Silvia

Silvia è content creator dal 2010 ed esperta d'informazione turistica per città d'arte italiane. Laureata in Lettere Classiche, è appassionata della storia, della cultura e delle curiosità delle città del Bel Paese, nonché conoscitrice di tutti i trucchi per una perfetta vacanza in Italia.

Venezia con i bambini – 3 cose da fare

Sei a visitare Venezia con i bambini e vuoi qualche idea su dove andare ? Eccoti accontentato: qui di seguito ti do 3 indicazioni sulle mille cose da fare in città che sono sicura non li deluderanno.

1. VISITARE LA LIBRERIA ACQUA ALTA

Visitare Venezia: la Libreria  Acqua Alta

È una tappa da non perdere per tutti gli amanti dei libri e non solo. Si trova nel cuore di Venezia (Calle lunga Santa Maria Formosa 5176/B) nel sestiere Castello, alle spalle della Basilica di San Marco. È poco distante dalla Fondazione Querini Stampalia.
Per entrare si accede da Calle Lunga Santa Maria Formosa, nei pressi di Campo Santa Maria Formosa.
Entrando in questa libreria i tuoi bambini rimarranno a bocca aperta: ci sono libri nuovi (60%) e usati, di ieri e di oggi in qualsiasi spazio disponibile incastrati l’uno con l’altro, ammassati non solo sugli scaffali, ma anche nei luoghi più diversi, come vasche da bagno, barche, canoe, gondole. C’è anche una scala realizzata con vecchie enciclopedie su cui si può salire ed affacciarsi sul canale per guardare le gondole che passano. Troverai poi dei docili gatti, accoccolati tra il libri, che i tuoi bimbi potranno accarezzare.
La libreria è aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00.

Una volta visitata questa particolare libreria avrai l’imbarazzo della scelta tra le attrazioni da raggiungere. Con una breve passeggiata di dieci minuti sarai infatti in Piazza San Marco. Qui i tuoi pargoli, oltre alla basilica potranno ammirare la Torre dell’Orologio (portali a visitarla all’interno!), il Campanile si San Marco e il meraviglioso Palazzo Ducale. Potrete raggiungere facilmente anche il Ponte di Rialto e il Ponte dei Sospiri.


2. VISITARE LO SQUERO DI SAN TROVASO

La seconda idea che ti consiglio, nel caso fossi a visitare Venezia con i bambini e quella di portarli in uno squero a scoprire come si costruisce una gondola! Ne rimarranno entusiasti.

Gli squeri erano piccoli cantieri dove si costruivano barche di piccole dimensioni e le famosissime gondole. Oggi limitano la propria attività alla loro produzione e riparazione.
La parola squero deriva dal termine dialettare squara, che in dialetto veneziano indica la squadra di persone (i maestri d’ascia, o anche squararoli) che collaborano alla realizzazione delle imbarcazioni.
Se andate in campo San Trovasio, nel sestiere di Dorsoduro, troverete uno dei pochi squeri ancora in funzione a Venezia. Si tratta del più antico della città, attivo dal 1600, ed è privato.

L’edificio che lo ospita (così come gli altri squeri) ha la forma tipica delle case di montagna, cosa eccezionale per la città lagunare. Qui vivevano infatti i maestri artigiani provenienti dalle zone del Cadore, da cui giungeva il legname per la costruzione delle imbarcazioni.
Potrete ammirare il caratteristico piazzale inclinato verso il canale per l’accesso delle imbarcazioni e una tettoia di legno, chiamata tesa, usata per lavorare al riparo dalla pioggia e come deposito degli strumenti di lavoro.
Una volta capito come si costruisce una gondola non resta che fare un giro!


3. VEDERE LA LAVORAZIONE DEL VETRO A MURANO

Un’escursione a Murano, se sei a visitare Venezia in 3 giorni con i bambini, sarà senz’altro apprezzata dai vostri pargoli.
Una volta sull’isola andate in una delle tante botteghe tradizionali a scoprire come si lavora il vetro. Rimarranno a bocca aperta nel vedere il magico processo di lavorazione del vetro e come il vetraio riesca a realizzare da una palla incandescente fantastiche creazioni!
Potete andare anche a Murano Faro, dove c’è il canale con tutti negozietti di oggettistica in vetro.
Si divertiranno a vedere le vetrine piene palloncini, animali, strumenti musicali, intere orchestre e animaletti di ogni tipo.
D’obbligo una foto davanti alla stella gigante blu!

Come arrivare a Murano
Da Ferrovia o Piazzale Roma: Linea 4.2, ogni 20 minuti, fa tutte le fermate di Murano.Tempo di percorrenza 35 minuti
Da San Marco : presso l’imbarcadero di San Marco Monumento, Linea 4.1 ogni 20 minuti. Oppure la Linea 7, imbarcadero Jolanda, dalle 10.11 alle 17.31, ogni 20 minuti. Tempo di percorrenza 25 minuti.
Da Fondamenta Nuove: le linee 4.1 e 4.2 si alternano ogni 10 minuti. Tempo di percorrenza 8 min.

Leggi anche
Venezia per bambini, i parco giochi
Visitare Venezia in 3 giorni con bambini
Godersi Venezia senza stress (niente coda!)
Le risposte alle vostre domande per visitare Venezia

LA TORRE DELL’OROLOGIO

La Torre dell’Orologio, insieme alla Basilica di San Marco, al Campanile e a Palazzo Ducale, è un’attrazione da non perdere se stai visitando Piazza San Marco a Venezia.
Può essere un’ottima idea se sei in città con bambini (possono salire a partire dai 6 anni).
Si può su prenotazione e con un accompagnatore specializzato il lunedì, il venerdì, il sabato e la domenica alle ore 12.00. Dal giovedì alla domenica alle ore 15.00.

N.B. Il punto di incontro per la partenza della visita è la biglietteria del Museo Correr, dove è necessario andare 5 minuti prima dell’orario di visita che aveete prenotato.

Visitare Venezia- Piazza san Marco e Torre dell'Orologio
Piazza San Marco con la torre dell’Orologio e la Basilica

La torre si trova lungo il lato nord della piazza ed è un’autentica meraviglia.
Si racconta che chi la realizzò, una volta terminati i lavori fosse stato accecato, perchè non potesse replicare l’opera.
La torre venne commissionata a fine XV secolo per accogliere il nuovo orologio della città.
La parte centrale fu costruita nel 1496-99, mentre i corpi laterali furono aggiunti nel 1506 e sopraelevati nel XVIII oltre le terrazze.

Attrazioni nelle vicinanze: Ponte di Rialto, Teatro La Fenice, Palazzo Ducale, Campanile di San Marco , Basilica di San Marco, Ponte dei sospiri

In cima alla Torre dell’Orologio ci sono due Mori (così chiamati per il fatto che il bronzo con cui sono fatti con passare degli anni si è scurito), realizzati nel 1497, che battono il tempo percuotendo con un martello una grande campana risalente allo stesso periodo.
A mezzogiorno e a mezzanotte la battono per ben 132 volte!
Sopra i quadrante si trova una terrazza semicircolare con, dentro un’edicola a nicchia, una Madonna col Bambino, davanti alla quale, solo nella settimana dell’ascensione e nel giorno dell’epifania, si inchinano i Re Magi provenienti dalla porta sinistra.
La torre è rimasta chiusa per restauri per circa un decennio ed è stata inaugurata nel giugno del 2006.

La Torre dell'orologio, tra le attrazioni di Venezia
Foto di Miriam Broglia

Sia che ti trovi a visitare Venezia in 3 giorni, sia che tu stia in città per un periodo più o meno lungo, immortala La Torre dell’Orologio nei tuoi scatti!

Dove di trova


Leggi anche
Cosa vedere a Venezia
Visitare Venezia con Bambini
Weekend a venezia
I ponti di Venezia

Scala Contarini del Bovolo

A soli cinque minuti a piedi da Piazza San Marco, la Scala Contarini del Bovolo è una tesoro nascosto che vale la pena inserire nel tuo itinerario per visitare Venezia, qualunque sia la durata del soggiorno. 

Si trova nelle vicinanze di Campo Manin e ci si arriva da una stretta stradina che non fa sospettare l’esistenza una gemma così bella. La scala a chiocciola, bovolo in veneziano, è un bellissimo esempio di stile tardo gotico.
La si può visitare (QUI per i biglietti!) e salire fino in cima, da dove si può godere di una splendida vista sui tetti di della città.
E’ sicuramente uno degli infiniti posti instagrammabili a Venezia, da dove potrai scattare le tue foto social.

L’elegante Palazzo Contarini del Bovolo venne edificato a fine Quattrocento in stile tardo gotico (ben evidente nella facciata che dà sul Rio di San Luca), nella zona più centrale e più richiesta di Venezia.
Si trova infatti equidistante da Piazza San Marco, luogo politico e culturale della città, ma anche da Rialto, luogo economico per eccellenza.
Inizialmente aveva la funzione di “casa fontego”, cioè un edificio che serviva sia da dimora che da luogo per immagazzinare le merci.
La residenza della famiglia, era tutt’uno con l’impresa, un luogo dove si viveva e si conducevano i propri affari. Risultava perciò comoda con il canale che si trovava da un lato del palazzo.

Dal 1444 divenne la dimora dei Contarini, una delle famiglie più potenti della Serenissima.
Nel 1499 Pietro Contarini, rampollo della potente famiglia Contarini del ramo di San Paternian, fece aggiungere una scala addossata all’edificio. Dello stesso periodo è anche il loggiato del cortile interno, che fa da raccordo stilistico fra il preesistente palazzo e la scala.
Oltre alla funzione di unificare le due ali del palazzo, la scala ne aveva un’altra, la più importante, che era quella di accrescere il prestigio della famiglia.

Il progetto della scala venne affidato probabilmente all’architetto Giovanni Candi, che realizzò un’incredibile costruzione a spirale.
In realtà, questo tipo di architettura era stata piuttosto usuale nei secoli a Venezia, ma mai ne era stata realizzata una così grande e così riccamente decorata.
I veneziani rimasero così colpiti dalla sua originalità, che rendeva unico il palazzo, che ben presto l’appellativo ‘bovolo’ andò ad indicare un ramo della stessa famiglia Contarini.

1. Scala Contarini del Bovolo. Come è fatta

La scala presenta un mix di stili diversi che si integrano perfettamente: lo stile rinascimentale, quello gotico e quello veneto-bizantino.
Si erge per ben 26 metri, è larga 9.80 metri ed ha il diametro del cilindro murario entro cui si snoda di ben 4,7 metri.
80 sono gli scalini monolitici da salire in senso antiorario per arrivare fino alla cima, dove c’è un belvedere a cupola.
Questa ha una copertura in legno che risale al 1874. Da qui si ammira il panorama a 360 gradi su Venezia.
E ancora da qui l’astronomo tedesco Tempel, conducendo le sue osservazioni col telescopio sulla cima della torre, scoprì la cometa C/1859 e la nebulosa di Merope delle Pleiadi (rispettivamente il 2 aprile 1859 e il 19 ottobre dello stesso anno)

La scala del Bovolo è costituita dalla fusione di una torre cilindrica e un loggiato che si sviluppa su cinque livelli. Questi ultimi vedono la presenza di cinque ordini di archi rampanti innestati su colonne.
Gli archi sono tre per piano e decrescono in altezza in modo tale che quelli all’ultimo piano siano la metà di quelli del piano terra.
Questo trucco prospettico regala alla struttura l’idea di una maggiore altezza.

Lo slanciato movimento a chiocciola, inoltre, è accentuato dal gioco di vuoti e pieni realizzato con l’alternanza del bianco abbagliante della pietra d’Istria e il rosso-bruno dei mattoni.

Cosa vedere a Venezia: Scala Contarini del Bovolo
Particolare dell Scala contarini del Bovolo

2. La scala nel corso dei secoli

Col passare del tempo Palazzo Contarini è stato oggetto di vari passaggi di proprietà:

  • nel 1717 il palazzo venne affidato nella mani di Giovanni Minelli, marito di Elisabetta di Pietro Maria Contarini, ultimo rappresentante della famiglia.
  • All’inizio dell’Ottocento la ditta Emery acquistò l’edificio e lo diede in affitto ad Arnaux Marseille. Questi nel 1803 lo fece diventare albergo, noto come “albergo del Maltese”, dal nome della corte verso la quale si affaccia il palazzo.
    Si racconta che il personaggio dei fumetti Corto Maltese, ideato da Hugo Pratt, sia stato ispirato proprio dalle esperienze personali di Marseille.
  • Nel 1852 il Palazzo Contarini cambia ancora proprietà venendo ceduto alla parrocchia di San Luca, perchè diventasse la sede per la propria Congregazione di carità.
  • Attualmente, la struttura è di proprietà dell’IRE (Istituzioni di ricovero e di educazione) di Venezia.

3. Come arrivare

La Scala, considerata uno dei gioielli nascosti di Venezia, si trova nel sestiere di San Marco a Campo Manin, 4303.
Se arrivi con:

  • il treno: dalla Stazione di Santa Lucia a piedi ci vanno circa 25 minuti.
  • l’autobus o con la macchina: da Piazzale Roma a piedi ci vanno circa 20 minuti.
  • il vaporetto: prendi la linea 1 da Piazzale Roma o la linea 2 dalla Stazione. Scendete a Rialto. Dalla fermata impiegherai solo 5 minuti a piedi.

4. Orari

Tutti i giorni, dalle ore 9.30 alle17.30 (orario di ingresso invernale, fino al 28 febbraio)
Tutti i giorni,dalle 10.00 alle 18.00 (orario di ingresso estivo, dal al 28 febbraio)
Chiuso il 15 agosto, 25 dicembre e 1 gennaio.

Leggi anche
Monumenti più importanti da visitare a Venezia
Visitare Venezia in 3 giorni
Dove dormire a Venezia


Le cose da non fare a Venezia

Cosa non fare a Venezia? Questa è una delle domande che dovrai porti quando verrai a visitare Venezia in 3 giorni, o qualunque sia la durata del tuo soggiorno.
La Serenissima è un luogo unico. La Basilica di San Marco, Palazzo Ducale, le altre attrazioni e i suoi splendidi palazzi attirano ogni anno milioni di visitatori da ogni parte del mondo.
Ma tanta folla purtroppo crea non pochi problemi, perchè spesso i turisti non si comportano, nei confronti della città e di chi la abita, con l’attenzione che meritano.

Ti metto perciò a disposizione un piccolo elenco delle principali regole da seguire, per vivere al meglio e più facilmente la tua vacanza a Venezia nel segno del rispetto di questo luogo meraviglioso.


COSA NON FARE A VENEZIA

1) Dare da mangiare ai piccioni, è vietato (con sanzioni fino a 500 euro). Rovinano i monumenti con le loro deiezioni e portano malattie. Se dai del cibo ad uno di loro, in men che non si dica verrai “assalito” da una moltitudine di colombi fastidiosi e per nulla puliti.

2) Fermarti mentre cammini per le calli di Venezia occupando l’intera strada. Sono strette e si intasano subito. Tu sei in vacanza, ma chi abita a Venezia no e ha bisogno di potersi muovere agilmente. Perciò cammina pure con calma ma tieni la destra e cammina in fila indiana per occupare meno spazio possibile.

3) Sederti su gradini delle chiese, sulla riva dei canali o sulle scale delle abitazioni private per mangiare.
E’ vietato, specie nell’area tra piazza San Marco e piazzetta dei Leoncini e il Molo (multa fino a 200 euro).
Se vuoi mangiare al sacco, vai nelle apposite aree pic nic, allestite nei giardini pubblici. Sono dotate di panchine, servizi igienici e cestini per i rifiuti (qui la mappa delle aree verdi).


4) Tenere lo zaino in spalla quando sali sui vaporetti, che sono sempre affollati. Togli spazio agli altri e puoi dare fastidio. Tienitelo sul davanti, è anche più sicuro dagli scippi.

5) Sostare davanti alla porta dei vaporetti o negli imbarcaderi mentre aspetti di salire. Lascia che le persone scendano e poi sali tu. Ricorda che per Venezia girano non solo turisti, ma anche i cittadini che devono andare a lavorare o alle proprie occupazioni.
Quando sei sui vaporetti non stare davanti alla porta d’uscita per dare la possibilità a chi deve scendere di farlo.

6) Camminare scalzi o con le ciabatte in caso di acqua alta a Venezia. Questo per una questione igienica, perchè l’acqua è molto inquinata e vi scorrazzano anche diverse pantegane. Usa le apposite passerelle o munisciti degli stivali usa e getta (li trovi anche nelle tabaccherie). Sulle passerelle ricordati di non fermarti per non intralciare il traffico.

7) Indossare indumenti indecorosi. Niente costume da bagno o torso nudo quindi, pena una multa di 250 euro. Metti in conto che tra le diverse cose da vedere a Venezia ci sono tante chiese, a cui non si può accedere se non vestiti in modo consono al luogo. D’altronde non sei mica in spiaggia no?

8) Gettare la spazzatura per terra o nei canali (coppette di gelato e mozziconi di sigarette in primis). Tratta la città come se fosse casa tua. Usa i quasi 1.000 cestini sparsi per ogni angolo della città (multa: 350 euro)

Leggi anche
Le risposte alle vostre domande per visitare Venezia
Visitare Venezia in 3 giorni
Visitare Venezia in un weekend
Visitare Venezia in un giorno
Visitare Venezia senza stress (niente coda!)


IL PONTE DI RIALTO

Nel tuo itinerario per visitare Venezia in 3 giorni (ma anche se sei in città per un giorno o per un weekend), non può mancare una tappa dedicata al bellissimo Ponte di Rialto.
Simbolo di Venezia in tutto il mondo, insieme alla Basilica di San Marco e all’omonimo campanile, fino al 1854 è stato l’unico ponte che collegava le due sponde della via principale di Venezia.
Oggi invece rappresenta uno dei 4 ponti che attraversano il Canal Grande. Gli altri tre sono: il Ponte della Costituzione, il Ponte dell’Accademia, e il Ponte degli Scalzi.
L’attrazione si trova nel sestiere di San Polo, zona che è sempre stata dedicata al commercio.
Vicino è situato infatti il Mercato di Rialto, luogo vivace, multietnico e colorato. Nei dintorni ci sono diverse osterie, i bacari, dove potrete fare un aperitivo o assaggiare qualche cicheto.

Attrazioni nelle vicinanze: Basilica di San Marco, Campanile di San Marco, Palazzo Ducale, Ponte dei Sospiri, Scala Contarini del Bovolo, La Fenice.

PONTE DI RIALTO – STORIA

La struttura venne costruita per andare incontro alle crescenti esigenze di questo quartiere dei commerci.
Nel XII secolo un grande movimento di persone e di merci andava man mano aumentando tra l’una e l’altra sponda del Canal Grande.
Perciò venne costruito, in sostituzione del traghetto, un ponte in legno che si poteva sollevare, per permettere il passaggio delle imbarcazioni.
Il ponte fu chiamato del Quartarolo, o ponte della Moneta. Prima della sua costruzione, infatti, chi voleva attraversare il canale pagava una moneta del valore della quarta parte di un denaro veneto
Si chiamava così anche perchè vicino all’estremità est del ponte sorgeva l’antica Zecca.
Durante il corso del tempo subì varie vicende di restauri e abbellimenti. Nel 1444, però, ormai vecchio e malandato, cadde sotto il peso delle troppe persone, accorse per vedere sfilare il corteo che accompagnava la Marchesa di Ferrara.


Nel XVI secolo si decise così di costruire il ponte in pietra. Al concorso, fu accettato il progetto di Antonio da Ponte, che lo terminò nel 1588, sotto il Dogado di P. Cicogna. Realizzarlo costò più di 250.000 ducati, una somma astronomica per l’epoca.
Alla gara avevano partecipato anche alcuni dei maggiori architetti del tempo come Jacopo Sansovino, Andrea Palladio e Vincenzo Scamozzi.

Visitare Venezia in 3 giorni - L'iconico Ponte di Rialto
Foto di Mario Vigna

COME È FATTO

Il Ponte, ad un’unica arcata con la corda di oltre 28 metri, é realizzato in pietra d’Istria. Ha due file di negozi, collegate tra loro, nella parte centrale, da due archi.
È un’attrazione di Venezia sempre affollata di turisti in cerca di un souvenir o intenti a godersi il via vai di imbarcazioni che navigano sul Canal Grande.
D’obbligo fare una foto in cima …non puoi tornare a casa senza!
Ci sono 42 gradini per ogni rampa laterale, che sono più bassi di quelli centrali. Questo per permettere ai carrelli che trasportano le merci di attraversarlo facilmente.
A questi gradini se ne aggiungono dodici verso la Riva del Buso, e quindici verso la Riva del Vin.
Nei pressi di Palazzo dei Camerlenghi sono 18, mentre verso la Riva del Ferro sono 15.
Sulle due rampe centrali, invece, ci sono cinque gruppi di scalini da cinque ognuno, e sei gruppi da tre. Sono quindi 43 i gradini, verso il mercato, mentre verso Campo San Bartolomeo sono 37.
Lungo i lati del ponte ci sono eleganti balaustre in pietra che proteggono i pedoni che lo attraversano. Queste balaustre sono decorate con uno stile sobrio e funzionale, tipico del rinascimento veneziano.

RESTAURI

Il Ponte di Rialto è stato restaurato diverse volte nel corso dei secoli, resistendo per 4 secoli senza grossi problemi.
Alla fine del XX secolo si scoprirono problemi nelle pareti delle botteghe e sulla balaustra. Dati i costi elevati però non si poté fare nulla.
L’ultimo intervento risale al 2012. Il gruppo OTB di Renzo Rosso, a cui fanno capo i marchi di moda Diesel, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf avviò una campagna di restauro. Costata 5 milioni di euro, si è conclusa nel settembre 2021.
L’intervento ha previsto un restauro completo della struttura che lo ha riportato al suo antico splendore.
Dalla costruzione del ponte non era mai successa una cosa del genere.

I lavori di restauro hanno riguardato i bassorilievi, le targhe e i mascheroni che decorano il ponte.
Sono stati puliti al laser e a vapore e stuccati con malte a base di calce formulate appositamente.
È stato poi realizzato un sottofondo della pavimentazione in calce e cocciopesto. Oltre all’ impermeabilizzazione con guaine elastiche e i consolidamenti strutturali con fibre di carbonio e acciaio duplex.

CURIOSITÀ

  • Per costruire le fondamenta del ponte in pietra sono stati utilizzati dodicimila pali di legno di olmo e moltissimi tavoloni di larice che lo sostengono.
    Pali e tavole che, ancora oggi, dopo quasi 500 anni, sostengono l’arcata unica
  • La costruzione subì spesso degli stop.
    Per prima cosa per motivi economici, vista l’enormità della cifra che Stato Veneziano doveva sborsare. Poi per il fatto che i vari proprietari dei negozi che c’erano sul ponte in legno non volevano lasciare la loro attività commerciale. Avrebbero infatti perso il loro sostentamento, durante tutto il periodo di costruzione della nuova struttura.
  • Sui capitelli di due pilastri di Palazzo dei Camerlenghi, ai piedi del ponte sono scolpiti due figure bizzarre.
    Un uomo accovacciato con una terza gamba unghiata e una donna accovacciata sulle fiamme.
    Si riferiscono a due dei tanti scettici che non pensavano che la struttura sarebbe mai stata realizzata. L’uomo avrebbe detto che il ponte sarebbe stato terminato quando le sue parti intime avrebbero messo le unghie. La donna, invece, avrebbe promesso di farsi bruciare il basso ventre se il ponte fosse stato completato. 
    Questi due capitelli sarebbero perciò una presa in giro della tradizione
  • Il nome Rialto arriva dal latino “rivus altus”, cioè canale profondo e perciò definiva un’area libera dalle inondazioni

DA DOVE FOTOGRAFARLO

Ci sono molte prospettive interessanti da dove realizzare i tuoi scatti. Ecco alcuni suggerimenti:

  1. Dalla sponda del Canal Grande: puoi scattare le foto sia da est che da ovest. Questa prospettiva ti permette di catturare l’intero ponte insieme all’attività sul canale.
  2. Dai ponti vicini: ci sono altri ponti pedonali che attraversano il Canal Grande vicino al Ponte di Rialto. Da qui, puoi ottenere prospettive diverse e angolazioni uniche di questa attrazione
  3. Dall’acqua: prendete una gondola o un vaporetto e scattate le foto dal Canal Grande.
    Questa prospettiva ti permette di catturare il ponte con il suo riflesso sull’acqua.
  4. Dal terrazzo di un edificio circostante: di qui puoi ottenere una prospettiva panoramica del ponte e del Canal Grande dall’alto.

COME RAGGIUNGERLO

Potrete arrivare facilmente con la line a 1 e 2 del vaporetto. La fermata è Rialto
A piedi da piazzale Roma con una passeggiata di circa 20 minuti.


Se vuoi scoprire quali sono gli altri celebri ponti di Venezia consulta la nostra pagina dedicata!

Leggi anche
Il ponte dei sospiri
I ponti di Venezia
Tre cose da vedere a Venezia in 3 giorni


Libreria Acqua Alta

Sia che tu sia amante dei libri, sia che sia semplicemente curioso, la Libreria Acqua Alta è senza dubbio uno dei posti da visitare a Venezia.
Inserita dalla BBC, e da Condé Nast Traveller nell’elenco delle 10 librerie più belle del mondo, la trovi vicino a Piazza san Marco, alle spalle della Basilica e poco distante dalla Fondazione Querini Stampalia.
Vi puoi accedere da una calle tranquilla nei pressi di Campo Santa Maria Formosa ( Calle lunga Santa Maria Formosa 5176/B nel sestiere Castello), fuori dai grandi flussi di turisti che caratterizzano la Serenissima.

Si tratta di una libreria indipendente, non legata a grandi editori e questo è uno dei diversi motivi che la rendono unica nel suo genere.

Se ti trovi a visitare Venezia con bambini può essere una delle tappe del tuo itinerario.

Libreria Acqua Alta  – Cosa Vedrete

Una volta varcata la soglia ti troverai letteralmente sommerso dai libri, a migliaia, collocati in ogni dove.
Non solo su mensole e scaffali, ma anche in canoe, barche, in una gondola, posizionata all’ingresso e in cui si trovano i libri su Venezia, in una vasca da bagno dallo stile retrò. 
Questa idea originale di sistemare i libri ha anche una funzione molto pratica.
Quando si verifica il fenomeno dell’acqua alta a Venezia e questa supera i 140 cm, l’acqua entra dalla porta che dà sul canale e non solo da quella.
In queste occasioni, i particolari contenitori galleggiano, proteggendo così i libri dall’acqua e impedendo  che si bagnino.
Durante l’alta marea la libreria rimane comunque aperta. Indossando stivali di gomma si può tranquillamente girare per il locale alla ricerca del volume che vi interessa di più.

1) I libri

Dei libri che troverai nella Libreria Acqua Alta alcuni sono nuovi, altri di seconda mano o fuori catalogo. Sono ordinati per tematiche che vanno dai gialli ai fumetti, dai classici alla fantascienza. E ancora dai best seller ai libri di avventura, dalla letteratura italiana a quella straniera.

In particolare, nel primo ambiente potrai trovare libri dedicati a Venezia, alla sua storia e alle sue tradizioni, ma anche volumi che parlano di argomenti che vanno dall’arte e al cinema, allo sport e alla musica. Nel secondo, invece, ci sono i fumetti e i best seller. 

Non esiste un catalogo digitale ma il proprietario ha ben presente dove si trova ogni cosa.
Perciò basterà chiedere a lui di cosa avrai bisogno, saprà senz’altro aiutarti. Così come suo figlio Lino, che segue la libreria insieme a lui.

Visitare Venezia : la libreria Acqua Alta
Foto: Sara Dalmasso

2) Il cortile

Un’altra cosa caratteristica di questa libreria è il piccolo cortile che ospita una scala del tutto particolare. Centinaia di volumi di vecchie enciclopedie, ormai destinate al macero, sono state sistemate per formarne i gradini, saliti i quali (c’è anche una freccia  con la scritta “follow the book”, segui il libri) potrete guardare dal muro che si affaccia sul canale e ammirare la Corte Sconta detta Arcana (in realtà Corte Botera), in cui Hugo Pratt ambientò le avventure di Corto Maltese.
La scala di libri è tra i posti più fotografati di Venezia e luogo molto popolare su Instagram, che le ha dato fama in tutto il mondo.

Foto: Sara Dalmasso

3) L’uscita di sicurezza

Molto curiosa è anche l’uscita di sicurezza, anch’essa affacciata su un canale. É dotata di una poltrona e una sedia per chi si vuole fermare a sfogliare un libro, o osservare la marea che sale o le gondole che passano.

4) I gatti

Non stupirti se troverai dei simpatici gattoni accoccolati sui libri o che gironzolano per la libreria.
Sono di proprietà del padrone e abitano qui, dormendo placidi sui volumi o aggirandosi per i locali “accompagnando” i turisti nella loro ricerca di libri.
Per aiutare nella ricerca sono posti dei cartelli scritti a mano, sulle mensole o attaccate alle imbarcazioni.

I gatti della libreria Acqua Alta
Foto: Sara Dalmasso

Come nasce la Libreria Acqua alta?

Questo posto così speciale prende vita nel 2004 grazie a Luigi Frizzo, vicentino di origine ma veneziano di adozione, con una grande passione per i viaggi e l’avventura, che lo portano a girare il mondo, dalla Polinesia all’Egitto.  
Viaggi grazie ai quali comincia a conoscere i testi del passato, la filosofia, e si appassiona sempre di più alla letteratura.
L’amore lo fa fermare in Valle d’Aosta. Qui, aiutando la sua compagna ad allestire una libreria, viene a contatto con un medico valdostano che gli fa conoscere l’antroposofia, disciplina fondata dall’esoterista Rudolf Steiner.
Inizia perciò a leggere sempre più libri, e si immerge nella filosofia, nella letteratura e nella teologia.

La parentesi in Val d’Aosta si chiude e Luigi allora si sposta a Venezia, dove decide di aprire la sua particolarissima libreria che rimane aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00.
Per essere aggiornati su eventuali variazioni potete consultare la sua pagina Facebook ufficiale della libreria.

Come raggiungerla

Arriva a Campo Santa Maria Formosa e prendi Calle Lunga Santa Maria Formosa.
Giungi fino quasi alla fine della strada, dove a sinistra si apre una corte con l’ingresso della libreria (civico 5176/B).


Da Piazza san Marco: dalla Piazzetta dei Leoncini percorri Calle Canonica e arriva in campo san Filippo e Giacomo. Giraa sinistra in Calle Castagna e raggiungete Ruga Giuffa e poi Campo Santa Maria Formosa. Imboccate Calle Santa Maria Formosa e arriverete a destinazione. A fare tutto il percorso ci vorranno circa 5 minuti.

Da Rialto: da Campo San Bartolomio prendete Sotoportego della Bissa e andate dritti fino a Salizada san Lio. Dopo averla percorsa tutta girate a sinistra in Calle del Mondo Novo che vi porterà in Campo Santa Maria Formosa. Da lì prendete la calle omonima e raggiungerete la libreria.
Tutta la passeggiata dura circa 10 minuti.

Leggi anche
Visitare Venezia in 3 giorni
Weekend a Venezia
Cosa vedere a Venezia

3 cose da fare a Venezia in 3 giorni

Sono tante le cose da fare a Venezia in 3 giorni: visitare i musei, le attrazioni, gli splendidi palazzi e molto altro. Non hai che l’imbarazzo della scelta (per risparmiare tempo e fatica ti conviene prenotare i biglietti on line che permettono l’accesso prioritario)
Tuttavia, oltre a fare tutto ciò, ti consiglio di aggiungere alla tua lista alcune esperienze che ti lasceranno un ricordo indelebile di questa bellissima città.
Di seguito te ne elenco 3:

1. ANDARE PER BACARI

Il bacaro è la tipica osteria veneziana, un piccolo bar dove gustare un’ombra di rosso o di bianco (piccoli bicchieri di vino), accompagnato da ottimi stuzzichini, chiamati cicheti, ovvero piccoli assaggi della cucina veneta. Polpette, tramezzini, crostini di pane con baccalà mantecato, alici in saor….un’esperienza unica per le tue papille!

Gli autentici bacari veneziani devono avere queste caratteristiche: essere più piccoli e più spartani di un’osteria; avere un bancone, spesso in legno, una lavagnetta con su scritti i nomi dei vini del giorno, una vetrinetta con esposti i cicheti.
Non deve mancare la classica botte all’ingresso e avere pochi tavoli.

Il consiglio che ti do è di dedicare del tempo a un piccolo tour dei bacari, mangiando qualcosa al bancone, bevendo un po’ di vino e spostandoti poi nel bacaro successivo. In genere i prezzi di questi locali sono contenuti.
Venezia è piena di bacari: in qualsiasi sestiere ti trovi, non hai che l’imbarazzo della scelta. Tieni conto che nel momento dell’happy hour sono sempre molto affollati perciò è difficile trovare da sedersi.


2. UN GIRO AL MERCATO DI RIALTO

Una delle 3 cose da fare a Venezia in 3 giorni è senz’altro l’esperienza di aggirarti per le bancarelle del mercato di Rialto, il più antico e tradizionale mercato di pesce e frutta e verdura della città.
Si trova nella zona di Rialto, vicino al famosissimo Ponte di Rialto, nel sestiere di San Polo.
Il mercato si estende tra Campo de la Pescaria e Campo San Giacometo.

Se vuoi assaporare la vera atmosfera veneziana è proprio qui che devi venire: frequentato dagli abitanti di Venezia e dai turisti fin di prima mattina, è aperto tutti i giorni dalle 7.30 alle 12.00/13.30 esclusa la domenica.
Fai i tuoi acquisti (qui trovi pesce fresco e frutta e verdura di qualità) o curiosa solamente lasciandoti avvolgere dalle mille voci, dai mille colori e profumi.
Tutt’attorno al mercato ci sono numerose macellerie e bacari, dove, se vorrai, potrai fermarti per una pausa.
Il mercato di Rialto si trova a 10/15 minuti a piedi dalla Basilica di san Marco, da Palazzo Ducale e dal Campanile.

Gli orari
Mercato del pesce: dal martedì al sabato, dalle ore 7.30 alle 12.00.
Mercato di frutta e verdura: dal lunedì al sabato, dalle ore 7.30 e 13.30.

3. IL TRAMONTO DA PONTE DELL’ACCADEMIA

Venezia, si sa, è meravigliosa sempre. Ma c’è un momento della giornata in cui la sua atmosfera diventa magica: il tramonto.
Visitare Venezia al tramonto può essere un’esperienza unica, specie se si sa dove andare per godersela al meglio.
Uno dei posti migliori è il Ponte dell’Accademia guardando verso la foce del Canal Grande e la Chiesa di Santa Maria della Salute. Potrai godere di un panorama strepitoso, con i palazzi storici che, alla luce calda del sole, si riflettono sull’acqua e i vaporetti e le gondole che passano.

Metti in conto che ci sarà tanta gente, perciò se vuoi fare qualcosa di estremamente romantico non è la location giusta!
Vicino al ponte dell’accademia si trovano importanti attrazioni come la Galleria dell’Accademia e la collezione Peggy Guggenheim.


Leggi anche
Visitare Venezia in 3 giorni
Godersi Venezia senza stress (niente coda!)
Come arrivare a Venezia
Come muoversi a Venezia

Il ponte dei sospiri

Non si può visitare Venezia senza ammirare e immortalare una delle sue attrazioni più famose: il Ponte dei Sospiri.
Si trova nel Sestiere di San Marco, in piazza San Marco, perciò nel pieno centro della città.

Nonostante il nome romantico, veniva utilizzato per trasferire in massima sicurezza i detenuti dalle prigioni agli uffici del Tribunale. La storia del ponte comincia con il progetto di Antonio Contin,  nipote di Antonio da Ponte, che aveva ideato il Ponte di Rialto.
Il Contin portò a termine la costruzione del ponte nel 1614 per volere del doge Marino Grimani.
Lo scopo era quello di collegare le sale della magistratura, interne a Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove,  per potervi trasferire i colpevoli subito dopo che sentenza era stata emessa.
Le Prigioni Nuove erano state volute a causa dell'aumento del numero dei detenuti, che erano rinchiusi nei sotterranei del palazzo.

Come é fatto

In stile barocco è edificato in pietra d'Istria.
Presenta diverse decorazioni tra cui

  • In alto: la Giustizia affiancata da due leoni
  • Nella parte centrale: lo stemma del doge Grimani in mezzo alle due finestre traforate

È composto da due stretti corridoi, separati da una parete. Un era destinato a chi entrava, l'altro a chi usciva dalle carceri.
Tutte e due i corridoi sono collegati alla scala di servizio che dai Pozzi sale fino ai Piombi. Quest'ultimo era il nome con cui venivano chiamate le vecchie prigioni.
Si chiamavano così perché erano costruite proprio a diretto contatto con il tetto, che era in piombo.
Ciò rendeva gli ambienti caldissimi d'estate e freddissimi nella stagione invernale.
Il fatto che i corridoi fossero stretti era dovuto all'esigenza di non fare fuggire i prigionieri. Questo non fermò però Giacomo Casanova, l'unico ad essere riuscito, il 31 ottobre 1756, a scappare dalle prigioni.
Era infatti stato rinchiuso nel luglio 1755, con diverse accuse, tra cui quella di libertinaggio e disprezzo della religione.
Casanova raccontò poi la sua impresa nel libro "Storia della mia fuga dai Piombi".

Visitare Venezia: il ponte dei sospiri
La vista del Ponte dei sospiri da Palazzo Ducale

Attrazioni nelle vicinanze: Basilica di San Marco, Palazzo Ducale, Campanile di San Marco, Torre dell'Orologio.

Il nome

Il suo nome deriva dalla tradizione romantica, che voleva che i condannati sospirassero nel passarvi sopra, guardando per l'ultima volta la città.
Perché, una volta attraversato il ponte, non l'avrebbero più rivista.
Si dice che a dargli questo nome sia stato Lord Byron, che aveva vissuto per un certo periodo a Venezia.
Byron ne parlò nel suo libro del 1812 "Il pellegrinaggio di Childe Harold".

Quest'attrazione é chiamata anche il Ponte degli innamorati o Ponte dell'amore, perché in tanti lo considerano uno dei luoghi più romantici di Venezia.
Sono moltissime infatti le coppie che lo scelgono come sfondo per le loro foto ricordo.
Un  consiglio: il momento migliore per fotografarlo è circa tra un'ora e mezz'ora prima del tramonto.

Le copie nel mondo

Sono diversi gli architetti che hanno tratto ispirazione il Ponte dei Sospiri di Venezia in più parti del mondo.
Non sono però delle vere copie, ma strutture architettoniche che lo ricordano molto da vicino.

  •  A New York: collega due edifici del Metropolitan Life Insurance Tower. Quest'ultimo è un grattacielo costruito ispirandosi al Campanile di San Marco. Il ponte ha le linee decisamente più moderne ma la citazione è chiarissima
  • A Oxford: si trova presso il College universitario St. John’s
  • A Cambridge: si rifà molto al Ponte di Rialto. Lo trovate presso l'Hertford College
  • A Lima: si chiama “Puente de Los Suspiros”. Si trova nel Barranco, in uno dei luoghi più romantici e suggestivi  della capitale.

Come raggiungere il ponte dei sospiri


A piedi dalla stazione di Santa Lucia:
uscito dalla stazione dirigiti verso il Canale della Giudecca. Prosegui poi lungo il canale mantenendoti sulla sinistra fino ad arrivare al ponte di Calatrava.
Attraversalo e prosegui dritto fino ad arrivare al ponte dei sospiri.
Il percorso è di circa 15-20 minuti e ti offrirà un'opportunità per ammirare alcune delle bellezze di Venezia lungo la strada.

Da piazzale Roma: prendi la linea 1 o 2 dell’ACTV.  I mezzi passano ogni 10 minuti.

Con il vaporetto: prendi la linea 1 o 2 e scendi alla fermata fino alla fermata San Zaccaria

Come visitarlo

Dall'esterno

Hi due punti di osservazione per ammirare questo bellissimo simbolo di Venezia:

  • dal Ponte della Paglia ( vicino a Palazzo Ducale, attraversa il Rio di Palazzo e mette in collegamento la Riva degli Schiavoni con la Piazzetta di San Marco). Questa è la vista più famosa e perciò la più affollata.
  • dal Ponte della Canonica (dietro la Piazzetta dei Leoncini). Da qui è sicuramente meno affollato. 

Un bel modo per visitare il Ponte dei Sospiri e  goderselo dall'esterno è passarci sotto durante un giro in gondola
Potrai approfittarne per fare le tue foto e immortalarlo da diverse angolazioni.
Lo sai che una tradizione vuole che se una coppia si bacia sotto il ponte durante un giro in gondola al tramonto, le sarà concesso amore eterno?

Dall'interno

Puoi visitarlo solo acquistando il biglietto per la visita di Palazzo ducale. 
Il percorso della visita comprende anche il ponte e accederai dalla Sala del Magistrato alle Leggi.
Poi, attraverso una piccola scala in discesa, entrerete in uno stretto corridoio. 
Quest'ultimo è proprio l'interno del ponte. 
Dalla bellezza esterna non immagineresti mai quanto è buio e angusto!

Se guardi dalle finestrelle potrai vedere da un lato la laguna veneta con l’isola di San Giorgio, dall’altro, invece, il retro di Palazzo Ducale e il Ponte della Canonica. 

Qualsiasi sia la durata del tuo soggiorno non dimenticate di inserire questa attrazione  nel tuo itinerario per visitare Venezia!

Leggi anche
Il ponte di Rialto
I ponti di Venezia
La Basilica di San Marco Visitare Venezia in un giorno

I ponti di Venezia

In pietra, in ferro, in legno, i ponti di Venezia sono più di 400 e permettono di spostarsi per la città agevolmente, attraversando gli oltre 150 canali che la percorrono in ogni direzione.

Di questo gran numero però, solo 4 ponti collegano le due sponde del Canal Grande. Ecco quali sono:

1. PONTE DI RIALTO

Visitare I ponti di  Venezia - Il bellissimo ponte di Rialto
Il Ponte di Rialto

Il più antico e famoso tra i ponti di Venezia, è stato il primo a unire le rive del Canal Grande. Collega il sestiere di San Polo, fin dalle origini il centro del potere commerciale di Venezia al sestiere di San Marco.
In origine (XII secolo), era costituito da un ponte di barche unito da un asse di legno e si chiamava Ponte della Moneta, con allusione al pedaggio che veniva pagato da chi lo voleva attraversare.
Crollato nel 1444, fu ricostruito in legno, con botteghe ai lati. Era un ponte mobile, così da permettere anche alle imbarcazioni di passare. Crollato nuovamente nel 1523 venne ricostruito in pietra su progetto di Antonio da Ponte.
Nel settembre 2021 si è concluso un imponente lavoro di restauro che ha coinvolto tutta la struttura ed ha riportato il ponte alla sua antica, strepitosa bellezza.
Non mancare di salire in cima a fare qualche scatto!

2. PONTE DELL’ACCADEMIA

Venezia in 3 giorni - Il ponte dell'Accademia
Il Ponte dell’Accademia

Situato nel sestiere di Dorsoduro, è nato dall’esigenza di accrescere i collegamenti tra le due sponde del Canal Grande, a seguito dell’aumento della circolazione delle persone in città.
Costruito nel 1854 dall’architetto Nelville totalmente in ferro, si deteriorò in breve tempo a causa della sua vicinanza all’acqua e all’esposizione all’umidità. Venne ricostruito nel 1933 dall’ingegnere Eugenio Miozzi in legno. Doveva essere un ponte provvisorio, ma a distanza di più di 80 anni, è ancora là. Il ponte ha una particolarità: la manutenzione delle sue assi può essere fatta senza interrompere la viabilità al di sopra e al di sotto delle assi.

3. PONTE DEI SOSPIRI

Senza dubbio uno dei ponti più conosciuti della Serenissima, fu costruito su progetto di Antonio Contin, venne edificato nel 1602 per collegare Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove. È composto da due stretti corridoi, uno per chi entrava e uno per chi usciva dalle carceri.
Il suo nome deriva dalla tradizione romantica che voleva che i condannati sospirassero nel passarvi sopra, perchè non avrebbero più rivisto la città.

4. PONTE DI CALATRAVA

Conosciuto anche come ponte della Costituzione, si tratta dell’ultimo ponte che attraversa il Canal Grande ad essere stato costruito. Il suo nome deriva dall’omonimo architetto spagnolo che lo ha progettato. Collega Piazzale Roma alla stazione ferroviari di Santa Lucia. Progettato nel 1998 e concluso nel 2008, dei quattro ponti è quello più moderno, costruito in acciaio e vetro temperato, in netto contrasto con lo stile architettonico della città. Proprio per questo è stato fortemente criticato dai veneziani.

5. PONTE DEGLI SCALZI

Si trova molto vicino alla stazione di treni di Santa Lucia ed unisce i sestieri di Cannaregio e Santa Croce. si chiama così perchè si affaccia sulla chiesa di Santa Maria di Nazareth, appartenuta per oltre 300 anni all’ordine dei Carmelitani scalzi.
Chiamato anche Ponte di Ferro, venne edificato nel 1858, nell’ottica di rendere più facile il collegamento con la stazione dei treni, voluta dagli Asburgo e inaugurata nel 1846.
Venne restaurato nel 1934, quando la sua struttura fu sostituita completamente con una in pietra d’Istria.

GLI ALTRI PONTI DI VENEZIA

ltre ai 4 ponti che attraversano il Canal Grande, non potrete fare a meno di utilizzare diversi altri ponti che vi permetteranno di visitare Venezia ammirando i canali e le meravigliose costruzioni che su di essi si affacciano.Te ne cito alcuni, che riflettono la storia della città e le sue trasformazioni nei secoli:

1. PONTE DELLA LIBERTÀ – Collega Venezia alla terraferma. Venne progettato dal Miozzi nel 1931 e inaugurato da Benito Mussolini nel 1933 con il nome di Ponte Littorio. Fu ribattezzato ponte della Libertà alla fine della II Guerra Mondiale, per celebrare la liberazione dell’Italia dai nazisti.

2. PONTE DEI PUGNI – Tra i ponti di Venezia più famosi, fu il luogo dove per anni si affrontarono, combattendo a pugni, le due bande dei Nicolotti e dei Castellani. Per tradizione, chi vinceva buttava in acqua i perdenti. Era facile farlo perchè il ponte non aveva parapetto. Sul pavimento del ponte si possono ancora vedere i segni dove dovevano mettersi i due rivali. Si trova nelle vicinanze di Campo San Barnaba


3. PONTE DELLE TETTE – Al confine tra i sestieri di San Polo e Santa Croce, deve il suo nome al fatto che si trova vicino a dove un tempo si trovavano diversi bordelli. Spesso le prostitute si affacciavano alle finestre mostrando il seno nudo per attirare i clienti.

4. PONTE DELLE GUGLIE- E’ situato nel sestiere Cannaregio ed è l’unico ponte adornato con guglie in corrispondenza della base dei corrimani. Le guglie sono un’aggiunta del restauro del 1823. Il ponte, in pietra, venne restaurato ancora nel 1987 quando è stato aggiunto un percorso per disabili dotato di corrimano in metallo e gradini, prima in asfalto ed ora in pietra.

Curiosità: lo sapevate che all’incirca fino il 1500 i ponti di Venezia non avevano i gradini? Questo per far si che i cavalli potessero attraversarli agevolmente.

Leggi anche
Il Ghetto Ebraico
I sestieri di Venezia
Visitare Venezia in 3 giorni con bambini

L’acqua alta a Venezia

L’acqua alta a Venezia è un fenomeno che rende la città, già unica al mondo, ancora più particolare. È un evento che affascina molti turisti, ma che sicuramente crea qualche disagio.
Perciò ti consiglio di arrivare preparato. Specialmente se decidi di visitare Venezia in autunno, nei mesi da ottobre a dicembre, quando l’acqua alta è più frequente.
Per aiutarti, ti fornisco alcune informazioni su cosa è e come affrontare il fenomeno dell’acqua alta Venezia.

COS’É L’ACQUA ALTA A VENEZIA

È un fenomeno (chiamato anche marea superiore) che si presenta nei casi di alta marea straordinaria.
Acqua alta è un termine usato dai veneziani fin dal Medio Evo. Indica quando la marea supera gli 80 cm, allagando il punto più basso della città ovvero Piazza San Marco.
Segue il ciclo della marea, che per 6 ore cresce e nelle successive 6 diminuisce. Quando c’è l’acqua alta, dura solo per le ore centrali della fase crescente, cioè 3-4 ore.
Dopo di che, una volta scesa l’acqua, tutto torna normale.
Le previsioni di marea Venezia e i livelli registrati sono riferiti allo zero mareografico di Punta della Salute, Questo corrisponde al livello medio mare del 1897.

Esistono tre livelli di marea:

1. marea sostenuta: il livello di marea varia tra +80 cm e +109 cm (sullo zero mareografico). Il disagio è lieve
2. marea molto sostenuta: il livello varia tra +110 cm e +139 cm. Le sirene ne annunciano l’arrivo 3-4 ore prima. Vengono allestite le passerelle
3. marea eccezionale: il livello raggiunge o supera i +140 cm. Si parla di emergenza, ma è raro.

Perchè a Venezia si verifichi il fenomeno dell’acqua alta devono esserci determinate circostanze meteorologiche, tutte insieme o singolarmente:

1. Il forte vento di scirocco (più di 25 km all’ora) : soffia da sud- est e spinge le acque dell’Adriatico verso nord e quindi verso le bocche sabbiose della laguna di Venezia.
2. L’influenza della luna: provocando le maree innalza il livello dell’Adriatico. Il massimo dell’acqua alta si ha con l’alta marea
3. Il fenomeno della sessa in Adriatico. (oscillazioni trasversali e longitudinali del livello marino che, nel mare Adriatico, vengono generate a seguito del passaggio di perturbazioni ).


1. LE PASSERELLE

Quando la marea supera i 110 cm vengono allestite delle passerelle lungo le vie principali della città, nella zona intorno piazza San Marco, a piazzale Roma, in zona Tolentini, e in collegamento con alcuni pontili dei vaporetti (ad ex quelli di Ca’ D’Oro e Rialto).
Si cammina a doppio senso di marcia. Bisogna seguire il proprio e non fermarsi per fare fotografie per non paralizzare il traffico.
NB: siccome Venezia si estende su  diverse quote topografiche nel cento storico, è possibile stabilire dei percorsi che permettono di rimanere all’asciutto anche a quote di marea di 120 cm

2. LE SIRENE

Nel caso che la marea si alzi oltre i 110 cm, 18 potenti sirene avvisano 3-4 ore prima . Le sirene sono affiancate da un sistema messo in atto nel 2007, che dà un’informazione precisa del livello di marea che interesserà il centro storico.
I segnali acustici sono emessi dai campanili e vengono ripetuti più volte.
Si possono quindi sentire:
110 cm: un suono prolungato
120 cm: due suoni in scala crescente
130 cm: tre suoni in scala crescente
140 cm e oltre: quattro suoni in scala crescente

3. GLI STIVALI

Se non volete utilizzare le passerelle, quello che dovete fare è munirvi di un paio di stivali di gomma all’altezza del ginocchio (o ancora più alti se si verifica che la marea superi i 140 cm).
Nel caso che ne foste sprovvisti, potrete acquistarli in uno dei tanti negozi o nelle bancarelle sparse per la città. Ad esempio appena fuori dalla Stazione FS o anche alle bancarelle di Piazzale Roma.
Qui potrete trovare anche gli stivali pocket, decisamente più economici, simili a sacchetti di plastica ma con la suola, che è possibile tenere in borsa.
Vi consigliamo vivamente di NON camminare a piedi nudi o con le ciabatte. Questo per una questione igienica, perchè l’acqua è molto inquinata.

3. MONITORARE L’ACQUA ALTA

Se volete rimanere sempre aggiornati sull’andamento della marea, potete consultare il sito del Centro Maree della città di Venezia.
Oppure scaricare le due app Hi!Tide Venezia, disponibile sia per iPhone che per dispositivi Android e Venice Tide per Windows Phone.

NB: Non tutte le zone di Venezia vengono inondate. Dipende infatti dall’altezza a cui si trovano. Ovviamente piazza San Marco e dintorni e il sestriere di Dorsoduro vengono sempre interessate.
Se vuoi evitare disagi, tienine conto e programma di visitare i sestieri meno esposti al fenomeno.
Questo finché la situazione non sarà tornata normale.

Fai poi attenzione se decidi di prendere i mezzi pubblici!
I percorsi di alcune linee di vaporetti vengono modificati o anche sospesi. In questi casi trovi in piazzale Roma o agli imbarcaderi le segnalazioni dei cambiamenti del servizio.

Ora sei preparato su tutto quello che c’è da sapere su questo evento così caratteristico della città.
Perciò, se mentre sei a visitare Venezia, si verifica il fenomeno dell’acqua alta, non scoraggiarti, perchè potrai goderti lo stesso il tuo tour. Anzi, vivrai un’esperienza decisamente particolare!

Parole chiave: Venezia acqua alta, quando visitare Venezia, acqua alta Venezia

Leggi anche
Cosa faccio in caso di acqua alta a Venezia?
Le risposte alle vostre domande per visitare Venezia
Weekend a Venezia
Visitare Venezia in un giorno