Una vacanza a Venezia di 3 giorni ti permetterà di godere delle principali attrazioni di questo museo a cielo aperto che tutto il mondo ci invidia. Con un buon itinerario, infatti, potrai scoprire tutto ciò che c'è da fare e da vedere a Venezia, sfruttando al meglio il tempo che hai a disposizione per il tuo soggiorno.
Il numero di visitatori che ogni giorno invade la città é davvero enorme. Secondo i dati del Ministero del turismo, nel 2023 sono stati più di 13 milioni!
Perciò, ti consiglio di partire da casa sapendo già quello che vuoi visitare e avendo con te i biglietti per le attrazioni scelte. Salterai le lunghe code, risparmiando tempo e fatica. Con gli accessi prioritari potrai iniziare subito la visita!
Per aiutarti a organizzare il tuo tour, ti propongo qui di seguito il mio itinerario, costruito sulla base delle mie diverse visite alla città. Sentiti libero di seguirlo così com'è o di prenderne solo alcuni spunti. Ti consiglio di cominciare a scoprire Venezia al mattino presto. Eviterai la folla per una parte della giornata, e, nel caso tu stia visitando d'estate, anche il caldo.
N.B: Ricordati di chiedere l'esenzione dal pagamento della tassa di 5 euro introdotta dal Comune di Venezia dal 24 aprile 2024 come contributo di accesso per chi visita la città in giornata (perciò senza pernottamento). Dovrai richiedere l'esenzione a questa pagina, su cui sono riportate anche le informazioni riguardo chi ne ha diritto. Questa particolare tassa sarà da pagare solo in determinati giorni dell’anno. Potrai scoprire quali sono guardando il calendario presente sulla pagina del portale del Comune di Venezia.
Cosa vedere a Venezia in 3 giorni
A seconda che tu arrivi in bus o in treno, ti fermerai in Piazzale Roma o alla stazione di Santa Lucia. Nel caso invece che arrivi con la tua auto, ti suggerisco di non lasciare la macchina nei parcheggi di Piazzale Roma perché molto cari. Scegli invece uno dei tanti parcheggi fuori città, come quello di Porto Marghera o Mestre. Di lì prenderai poi il treno o l’autobus che ti porterà a destinazione.
Il mio itinerario alla scoperta della Serenissima parte dalla stazione di Santa Lucia per andare alla volta del Ghetto Ebraico. Si trova nel sestiere Cannaregio ed è il più antico d'Europa. Una volta uscito dalla stazione proseguie per Lista di Spagna e poi per campo S. Geremia. Attraversae il Ponte delle Guglie (passa sopra il canale di Cannaregio). Gira subito a sinistra e vai avanti fino al sottoportico che trovi sulla sulla destra e che fa entrare nel ghetto. C'è un cartello giallo con una scritta in ebraico che lo segnala. Questo luogo, fuori dai soliti itinerari turistici, ha ospitato gli ebrei a partire dal 1300, fino alla Seconda Guerra Mondiale. Passeggiando per il Ghetto sarai immerso in un'atmosfera tranquilla e rilassata che ti affascinerà. Nel 2016 ha festeggiato il 500 anniversario della sua fondazione. Per l'occasione le 5 sinagoghe e il Museo Ebraico sono state restaurati. Oggi rimangono ancora vive tradizioni ebraiche che caratterizzavano la zona. Le potrai conoscere facendo uno spuntino con i dolci tipici ebraici (le “recie di Aman”, ovvero fagottini di pasta frolla, con un ripieno di marmellata, mandorle, semi di papavero o cioccolato, creati per la festa del Purim). Oppure, se vuoi, andando al Ristorante Gam Gam per sperimentare i sapori della cucina Kosher.
2. PONTE DI RIALTO
Uscito dal Ghetto dirigiti verso il Ponte di Rialto (percorri Calesele, gira a destra in Rio Terà dei Farsetti, poi ancora a destra in Calle del Pistor, prosegui per Campiello de l'Anconeta, Calle de l'Anconeta, Rio Terà de la Maddalena, Fondamenta della Maddalena, Strada Nova, Campo S.S. Apostoli, Calle Dolfin, Salizada S. Giovanni Crisostomo e gira a destra in Calle del Fontego).
Il Ponte di Rialto a Venezia
Il ponte collega i sestieri di San Polo e di San Marco. Realizzato nel 1592 e riportato al suo antico splendore nel settembre 2021, fino al 1854 è stato l'unico collegamento tra le due sponde del Canal Grande. Il primo ad essere edificato in questo luogo nel 1181 fu un ponte di barche, chiamato "Ponte della moneta", perché era in prossimità di una zecca. Nel 1255 venne sostituito da un ponte di legno chiamato "Ponte di Rialto" per via del mercato di Rialto che si trova vicinanze. La parte centrale del ponte era mobile e veniva sollevata al passaggio delle navi. Nel 1444, cadde sotto il peso delle troppe persone, accorse per vedere sfilare il corteo che accompagnava la Marchesa di Ferrara. Nel 1524 fu nuovamente ricostruito in legno, ma dopo aver subito vari danni nel corso del tempo si decise di sostituirlo con una struttura in pietra d'Istria. Ad un'unica arcata con la corda di oltre 28 metri, ha due file di negozi, collegate tra loro, nella parte centrale, da due archi.
Il ponte offre sul Canal Grande uno scorcio suggestivo sul lato sud, quello che guarda verso la Basilica di San Marco, la principale tra le cose da vedere a Venezia. Questa opera d'arte é sempre assediata dai turisti che si fermano nei negozi di souvenir e che si disperdono solo verso fine giornata.
Nel caso tu sia amante dello shopping, la zona intorno a Rialto è caratterizzata da tanti negozi a grandi firme. Perciò, se non hai problemi di portafoglio, non ci sarà che l'imbarazzo della scelta. Ovviamente é d'obbligo salire in cima al ponte, da dove potrai fare le fotografie a ricordo del tuo viaggio a Venezia in 3 giorni. Immortala la spettacolare vista sulla laguna!
3. CAMPO DE LA PESCARIA
Attraversa poi il ponte e arriva fino al Campo de La Pescaria per andare a vedere il mercato del pesce. Aperto solo di mattina, si trova a 150 m di distanza, solo 3 minuti a piedi!
Il mercato del pesce
È un luogo vivace, multietnico e colorato, dove le grida dei venditori di pesce riportano ad un'atmosfera autentica e immutabile. Vicino si trovano anche bancarelle di frutta e verdura del mercato di Rialto. Nei dintorni ci sono diverse osterie, i bacari, dove potrai fare un aperitivo o assaggiare qualche cicheto. Il cicheto è lo spuntino tipico della tradizione locale. É costituito da tartine col baccalà o con le sarde, gamberi fritti, polpette. Oltre a crostini di pane farciti nei modi più gustosi ed altre prelibatezze.
Riattraversa di nuovo il ponte e dirigiti con una breve passeggiata verso Piazza San Marco. É da sempre considerato il salotto della città, su cui su affacciano la bellissima Basilica, che fa da sfondo alla piazza, il campanile di San Marco, la Torre dell'orologioe Palazzo Ducale.
Piazza San Marco, il salotto della città
Fermati ad ammirare la bellezza abbagliante della piazza e a fare le immancabili foto di rito.
Questo luogo è composto da tre zone:
la piazza, compresa tra le Procuratie Vecchie, le Procuratie Nuove e le Procuratie Nuovissime
la piazzetta San Marco con le colonne con le due statue di San Marco e San Teodoro all'ingresso. Si tratta del prolungamento dell’area davanti a Palazzo Ducale. Qui c'è la Libreria Sansoviniana, che ospita le rarità della Biblioteca Nazionale Marciana.
la piazzetta dei Leoncini, ovvero l’area a sinistra della Basilica di San Marco.
Sulla piazza si affaccia anche il Museo Correr, punto da cui puoi ottenere ottimi scatti, specie se hai un grand'angolo. Dopo aver fatto le tue fotografie, prenditi una pausa per il pranzo. A meno che il tuo portafogli non te lo consenta, non è molto conveniente mangiare nella zona di piazza San Marco. Se ti allontani in qualsiasi direzione dalla piazza per pochi minuti, troverai senz'altro trattorie e osterie abbordabili.
Dopo il pranzo e un po' di riposo, continu il tuo tour andando a visitare Palazzo Ducale. Uno dei simboli della città lagunare, rappresenta l'emblema del gotico fiorito, che puoi ritrovare in moltissimi altri palazzi.
Palazzo Ducale
L'edificio venne costruito subito dopo l'810 d.c per proteggere la nuova sede del Governo. Dopo diverse modifiche, fu trasformato molto a partire dal 1340, quando la Repubblica decise di far costruire una sala per il Maggior Consiglio. Si tratta di una delle sale più grandi e maestose (53 per 25 metri) che ha giocato un ruolo centrale nella storia della Repubblica veneziana. Qui si riunivano tutti i membri maschi della nobiltà veneziana di età superiore ai 25 anni che costituivano il Maggior Consiglio, che deliberava su questioni legislative, decisioni politiche e questioni di stato. Oggi la sala é una delle principali attrazioni dell'edificio, i cui lavori di trasformazione richiesero ben 50 anni. A Palazzo Ducale hanno lavorato grandissimi artisti come Tiepolo, Tiziano, Tintoretto solo per citarne alcuni.
Sicuramente ti conviene acquistare il biglietto on line se vuoi evitare di farti la fila e cominciare subito la visita.
Uscito da Palazzo Ducale dedicati all'attrazione di Venezia più famosa: la Basilica di San Marco. Alla sua sua costruzione parteciparono tantissimi artigiani, provenienti dall'intero bacino del Mediterraneo per un periodo di quasi otto secoli!
La Basilica di San Marco
La basilica è il monumento che più rappresentala città e il suo antico potere politico e commerciale. Superbo esempio di stile romanico-bizantino, fu costruita per custodire il corpo dell'evangelista Marco. Con un'architettura a cavallo tra oriente e occidente, accosta alla pianta a croce greca, cupole a cipolla, archi gotici e pareti in porfido egiziano. La sua costruzione durò più di 500 anni, durante i quali i diversi dogi la ingrandirono e l'abbellirono con una grande quantità di tesori. I tesori provenivano delle razzie fatte durante le Crociate nel vicino Medio Oriente, soprattutto a Costantinopoli. Lo sapevie che la superficie totale dei mosaici all'interno della basilica è di circa 8.000 metri quadrati?
Se vuoi entrare ad ammirarli subito senza fare la coda,ti suggerisco di procurarti il biglietto di ingresso on line. Altrimenti di solito i tempi di attesa sono di circa 45 minuti.
Terminata la visita, se vuoi, sali sul Campanile di San Marco, da dove si ammira una bella vista della città. Se ti trovi lì all'ora del tramonto può essere un'ottima occasione per goderti lo spettacolo di Venezia al calar del sole.
Il Campanile di San Marco
Alto circa 90 metri, il campanile venne costruito nell'888. Dopo due crolli venne ricostruito altrettante volte (l'ultima all'inizio del '900). La sua funzione, per molto tempo, fu quella di faro della città. Si accede attraverso la Loggetta e si arriva in cima tramite un ascensore. QUI per i biglietti! Il campanile ha 5 campane, ognuna delle quali aveva, ed ha tutt'ora, un ruolo specifico nella vita della città. Si chiamano Marangona, Nona, Trottiera, Mezza terza, Renghiera.
SECONDO GIORNO
COSA VEDRAI
Ponte dei Sospiri
Burano
Murano
Torcello
Il secondo giorno del tour della città dedicalo alla visita delle isole della laguna Murano, Burano e Torcello (QUI peri biglietti!)
Come prima cosa vai sul ponte della Paglia ad ammirare il famosissimo Ponte dei sospiri. Costruito nel 1600, collega i piani superiori di Palazzo Ducale con le Prigioni Nuove. Il nome ponte dei sospiri, gli è stato dato da Lord Byron. Allude al fatto che i prigionieri, attraversando il ponte prima di entrare nelle celle, sospiravano, perché quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbero visto Venezia.
1. MURANO
A pochi passi dal Ponte della Paglia, sulla Riva degli schiavoni, troverai l'imbarcadero S. Zaccaria, da dove potrai prendere il traghetto per le isole (linea LN).
Lavorazione del vetro a Murano
Su quest'isola verso la fine del Duecento si trasferì la maggior parte dei laboratori in cui avveniva la lavorazione del vetro. Questo per allontanare da Venezia le fornaci e con esse il pericolo di incendi. Se vuoi conoscere la storia del vetro e le sue tecniche di lavorazione puoi visitare il Museo del Vetro. Se invece vuoi osservare gli artigiani all'opera nei loro laboratori, fai una visita in una delle diverse fornaci. Si concentrano soprattutto lungo le fondamenta dei vetrai. Un'altra cosa da vedere sono la Chiesa dei santi Maria e Donato e i suoi splendidi mosaici.
2. BURANO
Arrivato su quest'isola farai un tuffo nel colore. Burano è infatti caratterizzata da case colorate con colori pastello vivacissimi. Questi furono scelti dai pescatori che desideravano vederle spuntare il prima possibile sull'orizzonte.
Burano. Foto di Sara Dalmasso
Da secoli Burano è famosa per i suoi merletti. Oggi è difficile trovare dove ancora li fanno a mano. Però se ne sei amante potrai trovarli al Museo del Merletto, situato nella Piazzetta dell'isola. Riempita la vista di colori, riempiti la pancia con i buranelli, i dolci a forma di ciambella tipici dell'isola.
3. TORCELLO
Si trova a cinque minuti di vaporetto da Burano e oggi è abitata da pochissime persone. Arrivatio sull'isola segui le Fondamenta Borgognoni che costeggiano il canale e che portano al cuore dell'isola in 10 minuti. Verrai immerso in un'atmosfera decadente e rurale.
L'isola di Torcello, nella laguna di Venezia
Vagando tra gli edifici e i monumenti sparsi e circondati da vegetazione ti farai un'idea come doveva essere l'isola al suo massimo splendore. Non perderti la Basilica di Santa Maria dell'Assunta, l'edificio più antico dell'isola, con i bellissimi mosaici. E ancora, il trono di Attila, situato al centro della piazza, il museo di Torcello e il ponte del diavolo. Quest'ultimo secondo la leggenda venne costruito dal diavolo in una sola notte e, a causa di questo, rimase incompiuto.
Una tappa da non perdere, specialmente se sei appassionato o appassionata di teatro, è La Fenice. Renderà unico il tuo soggiorno in questa meravigliosa città. Un giro tra gli stucchi e gli ori delle sale di questo importante teatro ti farà scoprire retroscena e segreti. Ne ripercorrerai così tutta la storia. Il teatro (apre alle 9,30 del mattino) si trova nelsestiere San Marco, a cinque minuti a piedi dalla omonima piazza.
Rappresenta uno dei teatri più importanti d'Italia, costruito a partire dal 1790. Nell'arco di 200 anni venne distrutto due volte (1836 e 1996). Però, come l'uccello di cui porta il nome, per due volte è risorto dalle sue ceneri. In questo meraviglioso teatro hanno eseguito le loro opere maestri come Gioacchino Rossini, Vincenzo Bellini e Giuseppe Verdi.
In alternativa, puoi andare a visitare Palazzo Contarini del Bovolo con la suaimponente scala a chiocciola (bovolo in veneziano). É alta 26 metri, larga 9.80 ed ha 80 gradini monolitici. Il diametro del cilindro murario entro cui si snoda misura invece ben 4,7 metri. Visitabile (QUIper i biglietti!), puoi salire fino in cima, dove c’è un belvedere a cupola, da dove la vista sui tetti della città è davvero splendida. Da questo belvedere l’astronomo tedescoTempel, conducendo le sue osservazioni col telescopio sulla cima della torre,scoprì la cometa C/1859 e la nebulosa di Merope delle Pleiadi (rispettivamente il 2 aprile 1859 e il 19 ottobre dello stesso anno).
Trovi questo bel palazzo rinascimentale in pieno centro storico, in Campo Manin, 4303. Equidistante dal Ponte di Rialto e dalla Basilica di San Marco, è un vero gioiello di architettura!
3. SESTIERE CASTELLO
Una volta terminata la visita vai ad esplorare il sestiere Castello, nella parte orientale della città. Qui troverai la Venezia più autentica, dove i veneziani riescono meglio a riappropriarsi della loro città. In via Giuseppe Garibaldi e nelle vie limitrofe ci sono infatti piccoli negozi, semplici osterie e il chiacchiericcio di persone che parlano il dialetto veneziano.
Andando verso i Giardini Pubblici invece, verrai accolto da un'atmosfera di grande tranquillità. Le cose ovviamente cambiano nel periodo di svolgimento della Biennale. Puoi arrivarci tramite la Riva degli Schiavoni e Riva dei 7 Martiri, se vuoi goderti la vista sul canale di San Marco. Sarà una piacevolissima passeggiata.
4. ARSENALE
In questo sestiere si trova anche l'Arsenale. Si tratta l'antico complesso di cantieri navali e officine che costruivano le navi della Serenissima, per secoli una delle potenze navali più importanti al mondo.
Il Bucintoro nell'Arsenale di Venezia. Foto di Mario Vigna
Era il cantiere navale più grande d'Europa, ospitava fino a 300 compagnie di navigazione e impiegava 16.000 persone. Dal 2013 la maggior parte dell'Arsenale è di proprietà del comune di Venezia. Quello che rimane è custodito dalla Marina Militare Italiana. Qui si trovano l'istituto di Studi Militari e il Museo Storico Navale. Quest'ultimo, nato nel nel 1921, ha sede nel palazzo del XV secolo, vicino l'Arsenale. All’interno del museo ci sono centinaia di modelli, cimeli, modelli, attrezzature, carte e armi.
5. BIENNALE
Un quarto del complesso dell'arsenale è usato dallaBiennale di Venezia per le sue mostre di Arte Contemporanea. Dal 1999 è in atto un programma di valorizzazione dell’area. Questo ha permesso di aprire al pubblico, tra gli altri luoghi, il Teatro alle Tese e il Teatro Piccolo Arsenale (2000), il Giardino delle Vergini (2009) e le Sale d’Armi (2015). Le aree dell'arsenale visitabili sono l'Arsenale nord tutto l'anno (dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.00), e l'Arsenale sud durante le aperture delle Biennali d'Arte e di Architettura. Per visite o informazioni sulla porzione di Arsenale di proprietà della Marina Militare è possibile rivolgersi all'Istituto di Studi Militari Marittimi.
Un consiglio che ti do, se hai tempo e vuoi goderti la città dall'acqua, e quello di fare un giro in gondola. Se scegli il tour con la gondola condivisa non spenderai una fortuna e vivrai una bellissima esperienza!
L'itinerario che ho pensato per te finisce qui. Sia che tu decida di seguirlo così com'è, sia che tu lo trovi troppo impegnativo e voglia saltarne alcune parti, sicuramente non ne rimarrai deluso. Venezia è una delle città più belle al mondo, sicuramente la più particolare! Io non mi stanco mai di tornarci e scoprire sempre nuovi tesori. Se ti va di saperne di più sulle attrazioni che ti ho proposto di vedere, clicca sui link dei loro nomi. Ne scoprirai la storia, come sono fatte, le indicazioni per visitarle. Qui sotto, inoltre, troverai informazioni pratiche su come raggiungere Venezia e muoversi in città. Non mi resta che augurarti una visita fantastica e spero che i miei consigli ti siano stati di aiuto.
BIGLIETTI TERZO GIORNO
Come arrivare
Raggiungere Venezia è semplice. E' una destinazione ben collegata con ogni mezzo di trasporto. Perciò non hai che da decidere se vuoi arrivare in questa splendida città in aereo, in macchina, in treno oppure in bus.
1. IN TRENO
Questa é la soluzione migliore. Alla stazione di Santa Lucia infatti arrivano i treni ad alta velocità di Trenitalia e Italo. Oltre a tutti gli altri treni regionali e nazionali. Di qui potrai visitare Venezia raggiungendo ogni sua zona a piedi. In alternativa puoi utilizzare i vaporetti.
2. IN AEREO
Si può arrivare a Venezia sia atterrando all'aeroporto Marco Polo, sia all'aeroporto Canova di Treviso (30 km da Venezia).
Se arrivi all'aeroporto Marco Polo Ci sono diversi modi per raggiungere la città:
Con i taxi stradali: si fermano a Piazzale Roma in circa 15 minuti. Poi è possibile proseguire a piedi o con il vaporetto)
Con i taxi acquei, cioè dei motoscafi privati che trasportano al massimo 12 persone. In questo caso devi camminare una decina di minuti a piedi dall'area arrivi per raggiungere il molo dell'aeroporto.
Con gli Air Terminal ATVO che fanno la tratta aeroporto/ Venezia Mestre e viceversa in circa 20 minuti
Con l'autobus urbano ACTV linea numero 5 (si ferma a Piazzale Roma)
Con i motoscafi della linea Alilaguna Blu, Rossa e Aracione che portano dall'aeroporto a Venezia. Questi fanno scalo nei punti nevralgici della città (San Marco, Rialto, Fondamenta nuove, Le Guglie.
Se invece arrivi all'aeroporto di Treviso: si può raggiungere Venezia e il suo centro storico con le navette ATVO (Euro bus service) da e per l'aeroporto che effettuano il servizio di collegamento giornaliero via autostrada. Il capolinea è alla stazione ferroviaria di Mestre e a Venezia/Piazzale Roma.
3. IN MACCHINA
1. Autostrade: A4 Torino – Trieste (uscita Venezia), A22 Brenner – Modena (uscita Verona da cui si prende la A4), la A13 Bologna-Padova (uscita Padova) e la A27 Belluno Venezia
Strade statali: la SS13 Pontebbana, la SS14 della Venezia Giulia, la SS Romea. 3. Strade regionali: SR11 Padova-Venezia (Padana superiore)
Ti suggerisco di evitare il parcheggio di Piazzale Roma, molto caro. Scegli invece di andare in quelli di Mestre o Marghera e prendi poi il treno o l'autobus.
Ad esempio potete utilizzare il Venice City Park o il Parcheggio Terminal di Mestre.
4. IN AUTOBUS
E' un'altra opzione per raggiungere la città lagunare. Tutti glia autobus fanno capolinea in Piazzale Roma, ma circolano bus pubblici. anche al Lido. Le principali autolinee sono:
ACTV: gestisce autobus diurni e notturni da Piazzale Roma a Mestre e alla zona immediatamente circostante Venezia, oltre agli autobus che percorrono le strade del Lido. I biglietti sono disponibili alla stazione degli autobus in Piazzale Roma, ma anche in molte edicole e tabaccherie.
ATVO: effettua corse con destinazioni in tutto il Veneto orientale. Trovi i biglietti nelle biglietterie della stazione ferroviaria di Mestre a negli aeroporti Marco Polo di Venezia e Canova di Treviso.
Come muoversi
Il modo migliore per girare la città è a piedi (indossate scarpe comode!!), mettendo in conto che le distanze sulla mappa sembrano più vicine di quel che sono. Camminando potrai goderti tutte le calli e i campielli e scoprire tesori che diversamente rimarrebbero nascosti.
Se invece, non ti piace camminare più di tanto, puoi tranquillamente utilizzare i mezzi pubblici presenti. Scegli tu quali fanno al caso tuo.
1. BUS
Circolano sulla terraferma. Le linee 2,4,5 arrivano fino al capolinea di Piazzale Roma e Santa Croce. Sono gestiti da ACTV e viaggiano anche al Lido.
2. TRAM
Anche questi viaggiano solo sulla terraferma e sono dotati di due linee (T1 e T2). La prima arriva a Piazzale Roma. I biglietti e gli abbonamenti sono gli stessi dei bus perciò li puoi usare su entrambi i mezzi.
3. TRAGHETTO
Se vuoi passare dall’altra sponda ma sei lontano da un ponte, oppure se vuoi provare l’esperienza di trovarti in mezzo al Canal Grande, puoi utilizzare le gondole traghetto. Di solito le usano i veneziani, e molti turisti non sanno che esistono. Quando si prendono questo tipo di gondola bisogna stare in piedi. In alcuni momenti non prestano servizio, come nel caso di meteo avverso.
Le principali traversate sono segnate sulla cartina dei sestieri di Venezia. Gli approdi sono: San Tomà, Santa Maria del Giglio, Carbon, Santa Sofia, San Marcuola e San Barnaba.
4. VAPORETTO
Gestiti da ACTV, i vaporetti mezzo di trasporto più diffuso per muoversi a Venezia. Collegano tutti i punti della città e quelli che danno accesso a monumenti e musei. Per chi viene a visitare la città le linee fondamentali sono la 1 e la 2 che passano dal Canal Grande alla Giudecca.
5. TAXI D’ACQUA
Sono efficienti e più veloci degli altri mezzi, ma sono un'opzione costosa. La tariffa può essere stabilita con il tassametro oppure la si può negoziare in anticipo. Se si utilizzano le corse notturne ovviamente il prezzo sale. Il costo è più alto anche se le corse si prenotano telefonicamente.
6. Gondola
Un giro in gondola permette di godersi Venezia da una prospettiva diversa da quando si cammina. Permette inoltre di vedere scorci dei cortili dei palazzi attraverso i cancelli posti sui canali. Sono in molti i turisti che non rinunciano a questa attrazione, anche se i prezzi non sono del tutto economici.
Se hai messo in conto di visitare Venezia in 3 giorni con bambini, un giro all’Arsenale è senz’altro un’ottima idea. Sono sicura che i tuoi pargoli rimarranno entusiasti dell’esperienza! Si trova nel sestiere di Castello e rappresenta il luogo dietro le cui mura merlate si svolse la febbrile attività del cantiere navale di Venezia. Qui maestri d’ascia abilissimi costruivano galee, mercantili e altre imbarcazioni ad un ritmo senza pari in Europa. Gli operai dell’Arsenale di Venezia si chiamavano “arsenaloti” ed erano migliaia. Ciascuno con la propria specializzazione, lavoravano in vere e proprie catene di montaggio.
LA STORIA DELL’ARSENALE
La tradizione vuole la sua nascita nel XII secolo (1104), ma per alcuni risale al secolo successivo. L’intero complesso ruota attorno all’Arsenale Vecchio, che comprende l’edificio dove era custodito il Bucintoro, ovvero l’imbarcazione di rappresentanza del Doge. Aumentando le esigenze della Serenissima, crebbe anche la richiesta di navi, perciò anche questo luogo diventò sempre più grande.
Il Bucintoro nell’Arsenale di Venezia
Per prima cosa vennero costruite le Corderie della Tana, edificate nel 1303-1304 e poi ricostruite da Antonio da Ponte nel 1579-85. Esse occupano quasi tutta la parte sud. Altri due ampliamenti vennero realizzati nel 1325 con l’Arsenale Nuovo e nel 1473 con l’Arsenale Nuovissimo. Inoltre, con l’inizio delle produzioni delle Galeazze (navi da guerra più grandi delle normali galee) fu necessaria l’apertura di officine e capannoni, oltre alla realizzazione del Canale delle Galeazze.
Poichè l’attività dei cantieri erano segretissime, l’arsenale venne circondato da mura, separate dal resto di Venezia da canali naturali e artificiali, che lo abbracciano da ogni parte del complesso. L’unico accesso da terra è costituito dal grande portale del 1460. La sua funzione di cantiere, la cui produzione non ebbe uguali fino al XVIII secolo, era affiancata anche da quella di base navale: ospitava infatti un flotta di 25 navi pronte a partire all’occorrenza.
Al culmine della sua attività l’arsenale si estendeva su una superficie di 46 ettari, impiegava 16.000 uomini e ospitava 300 società di navigazione. Fino al XVI secolo Venezia mantenne la propria potenza navale grazie ad imbarcazioni a remi, spesso munita di vele (le galee in battaglia erano le più manovrabili). A partire dal XVII secolo però le navi veneziane vennero superate dai velieri olandesi e inglesi, la cui costruzione Venezia non riuscì mai ad eguagliare.
Durante il declino della Repubblica, i suoi abitanti furono sempre più legati alla terra. Nel 1797, alla sua caduta, l’attività del cantiere era cessata del tutto. Il complesso ora è proprietà della Marina Militare e buona parte degli edifici è adibita a spazio espositivo. Alcuni spazi, a lungo in abbandono, sono stati risistemati dal Comitato della Biennale. Questi spazi sono le ex Corderie, l’ex Artiglieria e diverse banchine.
IL PORTALE D’INGRESSO
Considerato uno dei primi esempi di stile rinascimentale a Venezia, risale al 1460 ed è fiancheggiato da due torri. La terrazza, cinta da una cancellata, risale invece al 1692-94. Questa è decorata da una serie di leoni marmorei di varie forme e dimensioni: il più grande, in posizione seduta, era parte del bottino di guerra che il dogeFrancesco Morosini trasse dal porto del Pireo in Grecia.
Le torri all’ingresso. Foto di Miriam Broglia
Giardino delle Vergini
Si trova a sud di Porta Nuova e da questa separata dal Rio delle Vergini. Questa ampia area sorge dove un tempo c’erano un monastero di monache agostiniane e la chiesa Santa Maria delle vergini, entrambi demoliti a metà Ottocento. E’ stato realizzato nel 2010 dal garden designer Olandese Piet Oudolf, che ha partecipato in quell’anno alla XII Mostra Internazionale di Architettura di Venezia. Nell’occasione ha creato un giardino fiorito inaspettato, con piante che ha sovrapposto alla vegetazione precedente, e dall’aspetto un po’ “spettinato” e selvatico.
COSA SI PUO’ VISITARE
Le aree visitabili sono
L’Arsenale nord tutto l’anno (dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.00). Per visite o informazioni sulla porzione di Arsenale di proprietà della Marina Militare è possibile rivolgersi all’Istituto di Studi Militari Marittimi. (www.difesa.it/Protocollo/AOO_Difesa/Marina/Pagine/MSTUDI.aspx )
L’Arsenale sud durante le aperture delle Biennali d’Arte e di Architettura.
Nelle immediate vicinanze dell’Arsenale, all’interno di uno degli antichi granai di Venezia si trova il Museo Storico Navale. Custodisce collezioni di cimeli artistici e storici legati alla storia della marina italiana, ospitate in 42 sale disposte su 5 piani. Fanno parte del museo anche la vicina Chiesa di San Biagio e il Padiglione delle Navi. Il museo si estende perciò su una superficie espositiva di oltre 6.000 metri quadri.
CURIOSITÀ
Il “bacino di carenaggio” è una parte importante dell’arsenale. Si tratta di una grande area d’acqua utilizzata per la costruzione, la riparazione e la manutenzione delle navi. In pratica, è una sorta di “piscina” artificiale che permette alle navi di essere alzate fuori dall’acqua per lavori di manutenzione o riparazione dello scafo.
Questo luogo era all’avanguardia nelle tecnologie navali e nell’ingegneria.
Una delle caratteristiche più sorprendenti erano le catene difensive. Queste chiudevano l’entrata principale del porto per proteggere la città. Potevano essere alzate e abbassate per controllare l’accesso alle navi nemiche.
L’Arsenale di Venezia è considerato uno dei primi esempi di produzione in serie nella storia. Le navi venivano costruite utilizzando un sistema standardizzato che permetteva una produzione efficiente e veloce.
Il ponte dell’Arsenale. Foto: Mario Vigna
COME ARRIVARE
Da Piazzale Roma e dalla Stazione alla Biennale di Venezia: si arriva con le linee ACTV di vaporetto. La linea 6 è la più veloce ma la linea 1 permette un tragitto completo di tutte le fermate lungo il Canal Grande. Da Riva degli schiavoni invece si può andare a piedi con una passeggiata di un quarto d’ora abbondante.
Senza dubbio al primo posto nella lista delle cose da vedere a Venezia, Piazza San Marco è annoverata tra le piazze più belle del mondo, e non a torto. Chi viene a visitare Venezia, infatti, rimane estasiato dalla bellezza e dalla magnificenza di questo luogo, che racchiude in sé la maggior parte delle attrazioni principali della città. Oltre alla strepitosa Basilica di San Marco, che fa da sfondo a questa che è l’unica area che viene chiamata piazza (le altre prendono il nome di “Campi”), potrai trovare infatti il Campanile di San Marco, la Torre dell’Orologio, Palazzo Ducale, il museo Carrer e altre meraviglie. La piazza di trova nel sestiere di San Marco.
La piazza è quotidianamente invasa da migliaia di turisti e sono note le interminabili code per accedere alle attrazioni. Il consiglio cheti do è di arrivare già con ibiglietti ad ingresso prioritario (li puoi prenotare on line). Salterai la fila e potrai iniziare subito a visitare!
Come arrivare
1. Con il Vaporetto: dalla stazione o da Piazzale Roma prendete la linea 1 e 2 scendendo alla fermata Vallaresso
2. Dal Tronchetto: prendete la linea 2 del vaporetto
3. Da aeroporto Marco Polo: utilizzatele imbarcazioni di Alilaguna linea Blu, Rossa e arancione (solo da aprile a ottobre).
Considerata il salotto più elegante del mondo, ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi il cuore della città, il luogo dove ci si incontra e dove si svolgono gli eventi più importanti. Qui storia, cultura e bellezza si fondono in un unico luogo magico.
Inizialmente era un orto, tagliato nel mezzo dal rio Botario, con la chiesa di S. Marco da un lato e quella di S. Geminiano dall’altro. Il doge Sebastiano Ziani (1172-78) lo allargò fino alle dimensioni attuali, interrando il canale e riedificando la chiesa di S. Geminiano sul fondo. In seguito venne circondata dalle case dei cappellani di S. Marco e dai palazzi dei Procuratori, magistrati di Stato con funzioni rappresentative, da cui presero il nome le Procuratie. Venne poi eretto un ospedale e fu pavimentata. Il campanile, inizialmente faro o torre di difesa, venne portato all’altezza attuale all’inizio del XVI secolo. Nel 1496 la piazza è completa (come dimostra il quadro di Gentile Bellini conservato all’Accademia).
Durante il Rinascimento vengono realizzate sul lato destro le Procuratie Vecchie e la Torre dell’Orologio, nel XVI secolo le Procuratie Nuove sul lato sinistro. Nel XIX secolo, su ordine di Napoleone venne abbattuta la chiesa di S. Geminiano e fu edificata la parte di fronte alla Basilica, le Procuratie Nuovissime.
Piazza San Marco a Venezia. Foto di Nadia Borello
STRUTTURA
Piazza San Marco è strutturata in 3 zone:
la piazza, che è la zona compresa tra le Procuratie Vecchie, le Procuratie Procuratie Nuove e le Procuratie Nuovissime;
la piazzetta San Marco al cui ingresso ci sono le colonne con le due statue di San Marco e San Teodoro. Questa zona é il prolungamento dell’area davanti a Palazzo Ducale e ospita la Libreria Sansoviniana, dove si trovano le rarità della Biblioteca Nazionale Marciana.
la piazzetta dei Leoncini, cioè l’area a sinistra della Basilica di San Marco.
Affacciato sulla piazza c’è il Museo Correr. Occupa, dal 1922, gli spazi dell’Ala Napoleonica e di parte delle Procuratie Nuove ed é un museo a cui val la pena dedicare del tempo. Deve il suo nome al collezionista Teodoro Correr (1750-1830), che alla sua morte donò a Venezia la sua raccolta di opere d’arte e le risorse per conservarla e farla crescere. Visitandolo potrai farti un’idea dell’arte, della civiltà e della storia della Serenissima.
Da dove fotografarla
Partendo dal presupposto che ogni angolo è buono per scattare una foto, ci sono prospettive che più di altre ti consentiranno di fare fotografie meravigliose. Io ti suggeriamo queste:
Dal lato opposto alla Basilica, vicino al Museo Correr. Se ti munisci di grand’angolo si possono fotografare San Marco, il Campanile e tutta la piazza in una sola inquadratura.
Dal lampione in Piazzetta San Marco per fotografare Palazzo Ducale visto di Spigolo
Dalla Torre dell’Orologio: da qui avrai una vista a 360 gradi sulla piazza e sulla città.
Dalla Basilica di San Marco: questa posizione offre una vista ravvicinata sulla piazza e sul suo famoso campanile.
Per ottenere foto al top ti conviene scattarle con le luci dell’alba o del tramonto che le caricheranno di pathos!
Se vuoi godere dell’accesso più scenografico a piazza San Marco devi arrivare dal mare. L’impatto è veramente da togliere il fiato. Nel caso il tuo budget sia alto, puoi goderti la piazza seduto ad un tavolino dello storico Caffè Florian o del Caffé Quadri.
A pochi passi da Piazza San Marco, con una passeggiata di circa 5 minuti puoi raggiungere un piccolo gioiello nascosto che vale la pena visitare: la Scala Contarini del Bovolo. La trovi vicino Campo Manin e ci arriverai attraverso una stretta stradina.
Le leggende
Ci sono diverse leggende che aggiungono un tocco di mistero e di fascino alla già ricca storia di questa famosa piazza. Eccone alcune:
Il Leone Alato Una delle leggende più conosciute riguarda il leone alato, simbolo di Venezia, che si trova sulla colonna di San Marco. Si narra che il leone protegga la città e che se dovesse mai lasciare Venezia, la città cadrà. Questa leggenda ha contribuito a rafforzare il legame emotivo dei veneziani con il loro simbolo cittadino. Recenti studi hanno messo in luce che non si tratterebbe di un leone ma di una creatura mitologica cinese, uno zhènmùshòu (“guardiano di tombe”), posta a protezione delle tombe reali della dinastia Tang ( 609-907 d.C). Leggi QUI per saperne di più!
La leggenda della Fenice Si racconta che nel 976, durante la dedica della nuova basilica di San Marco, un piccolo uccello simile a una fenice sia apparso volando dentro la chiesa e abbia deposto un uovo sull’altare. Questo venne interpretato come un segno di buon auspicio per la città e diede origine alla leggenda che Venezia sarebbe rinata dalle sue ceneri come una fenice, ogni volta che sembrava essere sulla via del declino.
Il tesoro nascosto del Doge: Secondo la leggenda, il Doge di Venezia avrebbe nascosto un tesoro in un luogo segreto di Piazza San Marco prima della sua morte. Si dice che il tesoro sia ancora nascosto da qualche parte nei dintorni della piazza e che chiunque lo trovi avrà la ricchezza eterna. Questa leggenda ha ispirato molte ricerche e speculazioni nel corso dei secoli, ma finora nessuno ha mai trovato il tesoro.
I film
Piazza San Marco a Venezia è stata la location di numerosi film che hanno sfruttato la sua bellezza e atmosfera unica. Alcuni dei film più famosi girati in questa piazza includono:
Summertime (1955) Diretto da David Lean, questo film romantico vede Katharine Hepburn nel ruolo di una turista americana che si innamora di un affascinante locale, interpretato da Rossano Brazzi, durante una visita a Venezia. La piazza è una delle location principali del film.
The Italian Job (1969) In questa commedia d’azione diretta da Peter Collinson, una scena cruciale si svolge nella piazza San Marco, con i personaggi che fuggono attraverso le strette strade di Venezia inseguiti dalla polizia.
Moonraker – Operazione spazio (1979) Questo film di James Bond, diretto da Lewis Gilbert e interpretato da Roger Moore, presenta una scena mozzafiato in cui Bond combatte i cattivi su una gondola che passa attraverso la piazza.
Casino Royale (2006) Nel reboot della serie di James Bond con Daniel Craig nel ruolo di 007, una scena chiave del film si svolge proprio a Venezia, con l’iconica piazza come sfondo.
The Tourist (2010) Questo film romantico/thriller con Johnny Depp e Angelina Jolie vede la piazza come sfondo di molte scene, catturando la bellezza e l’atmosfera magica di Venezia.
Hai deciso di visitare Venezia in 3 giorni, oppure puoi fare solo una toccata e fuga in città? Non puoi andare via senza aver visto piazza San Marco!
I veneziani lo chiamano affettuosamente “el paron de casa”: é il Campanile di San Marco, che con i suoi quasi 100 metri di altezza domina Venezia. Si trova in Piazza San Marco nel cuore della città, davanti alla Basilica.
Rappresenta uno dei simboli della Serenissima e sicuramente é una delle cose da vedere, qualsiasi sia la durata del tuo soggiorno (QUI per i biglietti!) Non mancare di prendere l’ascensore e salire fino alla cella campanaria! Potrai godere di una fantastica vista della città a 360 gradi e ammirare la laguna, le isole Giudecca e San Giorgio Maggiore. Il campanile venne costruito nel IX secolo come torre di avvistamento e faro per la città. Anche oggi, a chi arriva dal mare, annuncia che è quasi arrivato a Venezia. Nel corso della su storia ha subito molti rimaneggiamenti:
XII secolo: viene restaurato in stile romanico e si costruisce la cella campanaria
XIV secolo: viene ancora modificato, con l’aggiunta del tetto a piramide e della terrazza panoramica
1511-14: viene di nuovo ristrutturato, questa volta in stile rinascimentale. Si colloca in cima la statua di legno dorato dell’arcangelo Gabriele
Il 14 luglio1902 crollò su se stesso improvvisamente. La medesima sera del crollo si decise di ricostruirlo “com’era dov’era”. La prima pietra venne posata il 25 aprile 1903 e venne inaugurato nove anni dopo, nella stessa data. Per la ricostruzione si utilizzarono i materiali originali, dove possibile.
Com’è fatto
La struttura è un parallelepipedo quadrato realizzato interamente in mattoni, con delle parti rivestite di marmo. La base misura 12,7 metri per lato, mentre la sua altezza é di 98.6 metri. Sulla parte superiore termina con una cella campanaria. Realizzata in pietra bianca è aperta da una quadrifora. Sul tamburo poggia un’altissima cuspide piramidale su cui è posta la statua dorata dell’arcangelo Gabriele, collocata su una piattaforma girevole che gli permette di servire come segnavento. In origine aveva cinque campane, ognuna con un suono e uno scopo particolari. Quando il campanile crollò, nel 1902 se n’è salvò solo una, chiamata la Marangona. Non era però quella originaria del Cinquecento, ma era la più grande tra quelle quella realizzate sotto la seconda dominazione austriaca. Nel 1908 Papa Pio X decise di ricostruire le altre 4 campane che si erano distrutte.
Sul lato della base del campanile che guarda la Basilica di San Marco è appoggiata la celebre loggetta, molto ricca di decorazioni. Da qui parte la scala di marmo che porta fino in cima. Progettata da Jacopo Sansovino nel XVI secolo, in un primo tempo fu sede dei Nobili e poi del Corpo degli Arsenalotti. Sulla fronte ci sono 3 arcate e nicchie con statue in bronzo. La terrazza con balaustra che è davanti, è invece stata realizzata nel ‘700. Durante il crollo del campanile del 1902 la loggetta venne anch’essa danneggiata, ma fu ricostruita esattamente com’era con i frammenti originali.
Le campane
Hanno da sempre avuto una ruolo molto importante per la vita di Venezia. Nel scandivano infatti i tempi e le ricorrenze ed erano un richiamo per i politici e le funzioni pubbliche. Fino al 1722 le campane erano sei. Dopo che una di queste, detto il Campanone di Candia, cadde e andò in pezzi, ne rimasero solo cinque. Nel 1908, dopo sei anni dal crollo del campanile, che aveva visto la distruzione di ben quatto campane, Pio X le volle far ricostruire.
Vennero perciò fatti i calchi sulla base dei pezzi ricomposti delle campane, per permettere di ricostruirle con le stesse dimensioni e con le stesse decorazioni. Per stabilire le tonalità nelle nuove campane, una commissione di esperti studiò la tonalità (il La) di quella che si era salvata. Questo per avere un equilibrio armonico dei suoni. Per ottenerlo le altre campane devono suonare perciò il si, il do diesis, il re e il mi. Si fusero quindi le campane. La fusione, che richiese otto tonnellate di bronzo, si fece a Sant’Elena, nel forno di una fabbrica ferroviaria ormai inutilizzata.
Vennero portate sul campanile 22 giugno 1910, ma iniziarono a suonare solo il 25 aprile 1912, dopo l’inaugurazione del nuovo campanile.
In nomi e le funzioni
La Marangona
Chiamata Campanon, è la maggiore. Annunciava l’inizio e la fine dell’orario di lavoro dei carpentieri dell’arsenale, i marangoni, e le sedute del Maggior Consiglio. Oggi: segna l’inizio e la fine della giornata lavorativa a Venezia. Diametro: 1,80m Peso: 3.625 kg Nota: LA
La nona
Chiamata anche mezzana, segnava e segna ancora oggi il mezzogiorno e indicava il termone massimo per la spedizione della posta a Rialto. Oggi: suona per segnalare la nona ora del giorno Diametro: 1,56m Peso: 2.556 kg Nota: SI
La Trottiera
Suonava per dare il secondo segnale ai nobili che dovevano partecipare alle riunioni del Maggior Consiglio, i quali al suo suono mettevano al trotto i cavalli fino a quando ne venne vietato l’uso in città. Oggi: suona quando si svolgono le gare in Piazza San Marco. Diametro: 138,5 m Peso: 1.807 kg Nota: DO DIESIS
La Pregadi
Chiamata mezza terza, annunciava le riunioni del Senato, i cui membri erano detti Pregadi. Richiamava inoltre i fedeli alle funzioni religiose. Oggi: viene suonata alla terza ora del giorno Diametro: 1,29 m Peso: 1.366 kg Nota: RE
La Renghiera
Deve il suo nome a “renga”, cioè arringa, da “renga”, il discorso che veniva tenuto a difesa dell’imputato prima della sentenza. Era detta anche campana del Maleficio o dei Giustiziati Oggi: il suo suono convoca i membri del consiglio comunale Diametro: 138,5 m Peso: 1.807 kg Nota: DO DIESIS.
Il suono a distesa di tutte e 5 cinque le campane contemporaneamente, chiamato Plenum, avviene solo per le maggiori solennità dell’anno liturgico e ricorrenze.
Curiosità
Nel 1609 Galileo Galilei salì in cima al campanile per compiere una serie di osservazioni con la sua ultima invenzione, il cannocchiale, chiamato dai veneziani “cannon”.
Nel 1807, anno in cui la basilica di San Marco divenne cattedrale il Patriarca volle dotare il campanile di nuove campane, grandissime. Per realizzarle, venne usato il bronzo delle campane esistenti cui venne aggiunto il bronzo di oltre 6.000 campane provenienti da monasteri, conventi e chiese. Queste però si rivelarono troppo pesanti e perciò non vennero mai usate. Gli Asburgo quindi fecero fondere delle nuove campane, tra cui la Marangona, visibile ancora oggi.
Gli ebrei confinati nel Ghetto potevano uscire solo dopo il suono della Marangona.
Ci sono diversi punti strategici da cui potrete fotografare il Campanile di San Marco per ottenere foto suggestive e uniche. Ricorda che il momento migliore i tuoi scatti può cambiare in base alla luce e alle condizioni atmosferiche. Cerca perciò di pianificare la visita a seconda di quello che vuoi ottenere dalle tue fotografie.
Piazza San Marco: da qui puoi ottenere una vista frontale del campanile con la Basilica sullo sfondo. Questo è uno dei punti più iconici per fotografarlo.
Palazzo Ducale: se entri a visitarlo, salendo ai piani superiori avrai una vista panoramica del campanile e della città.
Ponte dei Sospiri: questo ponte offre una vista unica del campanile con il Canale di Palazzo e il Palazzo Ducale sullo sfondo.
Dall’Isola di San Giorgio Maggiore: prendi un vaporetto per raggiungere l’isola di San Giorgio Maggiore e sali sul campanile della chiesa. Avrai una vista mozzafiato di Piazza San Marco e del campanile.
Dall’Acqua: prendere una gondola o un vaporetto può offrire prospettive uniche del campanile dall’acqua, specialmente al tramonto o durante le ore blu.
Come Raggiungerlo
1. Con il Vaporetto: dalla stazione o da Piazzale Roma prendi la linea 1 e 2 scendendo alla fermata Vallaresso
2. Dal Tronchetto: prendi la linea 2 del vaporetto
3. Da aeroporto Marco Polo: utilizza le imbarcazioni di Alilaguna linea Blu, Rossa e arancione (solo da aprile a ottobre).
ORARI
Dal lunedì alla domenica 9.45-19.00
Sia che tu decida di Visitare Venezia in 3 giorni, sia che tu possa rimanere in città un weekend o solo un giorno, questa attrazione sarà senz’altro una tappa fondamentale del tuo itinerario!
Capolavoro dell’arte gotica, Palazzo Ducale è tra le principali attrazioni della Serenissima e sicuramente da inserire nella vostra lista dicosa vedere a Venezia. Si trova nel Sestiere di San Marco, perciò proprio nel cuore della città.
Insieme alla Basilica di San Marco, al Campanile e alla Torre dell’Orologio, è tra i monumenti che fanno di Piazza San Marco uno dei luoghi più visitati al mondo. Perciò, nel vostro itinerario per visitare Venezia una tappa per ammirare questa meraviglia, anche solo da fuori, non può assolutamente mancare. Come è noto, sono lunghissime le file per entrare a vedere qualsiasi attrazione, soprattutto quelle del calibro di Palazzo Ducale. Per saltare la coda e dedicare tutte le tue energie alla visita, ti consiglio perciò di acquistare i biglietti on line.
Posizionato nella piazza più importante di Venezia, Palazzo Ducale ha sempre rappresentato il cuore della Serenissima. All’epoca della sua fondazione, risalente al IX secolo d.c., sotto il doge Agnello Partecipazio, era una fortezza e mantenne il suo aspetto fortificato fino al primo terzo del XII secolo. A partire da questo periodo, ci furono una serie di interventi che portarono al trionfo del gotico. Il palazzo venne diviso in 3 parti che inglobarono le strutture precedenti: la parte verso il Bacino di San Marco, che è la più antica ed ospita la Sala del Maggior Consiglio, la parte verso la piazza , dove si trova la Sala dello Scrutinio e la parte sul lato opposto, dove invece risiedeva il doge e si trovavano gli uffici del Governo.
La porta della carta. Foto di Nadia Borello
Queste parti sono state realizzate in momenti diversi nel corso dei secoli, ma fondendo sapientemente ed armonicamente stili ed elementi architettonici, che hanno dato come risultato un tesoro unico al mondo. A Palazzo Ducale hanno lavorato grandissimi artisti come Tiepolo, Tiziano, Tintoretto solo per citarne alcuni. La sala più importante del palazzo è la Sala del Maggior Consiglio, una delle più grandi d’Europa. Qui si riunivano le più alte magistrature della repubblica di Venezia. Tra i vari tesori conservati in questa sala c’è la tela del Tintoretto, realizzata per la parete di fondo. E’ la più grande tela al mondo.
Al palazzo si accede dall’entrata sul lato mare. Oltre la biglietteria sulla sinistra, si trova il Museo dell’Opera di Palazzo che conserva 42 capitelli che in passato decoravano i portici del palazzo, poi sostituiti per preservarli dal deterioramento.
Usciti dal museo si entra nel cortile principale. Nell’angolo nord est c’è la splendida Scala dei giganti di Antonio Rizzo. Non ci si può salire, ma è ben visibile dal cortile. In cima alla scala ci sono due statue del Sansovino, alle cui spalle si teneva la cerimonia d’incoronazione dei dogi. Salendo la Scala dei Censori invece arriverai al piano delle Logge. Percorrendo questo corridoio si può raggiungere la loggia che dà sulla piazzetta di San Marco. Una volta sceso vai avanti fino all’imponente Scala d’Oro. A metà della prima rampa gira a destra e raggiungi l’appartamento del Doge, composto da numerose stanze. Quella degna di nota è la Sala delle Mappe.
Attraversando una serie di locali più piccoli passerai nell’ala sinistra da dove si accede alla lunga Sala dei Filosofi . L’itinerario di visita a Palazzo Ducale procede nelle sale successive dell’ala destra, riattraversa la Sala delle Mappe e sale alsecondo piano. Qui venivano ospitate le sale del Governo: vedrai la Sala delle Quattro Porte, con il soffitto ideato dal Palladio e dipinto dal Tintoretto e la parete d’ingresso opera di Tiziano.
Passa poi nell’Anticollegio, nella Sala del Senato, nella Sala del Consiglio e nella Sala della Bussola. Risali poi la rampa di scale sulla destra per andare a visitare l’Armeria. Gira poi a sinistra e scendi una rampa della scala dei Censori. Svolta a destra e imbocca l‘Andito del Maggior Consiglio, uno stretto corridoio a forma di L.
La Sala del Senato
Sia che decidi di visitare Venezia in 3 giorni, sia che il tuo soggiorno sia più breve o più lungo, Palazzo Ducale è una delle attrazioni della città che non puoi omettere dal tuo itinerario!
ORARI
Dal 1 aprile al 31 ottobre: da domenica a giovedì 8.30 – 21.00 (ultimo ingresso ore 20.30), venerdì e sabato 8.30 – 23.00 (ultimo ingresso ore 22.30) Dal 1 novembre al 31 marzo: 8.30 – 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30).
Attrazione che da sola vale il viaggio e simbolo della città, la Basilica di San Marco è tra i più famosi edifici della Serenissima. Rappresenta perciò una tappa immancabile nell’itinerario per visitare Venezia! Si trova nel sestiere di San Marco, nel cuore della città e fa da sfondo alla famosissima piazza omonima, accanto a Palazzo Ducale. Questo capolavoro straordinario, che combina stili architettonici e decorativi diversi, attira ogni anno milioni di visitatori da tutte le parti del mondo. La code all’ingresso, come si sa, sono infinite, perciò i tempi d’attesa sono lunghi. Proprio per questo ti consiglio di acquistare i biglietti on line. Avrai diritto all’accesso prioritario e potrai iniziare subito la visita!
COME RAGGIUNGERE LA BASILICA
La cosa migliore è andarci a piedi, con una bella passeggiata. Ci vogliono più o meno 30-40 minuti e avrai modo di iniziare a scoprire la città. Se opti invece per il vaporetto:
Da Piazzale Roma prendi le linea 1 (circa 40 min), 2 (circa 30 min) o 5.1 (circa 20 min). Le ultime due linee sono dirette.
Dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia prendi le linea 1 (circa 35 min), 2 (circa 25 min) o 5.1 (circa 25 min).
ALCUNE INDICAZIONI UTILI
Per visitare la basilica bisogna indossare un abbigliamento adatto ad entrare in una chiesa. Quindi ricordati di non mettere pantaloncini corti o minigonne o avere le spalle scoperte. Se non ti sei ricordato di vestirti in modo appropriato potrai risolvere la cosa comprando dei coprispalle prima di entrare.
Non si possono fare foto o video all’interno della Basilica di San Marco
É vietato entrare in chiesa con borse grandi o bagagli. Non dimenticare questo particolare altrimenti c’è il rischio di fare la fila a vuoto. Puoi lasciare i bagagli all’Ateneo San Basso in piazzetta dei Leoncini, che si trova non lontano dalla basilica
La storia della basilica, chiamata anche Chiesa d’oro, inizia nel IX sec. d.c. La costruzione della cappella destinata ad accogliere le reliquie di San Marco, provenienti da Alessandria d’Egitto, iniziò infatti nell’828 d.c., ma già nel 976 questa venne danneggiata da un incendio durante una rivolta. Dal 1060 il Doge Domenico Contarini ne ordinò la ristrutturazione che prevedeva però il mantenimento dell’impianto originale. La nuova struttura aveva evidenti prestiti dall’architettura orientale. Venne infatti costruita sul modello della Basilica dei Santi Apostoli di Costantinopoli. Eretta su una pianta a croce greca è sormontata da cinque cupole rotonde a loro volta coronate da cupolette a cipolla. Per più di 500 anni i dogi proseguirono ad ingrandire e abbellire la basilica, arricchendola con una grande quantità di tesori, frutto delle razzie fatte durante le Crociate nel vicino Medio Oriente, soprattutto a Costantinopoli.
LA FACCIATA
La Basilica di San Marco a Venezia. Foto di Nadia Borello
La facciata è strepitosa: presenta due livelli di 5 arcate con coronamento gotico ed è decorata con splendidi mosaici. Colpiti dalla luce del tramonto ti lasceranno a bocca aperta! Nell’arcata di sinistra si trova il mosaico più antico, raffigurante lo spostamento del corpo di San Marco, patrono di Venezia, da Alessandria d’Egitto. In quella successiva è rappresentato il doge e i magistrati veneti che venerano il corpo del santo. Nei mosaici delle arcate a destra del portone centrale invece sono realizzati il furto della salma e il corpo accolto dai veneziani.
Sopra il portone c’è una loggia su cui sono collocate le copie dei quattro cavalli di San Marco (gli originali sono nel Museo della Basilica). Si tratta forse di statue greche del III-IV secolo rubate a Costantinopoli. É possibile salire sulla loggia (si accede dal museo). Da qui i dogi si affacciavano durante le cerimonie di Stato. Altri mosaici, alcuni rifatti, risalgono al 1200-1300 e ricoprono i muri superiori e le cupole all’interno. I mosaici si estendono su una superficie totale di circa 4.000 metri quadrati!
Una volta entrati l’effetto è stupefacente: oltre ai mosaici d’oro che coprono pareti è soffitti, è notevole il pavimento realizzato in mosaico policromo nel XII secolo. In alcuni punti è ondulato per l’assestamento del terreno. Il presbiterio, il luogo per le celebrazioni liturgiche, e separato dallo spazio per i fedeli da una magnifica iconostasi in marmi policromi, divisa in due da una grande croce in bronzo e argento. Ai lati dell’altare c’è una splendidapala, capolavoro in oro, smalti e pietre preziose. In fondo ad una piccola navata del transetto destro si trova invece il tesoro di San Marco, che racchiude molti pezzi preziosi, frutto del saccheggio di Costantinopoli risalente alla IV Crociata.
CURIOSITÀ
Sulle tre aste che si trovano davanti alla basilica adesso sventolano le bandiere di Venezia, dell’Italia e dell’Europa. In verità sono i simboli dei tre regni conquistati dalla Repubblica di Venezia, quindi Cipro, Candia (la Creta di oggi) e la Morea (l’odierno Peloponneso).
I mosaici all’interno della basilica potrebbero coprire 1,5 campi di Football americano
La Pala d’oro in cui sono custodite le spoglie di San Marco è decorata da 1.300 perle, 300 smeraldi, 300 zaffiri, 400 granati, 100 ametiste, rubini e topazi.
Si racconta che Napoleone non portò via la Pala d’oro, per un fraintendimento. Il termine “vero” in veneziano significa anche “vetro”. Perciò, quando i veneziani, per affermare che era autentica gli dissero “xe vero” (è vero), lui capì che dicessero che era fatta di vetro e che quindi non avesse valore.
Le cinque cupole che coprono la basilica sono solo una struttura in legnoricoperta da un sottile strato di piombo. Sono quindi completamente vuote. Le cupole in mattoni con i mosaici che si vedono all’interno della chiesa sono molto più basse.
Dentro la Basilica c’è un bassorilievo del XIII sec. che rappresenta la Vergine Maria, con un fucile di fianco. L’arma venne messa lì nel 1849 come ex voto dai marinai veneziani sopravvissuti ad una bomba austriaca esplosa a Marghera, vicino Mestre.
DA DOVE FOTOGRAFARE LA BASILICA
Questa attrazione di Venezia offre molte prospettive interessanti. Ti consiglio di tener presente che che il momento della giornata e le condizioni del meteo possono influenzare molto la qualità delle tue fotografie. Cerca perciò di pianificare i tuoi tempi per ottenere gli scatti migliori possibili. Detto questo ecco la mia lista dei luoghi da cui realizzare i tuoi scatti:
1. Piazza San Marco: avrai una vista classica, ma sempre affascinante. Puoi scattare foto da qui per catturare la grandiosità della basilica con la sua facciata riccamente decorata e i dettagli dei mosaici.
2. Dall’acqua: prendi una gondola o un vaporetto e scatta foto della basilica dal Canal Grande o dai canali circostanti. Questa prospettiva offre una vista unica, con la San Marco che si riflette sull’acqua.
3. Dal Campanile di San Marco: salire in cima al campanile ti darà una vista panoramica mozzafiato di Venezia, compresa la sua attrazione più famosa. Puoi catturare l’intera piazza e i suoi dintorni.
4. Dai ponti circostanti: ci sono molti ponti che attraversano i canali intorno alla basilica. Da qui, puoi ottenere prospettive più ravvicinate o insolite.
ORARI
Da novembre a marzo/aprile (Pasqua): 9.45-17.00, domenica e festivi 14.00-16.00 Da marzo/aprile (Pasqua) a novembre: 9.45-17.00, domenica e festivi 14.00-17.00 (salvo variazioni per celebrazioni liturgiche).
Siete in cerca di posti instagrammabili a Venezia? Niente di più facile: ovunque vi giriate trovate scorci incantevoli, palazzi bellissimi, monumenti da immortalare. Non basterebbe un articolo intero per elencarvi tutto ciò che potreste fotografare, perciò ci limitiamo a indicarvi 5 luoghi simbolo di questa meravigliosa città che vale la pena siano oggetto dei vostri scatti.
A seconda del periodo in cui visiterete la città, del meteo, (ci sarà pioggia, sole, nebbia, neve?) o del momento della giornata in cui deciderete di fare le foto, le condizioni di luce e l’atmosfera saranno diverse e di conseguenza anche il risultato. Va da sè che il momento migliore è al tramonto, quando la luce calda del sole dona alla città tonalità magnifiche e i canali si riempiono dei colori dei palazzi riflessi sull’acqua. Se siete mattinieri e non soffrite le levatacce, riuscirete ad ottenere foto strepitose anche all’alba.
5 posti instagrammabili a Venezia
Quando si va sul classico non si sbaglia mai. Perciò, se postate su Instagram o altri social i vostri scatti delle principali attrazioni di Venezia il successo è garantito. Ma come realizzare delle foto ben fatte? Da quale prospettiva si hanno i risultati migliori? Seguite i consigli che vi diamo qui sotto!
1. PONTE DI RIALTO
Il ponte di Rialto a Venezia
Partiamo da un classicone: come si fa ad andare via Venezia senza immortalare questo simbolo della città in tutto il mondo? E’ il più antico e più monumentale della città e si trova nel sestiere di San Polo, ossia la zona che è sempre stata, ed è tutt’ora, dedicata al commercio. E’ stato il primo a unire le rive del Canal Grande e collega San Polo al sestiere di San Marco. Era un ponte in legno che si poteva sollevare, permettendo così il passaggio delle imbarcazioni. Venne chiamato del Quartarolo, o ponte della Moneta, dal nome della moneta che si doveva dare per attraversarlo.
Venne restaurato e abbellito diverse volte, finchè, vecchio e malandato, nel 1444cadde sotto il peso delle troppe persone, accorse per vedere sfilare il corteo che accompagnava la Marchesa di Ferrara. Così, nel XVI secolo si prese la decisione di costruirlo in muratura e, al concorso indetto (a cui (avevano partecipato anche alcuni dei maggiori architetti del tempo come Andrea Palladio e Vincenzo Scamozzi) venne approvato il progetto di Antonio da Ponte che terminò di costruirlo nel 1588, sotto il Dogado di P. Cicogna. Per realizzarlo si spesero più di 250.000 ducati, una somma altissima per l’epoca. Il Ponte, ad un’unica arcata con la corda di oltre 28 metri, ha due file di negozi, collegate tra loro al centro da due archi. É un’attrazione di Venezia perennemente affollata di turisti che lo attraversano o si fermano per comprare souvenir. Nel 2021 si è finalmente conclusa la campagna di restauro del costo di 5 milioni di euro avviata nel 2012 dal gruppo OTB di Renzo Rosso, a cui fanno capo i marchi di moda Diesel, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf.
Potete realizzare i vostri scatti da queste prospettive:
Dalla riva sinistra del Canal Grande, vicino all’ingresso del mercato di Rialto, per avere una vista panoramica del ponte e delle case sulle due sponde
Dalla piattaforma in pietra lungo il lato destro scendendo dal ponte sul lato verso San Polo. Questo è un posto più tranquillo
Dalla Pescaria San Bortolomio o dalla Fondamenta Vin Castello, nel Sestiere di San Polo. Questa è l’ultima calle a sinistra prima di salire sul ponte. Da questo punto tranquillo avrete una vista semi laterale sul ponte, e, se ne avrete bisogno, potrete posizionare anche il cavalletto.
In entrambi i casi avrete una bella inquadratura del ponte con le gondole e i vaporetti che passano davanti.
Da una gondola, navigando lungo il Canal Grande, per catturare una vista unica e originale del ponte e della città circostante
In ogni caso, è importante scegliere il momento giusto per scattare la foto, come durante il tramonto o di sera, quando le luci creano un’atmosfera romantica e suggestiva.
COME RAGGIUNGERLO
Con il vaporetto: potrete arrivare dal Ponte di Rialto facilmente con la line a 1 e 2 del vaporetto. La fermata è Rialto A piedi da piazzale Roma: con una passeggiata di circa 20 minuti.
2. PIAZZA SAN MARCO
Tra i posti instagrammabili a Venezia c’è senza dubbio la bellissima piazza San Marco, il salotto della città. La bellezza e la magnificenza di questo luogo, che racchiude in sé la maggior parte delle attrazioni principali lascia davvero senza respiro. La Basilica, il Campanile, Palazzo Ducale, la Torre dell’orologio la rendono una delle piazze più belle del mondo. La piazza rappresenta da sempre il cuore della città, il luogo dove ci si incontra e dove si svolgono gli eventi più importanti.
É strutturata in 3 zone: la piazza, che è la zona compresa tra le Procuratie Vecchie, le Procuratie Procuratie Nuove e le Procuratie Nuovissime; la piazzetta San Marco, ossia il prolungamento dell’area davanti a Palazzo Ducale (qui è edificata la Libreria, dove ci sono le rarità della Biblioteca Marciana e la piazzetta dei Leoncini, cioè la zona a sinistra della Basilica di San Marco.
Le foto migliori sicuramente le otterrete con le luci dell’alba o del tramonto perchè queste riempiranno maggiormente la scena, caricandola di pathos. In piazza san Marco ogni angolo è buono per scattare una foto, ma noi ti suggeriamo queste prospettive:
Dal lato opposto alla Basilica, vicino al Museo Correr. Se vi munite di grand’angolo si possono fotografare San Marco, il Campanile e tutta la piazza in una sola inquadratura.
Dal lampione in Piazzetta San Marco per fotografare Palazzo Ducale visto di Spigolo
Dalla Torre dell’Orologio: da qui avrete una vista a 360 gradi sulla piazza e sulla città.
Dalla Basilica di San Marco: questa posizione offre una vista ravvicinata sulla piazza e sul suo famoso campanile.
Ovviamente piazza San Marco è sempre piena di turisti, perciò dovrete avere tanta pazienza prima di scattare. Se volete avere questo posto meraviglioso tutto per voi dovrete alzarvi molto presto per andare a fare le vostre foto all’alba. A parte il fatto che sarà deserto, la luce sarà perfetta. Se andate al tramonto in una giornata di sole potrete fotografare i mosaici dorati della basilica in tutto il loro splendore.
COME RAGGIUNGERLA
Con il Vaporetto: dalla stazione o da Piazzale Roma prendete la linea 1 e 2 scendendo alla fermata Vallaresso Dal Tronchetto: prendete la linea 2 del vaporetto Da aeroporto Marco Polo: utilizzatele imbarcazioni di Alilaguna linea Blu, Rossa e arancione (solo da aprile a ottobre). A piedi da Piazzale Roma: con una passeggiata di circa mezz’ora
3. SANTA MARIA DELLA SALUTE
Un altro bel soggetto per i vostri scatti social può essere l’imponente chiesa di Santa Maria della Salute, uno dei punti di riferimento più noti di Venezia. Proprio per la su enorme mole, questo gioiello barocco lo si può ammirare molto meglio in lontananza che da vicino. Ed con questo intento lo costruì Baldassarre Longhena nel 1630 su commissione del Senato di Venezia come ex voto alla Madonna per la fine della peste. Una statua di Maria con il bastone di Capitana de mar, infatti, è posta in cima alla grossa cupola che sovrasta la chiesa. Dal 681 l’edificio divenne il punto di arrivo della processione in onore della presentazione di Maria, che partiva da San Marco e che, dopo aver scavalcato il Canal Grande con un ponte di barche gettato per l’occasione dalla chiesa di Santa Maria del Giglio, qui terminava. La processione si svolge tutt’ora durante la Festa della Salute che si tiene il 21 novembre.
Vi consigliamo di fotografare la chiesa di Santa Maria della salute da questi punti:
Lungo Canal Grande: fotografare la chiesa da questa prospettiva offre una visuale interessante, con la possibilità di includere alcune gondole nella vostra immagine.
Dal Ponte della Salute, per una vista mozzafiato sulla chiesa e sul Canal Grande.
Dal Ponte dell’Accademia: da qui si può catturare un’immagine suggestiva della chiesa e dei suoi dintorni, con il Canal Grande come sfondo
Dalla Punta della Dogana, questa posizione offre una vista panoramica della chiesa e della Piazza San Marco.
Alla fine del Ponte dei Sospiri o lungo il Canal Grande dalla parte di San Giorgio Maggiore. Questi punti offrono viste spettacolari sulla basilica e sulla sua posizione sul Canal Grande.
Suggeriamo inoltre di scattare al tramonto o di sera, quando la luce è più soffusa e le tonalità più calde creano un’atmosfera più suggestiva.
COME RAGGIUNGERLA
La soluzione più economica per arrivare da Basilica di Santa Maria della Salute a Stazione di Venezia Santa Lucia è linea 6 del traghetto che impiega 32 min.
A piedi è raggiungibile in 30 minuti partendo dalla Stazione Santa Lucia e attraversando il Ponte della Costituzione. Da Piazza San Marco è necessario prendere il vaporetto n.1 che passa ogni 8 minuti.
4. PONTE DEI SOSPIRI
Il Ponte dei Sospiri visto da Palazzo Ducale
Nella top five dei posti instagrammabili a Venezia non può mancare il Ponte dei sospiri, uno dei più bei ponti della città e simbolo indiscusso della Serenissima.Si trova nel Sestiere di San Marco, in piazza San Marco, perciò nel pieno centro della città.
Costruito su progetto di Antonio Contin, venne edificato nel 1602 per collegare Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove. Perciò, a dispetto del nome romantico, questo ponte pensile e chiuso, che attraversa Rio di Palazzo, aveva la funzione di trasferire in massima sicurezza i detenuti dalle prigioni agli uffici del Tribunale. È composto da due stretti corridoi, uno per chi entrava e uno per chi usciva dalle carceri. Il suo nome deriva dalla tradizione romantica che voleva che i condannati sospirassero nel passarvi sopra, perchè non avrebbero più rivisto la città.
Il punto più famoso dove scattare una foto al ponte è senza dubbio dal Ponte della Paglia, che collega Piazza San Marco con Riva degli Schiavoni. Sono migliaia le persone che lo immortalano da qui perché è il modo più veloce. Per questo però è anche il punto da cui è difficile fotografarlo senza avere gente che vi passa davanti. Perciò dovrete armarvi di santa pazienza.
Potete fare foto al ponte anche
Da una gondola, per avere una prospettiva diversa
Dal Ponte della Canonica, dietro Piazzetta dei Leoncini
Da sotto le arcate del Palazzo delle Prigioni. C’è una stretta banchina che si affaccia sul Rio di Palazzo da dove potrete ottenere uno scatto perfetto. Prestare attenzione per non cadere in acqua!
Da San Giorgio Maggiore, se volete avere una prospettiva più ardita che inquadri il ponte, Palazzo Ducale e il palazzo delle Prigioni Nuove e il Ponte della Paglia.
COME RAGGIUNGERLO
A piedi dalla stazione di Santa Lucia: usciti dalla stazione dirigetevi verso il Canale della Giudecca. Proseguite poi ungo il canale mantenendovi sulla sinistra fino ad arrivare al ponte di Calatrava. Attraversatelo e proseguite dritto fino ad arrivare al Ponte dei sospiri. Il percorso è di circa 15-20 minuti e vi offrirà un’opportunità per ammirare alcune delle bellezze di Venezia lungo la strada. Con il vaporetto: prendete la linea 1 o 2 e scendete alla fermata fino alla fermata San Zaccaria
5. LIBRERIA ACQUA ALTA
L’originale Libreria Acqua Alta a Venezia
Si trova nel cuore di Venezia (Calle lunga Santa Maria Formosa 5176/B) nel sestiere Castello, alle spalle della Basilica di San Marco ed è poco distante dalla Fondazione Querini Stampalia. Per entrare si accede da due ingressi: quello principale è in Calle Lunga Santa Maria Formosa, quello secondario, più affascinante, si trova in un vicolo stretto, Calle Bragadin o Pinelli. Per la sua particolarità è senza dubbio uno dei posti instagrammabili a Venezia.
Infatti ciò che la rende veramente speciale è la sua selezione di libri: troverai volumi di ogni genere, dai classici ai libri d’arte, tutti ammassati in modo creativo e accatastati in posti inaspettati, come ad esempio in vecchie vasche da bagno e in una gondola al centro del negozio. Sono originali arresi galleggianti per preservarli in caso di acqua alta Il proprietario è un vero appassionato di libri e la sua passione si respira in ogni angolo della libreria. Per la sua atmosfera unica e accogliente la libreria è diventata una popolare attrazione turistica. La BBC l’ha inserita fra le 10 librerie più belle del mondo.
Un altro elemento iconico di questa libreria è senz’altro la scala fatta con vecchie enciclopedie destinate al macero che si trova nel cortile che si affaccia sui canali e i palazzi di Venezia. E’ un posticino molto originale sicuramente instagrammabile. Visto che il posto è piuttosto piccolo. consigliamo l’uso del grand’angolo. Non mancate di foptografare anche i veri padroni di questo luogo, i fantastici gatti che sia aggirano tranquillamente per il locale. Un altro consiglio: per fotografare la libreria scegliete un’ora di luce adatta, magari durante le prime ore del giorno o alla fine del pomeriggio, quando questa è più morbida e dorata.
Se andate presto (apre tutti i giorni alle 9.00), eviterete la ressa di persone che la visitano quotidianamente e che rendono un po’ più complicato fare delle belle foto.
COME RAGGIUNGERLA
A piedi: da piazza San Marco arriverete con una passeggiata di 7 minuti. Lo stesso tempo ci va se partite dal ponte di Rialto. Ci va decisamente di più se partite dalla stazione Santa Lucia. In questo caso contate 35-40 minuti. In vaporetto: prendete la linea 1 o 2 e scendete alla fermata San Tomà. Dalla fermata, la libreria si trova a pochi minuti a piedi.
Ogni volta che torno a visitare la città ne rimango sempra ammaliata: per questo mi sento di dirti che tra le incredibili attrazioni da inserire nel tuo itinerario per visitare Venezia c’è sicuramente laBasilica di Santa Maria della Salute. Si trova nell’area della punta della Dogana, nel sestiere di Dorsoduro. Vista dalla piazzetta San Marco o dal Ponte dell’Accademia, la cupola di Baldassarre Longhena è uno dei punti di riferimento più noti di Venezia. Da vicino è difficile ammirare questo gioiello barocco nel suo complesso. Ma questa era proprio l’intenzione dello stesso Longhena, che lo progettò perché fosse contemplato da lontano. Quando la vedrai apparire dopo il ristretto campo San Gregorio, con la sua bianchissima mole, resa ancora più grande dal campo antistante e dalla scalinata, rimarrai senza fiato!
SANTA MARIA DELLA SALUTE – STORIA
La basilica venne commissionata a Baldassarre Longhena nel 1630 dal Senato di Venezia, come ex voto per la fine della peste che decimò la popolazione e che si pensava fosse opera della Madonna. La fila di statue che ornano l’esterno culminano infatti con la figura della Vergine Maria sulla cupola.
Vista sul Canal Grande e Santa Maria della Salute
Per costruire la chiesa, vennero demoliti parte degli edifici di un complesso religioso che era già stato soppresso e venne realizzata un’immensa zattera sostenuta da circa 100.000 pali legati strettamente tra loro e conficcati nel terreno. La costruzione venne iniziata nel 1631 e consacrata nel 1687, quando l’architetto che l’aveva progettata era già morto. Già nel 1681 l’edificio era diventato il punto di arrivo della processione in onore della presentazione di Maria, che partiva da San Marco e che, dopo aver scavalcato il Canal Grande con un ponte di barche, gettato per l’occasione dalla chiesa di Santa Maria del Giglio, qui terminava. La processione si svolge ancora oggi, durante la Festa della Madonna della Salute che si tiene il 21 novembre.
Attrazioni nelle vicinanze: Collezione Peggy Guggeneheim, Gallerie dell’Accademia, Squero di San Trovaso.
L’ESTERNO
La basilica della Salute ha un’insolita pianta ottagonale e rappresenta un’immaginaria corona da offrire alla Madonna. Su questa pianta si erge una colossale cupola. Il fronte principale, rivolto al Canal Grande si erge sopra una scalinata poligonale ed è costituita dal grandioso portale con timpano. Sopra di questo inizia una serie ricchissima si statue. Celebrano la Vergine protettrice di Venezia, e culmina, in corrispondenza della lanterna della cupola, con la statua della Madonna col bastone di Capitana del Mar.
L’INTERNO
L’interno è inondato dalla luce che penetra dalle finestre delle pareti e della cupola. È composto dal grande vano della cupola, al di sotto della quale si aprono sei cappelle, e dalla rotonda minore. Il Longhena aveva voluto che questa fungesse da cappella vera e propria o da presbiterio del Santuario. La sua forma ellissoidale la fa essere quasi un palcoscenico, con l’altare in fondo su cui è incastonata un’icona della madonna portata a Venezia dall’isola di Candia dal doge Francesco Morosini : la Mesopanditissa. L’altare appare maestoso per lo splendido gruppo marmoreo di Le Court che si trova sulla sommità. Raffigura la Madonna, maestosa, con il bambino in braccio, sopra delle nuvole e con dei putti ai piedi. Un angelo con la fiaccola caccia la peste che fugge precipitosa. Infine, una donna riccamente abbigliata e supplice in ginocchio ai piedi della Madonna, ricorda la città di Venezia.
Sul primo altare a sinistra si può ammirare “La discesa dello spirito Santo” dipinto da Tiziano. Lo stesso artista ha dipinto i tre capolavori che decorano il soffitto dell’ingresso alla sacrestia (a pagamento 4 euro). Di incredibile bellezza è anche l’altro gioiello della sacrestia, ovvero il dipinto “Le nozze di Cana” del Tintoretto.
CURIOSITÀ
La Basilica è uno strano mix di numerologia cristiana ed ebraica. Si basa infatti su due numeri. Il primo è l’otto, che per la tradizione cristiana é simbolo dell’infinito, e fa riferimento alla vita eterna e alla resurrezione. Il secondo é l’undici. Questo numero per la tradizione ebraica raffigura Dio con le sue dieci emanazioni, i sefirot, per quella cristiana appresenta la trasgressione ai dieci comandamenti.
Ogni misura dell’edificio è il risultato della moltiplicazione tra i due numeri
Il nome Mesopanditissa significa Mediatrice di Pace. Viene chiamata così perché fu proprio davanti questa immagine che nel 1264 i veneziani e gli abitanti di Candia misero fine alla lunghissima guerra che durava da circa sessanta anni.
DA DOVE FOTOGRAFARLA
Potrai realizzare i tuoi scatti da questi punti:
Lungo Canal Grande: fotografare la chiesa da questa prospettiva offre una visuale interessante. Hai anche la possibilità di includere alcune gondole nella tua immagine.
Dal Ponte della Salute: per una vista mozzafiato sulla chiesa e sul Canal Grande.
Dal Ponte dell’Accademia: da qui puoi catturare un’immagine suggestiva della chiesa e dei suoi dintorni, con il Canal Grande come sfondo
Dalla Punta della Dogana: questa posizione offre una vista panoramica della chiesa e della Piazza San Marco.
Alla fine del Ponte dei Sospiri o lungo il Canal Grande dalla parte di San Giorgio Maggiore. Questi punti offrono viste spettacolari sulla basilica e sulla sua posizione sul Canal Grande.
Ti consiglio poi di scattare le fotografie al tramonto o di sera. La luce è più soffusa e le tonalità più calde creano un’atmosfera davvero suggestiva.
COME ARRIVARE
Col vaporetto: dalla Stazione Santa Lucia raggiungete la fermata Ferrovia E e prendete la Linea 1 del Servizio vaporetti ACTV seguendo direzione Lido. Scendete alla fermata Salute.
A piedi: dalla Stazione Santa Lucia con una bella passeggiata di circa mezz’ora, attraversando il Ponte della Costituzione.
Anche se non permette una conoscenza approfondita della città, visitare Venezia in 2 giorni vi darà l’opportunità di farvi un’idea delle meraviglie che la Serenissima offre. Con un buon itinerario avrete il tempo di visitare le principali attrazioni che hanno reso la città, patrimonio UNESCO, famosa in tutto il mondo, attirando ogni anno milioni di visitatori. Date le infinite code all’ingresso, per risparmiare tempo vi consigliamo di arrivare avendo già i biglietti ad accesso prioritario che potete comprare on line. Salterete la fila e comincerete subito la visita!
Qui di seguito vi suggeriamo un itinerario di massima per visitare Venezia in due giorni. Decidete voi, a seconda del tempo, dell’interesse e della voglia di camminare che avrete, se seguirlo così com’è o prenderne solo spunto.
N.B: Tenete a mente che dovete richiedere l’esenzione dal pagamento della tassa di 5 euro introdotta dal comune di Venezia, dal 24 aprile 2024, come contributo di accesso per chi visita la città in giornata (perciò senza pernottamento). Il tributo bisognerà versarlo solo in determinati giorni dell’anno. Potrete scoprire quali sono guardando il calendario presente sulla pagina del portale del comune di Venezia. Per richiedere l’esenzione dovrete andare a questa pagina, su cui sono riportate anche informazioni e approfondimenti riguardo chi ne ha diritto.
Il primo consiglio che vi diamo e di iniziare il vostro giro di prima mattina, in modo da evitare il più possibile l’immensa folla. Cominciate la con la visita a Palazzo Ducale, grandioso esempio di gotico veneziano, uno dei luoghi più visitati al mondo. Fu la residenza del doge e la sede di tutti gli organismi di controllo e potere della Serenissima fino alla caduta della Repubblica nel 1797.
Non perdetevi la Sala del Maggior Consiglio, una delle sale più famose del palazzo e tra le attrazioni più visitate di Venezia. Costruita nel XIV secolo e ingrandita nel XV secolo, era il luogo dove venivano prese tutte decisioni sulle questioni più importanti della città. Qui si riuniva il Maggior Consiglio, l’assemblea più grande e rappresentativa della Serenissima, che comprendeva tutti i nobili veneziani che avevano compiuto 25 anni. Nella sala è custodita la grandissima opera del Tintoretto, intitolata “Il Paradiso”. Si trova sulla parete di fondo sopra il trono del doge ed è considerato uno dei più grandi dipinti ad olio del mondo. Lo sapete che la sala è stata progettata in modo che, nonostante le sue grandi dimensioni, si possano udire chiaramente le voci in tutta la stanza? Era un modo per facilitare le discussioni tra tutti i membri del consiglio!
Al Palazzo Ducale sono collegate le Prigioni Nuove tramite il Ponte dei Sospiri, uno dei ponti più famosi di Venezia, noto per la sua storia e il suo fascino architettonico. La sua funzione era quella di far transitare in massima sicurezza i detenuti dalle prigioni agli uffici del Tribunale. Deve il suo nome alla tradizione romantica. Questa voleva che i prigionieri, mentre lo attraversavano sospirassero, perché sapevano che non avrebbero più visto la città. Ma questa attrazione é anche chiamata Ponte degli innamorati o Ponte dell’amore ed è considerato da molti uno dei posti più romantici di Venezia. Potete visitarlo sia dall’esterno, che dall’interno, perchè fa parte del percorso di visita di Palazzo Ducale, che include anche le Prigioni Nuove. Non mancate di immortalare questi due simboli di Venezia, che offrono una prospettiva unica sulla storia e sulla vita politica e giudiziaria della città.
2. BASILICA DI SAN MARCO
Foto di Miriam Broglia
Una volta conclusa la visita e con ancora negli occhi la bellezza di quello che avete visto, recatevi alla Basilica di San Marco. È un’attrazione che da sola vale il viaggio. Rimarrete estasiati dai suoi mosaici d’oro incredibili e dalla sua particolare architettura, che mescola elementi bizantini, romanici e gotici. La sua costruzione iniziò nell‘828 d.c., quando le spoglie dell’evangelista San Marco vennero portate a Venezia da Alessandria d’Egitto. Nel corso dei secoli la basilica ha subito numerosi ampliamenti e abbellimenti fino all’inizio del XVII secolo. Una delle opere d’arte più belle custodite all’interno, coperto da circa 8.000 metri quadrati di mosaici, è la Pala d’oro. Si tratta di un altare decorato con oro, argento, smalti e pietre preziose, voluto da diversi dogi di Venezia e completata nel XIV secolo. Rappresenta uno dei più raffinati esempi di arte bizantina.
Usciti dalla basilica, fermatevi ad ammirare il maestoso Campanile di San Marco e la bellissima Torre dell’Orologio. Il campanile venne costruito nel IX secolo come torre di avvistamento e faro per la città. Quello che vediamo oggi é la ricostruzione di quello crollato improvvisamente il 14 luglio 1902.
E’ possibile salire fin sulla cella campanaria con l’ascensore. (QUI per i biglietti salta fila!) Scattate le vostre immancabili foto ricordo e fate una pausa.
Uscite poi dalla parte sud-ovest della piazza per andare a visitare la particolarissima Scala Contarini del Bovolo. Si tratta di una torre cilindrica attorno alla quale si snodano archetti su colonne che ricordano quelle del vicino loggiato. Si può salire sulla scala, perfettamente visibile dall’esterno. Deve il suo nome alla sua particolare forma a chiocciola, che in veneziano si chiama bovolo. E’ alta ben 26 metri, larga 9.80 metri ed ha il diametro del cilindro murario entro cui si snoda di ben 4,7 metri. Ci sono 80 scalini monolitici da salire in senso antiorario per arrivare fino alla cima, dove c’è un belvedere a cupola. Una volta in cima potrete godere di un magnifico panorama di Venezia. (QUIper i biglietti!). Piccola curiosità: l’astronomo tedescoTempel, conducendo le sue osservazioni col telescopio sulla cima della torre nel 1859,scoprì la cometa C/1859 e la nebulosa di Merope delle Pleiadi.
3. PONTE DI RIALTO
Poi dirigetevi verso un altro dei simboli indiscussi della città: il Ponte di Rialto. Non potete infatti mancare di inserirlo nella lista di cosa vedere a Venezia in 2 giorni. Attraversare il ponte é una delle esperienze imperdibili per chi visita la Serenissima! Si trova nel sestiere di San Polo, ossia la zona che è sempre stata, e lo è tutt’ora, dedicata al commercio. È il più antico e monumentale ponte della città. Sempre affollato, presenta un’unica arcata con la corda di oltre 28 metri e due file di negozi, collegate tra loro al centro da due archi. Grazie al grandissimo lavoro di restauro che si è concluso nel settembre 2021, il ponte è tornato al suo antico splendore. Non mancate di fotografarlo e farvi fotografare! Se lo desiderate potete fermarvi in questa zona per pranzare in uno dei tanti locali.
Una volta rifocillati e riposati, dedicate il resto del pomeriggio alla scoperta del sestiere Cannaregio e del Ghetto ebraico, il più più antico d’Europa. Lo potrete raggiungere con una passeggiata di circa 30 minuti. Una volta arrivati sarete immersi in un’atmosfera tranquilla e rilassata. Non mancate di ammirare le 5 sinagoghe. Queste potrebbero sfuggire a chi non presta molta attenzione. Sono infatti costruite all’interno di palazzi preesistenti. Sono riconoscibili dalle 5 grandi finestre (5 sono i libri della Torah) e dalle scritte in ebraico sui muri.
SECONDO GIORNO
Teatro La Fenice
Sestiere Castello
Arsenale
Biennale
1. LA FENICE
Se siete appassionati di teatro, o solamente curiosi di ammirare uno principale teatri lirici italiani, sicuramente La Fenice può essere una tappa del secondo giorno del vostro itinerario. Un giro tra gli stucchi e gli ori delle sale di questo importante teatro vi permetterà di scoprirne retroscena e segreti, ripercorrendone tutta la storia. Il teatro (apre alle 9,30 del mattino) si trova nelsestiere San Marco, a cinque minuti a piedi dalla omonima piazza. Rappresenta uno dei teatri più importanti d’Italia, costruito a partire dal 1790.
2. SESTIERE CASTELLO
Conclusa la visita potete andare ad esplorare il sestiere Castello, tra i sestieri più grandi di Venezia. Si estende ai margini orientali della città e alterna viali eleganti ed esclusivi, molto vivaci, a zone residenziali e aree verdi molto belle (Giardini della Biennale). Potete arrivarci tramite la Riva degli Schiavoni e Riva dei 7 Martiri godendovi la vista sul canale di San Marco. Sarà una piacevolissima passeggiata.
3. L’ARSENALE
Una delle cose da visitare in questo sestiere è l‘Arsenale. Rappresenta l’antico complesso di cantieri e officine che costruivano le navi della Serenissima. quest’ultima per secoli é stata una delle potenze navali più importanti al mondo. Qui c’erano 300 compagnie di navigazione e lavoravano ben 16.000 persone. Parte dell’Arsenale è custodito dalla Marina Militare Italiana, che lo occupa con l’istituto di Studi Militari e il Museo Storico Navale.
4. BIENNALE
Un quarto dell’arsenale ospita poi la Biennale di Venezia per le sue mostre di Arte Contemporanea. Le aree dell’arsenale che si possono visitare sono l’Arsenale nord, aperto tutto l’anno (dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.00). Per visite o informazioni sulla porzione di Arsenale di proprietà della Marina Militare potete rivolgervi all’Istituto di Studi Militari Marittimi: www.difesa.it/Protocollo/AOO_Difesa/Marina/Pagine/MSTUDI.aspx e l’Arsenale sud durante le aperture delle Biennali d’Arte e di Architettura.
L’alternativa a questo itinerario é dedicare il vostro secondo giorno del tour di due giorni a Venezia alle isole più famose della laguna: Murano, Burano,e Torcello. Per tutte le indicazioni potete consultare la nostra pagina Weekend a Venezia.
Come arrivare a Venezia
CON L’AEREO
Si può raggiungere Venezia sia atterrando all’aeroporto Marco Polo, sia all’aeroporto Canova di Treviso (30 km da Venezia).
AEROPORTO MARCO POLO
Una volta atterrati qui si arriva in città con diversi mezzi di trasporto:
Taxi stradali: si fermano a Piazzale Roma in circa 15 minuti. Poi si prosegue a piedi o con il vaporetto
Taxi acquei: sono dei motoscafi privati che trasportano al massimo 12 persone. Con questa opzione dovete camminare una decina di minuti dall’area arrivi per arrivare al molo dell’aeroporto.
Air Terminal ATVO: fanno la tratta aeroporto/ Venezia Mestre e viceversa in circa 20 minuti
Autobus urbano ACTV linea numero 5 (si ferma a Piazzale Roma)
Motoscafi della linea Alilaguna Blu, Rossa e Aracione che portano dall’aeroporto a Venezia. Questi fanno scalo nei punti nevralgici della città (San Marco, Rialto, Fondamenta nuove, Le Guglie.
AEROPORTO DI TREVISO
Di qui si può raggiungere Venezia e il suo centro storico con le navette ATVO (Euro bus service) da e per l’aeroporto. Effettuano il servizio di collegamento giornaliero via autostrada. Il capolinea è alla stazione ferroviaria di Mestre e a Venezia/Piazzale Roma.
Questa città unica al mondo si può facilmente raggiungere grazie a buoni collegamenti autostradali, statali e regionali.
1. Autostrade: A4 Torino – Trieste (uscita Venezia), A22 Brenner – Modena (uscita Verona da cui si prende la A4), la A13 Bologna-Padova (uscita Padova) e la A27 Belluno Venezia
2. Strade statali: la SS13 Pontebbana, la SS14 della Venezia Giulia, la SS Romea. 3. Strade regionali: SR11 Padova-Venezia (Padana superiore)
Vi consigliamo vivamente di evitare il parcheggio di Piazzale Roma, molto caro. Scegliete invece quelli di Mestre o Marghera e prendete poi il treno o l’autobus.
Una delle possibilità è andare al Venice City Park o al Parcheggio Terminal di Mestre. Costano tutte e due 5.50 euro. Però fate attenzione che nel primo parcheggio il prezzo è calcolato sulle 24 ore. Se, ad esempio, parcheggiate alle 10.00 e riprendete la macchina entro le 10.00 del giorno dopo, pagherete 5.50 euro. Nel secondo parcheggio, invece, il prezzo è calcolato alla mezzanotte. Perciò pagherete 11.00 euro, cioè 5.50 fino a mezzanotte e poi 5.50 euro il giorno dopo, qualsiasi sia l’ora a cui ritirate la macchina. Ad un centinaio di metri da questi due parcheggi c’è una fermata del pullman che vi porterà a Venezia. Il biglietto bisogna farlo alla cassa del parcheggio che avete scelto.
Oltre che per i prezzi alti, vi sconsigliamo di arrivare a Venezia in macchina per il traffico. É veramente caotico, specie in alta stagione. Alcuni parcheggi fuori città danno anche la possibilità di prenotare il posto on line.
CON IL BUS
Potete arrivare a Venezia anche in autobus. Tutti glia autobus che servono la città fanno capolinea in Piazzale Roma. Anche al Lido però circolano bus pubblici. Le principali autolinee sono; ACTV: gestisce autobus diurni e notturni da Piazzale Roma a Mestre e alla zona immediatamente circostante Venezia, oltre agli autobus che percorrono le strade del Lido. I biglietti sono disponibili alla stazione degli autobus in Piazzale Roma, ma anche in molte edicole e tabaccherie. ATVO: effettua corse con destinazioni in tutto il Veneto orientale. Trovate i biglietti nelle biglietterie della stazione ferroviaria di Mestre a negli aeroporti Marco Polo di Venezia e Canova di Treviso.
This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Cookie settingsACCEPT
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.