, zona che è sempre stata dedicata al commercio.
Vicino è situato infatti il Mercato di Rialto, luogo vivace, multietnico e colorato. Nei dintorni ci sono diverse osterie, i bacari, dove potrete fare un aperitivo o assaggiare qualche cicheto.

Attrazioni nelle vicinanze: Basilica di San Marco, Campanile di San Marco, Palazzo Ducale, Ponte dei Sospiri, Scala Contarini del Bovolo, La Fenice.

PONTE DI RIALTO – STORIA

La struttura venne costruita per andare incontro alle crescenti esigenze di questo quartiere dei commerci.
Nel XII secolo un grande movimento di persone e di merci andava man mano aumentando tra l’una e l’altra sponda del Canal Grande.
Perciò venne costruito, in sostituzione del traghetto, un ponte in legno che si poteva sollevare, per permettere il passaggio delle imbarcazioni.
Il ponte fu chiamato del Quartarolo, o ponte della Moneta. Prima della sua costruzione, infatti, chi voleva attraversare il canale pagava una moneta del valore della quarta parte di un denaro veneto
Si chiamava così anche perchè vicino all’estremità est del ponte sorgeva l’antica Zecca.
Durante il corso del tempo subì varie vicende di restauri e abbellimenti. Nel 1444, però, ormai vecchio e malandato, cadde sotto il peso delle troppe persone, accorse per vedere sfilare il corteo che accompagnava la Marchesa di Ferrara.


Nel XVI secolo si decise così di costruire il ponte in pietra. Al concorso, fu accettato il progetto di Antonio da Ponte, che lo terminò nel 1588, sotto il Dogado di P. Cicogna. Realizzarlo costò più di 250.000 ducati, una somma astronomica per l’epoca.
Alla gara avevano partecipato anche alcuni dei maggiori architetti del tempo come Jacopo Sansovino, Andrea Palladio e Vincenzo Scamozzi.

Visitare Venezia in 3 giorni - L'iconico Ponte di Rialto
Foto di Mario Vigna

COME È FATTO

Il Ponte, ad un’unica arcata con la corda di oltre 28 metri, é realizzato in pietra d’Istria. Ha due file di negozi, collegate tra loro, nella parte centrale, da due archi.
È un’attrazione di Venezia sempre affollata di turisti in cerca di un souvenir o intenti a godersi il via vai di imbarcazioni che navigano sul Canal Grande.
D’obbligo fare una foto in cima …non potete tornare a casa senza!
Ci sono 42 gradini per ogni rampa laterale, che sono più bassi di quelli centrali. Questo per permettere ai carrelli che trasportano le merci di attraversarlo facilmente.
A questi gradini se ne aggiungono dodici verso la Riva del Buso, e quindici verso la Riva del Vin.
Nei pressi di Palazzo dei Camerlenghi sono 18, mentre verso la Riva del Ferro sono 15.
Sulle due rampe centrali, invece, ci sono cinque gruppi di scalini da cinque ognuno, e sei gruppi da tre. Sono quindi 43 i gradini, verso il mercato, mentre verso Campo San Bartolomeo sono 37.
Lungo i lati del ponte ci sono eleganti balaustre in pietra che proteggono i pedoni che lo attraversano. Queste balaustre sono decorate con uno stile sobrio e funzionale, tipico del rinascimento veneziano.

RESTAURI

Il Ponte di Rialto è stato restaurato diverse volte nel corso dei secoli, resistendo per 4 secoli senza grossi problemi.
Alla fine del XX secolo si scoprirono problemi nelle pareti delle botteghe e sulla balaustra. Dati i costi elevati però non si poté fare nulla.
L’ultimo intervento risale al 2012. Il gruppo OTB di Renzo Rosso, a cui fanno capo i marchi di moda Diesel, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf avviò una campagna di restauro. Costata 5 milioni di euro, si è conclusa nel settembre 2021.
L’intervento ha previsto un restauro completo della struttura che lo ha riportato al suo antico splendore.
Dalla costruzione del ponte non era mai successa una cosa del genere.

I lavori di restauro hanno riguardato i bassorilievi, le targhe e i mascheroni che decorano il ponte.
Sono stati puliti al laser e a vapore e stuccati con malte a base di calce formulate appositamente.
È stato poi realizzato un sottofondo della pavimentazione in calce e cocciopesto. Oltre all’ impermeabilizzazione con guaine elastiche e i consolidamenti strutturali con fibre di carbonio e acciaio duplex.

CURIOSITÀ

  • Per costruire le fondamenta del ponte in pietra sono stati utilizzati dodicimila pali di legno di olmo e moltissimi tavoloni di larice che lo sostengono.
    Pali e tavole che, ancora oggi, dopo quasi 500 anni, sostengono l’arcata unica
  • La costruzione subì spesso degli stop.
    Per prima cosa per motivi economici, vista l’enormità della cifra che Stato Veneziano doveva sborsare. Poi per il fatto che i vari proprietari dei negozi che c’erano sul ponte in legno non volevano lasciare la loro attività commerciale. Avrebbero infatti perso il loro sostentamento, durante tutto il periodo di costruzione della nuova struttura.
  • Sui capitelli di due pilastri di Palazzo dei Camerlenghi, ai piedi del ponte sono scolpiti due figure bizzarre.
    Un uomo accovacciato con una terza gamba unghiata e una donna accovacciata sulle fiamme.
    Si riferiscono a due dei tanti scettici che non pensavano che la struttura sarebbe mai stata realizzata. L’uomo avrebbe detto che il ponte sarebbe stato terminato quando le sue parti intime avrebbero messo le unghie. La donna, invece, avrebbe promesso di farsi bruciare il basso ventre se il ponte fosse stato completato. 
    Questi due capitelli sarebbero perciò una presa in giro della tradizione
  • Il nome Rialto arriva dal latino “rivus altus”, cioè canale profondo e perciò definiva un’area libera dalle inondazioni

DA DOVE FOTOGRAFARLO

Ci sono molte prospettive interessanti da dove realizzare i vostri scatti. Ecco alcuni suggerimenti:

  1. Dalla sponda del Canal Grande: potete scattare le foto sia da est che da ovest. Questa prospettiva vi permette di catturare l’intero ponte insieme all’attività sul canale.
  2. Dai ponti vicini: i sono altri ponti pedonali che attraversano il Canal Grande vicino al Ponte di Rialto. Da qui, potete ottenere prospettive diverse e angolazioni uniche del ponte.
  3. Dall’acqua: prendete una gondola o un vaporetto e scattate le foto dal Canal Grande.
    Questa prospettiva vi permette di catturare il ponte con il suo riflesso sull’acqua.
  4. Dal terrazzo di un edificio circostante: di qui potete ottenere una prospettiva panoramica del ponte e del Canal Grande dall’alto.

COME RAGGIUNGERLO

Potrete arrivare dal Ponte di Rialto facilmente con la line a 1 e 2 del vaporetto. La fermata è Rialto
A piedi da piazzale Roma con una passeggiata di circa 20 minuti.


Se volete scoprire quali sono gli altri celebri ponti di Venezia consultate la nostra pagina dedicata!

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Il ponte dei sospiri
I ponti di Venezia
Tre cose da vedere a Venezia in 3 giorni


Posti da visitare a venezia

Se siete indecisi sui posti da visitare a Venezia vi capiamo benissimo. É infatti un luogo come nessun'altro: con i suoi canali tortuosi e il labirinto di strade strette, è facile perdersi nella bellezza di questa città galleggiante. Ma non preoccupatevi, ci pensiamo noi con il nostro elenco delle migliori attrazioni da visitare a Venezia. Dall'iconica Basilica di San Marco al pittoresco Ponte di Rialto, c'è qualcosa per tutti in questa città storica. Perciò indossate scarpe comode, munitevi di macchina fotografica e di tanta curiosità...il viaggio comincia!

Top 5 dei posti da visitare a Venezia

Basilica di San Marco a Venezia. Biglietti prioritari

1. Basilica di San Marco

É la prima attrazione di Venezia che qualunque turista giunto in città corre a vedere (QUI per i biglietti!).
La sua magnificenza lascia sbalorditi: non a torto Charles Dickens la definiva "Irreale, fantastica, solenne, incredibile da cima a fondo".
Non è difficile perciò capire perchè milioni di persone ogni anno arrivino da tutte le parti del mondo per visitarla.
La basilica, un tempo cappella ufficiale del doge, divenne cattedrale della città solo ne 1807 e rappresenta l'unicità di Venezia, che dalla sua posizione univa Occidente e Oriente, sia nei periodi di pace, che in quelli di guerra.

 

 

Destinata ad accogliere le spoglie di San Marco, la sua costruzione iniziò nell’825 d.c. ma venne danneggiata durante un incendio nel corso del X secolo.
Dal 1060 il Doge Domenico Contarini ne ordinò la ristrutturazione che prevedeva però il mantenimento dell’impianto originale.
La nuova struttura aveva evidenti prestiti dall’architettura orientale.
Venne infatti costruita sul modello della Basilica dei Santi Apostoli di Costantinopoli. Eretta su una pianta a croce è sormontata da 5 cupole rotonde a loro volta coronate da cupolette a cipolla.
La facciata è strepitosa: presenta due livelli di 5 arcate con coronamento gotico ed è decorata con splendidi mosaici, ancor più meravigliosi quando vengono colpiti dalla luce del sole, specie al tramonto! 
Per più di 500 anni i dogi proseguirono ad ingrandire e abbellire la basilica arricchendola con una grande quantità di tesori, frutto delle razzie perpetrate durante le Crociate nel vicino Medio Oriente, soprattutto a Costantinopoli.
Curiosità: per la prima volta, come riportato da  Il Giornale dell'arte, nel 2024 finanziamenti pubblici  sosterranno in parte 4 interventi di restauro.

Quando visitarla

Da novembre a marzo/aprile (Pasqua): 9.45-17.00, domenica e festivi 14.00-16.00 Da marzo/aprile (Pasqua) a novembre: 9.45-17.00, domenica e festivi 14.00-17.00 (salvo variazioni per celebrazioni liturgiche).

Come raggiungerla
 

La cosa migliore è andarci a piedi, con una bella passeggiata con cui potrete già iniziare a conoscere la città. Ci si impiegano più o meno 30-40 minuti. Se optate invece per il vaporetto:

  • Da Piazzale Roma prendete le linea 1 (circa 40 min), 2 (circa 30 min) o 5.1 (circa 20 min). Le ultime due linee sono dirette.
  • Dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia prendete le linea 1 (circa 35 min), 2 (circa 25 min) o 5.1 (circa 25 min).
Palazzo ducale, tra le attrazioni di Venezia

2. Palazzo Ducale

Sicuramente da inserire nella lista dei posti da visitare a Venezia, è tra le principali attrazioni della Serenissima.
Si trova proprio nel cuore della città, nel Sestiere San Marco. Insieme alla Basilica , al Campanile e alla Torre dell'Orologio, ha reso Piazza san Marco uno dei luoghi più visitati al mondo. Proprio per questo come è noto, sono lunghissime le file per entrare a visitarlo. Per saltare la coda e dedicare tutte le vostre energie alla visita, vi consigliamo perciò di acquistare i biglietti on line. Capolavoro dell'architettura civile veneziana, si affaccia sul molo con la su massa alleggerita da un portico e un loggiato sovrapposti, sui poggia una parete piena, decorata di marmi bianchi e rosati, a motivi geometrici.  Rappresenta la massima espressione della potenza di Venezia e del suo impero. Indubbiamente il palazzo, nella sua magnifica ricchezza, esprime il desiderio di esaltarsi e mostrarsi come stato ricco, potente e favorito da Dio.

 

Quando venne fondato, nel IX secolo d.c., sotto il doge Agnello Partecipazio, fungeva da fortezza e mantenne il suo aspetto fortificato fino al primo terzo del XII secolo. Da questo periodo in poi, ci furono una serie di interventi che portarono al trionfo del gotico. Il palazzo venne diviso in 3 parti che inglobarono le strutture precedenti: la parte verso il Bacino di San Marco, la più antica, ospita la Sala del Maggior Consiglio, la parte verso la piazza, dove si trova la Sala dello Scrutinio e la parte sul lato opposto, dove invece risiedeva il doge e si trovavano gli uffici del Governo.

Queste parti sono state realizzate in momenti diversi nel corso dei secoli, ma fondendo sapientemente ed armonicamente stili ed elementi architettonici, che hanno dato come risultato un tesoro unico al mondo.

Quando visitarlo

Dal 1 aprile al 31 ottobre: da domenica a giovedì 8.30 – 21.00 (ultimo ingresso ore 20.30), venerdì e sabato 8.30 – 23.00 (ultimo ingresso ore 22.30) Dal 1 novembre al 31 marzo: 8.30 – 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30)

Come raggiungerlo


La cosa migliore è arrivarci a piedi. Farete una bella passeggiata e inizierete a conoscere la città. Ci vorranno più o meno 30-40 minuti. Se optate invece per il vaporetto:

  • Da Piazzale Roma: Linea 1 fermata Vallaresso o San Zaccaria Linea (40 minuti);  2 fermata Giardinetti (30 minuti);  Linea 5.1 (la più veloce, impiega 20 minuti) o Linea 4.1 (30 minuti), fermata San Zaccaria
  • Dalla Stazione Ferroviaria di Venezia Santa Lucia: Linea 1 fermata Vallaresso o San Zaccaria; Linea 2 fermata Giardinetti; Linea 5.1  fermata San Zaccaria
Itinerari a Venezia: il Ponte di Rialto

3. Ponte di Rialto

Non deve mancare nella vostra lista dei posti da visitare a Venezia. Uno dei simboli eterni di Venezia si trova proprio sull'ansa, nel punto più stretto del Canal Grande di cui unisce le due rive. Non potete mancare di fotografarlo (è sicuramente tra i posti instagrammabili a Venezia), né di utilizzarlo come luogo da cui immortalare la città. Il ponte è sempre pienissimo di turisti che lo attraversano, attirati dalla profusione di botteghe e negozi posti su entrambi i lati. Analogamente al Ponte Vecchio di Firenze, si trovano soprattutto gioiellerie, profumerie, articoli in pelle e in seta.

Visto il perenne affollamento, per godervelo al meglio vi suggeriamo di visitarlo nei momenti di minore afflusso, come al mattino presto o verso il tardo pomeriggio.

É uno dei 4 ponti che, insieme al Ponte dell'Accademia, al Ponte degli Scalzi e al Ponte della Costituzione attraversano il Canal Grande. Il primo passaggio che collegava le due sponde del canale fu un ponte di barche costruito nel 1180. Ne seguirono delle versioni in legno nel 1264 e nel 1310. Nel 1444 crollò sotto il peso degli spettatori che si erano radunati per assistere al passaggio della sposa del marchese di Ferrara. Dopo quell'evento venne ricostruito in solo 3 anni su progetto dell'architetto Antonio da Ponte che lo realizzò in marmo.

Come raggiungerlo
 

Potrete arrivare dal Ponte di Rialto facilmente con la line a 1 e 2 del vaporetto. La fermata è Rialto A piedi da piazzale Roma con una passeggiata di circa 20 minuti.

Teatro La Fenice di Venezia, tra le attrazioni da non perdere

4. Il Teatro La Fenice

Se siete appassionati dell'Opera o semplicemente amate il teatro, questa è una tappa immancabile del vostro itinerario per visitare Venezia.
Si tratta infatti del principale teatro lirico di Venezia, oltre ad essere tra i più prestigiosi. Qui hanno eseguito le loro opere maestri come Gioacchino RossiniVincenzo Bellini Giuseppe Verdi, così come artisti del Novecento del calibro di Igor' Stravinskij, Sergej Prokof'ev ed altri ancora.

Il teatro (apre alle 9,30 del mattino) si trova nel sestiere San Marco, a cinque minuti a piedi dalla omonima piazza. Costruito a partire dal 1790 da Antonio Selva e inaugurato con l'opera "I giochi di Agrigento" di Giovanni Paisiello.
Spettatori illustri de La Fenice furono, nel 1859, l’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe e sua moglie Sissi (occuparono il gran palco reale) e Vittorio Emanuele III e Elena di Montenegro nel 1895.
Nell’arco di 200 anni venne distrutto due volte (1836 e 1996), e come l’uccello di cui porta il nome, per due volte è risorto dalle sue ceneri. Dalla sua riapertura, il 1° gennaio del 2004 ospita il famoso Concerto di Capodanno, trasmesso in diretta dalla Rai e anche dai principali canali televisivi di Austria, Germania, Svizzera, Albania e Francia.

Lo si può visitare (QUI per i biglietti) e la visita prevede un tour tra gli stucchi e le decorazioni dorate delle prestigiose sale.
Scoprirete i retroscena e i segreti del Teatro e dei suoi protagonisti, ripercorrendone la storia dalle origini fino ai nostri giorni.

 


Quando visitarlo

Il Teatro è aperto per le visite tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.00.
Si possono verificare variazioni di orario per ragioni artistiche o tecniche

Come raggiungerlo
 

Potete arrivarci tranquillamente a piedi (ve lo consigliamo) con una passeggiata di 25 minuti circa.
Se scegliete di raggiungerlo in vaporetto:

  • Linea 1, fermate Rialto, Sant'Angelo, San Samuele o San Marco (Vallerosso)
  • Linea 2, fermate Rialto o San Marco (Vallerosso)

Burano, gita tra le isole della laguna

5. Le isole della laguna

Tra i posti da visitare a Venezia non possono mancare le isole della laguna.
Fare giro a Burano, Murano e Torcello si rivelerà senza dubbio una bellissima esperienza (prenotate qui i biglietti per il Tour).
Murano è famosa per la lavorazione del vetro. Qui verso la fine del Duecento si trasferì la maggior parte dei laboratori in cui avveniva la lavorazione del vetro. Questo per allontanare da Venezia le fornaci e con esse il pericolo di incendi. Da non perdere il museo del vetro, se volete scoprire la storia del vetro e delle sue tecniche di lavorazione.
Non mancate di andare in una delle diverse fornaci se invece vi piace l'idea di osservare gli artigiani all'opera. Ne rimarrete affascinati. Le fornaci si concentrano soprattutto lungo le fondamenta dei vetrai.

Un'altra tappa della vostra visia a Murano può essere la Chiesa dei santi Maria e Donato e i suoi splendidi mosaici.

Vale la pena visitare anche Burano, un’incantevole villaggio di pescatori famosa per i suoi merletti.
Oggi è difficile trovare dove ancora li fanno a mano, ma se ne siete amanti potrete trovarli al Museo del Merletto, che si trova nella Piazzetta dell’isola.
Arrivati a Burano verrete colpiti prima di tutto dal colore. L'isola è infatti caratterizzata da case colorate con colori pastello vivacissimi che furono scelti dai pescatori che desideravano vederle spuntare il prima possibile sull’orizzonte.
Non andate via senza assaggiarei buranelli, dolci tipici dell'isola, a forma di ciambella 

 

Oggi abitata da pochissime persone, Torcello si trova a cinque minuti di vaporetto da Burano. Arrivati sull’isola seguite le Fondamenta Borgognoni che costeggiano il canale e che portano al cuore dell’isola in 10 minuti. Qui verrete immersi in un’atmosfera decadente e rurale. Nonostante lo stato di abbandono, Torcello permette ai visitatori di farsi un’idea del luogo in cui sorse il primo insediamento urbano della laguna. Da visitare c’è la Basilica di Santa Maria dell’Assunta, fondata nel VII secolo e che rappresenta la più antica cattedrale di Venezia. L’edificio visibile oggi risale all’ampliamento dell’824 e alle ricostruzioni del 1008. E’ possibile salire in cima al campanile.

Andate alla fermata Fondamenta Nuove e prendete la linea LN del vaporetto per andare a Torcello. Quest’isola ha una piazza principale ormai assediata dalla vegetazione e pochi edifici e monumenti dall’aspetto trascurato. Nonostante lo stato di abbandono, Torcello permette ai visitatori di farsi un’idea del luogo in cui sorse il primo insediamento urbano della laguna. Una Volta scesi dal vaporetto percorrete la strada a fianco del canale e in dieci minuti raggiungerete il centro dell’isola. Da visitare c’è la Basilica di Santa Maria dell’Assunta, con bellissimi mosaici, fondata nel VII secolo e che rappresenta la più antica cattedrale di Venezia. L’edificio visibile oggi risale all’ampliamento dell’824 e alle ricostruzioni del 1008. E’ possibile salire in cima al campanile. Da non perdere anche il trono di Attila, situato al centro della piazza, il museo di Torcello, il ponte del diavolo, secondo la leggenda edificato dal diavolo in una sola notte e perciò rimasto incompiuto.

Come raggiungerle

Vaporetto: Se partite dal centro storico, la fermata più comoda è dalle Fondamente Nuove, da dove parte quello più veloce.

  • Da Venezia a Murano : prendete il vaporetto n. 12,  arriverete in 10 minuti.  
  • Da Murano a Burano: dalla fermata Faro salite sul vaporetto nr. 5. il viaggio dura una mezz'oretta.
  • Da Burano a Torcello: prendete il vaporetto n. 9 che passa ogni 15 minuti facendo da navetta tra le due isole. La durata del tragitto è brevissima, solo 5 minuti.

Nel momento in cui dovete rientrare a Venezia: 

  • Se siete a Burano: prendete il vaporetto n. 12 che ferma a Murano e poi alla Fondamenta nuove. il tempo di percorrenza è di circa 40-45 minuti.
  • Se siete a Torcello:  se rientrate dopo le 18.00 prendete il vaporetto n. 12 che arriva a Fondamenta Nuove. Se invece rientrate prima andare a Burano e da lì prendere il vaporetto n. 12

Un'altra maniera per raggiungere le isole della laguna è fare un tour guidato...non dovrete pensare a nulla se non a godervi la visita!  Potrete trovare alcune proposte a questo link.

Leggi anche Weekend a Venezia Visitare Venezia in un giorno Come muoversi a Venezia

 

Libreria Acqua Alta

Sia che siate amanti dei libri, sia che siate semplicemente curiosi, la Libreria Acqua Alta è senza dubbio uno dei posti da visitare a Venezia.
Inserita dalla BBC, e da Condé Nast Traveller nell’elenco delle 10 librerie più belle del mondo, la trovate vicino a Piazza san Marco, alle spalle della Basilica e poco distante dalla Fondazione Querini Stampalia.
Vi potete accedere da una calle tranquilla nei pressi di Campo Santa Maria Formosa ( Calle lunga Santa Maria Formosa 5176/B nel sestiere Castello), fuori dai grandi flussi di turisti che caratterizzano la Serenissima.

Si tratta di una libreria indipendente, non legata a grandi editori e questo è uno dei diversi motivi che la rendono unica nel suo genere.

Se vi trovate a visitare Venezia con bambini può essere una delle tappe del vostro itinerario.

Libreria Acqua Alta  – Cosa Vedrete

Una volta varcata la soglia vi troverete letteralmente sommersi dai libri, a migliaia, collocati in ogni dove.
Non solo su mensole e scaffali, ma anche in canoe, barche, in una gondola, posizionata all’ingresso e in cui si trovano i libri su Venezia, in una vasca da bagno dallo stile retrò. 
Questa idea originale di sistemare i libri ha anche una funzione molto pratica.
Quando si verifica il fenomeno dell’acqua alta a Venezia e questa supera i 140 cm, l’acqua entra dalla porta che dà sul canale e non solo da quella.
In queste occasioni, i particolari contenitori galleggiano, proteggendo così i libri dall’acqua e impedendo  che si bagnino.
Durante l’alta marea la libreria rimane comunque aperta. Indossando stivali di gomma si può tranquillamente girare per il locale alla ricerca del volume che vi interessa di più.

1) I libri

Dei libri che troverete nella Libreria Acqua Alta alcuni sono nuovi, altri di seconda mano o fuori catalogo. Sono ordinati per tematiche che vanno dai gialli ai fumetti, dai classici alla fantascienza. E ancora dai best seller ai libri di avventura, dalla letteratura italiana a quella straniera.

In particolare, nel primo ambiente potrete trovare libri dedicati a Venezia, alla sua storia e alle sue tradizioni, ma anche volumi che parlano di argomenti che vanno dall’arte e al cinema, allo sport e alla musica. Nel secondo, invece, ci sono i fumetti e i best seller. 

Non esiste un catalogo digitale ma il proprietario ha ben presente dove si trova ogni cosa.
Perciò basterà chiedere a lui di cosa avrete bisogno, saprà senz’altro aiutarvi. Così come suo figlio Lino, che segue la libreria insieme a lui.

Visitare Venezia : la libreria Acqua Alta
Foto: Sara Dalmasso

2) Il cortile

Un’altra cosa caratteristica di questa libreria è il piccolo cortile che ospita una scala del tutto particolare. Centinaia di volumi di vecchie enciclopedie, ormai destinate al macero, sono state sistemate per formarne i gradini, saliti i quali (c’è anche una freccia  con la scritta “follow the book”, segui il libri) potrete guardare dal muro che si affaccia sul canale e ammirare la Corte Sconta detta Arcana (in realtà Corte Botera), in cui Hugo Pratt ambientò le avventure di Corto Maltese.
La scala di libri è tra i posti più fotografati di Venezia e luogo molto popolare su Instagram, che le ha dato fama in tutto il mondo.

Foto: Sara Dalmasso

3) L’uscita di sicurezza

Molto curiosa è anche l’uscita di sicurezza, anch’essa affacciata su un canale. É dotata di una poltrona e una sedia per chi si vuole fermare a sfogliare un libro, o osservare la marea che sale o le gondole che passano.

4) I gatti

Non stupitevi se troverete dei simpatici gattoni accoccolati sui libri o che gironzolano per la libreria.
Sono di proprietà del padrone e abitano qui, dormendo placidi sui volumi o aggirandosi per i locali “accompagnando” i turisti nella loro ricerca di libri.
Per aiutare nella ricerca sono posti dei cartelli scritti a mano, sulle mensole o attaccate alle imbarcazioni.

I gatti della libreria Acqua Alta
Foto: Sara Dalmasso

Come nasce la Libreria Acqua alta?

Questo posto così speciale prende vita nel 2004 grazie a Luigi Frizzo, vicentino di origine ma veneziano di adozione, con una grande passione per i viaggi e l’avventura, che lo portano a girare il mondo, dalla Polinesia all’Egitto.  
Viaggi grazie ai quali comincia a conoscere i testi del passato, la filosofia, e si appassiona sempre di più alla letteratura.
L’amore lo fa fermare in Valle d’Aosta. Qui, aiutando la sua compagna ad allestire una libreria, viene a contatto con un medico valdostano che gli fa conoscere l’antroposofia, disciplina fondata dall’esoterista Rudolf Steiner.
Inizia perciò a leggere sempre più libri, e si immerge nella filosofia, nella letteratura e nella teologia.

La parentesi in Val d’Aosta si chiude e Luigi allora si sposta a Venezia, dove decide di aprire la sua particolarissima libreria che rimane aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00.
Per essere aggiornati su eventuali variazioni potete consultare la sua pagina Facebook ufficiale della libreria.

Come raggiungerla

Arrivate a Campo Santa Maria Formosa e prendete Calle Lunga Santa Maria Formosa.
Giungete fino quasi alla fine della strada, dove a sinistra si apre una corte con l’ingresso della libreria (civico 5176/B).


Da Piazza san Marco: dalla Piazzetta dei Leoncini percorrete Calle Canonica e arrivate in campo san Filippo e Giacomo. Girate a sinistra in Calle Castagna e raggiungete Ruga Giuffa e poi Campo Santa Maria Formosa. Imboccate Calle Santa Maria Formosa e arriverete a destinazione. A fare tutto il percorso ci vorranno circa 5 minuti.

Da Rialto: da Campo San Bartolomio prendete Sotoportego della Bissa e andate dritti fino a Salizada san Lio. Dopo averla percorsa tutta girate a sinistra in Calle del Mondo Novo che vi porterà in Campo Santa Maria Formosa. Da lì prendete la calle omonima e raggiungerete la libreria.
Tutta la passeggiata dura circa 10 minuti.

 

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Scala Contarini del Bovolo

A soli cinque minuti a piedi da Piazza San Marco, la Scala Contarini del Bovolo è una tesoro nascosto che vale la pena inserire nel vostro itinerario per visitare Venezia, qualunque sia la durata del soggiorno. 

Si trova nelle vicinanze di Campo Manin e ci si arriva da una stretta stradina che non fa sospettare l’esistenza una gemma così bella.La scala a chiocciola, bovolo in veneziano, è un bellissimo esempio di stile tardo gotico.
La si può visitare (QUI per i biglietti!) e salire fino in cima, da dove si può godere di una splendida vista sui tetti di della città.
E’ sicuramente uno degli infiniti posti instagrammabili a Venezia, da dove potrete scattare le vostre foto social.

L’elegante Palazzo Contarini del Bovolo venne edificato a fine Quattrocento in stile tardo gotico (ben evidente nella facciata che dà sul Rio di San Luca), nella zona più centrale e più richiesta di Venezia.
Si trova infatti equidistante da Piazza San Marco, luogo politico e culturale della città, ma anche da Rialto, luogo economico per eccellenza.
Inizialmente aveva la funzione di “casa fontego”, cioè un edificio che serviva sia da dimora che da luogo per immagazzinare le merci.
La residenza della famiglia, era tutt’uno con l’impresa, un luogo dove si viveva e si conducevano i propri affari. Risultava perciò comoda con il canale che si trovava da un lato del palazzo.

Dal 1444 divenne la dimora dei Contarini, una delle famiglie più potenti della Serenissima.
Nel 1499 Pietro Contarini, rampollo della potente famiglia Contarini del ramo di San Paternian, fece aggiungere una scala addossata all’edificio. Dello stesso periodo è anche il loggiato del cortile interno, che fa da raccordo stilistico fra il preesistente palazzo e la scala.
Oltre alla funzione di unificare le due ali del palazzo, la scala ne aveva un’altra, la più importante, che era quella di accrescere il prestigio della famiglia.

Il progetto della scala venne affidato probabilmente all’architetto Giovanni Candi, che realizzò un’incredibile costruzione a spirale.
In realtà, questo tipo di architettura era stata piuttosto usuale nei secoli a Venezia, ma mai ne era stata realizzata una così grande e così riccamente decorata.
I veneziani rimasero così colpiti dalla sua originalità, che rendeva unico il palazzo, che ben presto l’appellativo ‘bovolo’ andò ad indicare un ramo della stessa famiglia Contarini.

1. Scala Contarini del Bovolo. Come è fatta

La scala presenta un mix di stili diversi che si integrano perfettamente: lo stile rinascimentale, quello gotico e quello veneto-bizantino.
Si erge per ben 26 metri, è larga 9.80 metri ed ha il diametro del cilindro murario entro cui si snoda di ben 4,7 metri.
80 sono gli scalini monolitici da salire in senso antiorario per arrivare fino alla cima, dove c’è un belvedere a cupola.
Questa ha una copertura in legno che risale al 1874. Da qui si ammira il panorama a 360 gradi su Venezia.
E ancora da qui l’astronomo tedesco Tempel, conducendo le sue osservazioni col telescopio sulla cima della torre, scoprì la cometa C/1859 e la nebulosa di Merope delle Pleiadi (rispettivamente il 2 aprile 1859 e il 19 ottobre dello stesso anno)

La scala del Bovolo è costituita dalla fusione di una torre cilindrica e un loggiato che si sviluppa su cinque livelli. Questi ultimi vedono la presenza di cinque ordini di archi rampanti innestati su colonne.
Gli archi sono tre per piano e decrescono in altezza in modo tale che quelli all’ultimo piano siano la metà di quelli del piano terra.
Questo trucco prospettico regala alla struttura l’idea di una maggiore altezza.

Lo slanciato movimento a chiocciola, inoltre, è accentuato dal gioco di vuoti e pieni realizzato con l’alternanza del bianco abbagliante della pietra d’Istria e il rosso-bruno dei mattoni.

Cosa vedere a Venezia: Scala Contarini del Bovolo

2. La scala nel corso dei secoli

Col passare del tempo Palazzo Contarini è stato oggetto di vari passaggi di proprietà:

  • nel 1717 il palazzo venne affidato nella mani di Giovanni Minelli, marito di Elisabetta di Pietro Maria Contarini, ultimo rappresentante della famiglia.
  • All’inizio dell’Ottocento la ditta Emery acquistò l’edificio e lo diede in affitto ad Arnaux Marseille. Questi nel 1803 lo fece diventare albergo, noto come “albergo del Maltese”, dal nome della corte verso la quale si affaccia il palazzo.
    Si racconta che il personaggio dei fumetti Corto Maltese, ideato da Hugo Pratt, sia stato ispirato proprio dalle esperienze personali di Marseille.
  • Nel 1852 il Palazzo Contarini cambia ancora proprietà venendo ceduto alla parrocchia di San Luca, perchè diventasse la sede per la propria Congregazione di carità.
  • Attualmente, la struttura è di proprietà dell’IRE (Istituzioni di ricovero e di educazione) di Venezia.

3. Come arrivare

La Scala, considerata uno dei gioielli nascosti di Venezia, si trova nel sestiere di San Marco a Campo Manin, 4303.
Se arrivate con:

  • il treno: dalla Stazione di Santa Lucia a piedi ci vanno circa 25 minuti.
  • l’autobus o con la macchina: da Piazzale Roma a piedi ci vanno circa 20 minuti.
  • il vaporetto: prendete la linea 1 da Piazzale Roma o la linea 2 dalla Stazione. Scendete a Rialto. Dalla fermata impiegherete solo 5 minuti a piedi.

4. Orari

Tutti i giorni, dalle ore 9.30 alle17.30 (orario di ingresso invernale, fino al 28 febbraio)
Tutti i giorni,dalle 10.00 alle 18.00 (orario di ingresso estivo, dal al 28 febbraio)
Chiuso il 15 agosto, 25 dicembre e 1 gennaio.

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