cosa vedere a Venezia

IL PONTE DI RIALTO

Nel tuo itinerario per visitare Venezia in 3 giorni (ma anche se sei in città per un giorno o per un weekend), non può mancare una tappa dedicata al bellissimo Ponte di Rialto.
Simbolo di Venezia in tutto il mondo, insieme alla Basilica di San Marco e all’omonimo campanile, fino al 1854 è stato l’unico ponte che collegava le due sponde della via principale di Venezia.
Oggi invece rappresenta uno dei 4 ponti che attraversano il Canal Grande. Gli altri tre sono: il Ponte della Costituzione, il Ponte dell’Accademia, e il Ponte degli Scalzi.
L’attrazione si trova nel sestiere di San Polo, zona che è sempre stata dedicata al commercio.
Vicino è situato infatti il Mercato di Rialto, luogo vivace, multietnico e colorato. Nei dintorni ci sono diverse osterie, i bacari, dove potrete fare un aperitivo o assaggiare qualche cicheto.

Attrazioni nelle vicinanze: Basilica di San Marco, Campanile di San Marco, Palazzo Ducale, Ponte dei Sospiri, Scala Contarini del Bovolo, La Fenice.

PONTE DI RIALTO – STORIA

La struttura venne costruita per andare incontro alle crescenti esigenze di questo quartiere dei commerci.
Nel XII secolo un grande movimento di persone e di merci andava man mano aumentando tra l’una e l’altra sponda del Canal Grande.
Perciò venne costruito, in sostituzione del traghetto, un ponte in legno che si poteva sollevare, per permettere il passaggio delle imbarcazioni.
Il ponte fu chiamato del Quartarolo, o ponte della Moneta. Prima della sua costruzione, infatti, chi voleva attraversare il canale pagava una moneta del valore della quarta parte di un denaro veneto
Si chiamava così anche perchè vicino all’estremità est del ponte sorgeva l’antica Zecca.
Durante il corso del tempo subì varie vicende di restauri e abbellimenti. Nel 1444, però, ormai vecchio e malandato, cadde sotto il peso delle troppe persone, accorse per vedere sfilare il corteo che accompagnava la Marchesa di Ferrara.


Nel XVI secolo si decise così di costruire il ponte in pietra. Al concorso, fu accettato il progetto di Antonio da Ponte, che lo terminò nel 1588, sotto il Dogado di P. Cicogna. Realizzarlo costò più di 250.000 ducati, una somma astronomica per l’epoca.
Alla gara avevano partecipato anche alcuni dei maggiori architetti del tempo come Jacopo Sansovino, Andrea Palladio e Vincenzo Scamozzi.

Visitare Venezia in 3 giorni - L'iconico Ponte di Rialto
Foto di Mario Vigna

COME È FATTO

Il Ponte, ad un’unica arcata con la corda di oltre 28 metri, é realizzato in pietra d’Istria. Ha due file di negozi, collegate tra loro, nella parte centrale, da due archi.
È un’attrazione di Venezia sempre affollata di turisti in cerca di un souvenir o intenti a godersi il via vai di imbarcazioni che navigano sul Canal Grande.
D’obbligo fare una foto in cima …non puoi tornare a casa senza!
Ci sono 42 gradini per ogni rampa laterale, che sono più bassi di quelli centrali. Questo per permettere ai carrelli che trasportano le merci di attraversarlo facilmente.
A questi gradini se ne aggiungono dodici verso la Riva del Buso, e quindici verso la Riva del Vin.
Nei pressi di Palazzo dei Camerlenghi sono 18, mentre verso la Riva del Ferro sono 15.
Sulle due rampe centrali, invece, ci sono cinque gruppi di scalini da cinque ognuno, e sei gruppi da tre. Sono quindi 43 i gradini, verso il mercato, mentre verso Campo San Bartolomeo sono 37.
Lungo i lati del ponte ci sono eleganti balaustre in pietra che proteggono i pedoni che lo attraversano. Queste balaustre sono decorate con uno stile sobrio e funzionale, tipico del rinascimento veneziano.

RESTAURI

Il Ponte di Rialto è stato restaurato diverse volte nel corso dei secoli, resistendo per 4 secoli senza grossi problemi.
Alla fine del XX secolo si scoprirono problemi nelle pareti delle botteghe e sulla balaustra. Dati i costi elevati però non si poté fare nulla.
L’ultimo intervento risale al 2012. Il gruppo OTB di Renzo Rosso, a cui fanno capo i marchi di moda Diesel, Maison Margiela, Marni, Viktor&Rolf avviò una campagna di restauro. Costata 5 milioni di euro, si è conclusa nel settembre 2021.
L’intervento ha previsto un restauro completo della struttura che lo ha riportato al suo antico splendore.
Dalla costruzione del ponte non era mai successa una cosa del genere.

I lavori di restauro hanno riguardato i bassorilievi, le targhe e i mascheroni che decorano il ponte.
Sono stati puliti al laser e a vapore e stuccati con malte a base di calce formulate appositamente.
È stato poi realizzato un sottofondo della pavimentazione in calce e cocciopesto. Oltre all’ impermeabilizzazione con guaine elastiche e i consolidamenti strutturali con fibre di carbonio e acciaio duplex.

CURIOSITÀ

  • Per costruire le fondamenta del ponte in pietra sono stati utilizzati dodicimila pali di legno di olmo e moltissimi tavoloni di larice che lo sostengono.
    Pali e tavole che, ancora oggi, dopo quasi 500 anni, sostengono l’arcata unica
  • La costruzione subì spesso degli stop.
    Per prima cosa per motivi economici, vista l’enormità della cifra che Stato Veneziano doveva sborsare. Poi per il fatto che i vari proprietari dei negozi che c’erano sul ponte in legno non volevano lasciare la loro attività commerciale. Avrebbero infatti perso il loro sostentamento, durante tutto il periodo di costruzione della nuova struttura.
  • Sui capitelli di due pilastri di Palazzo dei Camerlenghi, ai piedi del ponte sono scolpiti due figure bizzarre.
    Un uomo accovacciato con una terza gamba unghiata e una donna accovacciata sulle fiamme.
    Si riferiscono a due dei tanti scettici che non pensavano che la struttura sarebbe mai stata realizzata. L’uomo avrebbe detto che il ponte sarebbe stato terminato quando le sue parti intime avrebbero messo le unghie. La donna, invece, avrebbe promesso di farsi bruciare il basso ventre se il ponte fosse stato completato. 
    Questi due capitelli sarebbero perciò una presa in giro della tradizione
  • Il nome Rialto arriva dal latino “rivus altus”, cioè canale profondo e perciò definiva un’area libera dalle inondazioni

DA DOVE FOTOGRAFARLO

Ci sono molte prospettive interessanti da dove realizzare i tuoi scatti. Ecco alcuni suggerimenti:

  1. Dalla sponda del Canal Grande: puoi scattare le foto sia da est che da ovest. Questa prospettiva ti permette di catturare l’intero ponte insieme all’attività sul canale.
  2. Dai ponti vicini: ci sono altri ponti pedonali che attraversano il Canal Grande vicino al Ponte di Rialto. Da qui, puoi ottenere prospettive diverse e angolazioni uniche di questa attrazione
  3. Dall’acqua: prendete una gondola o un vaporetto e scattate le foto dal Canal Grande.
    Questa prospettiva ti permette di catturare il ponte con il suo riflesso sull’acqua.
  4. Dal terrazzo di un edificio circostante: di qui puoi ottenere una prospettiva panoramica del ponte e del Canal Grande dall’alto.

COME RAGGIUNGERLO

Potrete arrivare facilmente con la line a 1 e 2 del vaporetto. La fermata è Rialto
A piedi da piazzale Roma con una passeggiata di circa 20 minuti.


Se vuoi scoprire quali sono gli altri celebri ponti di Venezia consulta la nostra pagina dedicata!

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3 cose da fare a Venezia in 3 giorni

Sono tante le cose da fare a Venezia in 3 giorni: visitare i musei, le attrazioni, gli splendidi palazzi e molto altro. Non hai che l’imbarazzo della scelta (per risparmiare tempo e fatica ti conviene prenotare i biglietti on line che permettono l’accesso prioritario)
Tuttavia, oltre a fare tutto ciò, ti consiglio di aggiungere alla tua lista alcune esperienze che ti lasceranno un ricordo indelebile di questa bellissima città.
Di seguito te ne elenco 3:

1. ANDARE PER BACARI

Il bacaro è la tipica osteria veneziana, un piccolo bar dove gustare un’ombra di rosso o di bianco (piccoli bicchieri di vino), accompagnato da ottimi stuzzichini, chiamati cicheti, ovvero piccoli assaggi della cucina veneta. Polpette, tramezzini, crostini di pane con baccalà mantecato, alici in saor….un’esperienza unica per le tue papille!

Gli autentici bacari veneziani devono avere queste caratteristiche: essere più piccoli e più spartani di un’osteria; avere un bancone, spesso in legno, una lavagnetta con su scritti i nomi dei vini del giorno, una vetrinetta con esposti i cicheti.
Non deve mancare la classica botte all’ingresso e avere pochi tavoli.

Il consiglio che ti do è di dedicare del tempo a un piccolo tour dei bacari, mangiando qualcosa al bancone, bevendo un po’ di vino e spostandoti poi nel bacaro successivo. In genere i prezzi di questi locali sono contenuti.
Venezia è piena di bacari: in qualsiasi sestiere ti trovi, non hai che l’imbarazzo della scelta. Tieni conto che nel momento dell’happy hour sono sempre molto affollati perciò è difficile trovare da sedersi.


2. UN GIRO AL MERCATO DI RIALTO

Una delle 3 cose da fare a Venezia in 3 giorni è senz’altro l’esperienza di aggirarti per le bancarelle del mercato di Rialto, il più antico e tradizionale mercato di pesce e frutta e verdura della città.
Si trova nella zona di Rialto, vicino al famosissimo Ponte di Rialto, nel sestiere di San Polo.
Il mercato si estende tra Campo de la Pescaria e Campo San Giacometo.

Se vuoi assaporare la vera atmosfera veneziana è proprio qui che devi venire: frequentato dagli abitanti di Venezia e dai turisti fin di prima mattina, è aperto tutti i giorni dalle 7.30 alle 12.00/13.30 esclusa la domenica.
Fai i tuoi acquisti (qui trovi pesce fresco e frutta e verdura di qualità) o curiosa solamente lasciandoti avvolgere dalle mille voci, dai mille colori e profumi.
Tutt’attorno al mercato ci sono numerose macellerie e bacari, dove, se vorrai, potrai fermarti per una pausa.
Il mercato di Rialto si trova a 10/15 minuti a piedi dalla Basilica di san Marco, da Palazzo Ducale e dal Campanile.

Gli orari
Mercato del pesce: dal martedì al sabato, dalle ore 7.30 alle 12.00.
Mercato di frutta e verdura: dal lunedì al sabato, dalle ore 7.30 e 13.30.

3. IL TRAMONTO DA PONTE DELL’ACCADEMIA

Venezia, si sa, è meravigliosa sempre. Ma c’è un momento della giornata in cui la sua atmosfera diventa magica: il tramonto.
Visitare Venezia al tramonto può essere un’esperienza unica, specie se si sa dove andare per godersela al meglio.
Uno dei posti migliori è il Ponte dell’Accademia guardando verso la foce del Canal Grande e la Chiesa di Santa Maria della Salute. Potrai godere di un panorama strepitoso, con i palazzi storici che, alla luce calda del sole, si riflettono sull’acqua e i vaporetti e le gondole che passano.

Metti in conto che ci sarà tanta gente, perciò se vuoi fare qualcosa di estremamente romantico non è la location giusta!
Vicino al ponte dell’accademia si trovano importanti attrazioni come la Galleria dell’Accademia e la collezione Peggy Guggenheim.


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I ponti di Venezia

In pietra, in ferro, in legno, i ponti di Venezia sono più di 400 e permettono di spostarsi per la città agevolmente, attraversando gli oltre 150 canali che la percorrono in ogni direzione.

Di questo gran numero però, solo 4 ponti collegano le due sponde del Canal Grande. Ecco quali sono:

1. PONTE DI RIALTO

Visitare I ponti di  Venezia - Il bellissimo ponte di Rialto
Il Ponte di Rialto

Il più antico e famoso tra i ponti di Venezia, è stato il primo a unire le rive del Canal Grande. Collega il sestiere di San Polo, fin dalle origini il centro del potere commerciale di Venezia al sestiere di San Marco.
In origine (XII secolo), era costituito da un ponte di barche unito da un asse di legno e si chiamava Ponte della Moneta, con allusione al pedaggio che veniva pagato da chi lo voleva attraversare.
Crollato nel 1444, fu ricostruito in legno, con botteghe ai lati. Era un ponte mobile, così da permettere anche alle imbarcazioni di passare. Crollato nuovamente nel 1523 venne ricostruito in pietra su progetto di Antonio da Ponte.
Nel settembre 2021 si è concluso un imponente lavoro di restauro che ha coinvolto tutta la struttura ed ha riportato il ponte alla sua antica, strepitosa bellezza.
Non mancare di salire in cima a fare qualche scatto!

2. PONTE DELL’ACCADEMIA

Venezia in 3 giorni - Il ponte dell'Accademia
Il Ponte dell’Accademia

Situato nel sestiere di Dorsoduro, è nato dall’esigenza di accrescere i collegamenti tra le due sponde del Canal Grande, a seguito dell’aumento della circolazione delle persone in città.
Costruito nel 1854 dall’architetto Nelville totalmente in ferro, si deteriorò in breve tempo a causa della sua vicinanza all’acqua e all’esposizione all’umidità. Venne ricostruito nel 1933 dall’ingegnere Eugenio Miozzi in legno. Doveva essere un ponte provvisorio, ma a distanza di più di 80 anni, è ancora là. Il ponte ha una particolarità: la manutenzione delle sue assi può essere fatta senza interrompere la viabilità al di sopra e al di sotto delle assi.

3. PONTE DEI SOSPIRI

Senza dubbio uno dei ponti più conosciuti della Serenissima, fu costruito su progetto di Antonio Contin, venne edificato nel 1602 per collegare Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove. È composto da due stretti corridoi, uno per chi entrava e uno per chi usciva dalle carceri.
Il suo nome deriva dalla tradizione romantica che voleva che i condannati sospirassero nel passarvi sopra, perchè non avrebbero più rivisto la città.

4. PONTE DI CALATRAVA

Conosciuto anche come ponte della Costituzione, si tratta dell’ultimo ponte che attraversa il Canal Grande ad essere stato costruito. Il suo nome deriva dall’omonimo architetto spagnolo che lo ha progettato. Collega Piazzale Roma alla stazione ferroviari di Santa Lucia. Progettato nel 1998 e concluso nel 2008, dei quattro ponti è quello più moderno, costruito in acciaio e vetro temperato, in netto contrasto con lo stile architettonico della città. Proprio per questo è stato fortemente criticato dai veneziani.

5. PONTE DEGLI SCALZI

Si trova molto vicino alla stazione di treni di Santa Lucia ed unisce i sestieri di Cannaregio e Santa Croce. si chiama così perchè si affaccia sulla chiesa di Santa Maria di Nazareth, appartenuta per oltre 300 anni all’ordine dei Carmelitani scalzi.
Chiamato anche Ponte di Ferro, venne edificato nel 1858, nell’ottica di rendere più facile il collegamento con la stazione dei treni, voluta dagli Asburgo e inaugurata nel 1846.
Venne restaurato nel 1934, quando la sua struttura fu sostituita completamente con una in pietra d’Istria.

GLI ALTRI PONTI DI VENEZIA

ltre ai 4 ponti che attraversano il Canal Grande, non potrete fare a meno di utilizzare diversi altri ponti che vi permetteranno di visitare Venezia ammirando i canali e le meravigliose costruzioni che su di essi si affacciano.Te ne cito alcuni, che riflettono la storia della città e le sue trasformazioni nei secoli:

1. PONTE DELLA LIBERTÀ – Collega Venezia alla terraferma. Venne progettato dal Miozzi nel 1931 e inaugurato da Benito Mussolini nel 1933 con il nome di Ponte Littorio. Fu ribattezzato ponte della Libertà alla fine della II Guerra Mondiale, per celebrare la liberazione dell’Italia dai nazisti.

2. PONTE DEI PUGNI – Tra i ponti di Venezia più famosi, fu il luogo dove per anni si affrontarono, combattendo a pugni, le due bande dei Nicolotti e dei Castellani. Per tradizione, chi vinceva buttava in acqua i perdenti. Era facile farlo perchè il ponte non aveva parapetto. Sul pavimento del ponte si possono ancora vedere i segni dove dovevano mettersi i due rivali. Si trova nelle vicinanze di Campo San Barnaba


3. PONTE DELLE TETTE – Al confine tra i sestieri di San Polo e Santa Croce, deve il suo nome al fatto che si trova vicino a dove un tempo si trovavano diversi bordelli. Spesso le prostitute si affacciavano alle finestre mostrando il seno nudo per attirare i clienti.

4. PONTE DELLE GUGLIE- E’ situato nel sestiere Cannaregio ed è l’unico ponte adornato con guglie in corrispondenza della base dei corrimani. Le guglie sono un’aggiunta del restauro del 1823. Il ponte, in pietra, venne restaurato ancora nel 1987 quando è stato aggiunto un percorso per disabili dotato di corrimano in metallo e gradini, prima in asfalto ed ora in pietra.

Curiosità: lo sapevate che all’incirca fino il 1500 i ponti di Venezia non avevano i gradini? Questo per far si che i cavalli potessero attraversarli agevolmente.

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Le più famose feste di Venezia

Se riesci a far coincidere una delle numerose feste di Venezia con il tuo viaggio per visitare Venezia in 3 giorni (o in un weekend o in un giorno solo), avrai l’occasione di conoscere la città un po’ più a fondo.
Qui di seguito ti elenco quelle più importanti, scegli tu quella dalla quale vuoi farti coinvolgere!


Feste Venezia

1. Carnevale

È la festa più popolare e internazionale di Venezia e della quale si ha notizia fin dal 1094, anche se la sua importanza risale al 1700. La nobiltà di tutta europa, in questa occasione si dava appuntamento a Venezia per celebrare in maschera le gioie della trasgressione.
Decaduta dopo il crollo della Repubblica è stata rilanciata nel 1979. Oggi attira migliaia di persone ogni anno da tutto il mondo. È l’evento più atteso. Si svolge la settimana prima del mercoledì delle ceneri.

2. La Sensa

Si svolge la prima domenica dopo l’Ascensione e celebra il matrimonio simbolico tra Venezia e il mare tramite il lancio di una anello nelle sue acque. La benedizione del mare ad opera del patriarca e del doge risale al 999, anno in cui la flotta di Venezia, capeggiate dal doge Pietro Orseolo II  conquistò la Dalmazia. Il lancio dell’anello risale invece al 1177, quando papa Alessandro III, dopo la pace con il Barbarossa, ricompensò il Doge Sebastiano Ziani per la mediazione con un anello.
Oggi il corteo di barche, aperto al sindaco e al patriarca, comprende le società sportive veneziane e prelude a una giornata di gare e manifestazioni.

3. Vogalonga

Risale al 1975 ed è quindi una tradizione recente. Venne organizzata per sensibilizzare su degrado di Venezia. Oggi raduna ad ogni edizione un migliaio di barche che danno vita ad un corteo variopinto e non competitivo lungo il percorso di 32 km. (dal bacino di San Marco a Burano via Sant’Erasmo, per rientrare nel Canal Grande costeggiando Murano e Cannaregio. Si svolge la prima metà di maggio.


4. Palio delle Repubbliche

Ogni 4 anni sul Canal Grande il palio ha per protagoniste 4 imbarcazioni a 8 rematori, tutte costruite con gli stessi parametri e che si distinguono nei colori e nelle polene. pronte a sfidarsi a conclusione di uno splendido corteo storico. Questo è costituito da figuranti in costume che, con bandiere, trombe e tamburi, interpretano episodi e personaggi legati alla storia marinara della città in cui si svolge la Regata. Le edizioni intermedie si svolgono a Genova, Pisa e Amalfi.

5. Festa del Redentore

Risale al 1577 ed è una fra le feste più sentite dai veneziani. Si svolge il terzo fine settimana di luglio in ricordo della fine della peste per il cui ringraziamento il senato aveva ordinato la costruzione della Chiesa del Redentore alla Giudecca. La festa inizia il sabato, sul far della sera, con la notte famosissima”, in cui migliaia di imbarcazioni si posizionano tra il canale della Giudecca e il bacino di San Marco per assistere allo spettacolo pirotecnico delle 23.00.
La domenica si svolge il pellegrinaggio votivo alla Chiesa del Redentore. Questa viene raggiunte tramite un suggestivo ponte di barche lungo 300 metri. Sempre la domenica si svolge la Regata del Redentore.

6. Festa della Salute

Tra le feste di Venezia molto sentite, viene celebrata il 21 novembre a ricordo della peste di Venezia del 1630 per aver scampato la quale venne fatta costruire come ex voto la Chiesa di Santa Maria della Salute.
In occasione della festa, dal XVI secolo le due sponde del Canal Grande vengono unite da un ponte di barche tra Campo Maria Zobenigo e il traghetto di San Giorgio. I veneziani partecipano a migliaia: si mettono in fila sul ponte di barche acquistando candele votive che depositano poi ai piedi della Vergine nella chiesa.
Poi si affollano tra le tantissime bancarelle che vendono zucchero filato e dolciumi.


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Lo Squero di San Trovaso

Se sei curioso o curiosa di capire come vengono costruite le gondole, fai una visita allo Squero di San Trovaso.
Si trova nel sestriere di Dorsoduro (Fondamenta Bonlini, 1097), a pochi passi dalla Collezione Peggy Guggenheim. Si tratta di uno dei pochi cantieri rimasti dove si costruiscono e si riparano le imbarcazioni tipiche della laguna di Venezia.
Oltre alle gondole, infatti, in questo posto, attivo dal 1600, prendono vita non solo gondole, ma anche pupparini, sandoli, sciopòni.
É ben visibile dalle Fondamenta Priuli, dall’altra parte del Rio Trovaso su cui si affaccia.

Il nome San Trovaso è una contrazione dialettale dei due santi patroni, san Gervasio e san Protasio.

Il termine squero invece deriva dalla parola squara, che in dialetto veneziano indica la squadra di persone (i maestri d’ascia, o anche squerarioli) che collaborano alla realizzazione delle imbarcazioni.
Un’altra ipotesi collega la parola squero al greco eschárion ovvero cantiere.

Ma come è fatto lo Squero di San Trovaso?

L’edificio che lo ospita non ha nulla a che fare con l’architettura tipica veneziana. Come gli altri squeri ha la forma caratteristica delle case di montagna, cosa eccezionale per la città lagunare. Come mai?
La risposta è da ricercare nella provenienza dei maestri artigiani .
Arrivavano infatti dalle zone del Cadore, a nord del Veneto, da cui giungeva il legname per la costruzione delle imbarcazioni.
Caratteristiche di queste costruzioni erano il piazzale inclinato verso il canale per l’accesso delle imbarcazioni e una tettoia di legno, chiamata tesa, usata per lavorare al riparo dalla pioggia e come deposito degli strumenti di lavoro.
Nello Squero di San Trovaso le gondole vengono lavorate interamente a mano, con le tecniche di una volta.
Anche la loro movimentazione viene fatta esclusivamente grazie alla forza delle braccia.
Per la sua posizione è molto facile fotografarlo. Non mancare di fare qualche scatto!

Visitare Venezia - Lo Squero di San Trovaso
Lo Squero di San Trovaso. Foto di Matthia Suessen – Wikipedia

Come raggiungerlo

A piedi: segui le indicazioni che dalla Stazione di Santa Lucia portano a Piazza San Marco attraverso il Ponte dell’Accademia

In vaporetto: dalla stazione ferroviaria Venezia Santa Lucia prendi la linea 2 e scendi alla fermata Zattere. Da qui arriverai con una passeggiata di soli 3 minuti.

Come visitarlo

Lo squero organizza visite guidate che durano circa mezz’ora che permettono di capire le caratteristiche delle gondole e le tecniche di lavorazione. Per tutto il percorso verrai accompagnato o accompagnata da un maestro d’ascia.

Essendo un luogo di lavoro, per accedere alle visite dovrai accordarti via mail: info@squerosantrovaso.com.
Per tutte le info visita il sito web ufficiale dello squero.

Come si costruisce una gondola

Ancora al giorno d’oggi queste particolari imbarcazioni sono completamente realizzate da artigiani ancora in attività. Per costruirla possono volerci fino a tre mesi.
Il cosiddetto squerarolo lavora a mano, senza l’aiuto di un progetto scritto e soprattutto personalizzando l’imbarcazioni in base alle richieste dell’acquirente.
La gondola è il vero gioiello dell’arte nautica veneziana. Nel corso del tempo ha subito modifiche e miglioramenti.
É realizzata con ben 8 diversi tipi di legno, con proprietà diverse, che vengono essiccati in modo naturale (1 o 2 anni) Consta di 280 pezzi, è lunga di 11 metri, ed il suo peso varia tra i 350 e i 400 chili.
Ha una forma asimmetrica, con il lato sinistro più largo del destro. É caratterizzata da un lungo remo, manovrato appoggiandolo ad una sorta di scalmo libero chiamato fórcola. Questo si inserisce nel suo apposito alloggiamento e viene sfilato dopo l’uso.

La gondola ha bisogno di una costante manutenzione, perciò viene ridipinta ogni due anni.
Il colore della gondola è nero. Inizialmente era dovuto al colore della pece, usata per impermeabilizzare lo scafo. Poi venne esteso a tutta la barca a seguito dei decreti del Senato veneziano e dei Provveditori alle Pompe (dal 1609) finalizzati a limitare l’eccessivo sfarzo nella decorazione delle imbarcazioni, anticamente coperte di stoffe preziose e dorature.

Per costruire le gondole vengono usati legni di larice e abete per le parti che andranno in acqua, ciliegio, rovere, mogano, tiglio, olmo e noce invece per le parti portanti.

La costruzione della gondola passa per diverse fasi:

  1. COSTOLATURA: viene realizzato lo scheletro dell’imbarcazione usando costole maestre, disposte su un apposito letto di legno
  2. FISSATURA DELLE FIANCATE DI LEGNO: prima queste vengono preparate per renderle più malleabili bagnandone una parte e scaldandone l’altra utilizzando canne di palude. Dopo di ciò ogni pezzo viene fissato
  3. CAPOVOLGIMENTO DELLA GONDOLA: in questa fase viene accentuata la su forma a mezzaluna. Ogni gondola deve essere realizzata a seconda del peso del suo gondoliere, ovvero la persona che la ha commissionata.
  4. REALIZZARIONE DEL FONDO PIATTO: viene costruito il fondo piatto in abete e si realizza il ferro di prua. una volta quest’ultimo serviva ad appesantire la gondola e facilitare così la navigazione. Oggi ci sono altri accorgimenti e il ferro di prua, che rimane come simbolo di Venezia, è fatto di alluminio.

Una curiosità: dal momento che è storta verso destra, come mai la gondola non si rovescia?
Perché il gondoliere, rimanendo in piedi fa si che si raddrizzi. In pratica la stabilizza.


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Posti da visitare a venezia

Se sei indeciso sui posti da visitare a Venezia ti capisco benissimo.
É infatti un luogo come nessun'altro: con i suoi canali tortuosi e il labirinto di strade strette, è facile perdersi nella bellezza di questa città galleggiante. Ma non preoccuparti, ad aiutarti a scegliere ci penso io con il mio elenco delle migliori attrazioni da visitare a Venezia. Dall'iconica Basilica di San Marco al pittoresco Ponte di Rialto, c'è qualcosa per tutti in questa città storica.
Perciò indossa scarpe comode, munisciti di macchina fotografica e di tanta curiosità...il viaggio comincia!

Top 5 dei posti da visitare a Venezia

Basilica di San Marco a Venezia. Biglietti prioritari

1. Basilica di San Marco

É la prima attrazione di Venezia che qualunque turista giunto in città corre a vedere (QUI per i biglietti!).
La sua magnificenza lascia sbalorditi: non a torto Charles Dickens la definiva "Irreale, fantastica, solenne, incredibile da cima a fondo".
Non è difficile perciò capire perchè milioni di persone ogni anno arrivino da tutte le parti del mondo per visitarla.
La basilica, un tempo cappella ufficiale del doge, divenne cattedrale della città solo ne 1807 e rappresenta l'unicità di Venezia, che dalla sua posizione univa Occidente e Oriente, sia nei periodi di pace, che in quelli di guerra.

 

 

Destinata ad accogliere le spoglie di San Marco, la sua costruzione iniziò nell’825 d.c. ma venne danneggiata durante un incendio nel corso del X secolo.
Dal 1060 il Doge Domenico Contarini ne ordinò la ristrutturazione che prevedeva però il mantenimento dell’impianto originale.
La nuova struttura aveva evidenti prestiti dall’architettura orientale.
Venne infatti costruita sul modello della Basilica dei Santi Apostoli di Costantinopoli. Eretta su una pianta a croce è sormontata da 5 cupole rotonde a loro volta coronate da cupolette a cipolla.
La facciata è strepitosa: presenta due livelli di 5 arcate con coronamento gotico ed è decorata con splendidi mosaici, ancor più meravigliosi quando vengono colpiti dalla luce del sole, specie al tramonto! 
Per più di 500 anni i dogi proseguirono ad ingrandire e abbellire la basilica arricchendola con una grande quantità di tesori, frutto delle razzie perpetrate durante le Crociate nel vicino Medio Oriente, soprattutto a Costantinopoli.
Curiosità: per la prima volta, come riportato da  Il Giornale dell'arte, nel 2024 finanziamenti pubblici  sosterranno in parte 4 interventi di restauro.

Quando visitarla

Da novembre a marzo/aprile (Pasqua): 9.45-17.00, domenica e festivi 14.00-16.00 Da marzo/aprile (Pasqua) a novembre: 9.45-17.00, domenica e festivi 14.00-17.00 (salvo variazioni per celebrazioni liturgiche).

Come raggiungerla
 

La cosa migliore è andarci a piedi, con una bella passeggiata con cui potrai già iniziare a conoscere la città. Ci si impiegano più o meno 30-40 minuti. Se opti invece per il vaporetto:

  • Da Piazzale Roma prendi le linea 1 (circa 40 min), 2 (circa 30 min) o 5.1 (circa 20 min). Le ultime due linee sono dirette.
  • Dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia prendi le linea 1 (circa 35 min), 2 (circa 25 min) o 5.1 (circa 25 min).
Palazzo ducale, tra le attrazioni di Venezia

2. Palazzo Ducale

Sicuramente da inserire nella lista dei posti da visitare a Venezia, è tra le principali attrazioni della Serenissima.
Si trova proprio nel cuore della città, nel Sestiere San Marco. Insieme alla Basilica, al Campanile e alla Torre dell'Orologio, ha reso Piazza san Marco uno dei luoghi più visitati al mondo.
Proprio per questo come è noto, sono lunghissime le file per entrare a visitarlo.
Per saltare la coda e dedicare tutte le tue energie alla visita, ti consiglio perciò di acquistare i biglietti on line.
Capolavoro dell'architettura civile veneziana, si affaccia sul molo con la su massa alleggerita da un portico e un loggiato sovrapposti, sui poggia una parete piena, decorata di marmi bianchi e rosati, a motivi geometrici.  Rappresenta la massima espressione della potenza di Venezia e del suo impero. Indubbiamente il palazzo, nella sua magnifica ricchezza, esprime il desiderio di esaltarsi e mostrarsi come stato ricco, potente e favorito da Dio.

 

Quando venne fondato, nel IX secolo d.c., sotto il doge Agnello Partecipazio, fungeva da fortezza e mantenne il suo aspetto fortificato fino al primo terzo del XII secolo.
Da questo periodo in poi, ci furono una serie di interventi che portarono al trionfo del gotico. Il palazzo venne diviso in 3 parti che inglobarono le strutture precedenti: la parte verso il Bacino di San Marco, la più antica, ospita la Sala del Maggior Consiglio, la parte verso la piazza, dove si trova la Sala dello Scrutinio e la parte sul lato opposto, dove invece risiedeva il doge e si trovavano gli uffici del Governo.

Queste parti sono state realizzate in momenti diversi nel corso dei secoli, ma fondendo sapientemente ed armonicamente stili ed elementi architettonici, che hanno dato come risultato un tesoro unico al mondo.

Quando visitarlo

Dal 1 aprile al 31 ottobre: da domenica a giovedì 8.30 – 21.00 (ultimo ingresso ore 20.30), venerdì e sabato 8.30 – 23.00 (ultimo ingresso ore 22.30) Dal 1 novembre al 31 marzo: 8.30 – 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30)

Come raggiungerlo


La cosa migliore è arrivarci a piedi. Farai una bella passeggiata e inizierai a conoscere la città. Ci vorranno più o meno 30-40 minuti. Se opti invece per il vaporetto:

  • Da Piazzale Roma: Linea 1 fermata Vallaresso o San Zaccaria Linea (40 minuti);  2 fermata Giardinetti (30 minuti);  Linea 5.1 (la più veloce, impiega 20 minuti) o Linea 4.1 (30 minuti), fermata San Zaccaria
  • Dalla Stazione Ferroviaria di Venezia Santa Lucia: Linea 1 fermata Vallaresso o San Zaccaria; Linea 2 fermata Giardinetti; Linea 5.1  fermata San Zaccaria
Itinerari a Venezia: il Ponte di Rialto

3. Ponte di Rialto

Non deve mancare nella tua lista dei luoghi da visitare.
Uno dei simboli eterni di Venezia si trova proprio sull'ansa, nel punto più stretto del Canal Grande di cui unisce le due rive.
Non puoi mancare di fotografarlo (è sicuramente tra i posti instagrammabili a Venezia), né di utilizzarlo come luogo da cui immortalare la città.
Il ponte è sempre pienissimo di turisti che lo attraversano, attirati dalla profusione di botteghe e negozi posti su entrambi i lati. Analogamente al Ponte Vecchio di Firenze, si trovano soprattutto gioiellerie, profumerie, articoli in pelle e in seta.

Visto il perenne affollamento, per godertelo al meglio ti suggerisco di visitarlo nei momenti di minore afflusso, come al mattino presto o verso il tardo pomeriggio.

É uno dei 4 ponti che, insieme al Ponte dell'Accademia, al Ponte degli Scalzi e al Ponte della Costituzione attraversano il Canal Grande. Il primo passaggio che collegava le due sponde del canale fu un ponte di barche costruito nel 1180.
Ne seguirono delle versioni in legno nel 1264 e nel 1310. Nel 1444 crollò sotto il peso degli spettatori che si erano radunati per assistere al passaggio della sposa del marchese di Ferrara. Dopo quell'evento venne ricostruito in solo 3 anni su progetto dell'architetto Antonio da Ponte che lo realizzò in marmo.

Come raggiungerlo
 

Puoi arrivare dal Ponte di Rialto facilmente con la line a 1 e 2 del vaporetto. La fermata è Rialto A piedi da piazzale Roma con una passeggiata di circa 20 minuti.

Teatro La Fenice di Venezia, tra le attrazioni da non perdere

4. Il Teatro La Fenice

Se sei appassionato dell'Opera o semplicemente ami il teatro, questa è una tappa immancabile del tuo itinerario per visitare Venezia.
Si tratta infatti del principale teatro lirico di Venezia, oltre ad essere tra i più prestigiosi. Qui hanno eseguito le loro opere maestri come Gioacchino RossiniVincenzo Bellini Giuseppe Verdi, così come artisti del Novecento del calibro di Igor' Stravinskij, Sergej Prokof'ev ed altri ancora.

Il teatro (apre alle 9,30 del mattino) si trova nel sestiere San Marco, a cinque minuti a piedi dalla omonima piazza. Costruito a partire dal 1790 da Antonio Selva e inaugurato con l'opera "I giochi di Agrigento" di Giovanni Paisiello.
Spettatori illustri de La Fenice furono, nel 1859, l’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe e sua moglie Sissi (occuparono il gran palco reale) e Vittorio Emanuele III e Elena di Montenegro nel 1895.
Nell’arco di 200 anni venne distrutto due volte (1836 e 1996), e come l’uccello di cui porta il nome, per due volte è risorto dalle sue ceneri. Dalla sua riapertura, il 1° gennaio del 2004 ospita il famoso Concerto di Capodanno, trasmesso in diretta dalla Rai e anche dai principali canali televisivi di Austria, Germania, Svizzera, Albania e Francia.

Lo si può visitare (QUI per i biglietti) e la visita prevede un tour tra gli stucchi e le decorazioni dorate delle prestigiose sale.
Scoprirai i retroscena e i segreti del Teatro e dei suoi protagonisti, ripercorrendone la storia dalle origini fino ai nostri giorni.

 


Quando visitarlo

Il Teatro è aperto per le visite tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.00.
Si possono verificare variazioni di orario per ragioni artistiche o tecniche

Come raggiungerlo
 

Puoi arrivarci tranquillamente a piedi (ve lo consigliamo) con una passeggiata di 25 minuti circa.
Se scegli di raggiungerlo in vaporetto:

  • Linea 1, fermate Rialto, Sant'Angelo, San Samuele o San Marco (Vallerosso)
  • Linea 2, fermate Rialto o San Marco (Vallerosso)

Burano, gita tra le isole della laguna

5. Le isole della laguna

Tra i posti da visitare a Venezia non possono mancare le isole della laguna.
Fare giro a Burano, Murano e Torcello si rivelerà senza dubbio una bellissima esperienza (prenotate qui i biglietti per il Tour).
Murano è famosa per la lavorazione del vetro. Qui verso la fine del Duecento si trasferì la maggior parte dei laboratori in cui avveniva la lavorazione del vetro.
Questo per allontanare da Venezia le fornaci e con esse il pericolo di incendi. Da non perdere il museo del vetro, se vuoi scoprire la storia del vetro e delle sue tecniche di lavorazione.
Non mancare di andare in una delle diverse fornaci se invece ti piace l'idea di osservare gli artigiani all'opera. Ne rimarrai affascinato.
Le fornaci si concentrano soprattutto lungo le fondamenta dei vetrai.

Un'altra tappa della tua visita a Murano può essere la Chiesa dei santi Maria e Donato e i suoi splendidi mosaici.

Vale la pena visitare anche Burano, un’incantevole villaggio di pescatori famosa per i suoi merletti.
Oggi è difficile trovare dove ancora li fanno a mano, ma se ne siete amanti potrete trovarli al Museo del Merletto, che si trova nella Piazzetta dell’isola.
Arrivato a Burano verrai colpito prima di tutto dal colore. L'isola è infatti caratterizzata da case colorate con colori pastello vivacissimi che furono scelti dai pescatori che desideravano vederle spuntare il prima possibile sull’orizzonte.
Non andare via senza assaggiare i buranelli, dolci tipici dell'isola, a forma di ciambella 

 

Vai alla fermata Fondamenta Nuove e prendi la linea LN del vaporetto per andare a Torcello.
Quest’isola ha una piazza principale ormai assediata dalla vegetazione e pochi edifici e monumenti dall’aspetto trascurato.
Oggi abitata da pochissime persone, Torcello si trova a cinque minuti di vaporetto da Burano. Arrivato sull’isola segui le Fondamenta Borgognoni che costeggiano il canale e che portano al cuore dell’isola in 10 minuti.
Qui verrai immerso in un’atmosfera decadente e rurale. Nonostante lo stato di abbandono, Torcello permette ai visitatori di farsi un’idea del luogo in cui sorse il primo insediamento urbano della laguna. Da visitare c’è la Basilica di Santa Maria dell’Assunta, fondata nel VII secolo e che rappresenta la più antica cattedrale di Venezia. L’edificio visibile oggi risale all’ampliamento dell’824 e alle ricostruzioni del 1008. E’ possibile salire in cima al campanile. 
Da non perdere anche il trono di Attila, situato al centro della piazza, il museo di Torcello, il ponte del diavolo, secondo la leggenda edificato dal diavolo in una sola notte e perciò rimasto incompiuto.

Come raggiungerle

Vaporetto: Se parti dal centro storico, la fermata più comoda è dalle Fondamente Nuove, da dove parte quello più veloce.

  • Da Venezia a Murano : prendete il vaporetto n. 12,  arriverete in 10 minuti.  
  • Da Murano a Burano: dalla fermata Faro salite sul vaporetto nr. 5. il viaggio dura una mezz'oretta.
  • Da Burano a Torcello: prendete il vaporetto n. 9 che passa ogni 15 minuti facendo da navetta tra le due isole. La durata del tragitto è brevissima, solo 5 minuti.

Nel momento in cui dovete rientrare a Venezia: 

  • Se siete a Burano: prendete il vaporetto n. 12 che ferma a Murano e poi alla Fondamenta nuove. il tempo di percorrenza è di circa 40-45 minuti.
  • Se siete a Torcello:  se rientrate dopo le 18.00 prendete il vaporetto n. 12 che arriva a Fondamenta Nuove. Se invece rientrate prima andare a Burano e da lì prendere il vaporetto n. 12

Un'altra maniera per raggiungere le isole della laguna è fare un tour guidato...non dovrete pensare a nulla se non a godervi la visita!  Potrete trovare alcune proposte a questo link.

Leggi anche Weekend a Venezia Visitare Venezia in un giorno Come muoversi a Venezia

 

Visitare la Giudecca

Se la si guarda dalle Fondamenta delle Zattere, la Giudecca assomiglia alla scenografia di un teatro, con le sue case e le tre chiese del Palladio, capolavori neoclassici, il cui splendore può essere colto appieno solo se ammirate da lontano.
Insieme alla preziosa chiesetta risalente all’IX secolo, intitolata a Sant’Eufemia, le gemme palladiane valgono da sole un’uscita attraverso il canale.
L’isola fa parte di Venezia e della laguna ma, probabilmente per il fatto che non è collegata al centro storico, è riuscita a mantenere una sua identità.
È formata da 8 isolotti collegati tra di loro da diversi ponti e costituita da una fondamenta continua costeggiata dal canale della Giudecca.
La Giudecca è l’isola più estesa della Serenissima ed è da sempre un luogo tranquillo, una zona residenziale che conta circa 5000 abitanti e una presenza turistica non particolarmente grande.
Se soggiorni a Venezia, è sicuramente un luogo da visitare. Un piccolo scrigno che ospita al suo interno alcune tra le chiese e le architetture più belle di tutta la laguna.
Può essere un’ottima idea se vuoi fuggire per mezza giornata dall’intensa folla turisti che quotidianamente invadono la città.

1. La Giudecca. Un po’ di storia

Nel periodo medievale e rinascimentale, l’isola ospitava ben 7 monasteri. Oggi invece vi risiedono solo i frati cappuccini del Redentore e le suore canossiane.
Qui soggiornò durante l’esilio da Firenze anche Michelangelo, in cerca di solitudine.
La parte sud era inoltre il luogo preferito dai nobili veneziani per la costruzione delle loro ville estive.

 

Sull’isola erano presenti molti orti produttivi e giardini dai mille colori: nel XVIII secolo questi ultimi venivano affittati per gli appuntamenti d’amore, o come è riportato schiettamente da un documento, per “orge e baccanali”.
Di tanto splendore verdeggiante oggi rimangono solo poche tracce: un esempio è il lussuoso Hotel Cipriani, che presenta una bellissima oasi davanti alla laguna.
L’altra parte della Giudecca è stata a lungo abitata dalla classe operaia. Molte famiglie infatti lavoravano presso le numerose industrie che erano sorte dove una volta si trovavano i giardini lussureggianti e i monasteri che erano stati soppressi.

Tra il XIX e il XX secolo di queste fabbriche ce ne erano molte: alcuni esempi sono il Molino Stucky (era un mulino da grano, poi diventato pastificio ed oggi un lussuoso hotel), le fabbriche di orologi, di pianoforti, fuochi di artificio e birra.
Oggi, negli spazio ormai vuoti degli ex cantieri navali hanno trovato ubicazione, locali, ristoranti e loft che fungono da spazi abitativi e da lavoro. Sono molti gli artisti e gli artigiani che hanno il loro studio o la loro bottega qui.

2. Origine del nome

Sono diverse le teorie sull’origine del nome di questa isola della laguna:

  • In tempi molto lontani veniva chiamata Spinalonga, prabilmente a causa della sua forma allungata a spina di pesce. Il suo ampio canale era chiamato Canale Vigano.
  • Alcuni studiosi ritengono che il nome Giudecca derivi da giudei (zudei in veneziano e da qui Zuecca), cioè dagli ebrei che vivevano sull’isola. Ma questa è una tesi che è ormai stata messa da parte.
  • Un’altra teoria è quella che vuole che il nome derivi dai giudicati, ovvero i nobili veneziani ribelli che vennero giudicati, appunto, e banditi qui nel IX secolo.

3. In giro per la Giudecca: l’itinerario

Puoi raggiungere la tua destinazione esclusivamente via mare con il vaporetto. Puoi prendere la linea 2 o la linea 5.1. Se parti dalla stazione di Venezia Santa Lucia ci metterai più o meno mezz’ora. Se invece parti da vicino Piazza San Marco il tempo di percorrenza è di circa 5 minuti.

1. Parti dall’isola di Sacca Fisola, che si trova nella parte più occidentale dell’isola, da cui è separata dal Canale dei Lavraneri. Ci arrivi con le linee del trasporto pubblico Actv 2, 4.1, 4.2 e N.
Questa zona è un’area residenziale edificata di recente.

Molino Stucky

2. Attraversa il ponte dei Lavraneri in legno e raggiungi alla vostra sinistra il Molino Stucky. Lo potete riconoscere da lontano grazie alle imponenti e particolari dimensioni e ai suoi mattoni. Si tratta di un antico mulino e deve il nome al suo costruttore, l’imprenditore Giovanni Stucky, che lo fece costruire a fine Ottocento.
Qui, grazie alla corrente del canale della Giudecca arrivava tutto il grano che veniva poi trasformato in farina. gli operai che lavoravano in questo posto erano circa 5.000. Rimase in funzione fino al 1955.
Oggi è un simbolo eloquente di archeologia industriale ed è adibito ad hotel di lusso.

Chiesa di Sant’Eufemia

3. Prosegui fino a Fondamenta delle Convertite. Gira poi a sinistra e raggiungerai il primo pezzo di fondamenta lungo il canale della Giudecca. All’angolo, si trova la Chiesa di Sant’Eufemia.
Edificata in stile veneto-bizantino (XI secolo), venne fondata ne IX secolo. Si tratta di una delle chiese più antiche dell’isola.
Le forme originarie sono presenti nell’interno a tre navate, che custodisce ancora alcune colonne e capitelli originari dell’XI sec.
Molti dipinti e le decorazioni in stucco invece risalgono al  XVIII secolo. 
La facciata della chiesa guarda su un canale interno, mentre una fiancata, abbellita da un portico con colonne doriche, inserito tra ‘700 e ‘800 di si affaccia sul mare.
Le colonne del portico, risalenti al XVI secolo, appartenevano alla Chiesa dei SS. Biagio e Cataldo, demolita per fare spazio alla costruzione del Molino Stucky.

Chiesa del Redentore

4. Continua la tua passeggiata lungo le fondamenta per raggiungere la Chiesa del Redentore.
Tra i capolavori del Palladio è ancora oggi simbolo della vita religiosa e rituale di Venezia.
Prima dei due grandi templi votivi (l’altro è Santa Maria della Salute), fu fatto edificare dal Senato della Repubblica per debellare la peste del 1575-77, che fece 50.000 vittime, quasi un terzo della popolazione.
La peste venne sconfitta pochi mesi dopo l’inizio della costruzione. Per festeggiare l’evento venne gettato un ponte di barche che partendo da Venezia arrivava fino alla Giudecca e su cui passò una lunga processione.
Da allora si celebra la ricorrenza ogni terzo sabato di luglio con la Festa del Redentore
La chiesa, progettata dal Palladio (che sia avvalse della collaborazione di  Antonio da Ponte, lo stesso che realizzerà il Ponte di Rialto) fu completata nel 1592. 
L’edificio rappresenta la piena espressione dello stile palladiano: l’aspetto slanciato, l’imponente scalinata d’ingresso, le proporzioni eleganti ma sobrie.
All’interno si vede l’influsso dell’esperienza romana del Palladio (ad esempio le finestre della volta, simili a quelle delle terme di Roma.
L’uso della pietra bianca d’Istria e dello stucco bianco sono dovute all’intento del costruttore di “tener buoni” i frati francescani. Questo perchè reputavano il progetto troppo grandioso e contro il loro voto di povertà.
Le statue ai lati dell’altare maggiore rappresentano San Marco e San Francesco.

Chiesa delle zitelle

5. Andando ancora avanti per qualche minuto incontrerai il complesso di Santa Maria della Presentazione, conosciuto anche con il nome “chiesa delle zitelle”. In questo convento infatti venivano accolte e aiutate le ragazze povere, che spesso, essendo senza dote, finivano col prostituirsi. Qui veniva loro insegnata l’arte del merletto e del cucito,
La chiesa venne progettata dal Palladio, ma realizzata da Jacopo Bozzetto che la terminò tra il 1582 e il 1586. Sia affaccia direttamente sul canale ed è caratterizzata da un’enorme cupola visibile solo andando dall’altra sponda del canale oppure dai vaporetti.

Casa dei tre oci

6. Poco prima di arrivare alla Chiesa delle Zitelle sorge la Casa dei tre oci, chiamata così per via delle tre grandi finestre che si aprono al primo piano dell’elegante facciata. Progettata da Mario De Maria nel 1913 per commemorare la sua figlioletta Silvia, morta qualche anno prima, divenne la dimora veneziana della famiglia.
I tre finestroni rappresentano l’artista stesso, la moglie e il figlio, mentre la bifora, incorniciate da decorazioni neogotiche che si trova al secondo piano, simboleggia la figlia defunta.
La casa è un esempio di architettura neogotica del primo Novecento.
Nel 2012 viene aperta la Fondazione di Venezia e la casa si impone come luogo d’eccellenza per la fotografia contemporanea, ospitando mostre di Berggruen, che ne ha fatto il distaccamento europeo della sua fondazione.

Il mio itinerario per visitare la Giudecca termina qui.
Se vuoi, puoi ancora proseguire per l’isola di San Giorgio Maggiore che raggiungibile prendendo la linea 2 del vaporetto dall’imbarcadero delle Zitelle in direzione San Marco-San Zaccaria e scendendo alla fermata San Giorgio, che si trova proprio di fronte alla chiesa.

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Visitare in musei di Venezia in 3 giorni

Indeciso su quali musei di Venezia visitare? Niente paura, la serenissima ne ospita davvero tanti, che incontrano i gusti più diversi.
Se vuoi visitare Venezia in 3 giorni e sei appassionato d’arte, ne puoi inserire uno in ogni giornata del tuo itinerario.
Per aiutarti nella scelta, ti elenco qui di seguito alcuni di quelli che secondo me val davvero la pena vedere. Decidi tu quale fa per te.

1. Collezione Peggy Guggenheim

E’ uno dei musei più importanti in Italia dedicati all’arte moderna, che comprende centinaia di opere d’arte europee ed americane del XX secolo. Si trova a Palazzo Venier dei Leoni, un tempo  casa di Peggy Guggenheim. Ospita la collezione personale di arte del ventesimo secolo di Peggy Guggenheim, oltre ad opere di altre collezioni e mostre temporanee. 
Qui potrai ammirare capolavori soprattutto del Cubismo, Futurismo, Pittura Metafisica, Astrattismo europeo, Surrealismo ed Espressionismo Astratto americano
Sono infatti esposte opere di artisti come Boccioni, Chagall, Dalì, Magritte, Modigliani, Picasso, Warhol .
Se ti piace l’arte moderna, tra i musei di Venezia questo è un’ottima scelta.

Indirizzo: Calle San Cristoforo, Dorsoduro 701-704
Orari: aperto tutti i giorni (tranne il martedì e 25 dicembre), dalle 10.00 alle 18.00
Vaporetto: linea 1 fermata Accademia o Salute, linea 2 fermata Accademia


2. Museo Correr

Situato in Piazza San Marco nell’Ala napoleonica, è dedicato al nobile Teodoro Correr (1750-1830), che lasciò alla città le sue ricche collezioni. Occupa anche alcuni ambienti delle Procuratie Nuove.
E’ il museo della cultura veneziana, perché tele, monete, armi, raccontano le istituzioni, le vicende urbanistiche e la vita quotidiana nobile e popolare della Serenissima.
Salita la scala monumentale che corrisponde all’ingresso, si entra nella loggia napoleonica, che ospita statue e bassorilievi del Canova. Altre opere di questo artista le puoi ammirare nelle due sale successive, le Sale Neoclassiche.
Queste ospitano anche una collezione di dipinti, libri, medaglioni e altre cose risalenti all’Ottocento.
Ti segnalo che dal museo Correr si gode una bellissima vista su Piazza san Marco con la sua strepitosa Basilica.

Museo Correr a Venezia: vista su Piazza San Marco
La vista su Piazza San Marco dal Museo Correr

Le seguenti le Sale Neoclassiche sono dedicate alla civiltà veneziana: troverai monete e stendardi della Repubblica, modelli di galeoni, strumenti originali di navigazione e una raccolta di armi antiche. Di particolare interesse è la Quadreria, che raccoglie i dipinti del Museo.
Dal Museo Correr si accede al Museo Archeologico.

Indirizzo: Piazza San Marco, San Marco 52
Orari: aperto tutti i giorni (tranne il 25 dicembre e 1 gennaio) dalle 10.00 alle 19.00, dal 1 novembre al 25 marzo dalle 10 .00 alle 17.00
Vaporetto: linea 1 fermata Vallaresso o San Zaccaria; linea 2 fermata Giardinetti; linea 5.1 o linea 4.1 fermata San Zaccaria



3. GALLERIE DELL’ACCADEMIA

Contiene la più grande raccolta di opere della pittura veneziana dal XIV al XVIII secolo. E’ una delle pinacoteche di maggior pregio in Italia e certamente La più importante del Veneto.
Sono ospitate all’interno di un complesso formato da tre edifici: la Scuola Grande della Carità, la Chiesa di Santa Maria della Carità e il Convento dei Canonici Lateranensi opera del Palladio.
La collezione è nata in un primo momento come Pinacoteca dell’Accademia di Belle Arti e solo agli inizi del XIX secolo è diventato un museo autonomo. Le gallerie dell’Accademia ospitano alcuni dei capolavori di grandi maestri del calibro di Bellini, Giorgione, Mantegna, Tiziano, Tintoretto, Veronese e Tiepolo.

Da non perdere assolutamente la Quadreria, che potrai visitare il venerdì e il sabato mattina su prenotazione. Sono esposti 88 capolavori di artisti della pittura veneta della fine del Quattrocento e del Settecento, da Nicolò di Pietro a Cima da Conegliano e Tintoretto, fino a Tiepolo, Longhi e Hayez, conservati nel monastero palladiano accanto alle Gallerie.

Indirizzo: Campo della Carità, Dorsoduro 1050
Orari: aperto lunedì dalle 8:15 alle 14, gli altri giorni dalle 8:15 alle 19:15 (chiuso 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre)
Vaporetto: linea 1 o 2 fermata Accademia

4. Ca’ Rezzonico Museo del ‘700

Essendo un emblematico palazzo signorile, Ca’ Rezzonico è stata sistemata come Museo del ‘700 veneziano, inteso a illustrare la vita dell’ultimo secolo della gloria della Serenissima attraverso decorazioni e mobili antichi.
Merita una visita anche solo per la vista sul Canal Grande.
Bellissimo lo scalone del Massari che porta al Salone da Ballo, decorato con affreschi e arredato con mobilio del ‘700. Da vedere l’affresco del Tiepolo nella sala del Trono, che raffigura l’allegoria del merito tra nobiltà e virtù.
Sicuramente è uno dei musei che val la pena visitare (QUI per i biglietti)

Indirizzo: Fondamenta Rezzonico, Dorsoduro 3136
Orari: aperto tutti i giorni (tranne il martedì), dal 1 novembre al 31 marzo dalle 10.30 alle 16.30, dal 1 aprile al 31 ottobre dalle 10.30 alle 18.00
Vaporetto: linea 1 fermata Ca’ Rezzonico

5. Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro

E’ nata nel 1897 dalla selezione di opere esposte alle prime Biennali, a cui si sono affiancate pitture, sculture e realizzazioni grafiche italiane e straniere. Rappresenta uno dei punti di riferimento insieme alle analoghe istituzioni di Torino e Roma. La Galleria ospita capolavori di tutti i principali artisti delle correnti del XIX e del XX secolo, come Klimt, Chagall, Mirò, Kandinsky, Klee, Matisse, Moore, solo per citarne alcuni. Questi sono esposti  lungo le dieci sale del primo piano del palazzo. Al secondo piano si trovano invece le mostre temporanee (QUI per i biglietti)

Indirizzo: San Stae, Santa Croce 2076
Orari: aperto tutti i giorni (tranne il lunedì), dal 1 novembre al 31 marzo, dalle 10.30 alle 16.30, dal 1 aprile al 31 ottobre dalle 10.30 alle 18.00
Vaporetto: linea 1 fermata San Stae


6. Museo d’Arte orientale

Una delle più importanti collezioni europee del periodo Edo e di oggettistica giapponese. Sono esposte armi e armature leggere risalenti al XVII e XIX secolo, raccolte da Enrico di Borbone durante un suo viaggio in Asia. La collezione comprende opere d’arte e un’infinità di eleganti oggetti di uso domestico.
Senz’altro uno dei musei di Venezia da visitare se vi piace il genere.

Indirizzo: San Ste, Santa Croce 2076
Orari: da martedì a domenica, dal 1 aprile al 31 ottobre dalle 10.00 alle 18.00, dal 1 novembre al 31 marzo dalle 10.00 alle 17.00; chiuso il lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio.
Vaporetto: linea 1 fermata San Stae

7. Museo Storico Navale

Espone numerosi modelli, dagli antichi vascelli alle moderne navi da guerra. E’ ricavato in un ex granaio e ripercorre la storia marittima di Venezia e dell’Italia. Al primo piano c’ una riproduzione del sontuoso Bucintoro, la galea cerimoniale del doge e numerosi modelli di velieri.
Il piano terra e dedicato alle armi.

Indirizzo: Riva San Biasio, Castello 2148
Orari: tutti i giorni, dal 1 aprile al 3 ottobre dalle 10.00 alle 18.00 e dal 1 novembre al 31 marzo dalle 10.00 alle 17.00
Vaporetto: linee 1, 4.1, 4.2 fermata Arsenale

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Il Canal Grande

Il Canal Grande, chiamato anche “Canalazzo”, è la via principale di Venezia e divide il suo centro storico in due parti.
La sua forma a S rovesciata si snoda per 3.8 km. Ha una larghezza che varia dai 30 ai 70 metri e una profondità di non più di 5 metri.
Nelle sue acque si specchiano 185 palazzi monumentali, 15 edifici religiosi e qualche altro palazzo di importanza minore.
Oggi ha un’aria a dir poco frenetica. Lo solcano infatti in continuazione vaporetti, traghetti, motoscafi privati, battelli, gondole, che con i loro colori e i loro rumori ne agitano le acque da una sponda all’altra.

Visitare Venezia in vaporetto o in gondola, può essere un’ottima idea per vedere la città, specialmente se avete poco tempo.
Procedendo lentamente e zigzagando da un pontile all’altro avrete modo infatti di ammirare gli edifici più importanti.

Qui di seguito un elenco dei più bei palazzi che si possono ammirare lungo il Canal Grande e che vi lasceranno a bocca aperta!

I palazzi sul Canal Grande

1. Ca’ Foscari

Canal Grande: Ca' Foscari. Visitare Venezia
Foto di Mario Vigna

Si trova sulla riva destra e forma un blocco unico con i palazzi Giustinian, oggi sede principale dell’Università. In passato, Ca’ Foscari fu la residenza del doge Francesco Foscari. Entrambi i palazzi sono del XV secolo e rappresentano uno degli esempi più importanti del gotico veneziano maturo. I fronti verso il Canal Grande sono entrambi scanditi e alleggeriti nelle parti centrali da lunghe polifore. La decorazione marmorea però è presente solo in Ca’ Foscari.

2. Ca’ D’oro

Palazzi di Venezia: Ca' D'Oro
Ca’ D’Oro. Foto: Alessia Mauri

Anche’essa capolavoro del gotico veneziano, è forse uno degli edifici più famosi e ammirati del Canal Grande. Deve il suo nome alle dorature che in origine decoravano i dettagli delle sculture della facciata. Per la grande ricchezza di decorazioni è paragonabile solo a Palazzo Ducale.
Ospita al suo interno la Galleria Franchetti, una collezione di bronzi, arazzi e dipinti.

3. Palazzo Grassi

Costruito a metà del VIII secolo da Giorgio Massari, oggi ospita le più importanti mostre d’arte di Venezia. E’ uno degli ultimi esempi di lussuosa casa patrizia prima, della caduta della Repubblica. Ha due grandi facciate ad angolo in stile neoclassico. Quella che si affaccia sul canale è imponente e presenta una porta aperta direttamente sull’acqua.
Il Palazzo è ora proprietà della Fondazione Francois Pinault.

4. Palazzo Vendramin Calergi

Un tempo dimora patrizia, oggi è sede del Casinò di Venezia. E’ un bellissimo esempio di architettura rinascimentale.
La facciata, in marmo bianco e riccamente decorata è organizzata su tre livelli di colonne: doriche, ioniche e corinzie. I tre piani sono alleggeriti da finestre e bifore a tutto sesto.
Qui nel 1883 morì il compositore Richard Wagner.

5. Ca’ Pesaro

Sede della Galleria Internazionale di Arte Moderna dal 1902, presenta uno stile barocco piuttosto sobrio, influenzato dalle idee rinascimentali del Sansovino.
Dalla struttura imponente, ha una facciata riccamente decorata da bassorilievi molto sporgenti che creano un grande effetto plastico. I piani superiori hanno archi a tutto sesto anche loro decorati

6. Ca’ Rezzonico

Iniziato a metà del Seicento e terminato un secolo dopo, oggi ospita il Museo del 700 Veneziano. Ha una facciata monumentale divisa in tre fasce orizzontali decorate in maniera diversa.
Nel corso dei secoli venne abitato da diverse famiglie di nobili. Il piano terra a bugnato, i due piani nobili con colonne e finestre a tutto sesto.
I locali più belli sono lo sfarzoso salone delle feste, che occupa due piani e l’ingresso con il suo scalone monumentale.

I Ponti

Ad attraversare il Canal Grande ci sono solo da quattro ponti:

Ponte della costituzione

É il primo che incontrerete quando arriverete in città. Deve il suo nome all’architetto spagnolo che lo ha progettato, Antonio Calatrava. Inaugurato nel 2008 e realizzato in acciaio e vetro temperato, collega Piazzale Roma alla stazione di Santa Lucia. É il più moderno ed in netto contrasto con l’architettura di Venezia.

Ponte degli scalzi

Si trova molto vicino alla stazione di treni di Santa Lucia ed unisce i sestieri di Cannaregio e Santa Croce. É il secondo ponte che si incontra venendo da Piazzale Roma.
Si chiama così perchè si affaccia sulla chiesa di Santa Maria di Nazareth. Questa era appartenuta per oltre 300 anni all’ordine dei Carmelitani scalzi.
É in pietra d’Istria, materiale che ha sostituito nel 1934, la precedente costruzione in ghisa.

Ponte di Rialto

Collega il sestiere di San Polo, fin dalle origini il centro del potere commerciale di Venezia, al sestiere di San Marco.
Nel settembre 2021 si è concluso un grande lavoro di restauro che lo ha riportato alla sua antica, bellezza.

Il Ponte di rialto sul Canal Grande

Ponte dell’accademia

Situato nel sestiere di Dorsoduro, fu Costruito nel 1854 dall’architetto Nelville totalmente in ferro.
Si deteriorò in breve tempo a causa della sua vicinanza all’acqua e all’esposizione all’umidità. Venne perciò ricostruito nel 1933 dall’ingegnere Eugenio Miozzi in legno. 
Da qui si può catturare un’immagine suggestiva della chiesa di Santa Maria della Salute e dei suoi dintorni, con il Canal Grande come sfondo.

Un po’ di storia

La storia del Canal Grande risale a più di mille anni fa. In origine era un corso d’acqua naturale che separava le isole di Venezia dalla terraferma. Nel corso dei secoli, per consentire il passaggio delle imbarcazioni e per favorire il commercio, è stato modificato, ampliato e trasformato in quello che conosciamo oggi.

Epoca romana

Nel periodo dell’Impero Romano, la città divenne gradualmente un importante centro commerciale e di scambio, grazie alla sua posizione favorevole lungo le rotte commerciali che collegavano l’Europa occidentale con l’Oriente. Il Canale della Giudecca e le vie d’acqua che in seguito sarebbero diventate il Canal Grande fornivano un accesso cruciale al cuore della città e ai suoi mercati.

Periodo medievale

Iniziò a prendere forma nel periodo medievale con la costruzione dei primi palazzi lungo le sue sponde. Questi edifici erano residenze di nobili famiglie veneziane, ognuna delle quali voleva mostrare la propria ricchezza e potenza.
Questa competizione architettonica ha portato alla creazione di un’incredibile varietà di stili, dalle classiche facciate gotiche ai sontuosi palazzi rinascimentali.

Periodo rinascimentale /barocco

Durante il periodo rinascimentale e barocco é diventato il centro pulsante della vita sociale, economica e culturale di Venezia. Le gondole si moltiplicavano sulle sue acque, trasportando merci e passeggeri da un capo all’altro della città.
Artisti, scrittori e musicisti si sono ispirati alla sua bellezza, creando opere che celebrano la magia di questo luogo unico al mondo.

Nella sua storia ha resistito a incendi, guerre e cambiamenti politici, diventando un simbolo di resilienza e orgoglio per i veneziani.
Oggi, è una delle principali attrazioni turistiche di Venezia, visitata da milioni di persone ogni anno, che rimangono affascinate dalla sua bellezza senza tempo e dalla sua storia avvincente.

Curiosità

Sono tante le curiosità che rendono questa via d’acqua unica e affascinante. Eccone alcune

  • Senso Unico: anche se può sembrare incredibile, il Canal Grande ha un flusso di traffico a senso unico!
    Le imbarcazioni più grandi possono navigare solo in una direzione, ovvero dal Bacino di San Marco verso la stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia.
  • Feste sull’Acqua: durante alcune occasioni speciali, come la celebrazione della Festa della Sensa o la Regata Storica, il “Canalazzo” diventa il palcoscenico di spettacolari feste sull’acqua.
    Gondole decorate e barche tradizionali competono lungo il canale, creando uno spettacolo indimenticabile.
  • Bassa Marea: durante la bassa marea, il livello dell’acqua può scendere notevolmente, rivelando dettagli interessanti sul fondale e consentendo ai visitatori di vedere parti della città solitamente sommerse.
  • Le entrate principali: molti palazzi lungo il Canal Grande sono stati costruiti con le facciate rivolte verso l’acqua, mentre le loro entrate principali si trovano sul retro.
    Questo perché la ricchezza e il prestigio erano esibiti verso il canale, mentre il lato posteriore era più riservato e funzionale.

Da dove fotografarlo

Ci sono molti luoghi da cui potete fotografare questa famosa via d’acqua, unica in tutto il mondo. Ognuno con la propria prospettiva spettacolare.
Noi vi diamo alcuni consigli su dove andare…a voi la scelta!

  1. Ponte di Rialto: questo è uno dei punti più iconici. Potete catturare l’intero panorama del canale con i suoi palazzi storici mentre vi trovate sul ponte o lungo le sue sponde.
  2. Ponte dell’Accademia: situato nel sestiere di Dorsoduro, questo ponte offre una prospettiva affascinante del Canal Grande, specialmente al tramonto quando le luci della città si accendono.
  3. Da Punta della Dogana: questo è il punto dove il “Canalasso” si apre sulla Laguna di Venezia.
    Potete ottenere splendide foto panoramiche del canale e dell’entrata della laguna da qui.
  4. Dal Ponte degli Scalzi: situato vicino alla stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia, questo ponte offre una vista pittoresca del canale con i suoi palazzi storici sullo sfondo.
  5. Dal giardino della Peggy Guggenheim Collection: offre una vista pittoresca e mozzafiato.

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