Silvia

Silvia è content creator dal 2010 ed esperta d'informazione turistica per città d'arte italiane. Laureata in Lettere Classiche, è appassionata della storia, della cultura e delle curiosità delle città del Bel Paese, nonché conoscitrice di tutti i trucchi per una perfetta vacanza in Italia.

L’Arsenale di Venezia

Se decidete di visitare Venezia in 3 giorni con bambini, un giro all’Arsenale è senz’altro un’ottima idea. Siamo sicuri che i vostri pargoli rimarranno entusiasti dall’esperienza!
Si trova nel sestiere di Castello e rappresenta il luogo dietro le cui mura merlate si svolse la febbrile attività del cantiere navale di Venezia.
Qui maestri d’ascia abilissimi costruivano galee, mercantili e altre imbarcazioni ad un ritmo senza pari in Europa.
Gli operai dell’Arsenale di Venezia si chiamavano “arsenaloti” ed erano migliaia. Ciascuno con la propria specializzazione, lavoravano in vere e proprie catene di montaggio.

LA STORIA DELL’ARSENALE

La tradizione vuole la sua nascita nel XII secolo (1104), ma per alcuni risale al secolo successivo.
L’intero complesso ruota attorno all’Arsenale Vecchio, che comprende l’edificio dove era custodito il Bucintoro, ovvero l’imbarcazione di rappresentanza del Doge.
Aumentando le esigenze della Serenissima, crebbe anche la richiesta di navi, perciò anche questo luogo diventò sempre più grande.

L'arsenale di Venezia.: il bucintoro
Il Bucintoro nell’Arsenale di Venezia

Per prima cosa vennero costruite le Corderie della Tana, edificate nel 1303-1304 e poi ricostruite da Antonio da Ponte nel 1579-85. Esse occupano quasi tutta la parte sud.
Altri due ampliamenti vennero realizzati nel 1325 con l’Arsenale Nuovo e nel 1473 con l’Arsenale Nuovissimo.
Inoltre, con l’inizio delle produzioni delle Galeazze (navi da guerra più grandi delle normali galee) fu necessaria l’apertura di officine e capannoni, oltre alla realizzazione del Canale delle Galeazze.

Poichè l’attività dei cantieri erano segretissime, l’arsenale venne circondato da mura, separate dal resto di Venezia da canali naturali e artificiali, che lo abbracciano da ogni parte del complesso.
L’unico accesso da terra è costituito dal grande portale del 1460.
La sua funzione di cantiere, la cui produzione non ebbe uguali fino al XVIII secolo, era affiancata anche da quella di base navale: ospitava infatti un flotta di 25 navi pronte a partire all’occorrenza.

Al culmine della sua attività l’arsenale si estendeva su una superficie di 46 ettari, impiegava 16.000 uomini e ospitava 300 società di navigazione.
Fino al XVI secolo Venezia mantenne la propria potenza navale grazie ad imbarcazioni a remi, spesso munita di vele (le galee in battaglia erano le più manovrabili).
A partire dal XVII secolo però le navi veneziane vennero superate dai velieri olandesi e inglesi, la cui costruzione Venezia non riuscì mai ad eguagliare.

Durante il declino della Repubblica, i suoi abitanti furono sempre più legati alla terra.
Nel 1797, alla sua caduta, l’attività del cantiere era cessata del tutto.
Il complesso ora è proprietà della Marina Militare e buona parte degli edifici è adibita a spazio espositivo.
Alcuni spazi, a lungo in abbandono, sono stati risistemati dal Comitato della Biennale.
Questi spazi sono le ex Corderie, l’ex Artiglieria e diverse banchine.

IL PORTALE D’INGRESSO

Considerato uno dei primi esempi di stile rinascimentale a Venezia, risale al 1460 ed è fiancheggiato da due torri. La terrazza, cinta da una cancellata, risale invece al 1692-94.
Questa è decorata da una serie di leoni marmorei di varie forme e dimensioni: il più grande, in posizione seduta, era parte del bottino di guerra che il doge Francesco Morosini trasse dal porto del Pireo in Grecia.

Arsenale di Venezia: le torri di ingresso
Le torri all’ingresso. Foto di Miriam Broglia

Giardino delle Vergini

Si trova a sud di Porta Nuova e da questa separata dal Rio delle Vergini. Questa ampia area sorge dove un tempo c’erano un monastero di monache agostiniane e la chiesa Santa Maria delle vergini, entrambi demoliti a metà Ottocento.
E’ stato realizzato nel 2010 dal garden designer Olandese Piet Oudolf, che ha partecipato in quell’anno alla XII Mostra Internazionale di Architettura di Venezia.
Nell’occasione ha creato un  un giardino fiorito inaspettato, con piante che ha sovrapposto alla vegetazione precedente, e dall’aspetto un po’ “spettinato” e selvatico.

COSA SI PUO’ VISITARE

Le aree visitabili sono

  • L’Arsenale nord tutto l’anno (dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 17.00).
    Per visite o informazioni sulla porzione di Arsenale di proprietà della Marina Militare è possibile rivolgersi all’Istituto di Studi Militari Marittimi. 
    (www.difesa.it/Protocollo/AOO_Difesa/Marina/Pagine/MSTUDI.aspx )
  • L’Arsenale sud durante le aperture delle Biennali d’Arte e di Architettura.

Nelle immediate vicinanze dell’Arsenale, all’interno di uno degli antichi granai di Venezia si trova il Museo Storico Navale.
Custodisce collezioni di cimeli artistici e storici legati alla storia della marina italiana.
Le collezioni sono ospitate in 42 sale disposte su 5 piani.
Fanno parte del museo anche la vicina Chiesa di San Biagio e il Padiglione delle Navi. Il museo si estende perciò su una superficie espositiva di oltre 6.000 metri quadri.

CURIOSITÀ

  • Il “bacino di carenaggio” è una parte importante dell’arsenale. Si tratta di una grande area d’acqua utilizzata per la costruzione, la riparazione e la manutenzione delle navi.
    In pratica, è una sorta di “piscina” artificiale che permette alle navi di essere alzate fuori dall’acqua per lavori di manutenzione o riparazione dello scafo.
  • Questo luogo era all’avanguardia nelle tecnologie navali e nell’ingegneria.
  • Una delle caratteristiche più sorprendenti erano le catene difensive.
    Queste chiudevano l’entrata principale del porto per proteggere la città. Potevano essere alzate e abbassate per controllare l’accesso alle navi nemiche.
  • L’Arsenale di Venezia è considerato uno dei primi esempi di produzione in serie nella storia.
    Le navi venivano costruite utilizzando un sistema standardizzato che permetteva una produzione efficiente e veloce.
Visita a Venezia: il ponte dell'arsenale.
Il ponte dell’Arsenale. Foto: Mario Vigna

COME ARRIVARE

Da Piazzale Roma e dalla Stazione alla Biennale di Venezia: si arriva con le linee ACTV di vaporetto. La linea 6 è la più veloce ma la linea 1 permette un tragitto completo di tutte le fermate lungo il Canal Grande.
Da Riva degli schiavoni invece si può andare a piedi con una passeggiata di un quarto d’ora abbondante.

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Visitare Venezia in 3 giorni con bambini

Sarà facile visitare Venezia con bambini? Se vi state chiedendo se questa meravigliosa città, unica al mondo, sia adatta come meta di un viaggio con i vostri figli, la risposta è sì.
Con le dovute accortezze potrete godervi il soggiorno senza troppi problemi.

Il primo consiglio che vi diamo, nel caso abbiate bimbi che ancora hanno bisogno del passeggino o della carrozzina, è quello di munirvi di un marsupio. Potrete così servirvene quando l’utilizzo dei primi risulta difficoltoso.
Venezia è infatti una città piena di ponti, ponticelli e scalini, perciò girare con il passeggino può non essere semplice. Vi facciamo notare però che sui ponti di Riva degli Schiavoni ci sono passerelle che ne facilitano l’uso.
Un altro suggerimento che vi diamo è quello di procurarvi i biglietti on line: eviterete di fare la coda alla biglietteria stancando i vostri bambini ancor prima della visita. Con gli ingressi prioritari potrete entrare subito a visitare!
Detto questo,

Cosa visitare a Venezia in 3 giorni con bambini?

1. PIAZZA SAN MARCO

Questa meravigliosa piazza, su cui si affacciano l’imponente Basilica, con i suoi mosaici e le sue cupole, il Campanile, l’elegante Palazzo Ducale, e la Torre dell’Orologio lascerà i vostri pargoli a bocca aperta.

Oltre a fare un giro all’interno della Basilica di San Marco, o salire sul Campanile (c’è l’ascensore!), vi consigliamo di portarli a vivere l’esperienza di salire sulla Torre dell’Orologio (se i bambini non sono troppo piccoli però). Da dentro potrete stupirli facendoli ammirare il funzionamento del grande orologio astronomico e salire sulle strette scale che portano in cima.

2. PALAZZO DUCALE

Venezia con bambini: visitare Palazzo ducale
Palazzo ducale. Foto Alessia Mauri

Simbolo della ricchezza e della potenza della Serenissima, Palazzo Ducale è un capolavoro del gotico veneziano.
Qui viveva il Doge. I bambini rimarranno di stucco davanti alla magnificenza della Porta della Carta, alla monumentalità della Scala dei Giganti e all’immensità della Sala del Maggior Consiglio. Il percorso attraverso il ponte dei sospiri che porta alle Prigioni li affascinerà.

3. COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM

La casa muse Peggy Guggenheim raccoglie capolavori delle avanguardie artistiche del XIX secolo. Ospita infatti opere di Picasso, Magritte. De Chirico, Mondrian, Klee ed altri ancora.
Il museo accoglie i bambini con il KIDS DAY, che si svolge la domenica. Si tratta di un programma didattico gratuito per bambini dai 4 ai 10 anni, creato per introdurre i più piccoli all’arte moderna e contemporanea. Per partecipare bisogna prenotare telefonicamente (a partire dalle 9.30, il venerdì precedente il laboratorio ai numeri 041 24.05.444/401). Le attività che iniziano alle 15 ed hanno la durata di un’ora e mezza. Per informazioni clicca QUI
Nel frattempo i genitori si possono godere con calma la collezione o fare una passeggiata fuori.

4. MUSEO DI STORIA NATURALE

Si trova nel Fondaco dei Turchi e se siete a visitare Venezia con bambini può essere un’ottimo posto dove portarli. Potranno vedere da vicino, tra le altre cose, alcune meraviglie come lo scheletro di un dinosauro di oltre 7 metri, il cranio di un gigantesco coccodrillo sarchosuchus, una collezione di farfalle e tanti interessanti fossili. Per info clicca QUI.

5. MUSEO STORICO NAVALE

Appartiene alla Marina Militare e si trova poco distante dal Ponte dei Sospiri. Qui i bambini potranno stupirsi ammirando i modelli di navi della Serenissima Repubblica di Venezia di epoche che vanno dal 1200 al 1700 ( tra cui il bellissimo bucintoro, la galea personale del Doge ) e modelli di imbarcazioni storiche della Marina Militare dal 1860.
Il museo ospita anche un’interessante collezione di conchiglie. Per informazioni clicca QUI.

6. LA LIBRERIA ACQUA ALTA

Si tratta di un posto veramente particolare che si trova nel cuore di Venezia (Calle lunga Santa Maria Formosa 5176/B) nel sestiere Castello, dietro la Basilica di San Marco.

Visitare Venezia con bambini: la Libreria Acqua alta

Siamo certi che i vostri bambini non rimarranno indifferenti alla visita. Entrando in questa libreria infatti i vostri saranno decisamente stupiti: i libri che ospita, nuovi (60%) e usati, di ieri e di oggi, sono disposti in ogni dove. Incastrati l’uno con l’altro, ammassati non solo sugli scaffali, ma anche nei luoghi più diversi, come vasche da bagno, barche, canoe, gondole. C’è anche una scala realizzata con vecchie enciclopedie su cui si può salire ed affacciarsi sul canale per guardare le gondole che passano. Troverete poi dei docili gatti, accoccolati tra il libri, che i vostri bambini potranno accarezzare.
La libreria è aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 20.00 (www.libreriacqualta.it)

Questi sono solo alcune di idee che vi diamo per programmare cosa vedere a Venezia con bambini. La città infatti offre un’infinità di alternative che potranno soddisfare tutte le vostre esigenze e soprattutto quelle dei vostri pargoli!

Nel caso che, mentre state passeggiando le calli campielli, i vostri bambini dovessero aver bisogno di andare in bagno o doveste cambiarli, non fatevi trovare impreparati. Consultate la nostra pagina sui bagni pubblici a Venezia per individuare subito il bagno pubblico più vicino a voi!

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Come posso muovermi a Venezia?

Muoversi a Venezia, raggiungendo tutte le attrazioni e i luoghi meravigliosi che la città offre, non sarà un problema. Sicuramente il modo migliore per visitarla è andare a piedi, ma se non siete dei grandi camminatori o avete poco tempo a disposizione, le soluzioni sono diverse: bus, traghetti, vaporetti, taxi d’acqua, gondole, non avete che da scegliere.
Per tutte le info e gli approfondimenti per muovervi facilmente a Venezia vi rimandiamo alla nostra pagina dedicata agli spostamenti in città.
Se volete inoltre avere le risposte a tutte le vostre domande per visitare Venezia cliccate QUI!

Il ghetto

Una delle tappe dell’itinerario per visitare Venezia in 3 giorni è il Ghetto Ebraico.
Si trova nel sestiere Cannaregio a pochi minuti a piedi dalla stazione ferroviaria e da piazzale Roma. È una zona tranquilla e rilassata che non mancherà di affascinarvi (QUI per fare un tour autogestito con app).
Un luogo ideale perciò, per famiglie con bambini e per chi é alla ricerca di un tour lontano dalla confusione della città.

COME RAGGIUNGERE IL GHETTO DI VENEZIA

1. A piedi
Da Piazzale Roma percorrete il Ponte della Costituzione che attraversa il Canal Grande. Passate il piazzale della stazione e proseguite per Lista di Spagna. Andate avanti per Campo San Geremia e attraversate il Ponte delle Guglie. Girate subito a sinistra ed entrate nel sottoportico che si trova di fronte all’imbarcadero (Guglie).
Se partite dal piazzale della stazione l’itinerario è lo stesso a partire da Lista di Spagna.
Se invece ci volete arrivare da Piazza San Marco percorrete la strada delle Mercerie. Dirigetevi poi verso la Strada Nuova. Una volta giunti in Rio Terà San Leonardo, girate a destra seguendo poi le indicazioni.

2. Col vaporetto
Da Piazzale Roma o dalla stazione prendete la linea 4.2 o 5.2 dei vaporetti Actv e scendete alla fermata Guglie.
Da piazza San Marco prendete la linea 1 e scendete alla fermata S. Marcuola. Andate poi verso Rio Terà San Leonardo e seguite le indicazioni.

Storia del Ghetto ebraico

Le più antiche testimonianze della presenza ebraica a Venezia risalgono al X secolo. Sarà solo però verso la fine del Trecento che che l’insediamento della comunità ebraica si rivela stabile e consistente.
A causa, tra le altre cose, dell’afflusso di esuli dalla penisola Iberica, con il passare del tempo gli ebrei diventarono sempre più numerosi. Questo nonostante i permessi e i divieti di abitare in città,
Proprio per questo il Maggior Consiglio della repubblica di Venezia, il 29 marzo 1516, ordinò per decreto che gli ebrei abitassero in un unico quartiere.

La scelta del luogo

Venne scelta l’area di Cannaregio corrispondente al Ghetto Nuovo. Era una zona ideale, perchè distante dai centri di potere e interamente circondata dall’acqua e perciò raggiungibile solo tramite ponti. Qui in origine c’erano delle fonderie. Probabilmente la parola ghetto deriva dal veneziano “géto”, che indicava la colata del metallo.

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Durante il giorno potevano uscire e aggirarsi per la città attendendo alle loro occupazioni, ma dovevano usare un copricapo o un distintivo di colore giallo. I lavori potevano essere solo il commercio degli stracci, la medicina e il prestito di denaro.
All’interno del ghetto vennero istituiti tre Banchi di Pegno, il Rosso, il Verde e il Nero, si pensa per via del colore delle ricevute che venivano consegnate ai clienti.
L’antica insegna del Banco Rosso la potete vedere ancora oggi.
La tradizione vuole che le espressioni “essere in rosso” o “essere al verde”, col significato di non avere soldi sia nata proprio in questo contesto.
Dovevano tuttavia usare un copricapo o un distintivo di colore giallo.
Durante la notte invece non potevano uscire. A mezzanotte infatti i cancelli venivano chiusi fino all’alba.
Potevano professare la propria religione.

Abitanti e costruzioni

Nel Ghetto ebraico di Venezia arrivarono ad abitare circa 5.000 ebrei veneziani, perciò si rese necessario edificare le case in altezza. Sorsero così palazzi vicini e alti anche 7/8 piani. In cima a 3 di essi vennero costruite tre sinagoghe o scole: La Scola Grande Tedesca, la Scola Canton e la Scola Italiana.
Quando iniziarono ad arrivare gli ebrei levantini (che provenivano dalla Grecia) le autorità cittadine concessero alla comunità un’altra zona: il Ghetto Vecchio. Qui gli Ebrei portoghesi e spagnoli edificarono la Scola Levantina e la Scola Spagnola.
Un’ultima concessione territoriale fu una via ad est del Ghetto Nuovo, che prese il nome di Ghetto Nuovissimo.

Le restrizioni durarono fino al 1797, quando Napoleone le abolì. Più tardi, sotto l’impero austriaco sparirono anche buona parte dei pregiudizi sociali.
Con l’ascesa di Mussolini, con le leggi raziali iniziò un periodo terribile per la comunità ebraica. Nel 1943 gli ebrei vennero dichiarati nemici dello Stato.
Moltissimi di loro vennero rastrellati e portati ai campi di concentramento.

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Le sinagoghe

Il ghetto ospita cinque sinagoghe che potrebbero sfuggire a chi non presta molta attenzione. Sono infatti costruite all’interno di palazzi preesistenti. Sono riconoscibili dalle scritte in ebraico sui muri e per la presenza di 5 grandi finestre. Cinque infatti sono i libri della Torah.
L’esterno appare sobrio ma all’interno sono dei veri tesori nascosti. Sono infatti ricche e decorate, tra le più belle d’Europa, e ancora oggi punto di riferimento per la comunità.
La sinagoga più antica è quella Tedesca. Si trova nello stesso palazzo del Museo Ebraico di Venezia, che illustra l’arte ebraica nel corso dei secoli XVII-XIX. All’angolo del campo del Ghetto nuovo si trova la sinagoga Canton ( in veneziano significa angolo). Vicino c’è la sinagoga Italiana.
Nel Ghetto Vecchio ci sono invece le due scole più recenti, quella Spagnola e quella Levantina.
Le sinagoghe e il Museo sono visitabili tutti i giorni eccetto il sabato e le festività ebraiche.

Le sinagoghe a Venezia: La Scola Levantina
La Scola Levantina

La Cucina ebraica

Nonostante siano ormai pochissimi gli ebrei che vivono nel ghetto, le tradizioni della cultura ebraica rimangono vive.
Potrete conoscerle attraverso la cucina, comprando qualche dolce tipico, come le orecchie di aman. Sono biscotti ripieni di marmellata, mandorle, semi di papavero o cioccolata. Oppure attraverso gli impàde, biscotti lunghi a base di zucchero, uova e paste di mandorla.
Potete anche assaggiare la cucina kosher al Ristorante Gam Gam.

Curiosità

  • La Lingua Ladina
    Nel Ghetto, gli ebrei parlavano un dialetto chiamato “ladino veneziano”. Era un mix di ebraico, italiano, spagnolo e altre lingue. Questa lingua ha subito una lenta scomparsa nel corso dei secoli, ma ancora oggi si possono sentire alcune espressioni tra i residenti più anziani.
  • Le Storie di Salvataggio durante l’Olocausto
    Durante l’Olocausto, molte famiglie ebree vennero nascoste e protette da cittadini veneziani non ebrei. Tra questi, si distinse la figura di Giorgio Perlasca, un italiano che si pose come console spagnolo e salvò migliaia di ebrei dall’arresto.
  • Il Ponte delle Guglie
    Questo ponte che attraversa il Canale di Cannaregio vicino al Ghetto, era originariamente conosciuto come il Ponte dei Tedeschi, poiché collegava quartiere ebraico con l’area dove abitavano gli ebrei tedeschi.

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Tramonto a Venezia – 4 posti ideali per goderselo

Lasciarsi affascinare dal tramonto a Venezia è senza dubbio una delle cose da fare quando soggiornerete in questa meravigliosa città. Tempo permettendo naturalmente.
Vedere i mosaici dorati della Basilica di San Marco risplendere colpiti dalla calda luce del sole, rimanere incantati davanti ai palazzi che si riflettono sul Canal Grande invadendo l’acqua di mille colori, vi faranno provare emozioni che ricorderete per sempre.
Ma dove andare per immortalare il tramonto a Venezia?

Eccovi la nostra piccola lista dei 4 posti migliori da cui vivere un’esperienza indimenticabile:

1. PONTE DELL’ACCADEMIA

Si trova a pochi minuti a piedi sia da Piazza San Marco che da Punta della Dogana ed è sempre molto affollato. La vista da qui è unica: la luce calda che si riflette sull’acqua e sui palazzi e l’incredibile spettacolo, guardando verso il bacino di San Marco, della bellissima Basilica di Santa Maria della Salute che alla luce del tramonto si accende di rosa.

Tramonto a Venezia: la vista dal Ponte dell'Accademia
Il tramonto a Venezia dal Ponte dell’Accademia


2. FONDAMENTA DELLE ZATTERE

Sono situate di fronte all’isola della Giudecca con le Chiesa del Redentore e San Giorgio. Da questo punto panoramico potrete godervi un’ampia vista sulla laguna di Venezia. A sinistra il bacino di San Marco, a destra parte della laguna. Imperdibile una passeggiata ad ammirare i colori del tramonto.

3. PONTE DI RIALTO

Uno dei ponti più famosi di Venezia, il Ponte di Rialto è simbolo della città stessa.
Sostando sul ponte si gode di una delle viste più suggestive della città e del Canal Grande. Non si vede tramontare direttamente il sole perchè scende oltre la curva del canale. Però da qui potrete godervi lo strepitoso spettacolo dei colori di cui si tingono i palazzi, il cielo e l’acqua.


4. ISOLA DELLA GIUDECCA

Potete andarci prendendo un vaporetto da Fondamenta delle zattere. Da qui si gode una delle viste più belle della laguna. La vostra vista arriverà da una parte fino a San Marco, dall’altra rimarrete affascinati dal riflesso rosso fuoco del sole che si butta nel mare.

Se siete curiosi di scoprire tutti gli altri nostri consigli per godervi il soggiorno nella Serenissima consultate la pagina Le risposte alle vostre domande per visitare Venezia


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3 cose da fare a Venezia in 3 giorni

Sono tante le cose da fare a Venezia in 3 giorni: visitare i musei, le attrazioni, gli splendidi palazzi e molto altro. Non avete che l’imbarazzo della scelta (per risparmiare tempo e fatica vi conviene prenotare i biglietti on line che permettono l’accesso prioritario)
Tuttavia, oltre a fare tutto ciò, vi consigliamo di aggiungere alla vostra lista alcune esperienze che vi lasceranno un ricordo indelebile di questa bellissima città.
Di seguito trovate il nostro piccolo elenco di 3 cose da fare a Venezia in 3 giorni.

1. ANDARE PER BACARI

Il bacaro è la tipica osteria veneziana, un piccolo bar dove gustare un’ombra di rosso o di bianco (piccoli bicchieri di vino), accompagnato da ottimi stuzzichini, chiamati cicheti, ovvero piccoli assaggi della cucina veneta. Polpette, tramezzini, crostini di pane con baccalà mantecato, alici in saor….un’esperienza unica per le vostre papille!

Gli autentici bacari veneziani devono avere queste caratteristiche: essere più piccoli e più spartani di un’osteria; avere un bancone, spesso in legno, una lavagnetta con su scritti i nomi dei vini del giorno, una vetrinetta con esposti i cicheti. Non deve mancare la classica botte all’ingresso e avere pochi tavoli.

Il consiglio che vi diamo è di dedicare del tempo a un piccolo tour dei bacari, mangiando qualcosa al bancone, bevendo un po’ di vino e spostandovi poi nel bacaro successivo. In genere i prezzi di questi locali sono contenuti.
Venezia è piena di bacari: in qualsiasi sestiere vi troviate, non avrete che l’imbarazzo della scelta. Tenete conto che nell’ora dell’happy hpur sono sempre molto affollati perciò è difficile trovare da sedersi.


2. UN GIRO AL MERCATO DI RIALTO

Una delle 3 cose da fare a Venezia in 3 giorni è senz’altro l’esperienza di andaggirarvi per le bancarelle del mercato di Rialto, il più antico e tradizionale mercato di pesce e frutta e verdura della città.
Si trova nella zona di Rialto, vicino al famosissimo Ponte di Rialto, nel sestiere di San Polo. Il mercato si estende tra Campo de la Pescaria e Campo San Giacometo.

Se volete assaporare la vera atmosfera veneziana è proprio qui che dovete venire: frequentato dagli abitanti di Venezia e dai turisti fin di prima mattina, è aperto tutti i giorni dalle 7.30 alle 12.00/13.30 esclusa la domenica. Fate i vostri acquisti (qui trovate pesce fresco e frutta e verdura di qualità) o curiosate solamente lasciandovi avvolgere dalle mille voci, dai mille colori e profumi.

Tutt’attorno al mercato ci sono numerose macellerie e bacari, dove se vorrete potrete fermarvi per una pausa.
Il mercato di Rialto si trova a 10/15 minuti a piedi dalla Basilica di san Marco, da Palazzo Ducale e dal Campanile.

Gli orari
Mercato del pesce: dal martedì al sabato, dalle ore 7.30 alle 12.00.
Mercato di frutta e verdura: dal lunedì al sabato, dalle ore 7.30 e 13.30.

3. IL TRAMONTO DA PONTE DELL’ACCADEMIA

Venezia, si sa, è meravigliosa sempre. Ma c’è un momento della giornata in cui la sua atmosfera diventa magica: il tramonto.
Visitare Venezia al tramonto può essere un’esperienza unica, specie se si sa dove andare per godersela al meglio. Uno dei posti migliori è il Ponte dell’Accademia guardando verso la foce del Canal Grande e la Chiesa di Santa Maria della Salute. Potrete godere di un panorama strepitoso, con i palazzi storici che, alla luce calda del sole, si riflettono sull’acqua e i vaporetti e le gondole che passano.

Mettete in conto che ci sarà tanta gente, perciò se volete fare qualcosa di estremamente romantico non è la location giusta!
Vicino al ponte dell’accademia si trovano importanti attrazioni come la Galleria dell’Accademia ela collezione Peggy Guggenheim.


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Le zone dove dormire a Venezia

Trovare una soluzione alla domanda dove dormire a Venezia sarà molto semplice.
La città più romantica del mondo offre infatti infinite soluzioni per il pernottamento, adatte ad ogni esigenza e, soprattutto, ad ogni tasca.
Per aiutarvi a scegliere la sistemazione che fa per voi, vi proponiamo una carrellata dei diversi sestieri della città. 
Troverete le loro caratteristiche e le attrazioni che ciascuno di loro ospita.
Ecco dunque i nostri consigli!

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DOVE DORMIRE A VENEZIA

1. SAN MARCO

È il fulcro di Venezia, in pieno centro storico.
È la zona più prestigiosa, dove si concentrano molte delle attrazioni principali della città. Ovviamente è costantemente invasa dai turisti. Rappresenta la parte più rumorosa, ma anche quella che offre atmosfere e paesaggi magnifici: la Basilica di San Marco, il Campanile di San Marco, la Torre dell'orologio e Palazzo Ducale sono davvero uno spettacolo. In questo sestiere non sarà difficile trovare dove pernottare a Venezia.
Potete scegliere tra hotel di lusso con vista mozzafiato sulla laguna, B&B e pensioni nascoste nelle calli.
C'è quindi una grande diversità di prezzi.  Però, dovete tenere in conto che siete sempre nel cuore di Venezia: la parola "economico" qui non ha molto valore!

Attrazioni del sestiere: Basilica di San Marco , Campanile di San Marco , Torre dell'orologio e Palazzo Ducale, Teatro La Fenice

 

2. DORSODURO

Si trova a sud est della città ed è il sestiere di Venezia giusto per gli appassionati d'arte.
Qui, nelle le acque dei canali si riflette la luce delle case imbiancate e la facciata candida della chiesa di Santa Maria della Salute.
In questa zona potrete visitare le straordinarie opere d'arte, passeggiare sulle lunghe Zattere e fare un aperitivo nei tanti locali che ci sono. Sicuramente uno dei sestieri più esclusivi e pittoreschi, è collegato al sestiere di San Marco dal Ponte dell'Accademia che attraversa il Canal Grande.
A Dorsoduro si trova anche Campo Santa Margherita. Circondata da caffè, ristoranti e negozi é una delle piazze più grandi di Venezia. 

Siete perciò a due passi dal centro e dalle sue attrazioni, ma potete godervi una maggiore tranquillità.
Cercare qui un hotel a Venezia può essere un'ottima soluzione.
Nella parte nord est, tra i musei di arte moderna ci sono alberghi ricchi di design. In quella delle Zattere, invece, si possono trovare  modeste pensioni con vista sul canale della Giudecca.

Attrazioni del sestiere: Galleria dell'Accademia, Collezione Peggy Guggenheim, Basilica di Santa Maria della Salute

3. SAN POLO E SANTA CROCE

Questi due sestieri quasi si confondono perchè hanno un confine molto labile.
Formano un'unica area compresa tra Piazzale Roma e il Ponte di Rialto e delimitata dalla sponda meridionale del Canal Grande.
Santa Croce si estende a ovest, San Polo a est. Anche se sono zone non molto frequentate dai turisti, questi sestieri sono tutte e due centralissimi.
Tra i due S. Polo è il più vivace e animato, pieno di bacari intorno al mercato di Rialto e alla Pescaria.
È un piacere passeggiare curiosando nelle piccole botteghe artigianali e nei piccoli negozi.
Se non sapete dove dormire, ma cercate una zona tranquilla per il vostro soggiorno a Venezia, questa può essere una buona scelta.
L'offerta delle sistemazioni è molto varia.
Si va da quelle economiche per studenti ad alberghi di categoria alta. I prezzi però in media sono più bassi rispetto a San Marco e Dorsoduro.
La maggior parte degli hotel si trova nel sestiere Santa Croce, verso la stazione ferroviaria e intorno a Rialto.

Attrazioni del sestiere: Ponte di Rialto , Basilica S. Maria Gloriosa dei Frari, Scuola Grande di San Rocco, Museo di Palazzo Mocenigo.

 

4. CANNAREGIO

Si trova a nord del sestiere di Santa Croce ed è una delle zone dove troverete il lato più genuino della città. 
È perfetto se volete cercare un hotel a Venezia. È tranquillo e residenziale e nelle sue calli si possono scoprire alberghetti e B&B.
Ce ne sono per tutti i gusti, dalle strutture semplici a quelle di lusso.
In questo sestiere si trova la stazione dei treni di Venezia Santa Lucia.
La maggior attrazione di Cannaregio è il Ghetto Ebraico, con le sue 5 bellissime sinagoghe e il Museo Ebraico.
Nel Ghetto potrete assaggiare la cucina ebraica nei diversi ristoranti e rosticcerie, e fare acquisti nei tanti negozi presenti.

5. CASTELLO

È tra i sestieri più grandi di Venezia e si sviluppa ai margini orientali della città.
Alterna viali eleganti e molto vivaci a zone residenziali con aree verdi molto belle (Giardini della Biennale).
Anche se é defilato rispetto al cuore della città, non c'é problema, perché potrete raggiungere facilmente il cuore di Venezia con i vaporetti. In questo sestiere troverete piccoli negozi, semplici trattorie, persone che parlano il dialetto ...la vera Venezia insomma.
A Castello l'offerta per il pernottamento offre B&B e hotel semplici a prezzi contenuti, nascosti tra le piccole piazzette e le calli. Spesso sono ospitati all'interno di edifici storici.
Questa zona della città è la più vicina al Lido di Venezia sede del prestigioso Festival del Cinema.

Attrazioni del sestiere: Arsenale, Riva degli Schiavoni, Scuola Grande di San Marco

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Il teatro La Fenice

Se siete appassionati dell’opera lirica o del teatro in generale, non potete non inserire il Teatro La Fenice nel vostro itinerario per visitare Venezia in 3 giorni (o in un weekend o qualsiasi sia la durata del vostro soggiorno).
Si trova nel sestiere di San Marco ed è il principale teatro lirico della città.
È visitabile al pubblico. Perciò entrare e e scoprire tutti i suoi segreti sarà senza dubbio un’esperienza indimenticabile!


Storia del teatro La Fenice

La sua storia è sempre stata legata ad un incendio sin dall’inizio. La decisione della sua costruzione infatti seguì l’incendio del Teatro San Benedetto, avvenuto nel 1773.
A quel tempo questo teatro era considerato uno dei più belli di Venezia.
Per sostituire la sua perdita si pensò di edificarne un altro da zero e ancora più bello del precedente. Parteciparono al bando ben 29 progetti, tra cui venne scelto quello del famoso architetto dell’epoca Giannantonio Selva.
Il Selva presentò alla giuria un modello in legno di quello che sarebbe stato il teatro che è ancora oggi conservato.

Dopo non poche polemiche, dovute alla sua collocazione, alla struttura razionalistica e neoclassica e al crescere delle spese, il gran Teatro La Fenice venne inaugurato il 13 dicembre 1836 con I Giuochi di Agrigento di Giovanni Paisiello, su libretto di Pepoli.

Durante il XIX secolo fu sede di numerose prime rappresentazioni di autori come Gioacchino Rossini, Vincenzo Bellini e Giuseppe Verdi.
Spettatori illustri de La Fenice furono, nel 1859, l’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe e sua moglie Sissi (occuparon il gran palco reale) e Vittorio Emanuele III e Elena di Montenegro nel 1895.
Nel frattempo il teatro era diventato uno dei più apprezzati d’Europa.

Nel corso dell’800, dopo il teatro La Scala di Milano, La Fenice ospitò il maggior numero di prime di Giuseppe Verdi e per tutto il ‘900 vennero rappresentate molte altre opere importanti anche di autori stranieri del calibro di Stravinskij e Prokofiev.

Gli incendi

Nel 1836 bruciò quasi completamente. Si salvarono infatti solo una parte dell’ingresso e i muri perimetrali. Fu ricostruito subito e nel giro di un anno riaprì i battenti,

Il 29 gennaio 1996 un altro incendio doloso devastò il teatro, che per fortuna era chiuso per restauro.
Ci volle una notte per domare le fiamme.
Si decise di ricostruirlo subito esattamente dov’era e com’era prima. I lavori durarono a lungo ma, alla fine, tra il 14 e il 21 dicembre 2003 si tenne la settimana di inaugurazione del teatro con un concerto diretto dal maestro Riccardo Muti.

Le sale Apollinee

Si trovano al primo piano e sono una parte del Teatro e costituiscono una parte importante del complesso teatrale. Offrono infatti uno spazio elegante e sontuoso, che si distingue per la sua bellezza e il suo splendore.

Prendono il loro nome dal dio greco Apollo, simbolo della luce, della bellezza e delle arti.
Queste vennero progettate e decorate con grande cura, con l’obiettivo di offrire agli ospiti un ambiente straordinario per i momenti di socializzazione e di intrattenimento prima, durante e dopo gli spettacoli teatrali.

Le sale sono rinomate per la loro magnifica architettura e le decorazioni, che includono affreschi, stucchi, lampadari dorati e altre opere d’arte che creano un’atmosfera di lusso e raffinatezza.

Il concerto di Capodanno

La Fenice ospita per tradizione un concerto speciale per celebrare il Capodanno. Si tratta di un evento di prestigio che presenta esibizioni di alta qualità di famosi musicisti e orchestre.
Il programma programma musicale é variegato. Si va dalla musica classica al repertorio operistico, dal balletto alle composizioni contemporanee.
Le esibizioni sono di solito accompagnate da una spettacolare scenografia e illuminazione, che creano un’atmosfera magica e festosa.

In occasione dei festeggiamenti per il centenario della sua nascita, all’interno del teatro è stata allestita una mostra permanente dedicata a Maria Callas e ai suoi anni di attività a Venezia.

Il teatro La Fenice è senz’altro tra le cose da vedere a Venezia. Conclusa la visita quindi potete dedicarvi alle altre attrazioni nelle vicinanze. Si trova infatti non lontano da piazza san Marco, il Campanile, La Basilica, Palazzo Ducale e la Torre dell’Orologio.

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LA TORRE DELL’OROLOGIO

La Torre dell’Orologio, insieme alla Basilica di San Marco, al Campanile e a Palazzo Ducale, è un’attrazione da non perdere se state visitando Piazza San Marco a Venezia.
Può essere un’ottima idea se siete in città con bambini (possono salire a partire dai 6 anni).
Si può visitare tutti i giorni dalle 13.00 alle 16.00 su prenotazione e con un accompagnatore specializzato.

N.B. Il punto di incontro per la partenza della visita è la biglietteria del Museo Correr, dove è necessario andare 5 minuti prima dell’orario di visita che aveete prenotato.

Visitare Venezia- Piazza san Marco e Torre dell'Orologio
Piazza San Marco con la torre dell’Orologio e la Basilica

La torre si trova lungo il lato nord della piazza ed è un’autentica meraviglia.
Si racconta che chi la realizzò, una volta terminati i lavori fosse stato accecato, perchè non potesse replicare l’opera.
La torre venne commissionata a fine XV secolo per accogliere il nuovo orologio della città.
La parte centrale fu costruita nel 1496-99, mentre i corpi laterali furono aggiunti nel 1506 e sopraelevati nel XVIII oltre le terrazze.

Lo splendido quadrante dell’orologio, opera di Gianpaolo e Giancarlo Ranieri, realizzato in dorature e smalti blu, non solo indica l’ora, ma raffigura anche le fasi lunari e i segni dello zodiaco.

Attrazioni nelle vicinanze: Ponte di Rialto, Teatro La Fenice, Palazzo Ducale, Campanile di San Marco , Basilica di San Marco, Ponte dei sospiri

In cima alla Torre dell’Orologio ci sono due Mori (così chiamati per il fatto che il bronzo con cui sono fatti con passare degli anni si è scurito), realizzati nel 1497, che battono il tempo percuotendo con un martello una grande campana risalente allo stesso periodo.
A mezzogiorno e a mezzanotte la battono per ben 132 volte!
Sopra i quadrante si trova una terrazza semicircolare con, dentro un’edicola a nicchia, una Madonna col Bambino, davanti alla quale, solo nella settimana dell’ascensione e nel giorno dell’epifania, si inchinano i Re Magi provenienti dalla porta sinistra.
La torre è rimasta chiusa per restauri per circa un decennio ed è stata inaugurata nel giugno del 2006.

La Torre dell'orologio, tra le attrazioni di Venezia
Foto di Miriam Broglia

Sia che siate a visitare Venezia in 3 giorni, sia siate in città per un periodo più o meno lungo, immortalate La Torre dell’Orologio nei vostri scatti!

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Le cose da non fare a Venezia

Cosa non fare a Venezia? Questa è una delle domande che dovrete porvi quando verrete a visitare Venezia in 3 giorni, o qualunque sia la durata del vostro soggiorno.
La Serenissima è un luogo unico. La Basilica di San Marco, Palazzo Ducale, le altre attrazioni e i suoi splendidi palazzi attirano ogni anno milioni di visitatori da ogni parte del mondo.
Ma tanta folla purtroppo crea non pochi problemi, perchè spesso i turisti non si comportano, nei confronti della città e di chi la abita, con l’attenzione che meritano.

Vi mettiamo perciò a disposizione un piccolo elenco delle principali regole da seguire, per vivere al meglio e più facilmente la vostra vacanza a Venezia nel segno del rispetto di questo luogo meraviglioso.


COSA NON FARE A VENEZIA

1) Dare da mangiare ai piccioni, è vietato (con sanzioni fino a 500 euro). Rovinano i monumenti con le loro deiezioni e portano malattie. Se date del cibo ad uno di loro, in men che non si dica verrete “assaliti” da una moltitudine di colombi fastidiosi e per nulla puliti.

2) Fermarvi mentre camminate per le calli di Venezia occupando l’intera strada. Sono strette e si intasano subito. Voi siete in vacanza, ma chi abita a Venezia no e ha bisogno di potersi muovere agilmente. Perciò camminate pure con calma ma tenete la destra e camminate in fila indiana per occupare meno spazio possibile.

3) Sedervi su gradini delle chiese, sulla riva dei canali o sulle scale delle abitazioni private per mangiare. E’ vietato, specie nell’area tra piazza San Marco, piazzetta dei Leoncini e il Molo (multa fino a 200 euro).
Se volete mangiare al sacco, andate nelle apposite aree pic nic, allestite nei giardini pubblici. Sono dotate di panchine, servizi igienici e cestini per i rifiuti (qui la mappa delle aree verdi).


4) Tenere lo zaino in spalla quando salite sui vaporetti, che sono sempre affollati. Togliete spazio agli altri e potete dare fastidio. Tenetelo sul davanti, è anche più sicuro dagli scippi.

5) Sostare davanti alla porta dei vaporetti o negli imbarcaderi mentre aspettate di salire. Lasciate che le persone scendano e poi salite voi. Ricordate che per Venezia girano non solo turisti, ma anche i cittadini che devono andare a lavorare o alle proprie occupazioni.
Quando siete sui vaporetti non state davanti alla porta d’uscita per dare la possibilità a chi deve scendere di farlo.

6) Camminare scalzi o con le ciabatte in caso di acqua alta a Venezia. Questo per una questione igienica, perchè l’acqua è molto inquinata e vi scorrazzano anche diverse pantegane. Usate le apposite passerelle o munitevi degli stivali usa e getta (li trovate anche nelle tabaccherie). Sulle passerelle ricordatevi di non fermarvi per non intralciare il traffico.

7) Indossare indumenti indecorosi. Niente costume da bagno o torso nudo quindi, pena una multa di 250 euro. Mettete in conto che tra le diverse cose da vedere a Venezia ci sono tante chiese, a cui non si può accedere se non vestiti in modo consono al luogo. D’altronde non siete mica in spiaggia no?

8) Gettare la spazzatura per terra o nei canali (coppette di gelato e mozziconi di sigarette in primis). Tratta la città come se fosse casa tua. Usa i quasi 1.000 cestini sparsi per ogni angolo della città (multa: 350 euro)

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